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Autore: Wicked Ladies    13/11/2021    1 recensioni
Lena è una principessa in incognito che si trova in Iraq per impegni internazionali.
Kara è un brusco CEO dell'agenzia di sicurezza della zia Astra. Anche lei si trova in Iraq per affari.
Si incontreranno... ma sapranno andare oltre una partenza con il piede sbagliato?
Supercorp; GeneralDanvers
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Astra In-Ze, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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12
 
Qualche giorno dopo il ricevimento. Lena, Kara, Sam e Reign stavano facendo colazione in giardino. La calma venne interrotta dall’arrivo di Sara che fregò la tartina di Reign e se la mangiò sedendosi scompostamente vicino a Kara "Ciao Gente!"
“Lance sei veramente una spina nel fianco” la guardò in cagnesco Reign.
"Ma se mi adorii"
Arrivò anche Ava "Mi dispiace per mia moglie"
"Perché non le compri un guinzaglio?" Chiese Sam.
"Oh. Inizi a interessarti della nostra vita sensuale Arias?" Rise Sara.
Lena non poté fare a meno di ridere alla faccia di Sam.
“Sei la solita stronza Sara”
Kara si pose all’orecchio della sua ragazza “C’è stato qualcosa tra di loro vero?”
"Tra chi?" Sussurrò Lena. Mentre vedeva iniziare una battaglia di palle di tovagliolo.
“Tra Sam e Sara…” sorrise accarezzandole una coscia sotto il tavolo.
“Ava come fai a sopportarla?” Chiese Sam.
"Oh è stata la sua prima ragazza, ma non ne parliamo" rise.
Ava sbuffò.
"Va bene va bene. Basta sono qui con un compito. Testare la nuova ragazza di Lena" sogghignò.
"Oh no" disse Ava. Mentre Lena stringeva la mano della ragazza e tentava di non ridere.
“Me? Perché?” La guardò di sottecchi.
"Devo sapere se sei degna! Ho i miei modi" rise maleficamente.
Lena rise ancora di più per poi voltarsi verso un inserviente "Jess puoi dire a Vasquez di tirare fuori dal mio garage la Bugatti Chiron?"
Ava sospirò.
“Oh oh” Kara si mise in piedi, indossava un completo dai colori blu, camicia a quadretti, pantalone a vita alta e giacca a larghe falde “Okay, come vuoi Sara Lance, accetto la sfida, ma sappi che non sarà certo perdere o vincere una gara che mi allontanerà da Lena” sorrise portandosi una mano sul fianco destro.
Ava si mise una mano sulla faccia in contemporanea con Sam "Poveretta"
Lena scosse la testa "Tesoro, ti amo ma tratta bene la mia macchina"
“Quella macchina starà benone” si chinò su di lei dandole un lungo bacio “Ti amo anche io...” sussurrò piano.
Reign guardò Sara "Non c'è modo che la tua McLaren vinca"
Sara rise "Ha qualche modifica sotto il coperchio"
Lena sorrise alla sua ragazza "Se permettete, mi allontano un momento, ho degli affari con la mamma. Ma ci sarò per quando arriverete al traguardo"
Kara si allontanò assieme alle altre.
“Non c’era motivo che accettassi” disse Sam a Kara.
“È solo una gara non può impedirmi di stare con Lena se vado a genio anche alla regina.”
Reign si avvicinò "Tranquilla Kara. È il modo di Sara. Ma non significa nulla, vuole solo gongolare"
 
 
Arrivarono alla pista. A Kara vennero porte le chiavi della Bugatti.
Reign si mise a fare il giudice "5 giri e niente mosse scorrette"
"Pronta a perdere?" La rimbottò Sara.
Kara indossò dei guantini gialli “Certo mangerai la mia polvere Lance” disse salendo in macchina. - Peccato che Lena si perda la gara -
Sara salì con un sorrisetto. Al via di Reign le due vetture scattarono in avanti.
 
La McLaren di Sara sembrava buona in un primo scatto e completò il primo giro. Ma Kara stava giocando con lei iniziò a spingere sempre di più la macchina. Al secondo giro le era attaccata alle chiappe al terzo erano in parità. Il quarto anche.
Kara sorpassò Sara a metà del quinto giro era quasi al traguardo quando una Lamborghini Adventator bianca le superò entrambe, sfrecciano e lasciandole in una scia.
Kara scoppiò in una risata “Quella è la mia ragazza!”
 
La Lamborghini non perse il suo posto davanti e tagliò il traguardo.
Lo sportello si aprì e scese la principessa lanciando le chiavi a Reign "Bene avete finito di giocare voi due?"
Ava la guardò "Ha guidato di nuovo coi tacchi?”
 
Kara arrestò la macchina qualche secondo dopo, vide quello schianto uscire dalla macchina -una camicia velata? Seriamente Lena? Vuoi farmi morire- Uscì dalla macchina mettendo le mani in tasca e camminando verso le altre due “I miei complimenti” le fece un cenno eloquente.
 
“Bella sterzata maestà “disse Reign.
"Grazie. Poteva venire meglio, ma il tacco 12 non aiuta" rise.
Sara uscì "Hey! Non vale non era nelle regole! Era una gara tra bionde"
"Oh, sempre a brontolare. Ho solo aggiunto un po’ di pepe. Seriamente pensavi di vincere con una tedesca, contro un’italiana?" rise.
La corvina sorrise e la si avvicinò per baciare la sua ragazza "Non fare il broncio, non ho resistito" Le ripeté le stesse parole che le aveva detto la bionda la sera prima quando le aveva strappato la camicia.
Ava consolò sua moglie che ancora brontolava peste e corna.
“Sai che dovrei coprirti con la mia giacca?” Sussurrò sulle sue labbra “Sei sexy da togliere il fiato Miss Luthor, e non strapperei cotanta bellezza” le prese il mento tra le dita “Andiamo prima di dare spettacolo?”
“Detesto che non ci sia mai Lucy in questi momenti” brontolò Sam con la sorella.
Lena rise "Va bene ma guido io. La Bugatti ha il cambio più liscio"
 
Sara "Hey yankee! .... sembri abbastanza buona per lei"
Kara rispose con una riverenza teatrale e seguì la corvina!
"Sei davvero un portento, sai che avrei vinto per te" sorrise Kara guardandola "Woo, hai il piede pesante, princess"
"Beh, non sono il premio di una gara" sorrise "Così anche mio padre" rise.
“L’avevo messo in chiaro non fossi un premio, anche perché Sara ha già sua moglie...” sorrise “Sai solitamente è il padre che fa minacce a chi contende il cuore della figlia non è così?” Sorrise quel cipiglio sulla fronte la rendeva così adorabile.
"Mio padre... arriverà anche lui" sorrise mentre cambiava la marcia.
 
 
Suonò il telefono di Lena e Kara lo prese, aspettando il suo consenso “Reign? Si Lena sta guidando”
"Siete seguite. Il Pick up nero"
Lena guardò nello specchietto retrovisore "Bene… so cosa fare. Ci vediamo a palazzo Reggie" sorrise in modo pericoloso.
Si girò verso Kara "Reggiti e metti bene la cintura"
“Lee, sta attenta” la guardò. Si fidava ciecamente della donna, si attaccò al maniglione.
Lena zig zigò per la strada facendo sorpassi al limite del millimetro "Amore... non urlare ok?" e si infilò sotto un rimorchio rialzato.
“Ehi per chi mi hai...come mi hai chiamato?” Kara aveva il cuore a mille, ma quella semplice parola glielo fece saltare.
"Come ti ho chiamato?" distratta nel calcolare l'esatto punto di uscita.
“Ne parliamo dopo, perché ci seguono?”
"Non ne ho idea. Ma devono essere stranieri, nessuno di Thorul sarebbe così stupido da inseguire una macchina con la targa reale, con un Pick up nero poi..." accelerò e uscì da sotto il camion infilandosi in un parcheggio nascosto e frenando la macchina.
 
“Oh”, si sporse verso di lei “Lena tutto okay?”
Lasciò le mani dal volante "Perfettamente, tu?"
“Doveva essere una cosa tranquilla, ma non mi lamento” le accarezzò il viso.
La principessa sorrise per poi tirarla giù in un bacio bisognoso.
Kara le accarezzò la nuca e sorrise nel bacio.
Senza pensarci due volte si slacciò la cintura di sicurezza e si mise cavalcioni dell’altra.
“Lee, piccola” Kara sorrise accarezzandole i fianchi.
"Si?" la baciò ancora prendendole le mani.
“Stai bene sicura?”
"Si. tu?" le baciò il collo "Kara..."
“Dimmi...” la guardò dolcemente.
"Fai l'amore con me... ora" le sussurrò.
“Qui? Lee” guardò quegli occhi “Sì...” sorrise accarezzandole le cosce “Adrenalina eh?”
"Adrenalina e muovi quelle mani... o finirò il lavoro da sola con te qui sotto di me che mi guardi" le morse il labbro.
“Sei eccitata per la corsa o per altro?” La stuzzicò.
"Per la corsa e per questo completo con cui hai deciso di farmi morire..."
“Sono molto vestita” disse mentre portava le mani sotto la gonna a toglierle le mutandine “Oh Lee sei così bagnata” massaggiò la pelle del seno ancora coperto. “Prima mi hai chiamato in un modo in cui non avevi mai fatto” sorrise baciandole il collo mentre una mano si intrufolava tra le sue gambe “Potrei morire felice”
"Come ti ho chiamata?" Chiese con voce roca.
“Ripetilo tu” le stuzzicò il bottoncino.
"Karâ" gemette "Se me lo dicessi, magari.."
“Amore” entrò scivolando liscia in lei.
Gemette. Respirò pesantemente "Non ti facevo così dolce...amore" ripeté a voce bassa e roca.
Kara sorrise di nuovo a quel nomignolo “Vuoi che sia più intensa?” Si spinse in lei in profondità.
Le ficcò le unghie nel petto attraverso la camicia "Secondo te?" Le prese le labbra tra i denti.
“La Mia Tigre” sorrise guardandola ansimante e pompò in lei “Vieni per me princess” sussurrò sulle sue labbra carnose.
Lena gemette lasciandosi andare. Appoggiò la testa contro la spalla dell’altra prendendo fiato.
“Ehi è tutto okay” Kara le accarezzò le spalle, baciandole la guancia.
"Si amore" sorrise "Torniamo a palazzo così posso ricambiare il favore?" Le baciò il collo "O preferisci qui?"
“Se riesci ad aspettare, si sennò sono tutta tua Miss Luthor” sibilò sulle sue labbra.
Lena iniziò a slacciarle la camicia ma venne interrotta dal suo telefono "Che palle! Puoi rispondere tu mentre mi ricompongo?"
“Si certo” Kara prese il telefono “Pronto?”
"Kara? Poi mettere in vivavoce?" Chiese Reign.
“Ehm si” la bionda lo fece guardando l’altra.
"Lee?"
"Dimmi"
"Lo abbiamo preso ma... appena lo abbiamo bloccato ha ingoiato qualcosa ed è morto ...  non c'è niente su di lui... persino le sue impronte digitali sembrano essere cancellate. Non che questo ci impedisca di analizzarlo... ma da una prima analisi non lo troviamo"
Lena sbuffò "Grandioso! Chiama Lucy e avverti l’intelligence"
“Potrei chiamare mia zia, vedere con un riscontro incrociato di risalire a capire chi fosse”
"Va bene" disse Reign "Tornate in sicurezza" e chiuse la chiamata.
Kara recuperò il suo di telefono e guardò Lena “Sono preoccupata, chi era ad inseguirci?”
"Non saprei" accese la macchina "Ma non si prospetta nulla di buono... finché sei qui ti metteremo sotto la protezione della Legione" sospirò "Quando tornerai a NC mettiti sotto protezione della DEO e non muoverti senza una guardia" La guardò "Era anche da questo che volevo proteggerti"
“Lee” le mise una mano sul braccio “Sei in pericolo a causa mia? La legione? Di che stai parlando?”
"Non so chi è in pericolo. Né a causa di cosa. Se lo sapessi avrei già risolto la situazione credimi. La Legione è un reparto specializzato. Mentre le World Killer sono solo per la famiglia reale. La Legione è per gli altri...  come la SWAT americana"
“Okay… Alex ehi” guardò lo schermo “C’è mia zia?” Chiese mentre portava la mano sulla gamba di Lena senza malizia.
"Si aspetta che te la passo.... Astraaaaaaa!"
"Che c'è?"
"Kara al telefono "
"Rao! Kar che succede!?"
“Dovresti fare un controllo per me, è importante” Diede la targa del Pick up che le aveva seguite “Poi Reign ti manderà gli altri dettagli” guardò Lena per conferma.
Annuì.
"Ok vedo quello che riesco a trovare. E Kara... stai attenta... se riguardasse te potrebbe essere qualcuno che conosci"
“Cosa? Cosa non mi stai dicendo?” Kara si agitò sul sedile.
"Non lo sappiamo con certezza Kara. Appena ne so di più te lo dirò ok?" Disse Astra.
Lena le accarezzò la mano.
“Voi state bene?” Kara accarezzò quella mano, si rilassò a quel tocco.
"Si si tranquilla. Goditi la principessa"
“Ciao Karaaa. Ciao Lenaaa” disse la rossa.
"Ciao Alex, Astra." Rispose Lena.
"Ok adesso vado in ufficio a cercare soluzioni. Ci sentiamo presto ok?" Disse Astra.
“Si ciao” sorrise riagganciando. Poggiò la testa al sedile.
Lena sospirò "Beh non è una buona settimana se almeno qualcuno non attenta alla mia vita" sorrise cercando di sdrammatizzare.
“Non mi piace questa storia” guardò fuori dal finestrino. Non le piaceva perché non poteva fare nulla a riguardo, non era più parte del DEO.
"Nemmeno a me ... mi dispiace tesoro"
“Non scusarti...” non poteva dirle che Astra avesse un sospetto su qualcuno che lei conosceva.
"Beh ho comunque in mente un ottimo metodo per scusarmi" ridacchiò.
“Si?” Si voltò a guardarla.
Si leccò le labbra e sorrise.
 
***
 
Staccarsi da Lena era stato molto difficile, l’aveva baciata fino all’ultimo momento prima di entrare nel gate. Sapere che ci fosse qualcuno a incombere sulla loro vita non le piaceva minimamente.
 
 
Siobhan Smythe sentì qualcuno suonare alla sua porta.
Kara aveva deciso di chiarire con Siobhan, era cambiata negli anni e sapeva che lasciarsi in modo traumatico non era sempre la soluzione migliore. Ed ecco perché si trovava davanti alla sua porta.
"Ah. Sei tu" Guardò Kara con espressione neutra.
“Ehi, come stai?” Le porse un fiore per scusarsi.
"Mhm bene... " non accettò il fiore "Vuoi entrare?"
Kara rimase a guardarla ancora con il fiore in mano “Sì” voleva solo parlare con lei da persone civili.
"Bene" e le indicò il tavolo lasciandola passare.
Kara la superò entrando.
"Vuoi qualcosa?" Le chiese dandole le spalle.
“Un gin tonic andrà bene” sorrise guardandola.
"Ok" lo preparò non guardandola "Cosa vuoi Kara? La tua principessa non ti basta?"
“Cosa?” Kara scosse la testa “Volevo solo chiederti scusa, non volevo che pensassi chissà cosa, sono sempre stata sincera con te...” ammise ed era vero.
Le porse il bicchiere "Credo di sì..." la osservò mentre lo beveva "Ma io no"
“Che vuoi dire?” Chiese mentre beveva qualche sorso di bevanda.
"Che sei troppo onesta e ingenua... e che mi sarai molto più utile di quanto tu creda" mentre un sorriso le si diffondeva sul volto.
Kara guardò il bicchiere, solo in quel momento sentì uno strano sapore “Siobhan...?” Chiese mentre i contorni si facevano scuri e le palpebre diventavano pesanti.
L’altra rise soltanto mentre prendeva il telefono.
Kara si sentì un peso morto e svenne.
 
 
 
 
Lena compose il numero di Alex dal telefono di Sam.
“Sammy ehi ciao” sorrise Alex sedendosi sul trespolo in cucina di Astra.
"Alex sono io Lena"
“Ah sei tu, princess”
"Si io. Hai sentito Kara?"
“Mi ha detto che atterrava” guardò l’orologio da polso “Due ore fa...Honey hai sentito Kara?” Chiese la rossa ad Astra.
Astra la guardò da sopra gli occhiali "No" guardò l’orologio "Dovrebbe essere arrivata oramai da un po’"
"Alex? Che ha detto?"
“Che dovrebbe essere arrivata. Hai provato a chiamarla?”
"Certo! Ma il cellulare è irraggiungibile. E la mia guardia davanti al suo palazzo non l’ha segnalata"
“Perché Kara ha una tua guardia?” Chiese guardando Astra -Dio come era sexy con gli occhiali- “Da quanto non la senti?” Alex sentì un vuoto allo stomaco.
"Da quando è partita. L’ha perché non mi sento sicura dopo l’episodio dell’inseguimento” “Oh beh era la tua guardia adesso le hai messo la guardia” - okay stava dando di matto - “Astra chiama Hank dobbiamo localizzarla”
"Subito" il generale prese il telefono.
"Alex non voglio preoccuparti ma secondo me c'è qualcosa che non va... chiamalo istinto, chiamalo anime gemelle... ma so che c'è qualcosa" Disse Lena.
Astra guardò il tablet aggrottando le sopracciglia.
“Lena non devi impressionarmi” poi guardò la sua fidanzata “Honey? Che c’è?”
"Il tracker dice che è davanti alla nostra porta... " Astra andò a guardare e trovò solo un pacchetto,
“Attenta potrebbe essere una bomba” la guardò.
Astra appoggiò il pacchetto al tavolo e lo aprì rimanendo pietrificata.
Lena ancora al telefono con Alex "Cosa è successo?"
“Oddio. C’è un biglietto” lo prese con mano tremante “Oh no Kara” si portò una mano sulla bocca.
Astra prese il telefono che era caduto ad Alex "Lena... il pacchetto..."
"Cosa?!?"
"Dentro... c'è un rene di Kara ..."
 
 
***
 
Alex era nel laboratorio che si accertava che il rene venisse ben conservato. Astra, nel frattempo, era al centro di comando e ringhiava ordini a destra e a sinistra.
“Astra?” Alex andò da lei “Ho paura per Kara” la guardò poggiandosi alla parete “Hai controllato il percorso che ha fatto il tracker?”
Le mise un braccio intorno ai fianchi e le diede un bacio sulla tempia "Sì. Ed era l’appartamento di Siobhan... ma da allora non riusciamo a trovare altre tracce.... ma la troveremo ok?"
“E se fosse troppo tardi? Se l’hanno lasciata dissanguare. Cosa vogliono da Kara? Lei non ha fatto nulla, questa è tutta colpa mia, se non mi fossi impuntata con il controllo al traffico di organi”
Astra la girò verso di lei "Hey hey guardami negli occhi. Nulla di questo è colpa tua. Già controllavano quel settore. Deve essere importante per lei, quindi, è ancora viva" le baciò la fronte.
Alex si strinse forte alla sua roccia, o sarebbe crollata.
 
 
“Richiedono un atterraggio, scusate generale Inze” disse Hank spuntando alla porta.
"Qualcuno che conosciamo?" Lo guardò.
“Viene da Thorul”
"Sarà la squadra di Lena. Mandale dentro" Poi si rivolse alla sua fidanzata "Dai andiamo" baciandole un’altra volta la fronte e accarezzandole i fianchi.
“Alex” Sam si sporse verso l’altra abbracciandola “Come procedono le ricerche?”
La rossa guardò prima Astra e poi Lena, non sembrava avere una bella cera.
Lena e Reign avevano la stessa tenuta nera da combattimento. Lena aveva quasi un’espressione folle negli occhi. Arrivarono altre tre persone nella stessa tenuta e come Reign con una maschera sul volto.
 
Lena le guardò "Abbiamo un area in cui cercare in realtà" e le porse un tablet.
Alex ed Astra guardarono “Non siete intenzionate ad entrare vero? Qui non avete giurisdizione o sbaglio?” Chiese la rossa alla fidanzata.
Lena fece una risata che fece accapponare la pelle a chiunque.
Reign si schiarì la gola, un po’ preoccupata. La follia omicida scorreva nel sangue di quella famiglia, ricordava i racconti sulla regina quando Lena era stata rapita "Kara è cittadina onoraria di Thorul" spiegò la World Killer "È anche nostra giurisdizione... chiediamo la vostra collaborazione”
Astra le guardò con un sopracciglio alzato e poi guardò Hank.
 
“Lena una parola” Alex la guardò mentre si allontanavano dalle altre “Non so cosa ti passa per la mente, ma sei troppo coinvolta non puoi intervenire” la guardò.
La corvina la fissò negli occhi "Alexandra" disse con voce da gelare il sangue "Tu non consoci la nostra storia né le nostre condizioni. È mio dovere e obbligo venire. Siamo una razza guerriera. Io ho inventato il tracker a bioscanner che ha localizzato Kara. Non voi e quella patetica scusa di tecnologia che avete. Ci siamo capite?"
Reign e Astra si avvicinarono separandole delicatamente.
“Dov’era la tua tecnologia quando la aprivano? Eh” Alex scalpitava tra le braccia di Astra “o dov’eri quando Kara si colpevolizzava per averti persa?”
Reign si parò davanti a Lena "Lee non rispondere. Pensa solo a Kara ok? È sconvolta e vuole provocarti" la scosse un po’.
Astra trattenne Alex "Tesoro fermati ti stai agitando. Vuole solo aiutarci. Non devi prendertela con lei"
“Piantatel!a” Sam le guardò entrambe malamente “Abbiamo un’area più circoscritta ma Kara non sta bene. Quindi Alex ci serve come medico, Lena per entrare in quel bunker, okay? Dobbiamo salvare la nostra Supergirl”
Le altre annuirono dopo qualche secondo.
 
"Bene andiamo" Ringhiò Lena.
Presero l’aereo di Thorul e una ventina di agenti Deo. Il resto sarebbe arrivato per strada.
“Se Kara muore io l’ammazzo” borbottò Alex accanto a Sam.
Astra la prese da parte "Sei sicura di sentirti bene? So che c'è il casino di tutto ciò... ma è da ieri che non sei in forma"
Lena aveva la testa completamente concentrata sui comandi per non pensare ad altro.
“Sto benissimo! Voglio solo trovare e salvare la mia migliore amica” la guardò, non poteva dirle nulla in quel momento. Non era tempo...
Astra sospirò, Alex era testarda quando non voleva dire nulla.
 
 
“Lee, sai che Alex non intendeva dire quelle cose” disse Sam guardandola.
Lena sospirò "Lo so. Ma sto cercando di non impazzire in questo momento... non devo ricordarti la storia di follia della nostra famiglia..."
“Ehi sono certa che Kara starà bene okay?” Le passò una mano sulle spalle rigide. Poi Sam guardò sua sorella. Reign sospirò alzando le spalle.
 
 
Il copilota gracchiò "Siamo sopra il punto? Ci lanciamo o atterriamo?"
“Sarebbe meglio lanciarsi, attireremmo l’attenzione sennò” disse Reign “Pronte? Recuperiamo Zor-el!” per quanto aveva odiato quella donna durante l’anno e mezzo passato, adesso sapeva che quella donna era la felicità di sua cugina.
Astra sorrise era da un po’ che non si lanciava. Guardò Alex preoccupata.
Lena prese la corda e si lanciò giù con Reign, mentre tutti gli altri le seguivano.
La base sembrava calma solo pochi mercenari in giro. Due World Killer gli arrivarono alle spalle e li uccisero senza emettere un solo rumore.
 
"Smettila di preoccuparti Honey" Alex le accarezzò un braccio. È necessario ucciderli?" chiese alla fidanzata.
Astra con il fucile puntato in avanti e coprendo le spalle agli altri "Se non vuoi che diano l’allarme si"
Lena era davanti con le altre. Il Deo dietro stava circondando il perimetro.
Alex nonostante tutto aveva accettato di prendere una pistola in mano, sperando di non doverla usare. Guardava di tanto in tanto Lena, doveva scusarsi con lei, sperò avrebbe capito.
 
Il DEO e le World Killer si guardarono. Astra fece un cenno d’assenso. Reign fece scoppiare il C4 attaccato alla porta. Dopo l’esplosione incontrarono poca resistenza evidentemente non si aspettavo visite quella sera.
“La vedete?” Alex tentava di mantenere la calma.
“Woo” Sam si avvicinò all’amica “Calmati”
Reign passò un orologio ad Astra "Prendilo ti porterà da Kara noi abbiamo un’altra strada..."
"Che strada?"
"Le nostre Dee sono vendicative..." e fece un cenno verso Lena.
"Ok…" Astra capendo "Ma terremo i microfoni aperti da entrambe le parti"
Le due squadre si divisero.
 
 
Alex seguì passo dopo passo Astra. Poi si fermò “La senti?” Tese l’orecchio era un lamento soffocato.
“Siobhan ti prego” Kara era esangue e per la prima volta se la stava vedendo davvero brutta “Cosa vuoi ancora da me?” Il freddo lo sentiva nelle ossa, la vista era offuscata, sentiva la puzza di sangue e di rame.
Astra entrò nella cella trovando sua nipote "Presto Alex!"
 
 
Poche stanze più in là Lena ringhiò sentendo quei lamenti dalla radio "Troviamola" disse alle altre.
Reign in tutta risposta sfondò una porta per trovare Siobhan.
Lena e le World Killer setacciarono le stanze come segugi finché non trovarono una stanza operatoria. Dove dentro trovarono la loro preda.
"Oh principessa" disse armata "Sei arrivata tardi" le fece cenno verso uno schermo, che ritraeva Alex mentre si sincerava delle condizioni di Kara.
 
 
"Ehi, sis, non fare scherzi okay?" Alex cercò di fermare il flusso sanguigno "Kara parla con me, canta per me" cantare avrebbe distratto dalla situazione.
 
 
Lena non lo guardò nemmeno "World Killer almak!" (Prendetela) mentre tirava fuori un coltello di ossidiana.
Le World Killer presero la donna e la tennero ferma sul lettino operatorio. Lena si avvicinò con un sorriso crudele, mentre faceva girare il coltello tra le dita.
 
 
Astra guardava impotente la situazione "Ti serve qualcosa? Sacche di sangue? Antibiotici? Bisturi?"
“Non deve essere male morire” sorrise Kara guardando Alex.
“Sta delirando! Qui, sarà tutto contaminato, contatta Hank, mi serve sangue...no no Kara, stai con me!” Andò in arresto “Kara...” si posizionò per il massaggio cardiaco, guardando Astra “Usa quella” disse alla donna mostrandole la pompa “Kara...uno due tre...non ti azzardare hai capito?” Sentiva già le lacrime scorrerle sulle guance “Uno due tre...per favore...non voglio perdere anche te...Kara”
Astra cercava di dare una mano, ma vedeva sua nipote essere sempre più debole.
 
 
"La principessa sanguinaria" ridacchiò Siobhan "Non avete idea di che cosa state facendo, io sono solo una pedina…”
Reign le arrivò un cazzotto sulla faccia "Non ti è stato dato il permesso di parlare"
Lena era ancora più vicina. Una guardia ficcò sulla fronte di Siobhan un greggio argenteo che sino ad illuminarsi formando delle percentuali.
"Vedi quello? È una copia di memoria del tuo cervello. Quando sarà finita non ci servirà più... ma io potrò fare di te quello che voglio" disse Lena.
 
 
Alex tentava disperatamente di rianimarla, ma il polso era debole "Cerca il defibrillatore, Astra" Alex lo urlò perché aveva notato l'altra spaesata.
Astra lo trovò in un angolo dopo parecchie ricerche e lo portò all’altra di corsa "Hey little one resta con noi ok?"
 
 
"E' già finita, Kara muore, e morirai anche tu con lei, di dolore, e qualsiasi cosa mi farai, non servirà a riportarla in vita e da te" disse Siobhan.
 
Alex vedeva il corpo di Kara così debilitato, pieno di sangue, era stata anche picchiata, probabilmente drogata a punto tale che non potesse neanche difendersi "Kara?" Alex aveva fatto sistemare le placche per defibrillare "Resta qui...fallo per me..." non avrebbe potuto immaginare una vita senza di lei, non adesso che era felice...
 
 
Lena rise. La percentuale arrivò al 100%.
"Siobhan hai scelto la principessa sbagliata" alle guardie "Giratela"
Anche se combatté un po’ venne posta prona sul lettino "Mi dispiace siamo a corto di anti dolorifici" e ficcò il coltello dove era il rene dell’altra.
“Awww” il grido agghiacciante della donna risuonò per tutta la stanza.
 
 
Astra aiutò Alex con le placche e tenne ferma la pompa dell’ossigeno sulla bocca di Kara.
“Mamma” Kara bisbigliò quel nome.
“Kara, per favore” Alex si passò una mano sulla faccia per un momento, a ricacciare lacrime e sudore “Per favore...scarica”
 
 
Lena sorrise e iniziò a muovere il coltello in orizzontale verso la colonna vertebrale "Kara forse morirà. Io forse mi consumerò dal dolore. Ma tu... tu brucerai presto all’inferno" E con un colpo secco fece riuscire il coltello dal corpo recidendo la spina dorsale “Tra mille dolori”
 
 
 
Astra accarezzava il volto della nipote "Kara ce la puoi fare sei forte ok? Fallo per me, per Alex o per Lena"
Kara chiuse gli occhi "Noo...noo Kara...scarica, uno due tre..." Alex ormai era esausta, le braccia le facevano male, il cuore della sua migliore amica aveva cessato di battere.
Astra prese il posto di Alex tentando di fare qualcosa, ma sembrava inutile.
Alex guardò Astra, stringendosi a lei "Non lo saprà mai" disse iniziando a versare lacrime silenziose.
"Cosa non saprà mai?" Astra continuando a praticare disperata il massaggio. Per poi frustata oltre ogni limite arrivare un ceffone alla faccia inerte della nipote "Cazzo Kara! Svegliati!"
"Astra..." Alex le prese le mani "Fermati..."
"Non posso Alex. Non anche leii"
“Honey lo so”
 
 
"Lena adesso basta" Sam la tirò via "Kara..." non osò pronunciare quelle parole.
Lena guardò la cugina "Tu cosa ci fai qui?" Le ringhiò "Sto esigendo il mio sangue e la mia vendetta"
“Lena, Kara è...va da lei...” Sam la tirò con sé.
Lena la guardò poi guardò le World Killer "Legatela, lasciatela lì e sprangate la porta" uscendo dalla sala.
Reign guardò la sorella che sembrava incerta "Vattene. Hai interrotto una vendetta. Portala dove devi. Questo ora è un luogo solo per le World Killer"
“Vaffanculo Reign” Sam la guardò contrariata.
Reign scrollò le spalle, sua sorella non era una di loro per un motivo.
 
 
Lena corse dietro a Sam verso la cella di Kara.
 
 
“Astra... c’è una cosa che devo dirti” Alex la guardò.
"Cosa?" La guardò Astra distratta.
In quel momento Lena si precipitò dentro e scivolò vicina a Kara.
"Non c'è più nulla da fare, siamo arrivate tardi" disse Alex guardando la corvina.
Lena con ancora le mani imbrattate di sangue le portò sul petto di Kara quasi prendendola a pugni "Karâ non mi puoi fare questo"
Reign entrò e iniziò a cercare nelle varie tasche della tuta.
Astra le guardava assente.
“Lee, non fare così” Sam la guardava inerme.
Reign lanciò una siringa ad Alex "Dalle questo. Dritto sul cuore"
Alex prese al volo la siringa, e tremante spostò malamente le mani di Lena e la piantò nel petto di Kara “Fa che funzioni”
Lena guardò la siringa sperando in un miracolo.
Pochi secondi dopo gli occhi di Kara si spalancarono.
 
 
In quel momento Hank e metà dei suoi agenti inchiodarono in furgoni e scesero correndo.
Il microfono di Reign gracchiò "Thorul 1" era il pilota "Qui è tutto libero. Sono in attesa a 20 metri est dall’uscita"
“Alura” Kara batté gli occhi sentendosi intorpidita.
“Kara” Alex vide gli agenti arrivare “Presto veloci una barella”
Astra si riprese guardando la nipote e vide Hank avvicinarsi "Generale. Scusi il ritardo ma abbiamo incontrato una carovana che fuggiva da qui. L’abbiamo sequestrata, c'erano organi e persone. Probabilmente entrambi destinati al mercato nero"
La donna annui "Bene ce ne occuperemo"
Lena sospirò mentre le lacrime di gioia scendevano.
Reign mentre faceva passare due paramedici ringraziò le dee per il suo equipaggiamento di sicurezza, solo le dee sapevano quante vite aveva salvato una siringa di adrenalina.
"Lena" Kara tese la mano verso la corvina.
"Presto, dobbiamo operarla, via via di qui" Alex si mosse con la barella "Non farlo mai più" disse guardando male Kara mentre si allontanavano verso l'uscita.
Lena strinse quella mano poi portò una mano al microfono "Thorul 1 pronto a partire. Trasporto feriti, base Deo" Poi si alzò con l’aiuto di Reign e guardò Astra "Ci date un passaggio sui camion?"
Il generale annuì "Ma prima una domanda ... lei dov'è?"
"Lei è stata trattata e resa innocua" ad Astra piacque quella risposta e uscirono. Dietro Alex e la barella “Forza forza” disse Alex.
 
 
“Lena, dovresti andare a riposare” Alex era entrata nella camera di Kara per controllare i suoi parametri. Era meglio tenerla in coma farmacologico, dato quello che il suo corpo aveva dovuto sopportare.
"No" rispose testarda strofinandosi gli occhi infossati dalle occhiaie.
“Senti...Hai bisogno di qualcosa per idratarti, posso offrirti un cocktail salino?” Sorrise appena.
"Magari grazie.... e Alex... mi dispiace averti urlato contro..."
“Dispiace anche a me...” le protese una mano. Non poteva dirle il motivo esatto, ma lo avrebbe fatto “Vieni...” le fece strada.
"No Alex. Non mi muovo da qui. Piuttosto non la prendo" sospirò guardandosi le mani che avevano ancora tracce di sangue sotto le unghie.
“Ti assicuro che non scappa” le passò una mano sulle spalle “È stabile...saremo nella camera accanto...”
"Ok... solo per un minuto" sospirò "Com'è andata l’operazione? Il rene è tornato al suo posto?"
“Si nessun rigetto, beh ovvio era il suo. L’abbiamo custodito sapientemente” la guardò “Sono stata rude qualche giorno fa mi dispiace”
"Non importa... come stai? Come sta Astra?”
“Sto bene, e si anche Astra. Anche se ho la sensazione che voglia andare infondo alla storia, che la Smythe fosse solo una pedina”
"Credo che sia per questo che è chiusa da qualche giorno nel suo ufficio... le ho dato la copia celebrale di quella ... cosa" La guardò meglio "Non sembri molto informa... sicura di stare bene? Hai dormito un po’?"
“Sei uno scanner vivente?” Chiese sarcastica. Era felice e non era riuscito a dirlo ancora a nessuno “Sam e Kara c’è l’avranno con me per essere state surclassate” sospirò mentre porgeva all’altra il suo cocktail. Era incerta se dirglielo, aveva in mente un modo di farlo per Astra...
"Beh se non lo devo sapere allora non dirmi nulla aspetterò il mio turno" sorrise.
 
 
"La sedia è comoda... se torniamo di là?"
“Si torniamo” sorrise andando di nuovo in camera di Kara.
“Ehi bella addormentata finalmente” sorrise la rossa.
Lena sorrise alla bionda "Hey amore"
“Non dovresti essere qui”
“Kara non se né mai andata a dire il vero” controllò che andasse tutto bene.
Lena si appoggiò alla porta aspettando che Alex controllasse Kara "Posso essere dove voglio" alzò il sopracciglio scherzando.
“No, va via” Kara si sentiva responsabile per quella situazione, l’aveva causata lei.
“Kara calmati” Alex la guardò “Vi lascio sole, non affaticarti e se sento qualcosa, ti vengo a sedare”
"Kara... non ti stai facendo venire il complesso dell’eroe vero?" La guardo la corvina.
“Cosa? No, penso solo che tu dovresti andare via. Ti ho messa in pericolo e no, questo non va bene! Non voglio questo...” Kara la fissò.
Lena si avvicinò fissandola negli occhi "Io non mi muovo di qui. E tu non mi hai messa in pericolo. Sono entrata di mia spontanea volontà nel bunker. Quindi non è colpa tua. Poi se proprio dobbiamo dirla tutta hai messo la tua ex psicopatica in pericolo visto la fine che le ho fatto fare" la guardò con un sopracciglio alzato "Capito Miss vado a trovare la mia ex psicopatica e non lo dico a nessuno?"
“Non sapevo quello che mi avrebbe fatto” la guardò era inutile fuggire, Lena l’avrebbe ritrovata “Non ti convinco ad andare via vero?” Sorrise guardandola intensamente.
"No. Perché abbiamo già fatto il discorso "Ti lascio per proteggerti" e non ha funzionato" le sorrise accarezzandole la guancia "Siamo più forti insieme"
“Ho avuto paura” la guardò tremante.
Lena la prese tra le braccia "Mi dispiace di non essere arrivata prima"
“Adesso sei qui” si lasciò stringere.
La strinse a sé dandole leggeri baci sulla testa "E non mi muovo"
“Come stai? Dico sul serio” si scostò a guardarla “Hai l’aria stanca” le accarezzò il viso segnato dalle giornate passate.
 
 
“Ehi yankee” sorrise Reign appoggiandosi alla porta.
Lena si girò "Hey Reggie. C'è qualcosa che non va?"
“No, volevo solo vedere il risveglio” sorrise “Come te la passi?”
Kara sorrise affabile “Grazie per essere venute a recuperarmi” sorrise.
Lena sorrise alla cugina poi si accoccolò al fianco della bionda "Ci vorrà un po’ di fisioterapia e riposo. Ma tornerà a fare braccio di ferro con te Reggie"
“Fisioterapia… beh sono certa che la principessa saprà rendersi utile” ridacchiò allontanandosi.
“Ti posso chiedere un bacio?”
"Forse... se mi prometti che d’ora in poi ti muoverai con una delle nostre World Killer attaccate al fianco" la guardò negli occhi.
"E se non lo faccio? Non mi baci più?" chiese sorridente.
"Potrei trovare i miei modi per vendicarmi" le sorrise per poi diventare seria "Sto parlando seriamente però"
"Non ho pensato alla prospettiva che adesso cambieranno tante cose" la guardò accarezzandole il mento "Te lo prometto" si morse il labbro perdendosi in quegli occhi.
"Bene... guarda che prendo molto sul serio la parola data" e poi si chinò a baciarla dolcemente, mentre stava attenta ai tutti i vari punti e contusioni sul corpo dell’altra.
"Lo so piccola" la guardò tenendole le mani sul viso "Adesso però tu ti vai a riposare, fai un bel bagno caldo" si mordicchiò ancora il labbro "E fai una lunga dormita, lo puoi fare per me?”
"Ma mi dovrei alzare..." brontolò.
"E non puoi" sorrise muovendo le labbra su quelle dell'altra, muovendo la lingua in ricerca di quella della corvina.
"Karaaa... " sospirò allontanandosi "Non adesso ma quando ti rimetti in forma" e con uno sbuffo frustato si alzò.
"Scusa, gli antidolorifici" si giustificò "A domani principessa"
"Non scusarti per avermi voluto baciare" sorrise.
   
 
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