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Autore: Retep    11/11/2021    0 recensioni
Non c'è molto da dire sulla trama di questa fanfiction: voglio presentarvi una versione alternativa di RWBY, in parte indirizzando la storia in una direzione che sarebbe piaciuta A ME e in parte modificando degli aspetti che si possono oggettivamente considerare dei difetti. Se pensate che suddetti cambiamenti peggioreranno la storia invece di migliorarla, recensioni negative e critiche costruttive sono sempre bene accette.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ozpin, Qrow Branwen, Ruby Rose
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il gruppo di Ruby arrivò sul luogo dello scontro in poco tempo. Ozpin stava combattendo in prima linea, con Pyrrha che gli forniva supporto con la sua semblance. 
Il preside della Beacon diede prova di avere un potere fuori dalla norma e la battaglia era talmente frenetica che persino per Ruby, abituata alla super velocità, fu difficile seguire alla perfezione i movimenti di Ozpin e…
“CINDER?!” Urlarono i quattro nuovi arrivati in coro, quando finalmente i due combattenti smisero per un istante di muoversi. 
“Ragazzi, dovete scappare!” Urlò Pyrrha “Ha ottenuto un potere incredibile, è fuori dalla nostra portata.”
“Tutto quello che ha detto ai suoi amici vale anche per lei, signorina Nikos. Andatevene tutti.”
“Ma preside Ozpin, io posso aiutarla con la mia semblance!”
“Finora Cinder è riuscita a fondere tutto ciò che lei le ha lanciato addosso, mi sembra ovvio che la sua presenza qui non sia più necessaria.”
“Andiamo preside…” commentò Cinder. “…non sia così egoista rubare ai suoi studenti tutto il divertimento. Ho qui il perfetto animaletto da compagnia per loro.”
Con un solo schiocco di dita, Cinder richiamò a sé un enorme Grimm dalle sembianze di un volatile, che stava appollaiato sula torre del preside, mimetizzato nell’oscurità della notte. Il suo aspetto non era simile a quello di Nevermore, ma aveva una corazza che gli copriva petto, schiena, zampe e testa. Inoltre, le sue dimensioni eccedevano di dieci volte quelle di un grimm qualunque.
“Correte!” Urlò Ozpin.
Ma vedendo la velocità con cui li raggiunse, i ragazzi capirono immediatamente che la fuga non era un’opzione possibile. La battaglia di Ozpin e Pyrrha contro Cinder riprese, mentre gli altri aspiranti cacciatori facevano quello che potevano per tenere buona la bestia alata. Occasionalmente, i ragazzi riuscivano a buttare un occhio sull’altro campo di battaglia. Il contatto tra il bastone di Ozpin e la sciabola di Cinder generava attorno ai due combattenti scintille accecanti, senza le quali per i giovani eroi sarebbe stato impossibile capire cosa stesse succedendo. Anche se era difficile seguire i loro movimenti con attenzione, era chiaro che Ozpin fosse superiore nel combattimento ravvicinato, lo suggerivano le continue urla di dolore di Cinder. Eppure, per quante volte venisse colpita, la giovane donna non andava k.o.
“Ha ottenuto il potere della fanciulla perché avevo troppi dubbi…se solo avessi accettato la proposta di Ozpin due giorni fa…” in quel momento, Pyrrha distolse lo sguardo da Ozpin e Cinder e lo rivolse verso i suoi compagni, che contro il Grimm stavano riscontrando parecchie difficoltà. “…dannazione! Non posso permettere che anche loro muoiano per causa mia! Devo riprendermi il potere della fanciulla dell’autunno!” 
E la giovane guerriera ricominciò a combattere, scagliando contro Cinder qualunque oggetto di metallo che li circondasse. Cinder decise di indietreggiare e di sfruttare i suoi nuovi poteri per bombardare Ozpin e Pyrrha con una pioggia di palle di fuoco. La smorfia di preoccupazione sul volto dei giovani cacciatori si trasformò in una di stupore quando Ozpin generò dal nulla una barriera per proteggere se stesso e Pyrrha, per poi, con la sola imposizione delle mani, rispedire le fiamme della sua avversaria al mittente, insieme ad uno strano flusso di energia verde. Cinder evitò l’attacco volando e tornò alla carica contro Ozpin, venendo però intralciato da Pyrrha, la quale lanciò il suo scudo contro la testa della donna per stordirla. Prima che ella potesse riprendersi dalla botta, Ozpin cominciò a correre verso di lei e Pyrrha usò la sua semblance per cercare una scala con cui il preside potesse raggiungere la sua avversaria. Ozpin colpì ripetutamente Cinder con il suo bastone per poi allontanarla di qualche metro con un calcio. Quando la fanciulla di scagliò verso di lui, Ozpin fece un balzo indietro verso un’altra delle piattaforme posizionate da Pyrrha, mentre quella più in alto di tutti fu messa in verticale e Cinder ci sbatté contro. La donna fuse il metallo con le sue mani e cominciò a scagliare palle di fuoco contro Pyrrha. La ragazza schivò gli attacchi fino a raggiungere il suo scudo. Una volta recuperato l’oggetto, ella lo usò per deviare una delle palle di fuoco di Cinder e spedirla in direzione di Ozpin, che a sua volta impugnò il suo bastone con entrambe le mani e rispedì la palla di fuoco al mittente. Cinder riuscì a schivare il suo stesso attacco, ma non l’enorme pezzo di ferro che arrivò alle sue spalle e che la fece tornare con i piedi per terra, a portata per un’altra scarica di colpi da parte di Ozpin.





Ren fece una scivolata in avanti per evitare un’artigliata del Grimm nemico. Mentre scovolava, il ragazzo sparò ripetutamente al mostro per poi arrivargli alle spalle e usare le sue armi per salirgli in groppa, alla ricerca di un punto debole. Contemporaneamente, Weiss aveva creato uno dei suoi sigilli a mezz’aria, per permettere a Nora di saltarci sopra e colpire il mostro in testa. Ruby seguì l’esempio di Ren e mirò alle zampe del mostro, usando la sua super velocità per superarlo passandogli da sotto. Sfortunatamente, la sua corsa si arrestò quando la sua falce fallì nel tranciare le zampe della creatura, che prima fece volare via Ruby muovendo il suo arto, poi si scrollò di dosso Ren e Nora. Weiss creò tre sigilli per frenare lo schianto dei suoi amici, che si ritrovarono nuovamente faccia a faccia con il grimm, il quale si frapponeva tra loro e gli altri tre combattenti.
“Siete riusciti a vedere com’è la situazione per Pyrrha e Ozpin?” Chiese Weiss.
“Io no purtroppo.” Ammise Ruby. 
“Io sì invece.” Disse Ren.
“Come stanno?”
“Se la cavano. Non so come abbia fatto Cinder a diventare così potente, ma Ozpin è su un altro livello e Pyrrha riesce a stargli dietro. Sono perfettamente coordinati; non come due amici che hanno affrontato tante battaglie insieme, ma piuttosto come due esperti del combattimento che sanno sempre qual è la mossa giusta da fare. Ozpin sa che Cinder è troppo potente per lui e Pyrrha sa che non deve osare troppo e deve rimanere al di fuori del fuoco incrociato.” 
In quel momento, il Grimm cominciò a sbattere le ali ad una velocità tale da spazzare via Ren, Nora e Weiss. Solo Ruby, conficcando la sua falce nel terreno, era riuscita ad opporsi all’ondata di vento generata dallo sbattere di ali. Il grimm si piegò in avanti e cercò di infilzare Ruby con il suo becco. La ragazza schivò l’attacco nemico spostandosi di lato e puntò la sua falce contro il terreno, in seguito sparò e sfruttò il contraccolpo per roteare in aria. Il suo obiettivo era il collo del mostro, il quale, proprio come le sue zampe, si rivelò più duro di quanto non sembrasse, al punto tale che Ruby riuscì a malapena a scalfirlo. La punta di Crescent Rose rimase conficcata di pochi centimetri nel collo del mostro e la ragazza rimase appesa alla sua arma. Prima che Ruby potesse tornare a terra, il grimm spiccò il volo e raggiunse l’alta quota.
“Cosa sta facendo? Non dirmi che…”
Come se avesse potuto leggere nel pensiero della ragazza, il grimm cominciò a muovere violentemente il collo per scrollarsi di dosso la ragazza. 
Ruby mantenne saldamente stretta la sua arma, ma quest’ultima non rimase attaccata a lungo al collo del grimm. Dopo un primo momento di panico, nella mente di Ruby si fece spazio il ricordo del suo primo giorno alla Beacon.
“Strategia di atterraggio…non deludermi ora.” 
Ma cosa poteva fare? La sua semblance avrebbe solo peggiorato la situazione e l’unico edificio nelle vicinanze da usare per rallentare la caduta era stato distrutto da…Cinder.
“E va bene…uniamo l’utile al dilettevole.”
La ragazza trasformò la sua arma in un fucile e cominciò a sparare contro Cinder, rallentando la caduta e infastidendo la donna, nella speranza che Ozpin e Pyrrha riuscissero a farla fuori. Tuttavia, i proiettili sparati da Ruby si scioglievano e sparivano nel nulla a pochi centimetri di distanza dal volto di Cinder. 
“Signorina Rose, non lo faccia!” 
Ma oramai, Cinder aveva già impugnato il suo arco e aveva scoccato una freccia diretta verso Ruby. La ragazza tentò di disintegrare quella freccia con dei proiettili, ma anche questi si trasformarono in metallo fuso
In quel momento, Ozpin capì cosa dovesse fare. Egli buttò a terra la sua arma e distese entrambe le braccia verso la sua allieva, il cui corpo cominciò a brillare di verde, proprio come le mani di Ozpin.
“Ne dovrò usare parecchia.”
Ruby cercò di bloccare la freccia di Cinder utilizzando la sua arma, ma quest’ultima venne trafitta come se fosse di burro. Per fortuna, la sua aura e quella di Ozpin furono abbastanza per evitare che la freccia si conficcasse in profondità nelle carni della giovane cacciatrice.
“Senza la sua arma si schianterà al suolo! Professore, faccia qualco…”
Prima ancora che Pyrrha potesse completare la sua richiesta, Ozpin aveva già puntato la mano verso Ruby. La schiena della ragazza iniziò a brillare e quando essa entrò a contatto con il terreno, Ruby non sentì il minimo dolore.
Ozpin fece a malapena in tempo a tirare un sospiro di sollievo; prima sentì un dolore acuto dietro la schiena, poi un’ondata di calore invase il suo corpo e infine egli vide la spada di Cinder spuntare dal suo petto. Egli fece in tempo a rivolgere a Ruby un ultimo sguardo e notò gli occhi increduli e terrorizzati della ragazza che si riempirono di lacrime.
“Direi che questo è stato…l’uso migliore che potessi trovare per la mia aura…chissà se mi sono guadagnato il perdono…dell’altra signorina Rose…” e quando Cinder rimosse la propria lama dal corpo del preside, quest’ultimo cadde a terra sul prato bagnato dal suo stesso sangue. 
Senza proferire parola, Cinder oltrepassò il cadavere di Ozpin e cominciò ad avvicinarsi a Ruby, sfoggiando un ghigno compiaciuto. 
Ruby usò la sua semblance per raggiungere l’arma che Ozpin aveva fatto cadere e la raccolse, per poi impugnarla con due mani e scagliarsi contro Cinder. Il fendente di Ruby fu bloccato da un montante di Cinder. Ruby sentì un dolore all’addome e prima che se ne accorgesse era caduta in ginocchio. La ragazza ebbe l’impulso di usare il bastone per rialzarsi, ma l’arma le era volata dalle mani.
“Non dovresti portare in battaglia un’arma che non sai usare. Cielo, che insegnati incapaci devi aver avuto…”
Cinder si preparò a colpire Ruby con una freccia, ma dovette voltarsi per parare un attacco di Pyrrha. 
“Ruby, scappa! È troppo potente, non puoi vincere!” Urlò la ragazza dai capelli rossi alla sua amica. 
“Vale lo stesso anche per te!”
“È diverso…ha ottenuto questo potere per colpa mia.”
“Cosa?”
In quel momento, dalla mano sinistra di Cinder partì una palla di fuoco che colpì Pyrrha allo stomaco, spezzando la sua aura e facendola volare via a circa 50 metri di distanza. Cinder impugnò nuovamente il suo arco e Pyrrha era ancora a terra, stordita dal colpo.
“Non riuscirà a schivarlo.” Pensò Ruby, la quale, istintivamente, cominciò a correre verso Pyrrha nello stesso istante in cui Cinder scoccò la sua freccia. In quei pochi secondi in cui sia lei sia la freccia si avvicinarono a velocità disumana a Pyrrha, Ruby capì una cosa: non sarebbe riuscita a portarla in salvo, l’unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stato farsi colpire al posto di Pyrrha, ma era disposta ad andare incontro a morte certa pur di salvarla?
“No, non se lo merita.” Commentò una voce misteriosa che Ruby sentì dentro la sua testa. Lo shock causato da quella voce mostruosa e innaturale la portò ad arrestare la sua corsa e a separarsi per un secondo da tutto l’ambiente circostante, per poi essere riportata alla realtà dall’urlo di dolore lanciato da Pyrrha. La giovane cacciatrice era stata trafitta al ventre dalla freccia, che cercò di rimuovere dal suo corpo. Pyrrha non fece neanche in tempo a rialzarsi che Cinder aveva già incoccato una seconda freccia. Di fronte a tutto questo, Ruby rimase immobile, come se non potesse o non volesse muovere il suo corpo. Tutto ciò che la giovane cacciatrice poté fare fu spostare il suo sguardo verso Pyrrha, la quale le disse: 
“Ruby…scapp…” la ragazza venne interrotta da una seconda freccia, che le trafisse la fronte.
“Pyrrha…” sussurrò Ruby piangendo.
“Se lo meritava. Ma dovresti comunque uccidere quella donna vestita di rosso.” Parlò nuovamente quella voce abominevole. 
“Pyrrha!!” Urlò un coro di voci che Ruby riconobbe. Voltandosi, la ragazza distinse, anche se da grande distanza, le figure di Weiss, Ren e Nora che correvano verso di lei, con le armi in pugno e gli occhi da cui sgorgavano lacrime. 
“Beh, a questo punto direi che tanto vale farti vedere i tuoi amici morire uno dopo l’altro.” 
“No…NOOO!!!”
In quel momento, una luce accecante oscurò la visione di Ruby e dopo pochi secondi la ragazza perse conoscenza.




“Pyrrha…mi dispiace…avrei voluto salvarti, ma avevo paura di morire.”
“AHAHAHAH COME NO! La verità è che la odiavi.”
“No…non è vero! Io…ero scioccata per la morte di Penny…ed ero gelosa di lei e Jaune…ma le volevo bene e…e…non volevo che morisse…”


Il risveglio di Ruby fu accompagnato dal cinguettio di un uccellino, un uccellino dalla voce bassa e roca. 
“Ruby! Finalmente ti sei svegliata!”
La ragazza, che aveva gli occhi socchiusi, si alzò di scatto nel riconoscere la voce di Qrow. 
“Zi…zio…dove sono?” 
“Sei a casa. Te la senti di parlare un po’?” 
“S-sì…”
   
 
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