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Autore: LorasWeasley    14/11/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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51. Quella volta dei primi saluti

Era domenica 30 agosto quando la gente iniziò a lasciare il villaggio.
Le vacanze estive erano completamente finite e dal giorno successivo si sarebbe dovuto tornare alla normalità con lavoro e studio.
Ushijima aveva appena chiuso la sua villa quando si girò a guardare i suoi amici.
-Dov’è Goshiki?- domandò confuso non appena notò l’assenza del più piccolo.
Shirabu salì dal lato del passeggero dell’Audi di Semi, aveva gli occhiali da sole indossati mentre tranquillissimo rispondeva –L’abbiamo lasciato al chiosco, stava salutando tutti i suoi nuovi amici piangendo.
-Noi abbiamo fretta- continuò Semi mettendosi alla guida –Ci sentiamo per organizzarci per la prossima settimana, no? Grazie Wakatoshi per averci ospitato questa estate.
L’ex capitano annuì, poi i ragazzi li salutarono e partirono.
Rimasti soli, Tendo e Ushijima posarono le valigie in macchina.
-Andiamo a recuperare il bambino?- domandò a quel punto il rosso quasi canticchiando.
Ushijima annuì prendendolo per mano.
Arrivarono al chiosco in pochi minuti e trovando Goshiki esattamente come l’avevano descritto i loro amici.
Entrarono proprio nello stesso momento in cui un quartetto uscì fuori per dirigersi in spiaggia.
-Oh, state andando via?- domandò Oikawa aggrappato al braccio di Iwaizumi, da quando erano tornati insieme sembrava che non si volesse più staccare da lui neanche per andare in bagno.
-Sì, siamo venuti a recuperare Goshiki- rispose Ushijima pragmatico.
Tendo continuò –Ho sentito che stai andando in Argentina, se dovessi tornare qualche volta manda un messaggio, potremmo fare una partita a pallavolo!
Il rosso l’aveva detto solo per stuzzicarlo, perché tutti ormai erano a conoscenza dei cattivi rapporti che Oikawa aveva con quelli che erano andati allo Shiratorizawa.
Ma Tooru aveva sorriso divertito –Ci sto! Spero sarete liberi nel periodo natalizio.
Lasciandoli sconvolti tutti da quella risposta continuò poi per la sua strada, trascinandosi dietro un Iwaizumi confuso.
-E voi due!- Tendo bloccò Makki e Mattsun dal seguire i loro amici –Sto ancora aspettando di fare quella cosa a quattro!
Dopo diverse altre chiacchiere e uno scambio di numeri di telefono, i due ragazzi raggiunsero finalmente Goshiki.
Il ragazzo stava parlando con un biondo con un ciuffo scuro davanti, era poco più alto di lui e gli stava dicendo tutto esaltato –Tu dammi la tua e-mail e il tuo numero così che possa scriverti questo inverno!
Le guance di Goshiki si fecero leggermente rosee, ma fece come gli era stato richiesto passandogli il suo cellulare.
Quando questo gli venne tornato indietro Tendo decise di palesare la loro presenza –Oi Tsutomu, possiamo andare?
Goshiki saltò sul posto –Sì!- balbettò –Sono pronto!
Il ragazzo biondo, Koganegawa, lo salutò di nuovo per poi correre via annunciando che anche Aone e Futakuchi avevano deciso di andare via quello stesso giorno e doveva correre a fare ancora le sue valigie.
Mentre i tre ragazzi tornavano a casa Tendo fu il primo a porre la domanda –Allora, chi era quel ragazzo? Devi forse dirci qualcosa?
 
-Oggi mi hanno firmato il contratto della casa per due anni!
Annunciò Oikawa quando, dopo essere andati via dal chiosco, tutti e quattro finirono per prendere il sole in spiaggia.
-Quale delle due case che ci hai fatto vedere?- domandò Makki curioso.
-Quella più bella! Guarda, ho nuove foto!
E tutto esaltato prese il cellulare per far vedere le immagini all’amico.
Matsukawa diede una pacca sulla spalla di  Iwaizumi, entrambi i ragazzi avevano un sorriso in volto, ma nessuno ebbe bisogno di dire nulla.
-Ehy!- una nuova voce richiamò la loro attenzione.
Kunimi e Kindaichi li raggiunsero, i ragazzi erano vestiti da viaggio, le loro borse in spalla.
-Noi andiamo, a breve passa la sorella di Kunimi a prenderci.
Iwaizumi si alzò per salutarli come sei deve –Spero vi siate divertiti.
-Drammi a parte? Sì- scherzò Kindaichi rispondendo al suo abbraccio.
-Non è vero- si intromise Kunimi –I drammi erano particolarmente divertenti.
Una parte del gruppo non poté che dichiararsi d’accordo, Kunimi salutò a sua volta Iwaizumi –Grazie per averci ospitato, ci vediamo fra qualche settimana all’università per l’esame, sì?
Il corvino annuì, poi la coppia passò a salutare tutti gli altri.
-Noi non credo che riusciremo a vederci prima che tu parta- si rivolsero a Oikawa.
-Sarò qui a Natale, vi porterò dei souvenir.
Kindaichi sorrise felice –Spero che non sia qualcosa a forma di alieno.
-Che a proposito- si intromise Kunimi a voce bassa –In questi mesi lontano da Iwaizumi prova ad usare il nostro regalo di compleanno- con tanto di occhiolino.
Tutti scoppiarono a ridere, Iwaizumi corrugò la fronte –Questa immagine orribile non andrà mai più via dalla mia mente.
Dopo diverse altre chiacchiere e un ultimo saluto i due ragazzi andarono via.
-In effetti mi sto rendendo conto solo adesso che l’estate è praticamente finita- sospirò Oikawa –visto che tutti stanno andando via.
Iwaizumi se lo strinse contro quasi in un gesto involontario.
-Sai cosa mi chiedo da un po'?- domandò proprio questo dopo diversi secondi.
-Mh?
-Che fine ha fatto il cane rabbioso? Quel ragazzo che si era accampato con la tenda?
Makki si mise a sedere di scatto fissando la coppia incredula –Non lo sapete?
-È in prigione?- provò a indovinare Oikawa.
Mattsun rise –Se la vuoi chiamare così.
Hanamaki spiegò –A quanto pare Yahaba l’ha tipo rapito, nessuno ha capito se stanno insieme o che tipo di relazione abbiano. Ma è indubbiamente una cosa strana.
-Oh- Oikawa strabuzzò gli occhi –Ecco perché è da un po' che non noto Yahaba in giro.
Issei sbuffò –Non l’hai notato solo perché il tuo mondo è stato troppo impegnato da Iwa-chan.
-Touché.
 
Akaashi stava finendo di preparare il pranzo quando Kuro e Kenma tornarono a casa.
I due ragazzi erano stati fuori non più di mezz’ora, ma non appena tornarono Kenma si precipitò nella cuccia di Yaku, più precisamente per controllare i cuccioli.
-Se ne sono andati?- si informò Akaashi mentre finiva di mescolare il contenuto nella pentola.
Kuro rispose mentre controllava a sua volta i figli di Lev –Sì, prima di pranzo dovevano lasciare la casa quindi sono andati via adesso.
Stavano parlando di Inuoka, Yamamoto e Fukunaga, ai quali era scaduto il contratto d’affitto di un paio di settimane che avevano firmato per quella piccola casa a mare da dividere.
-Potevano lasciare le valigie da noi e andarsene nel pomeriggio- continuò mentre recuperava del latte per aiutare Kenma a nutrire i cuccioli –ma hanno preferito così o si sarebbero stancati troppo.
Kenma commentò –Sappiamo tutti che sarebbe finita con diverse partite a beach fino a sera e, dopo aver perso tutti gli autobus, loro che dormono nel nostro soggiorno.
Kuro rise –Non posso darti torto, siamo già troppi in questa casa.
Lev, spuntato dal nulla, gli soffiò contro come se avesse capito che quello era un insulto velato verso di lui.
In quei giorni il gatto grigio aveva iniziato a prendere in simpatia i suoi cuccioli, ma non era per nulla vicino all’essere un bravo genitore, non come Yaku almeno.
Stavano nutrendo il terzo gattino quando Akaashi spense il fuoco e si allontanò dai fornelli, lasciando il contenuto nella pentola per evitare che si raffreddasse.
Solo a quel punto Kuro si rese conto che mancava qualcuno di decisamente rumoroso –Dov’è Bokuto? Quando siamo usciti non era qui?
-Probabilmente l’ha buttato fuori perché non lo lasciava cucinare- commentò il biondo.
Kuro si rese conto che era una delle opzioni più plausibili, ma Akaashi spiegò –Atsumu gli ha mandato un messaggio per vedersi, gli ha scritto che volevano salutarlo prima di andare o una cosa del genere.
Kuro mise il broncio –Questo è favoritismo! A noi non ci calcola?
Kenma rispose –Io e Akaashi li abbiamo incontrati stamattina, li abbiamo già salutati.
Akaashi annuì confermando la frase, Kuro rimase sconvolto –Allora sono solo io il cretino di turno?
Come risposta ebbe solo i miagolii dei gattini tra le sue mani.
 
-‘Samu sbrigati, che palle! Ho fame! Prima andiamo e prima pranzeremo!
Atsumu urlò a suo fratello che stava sistemando le ultime cose nell’orto della nonna prima di lasciare ufficialmente quella casa.
Il gemello fece finta di non sentirlo, Sakusa aveva alzato gli occhi al cielo –Sai, potresti provare qualche volta a non comportarti come un bambino.
-Ma poi non ti piacerei più- rispose il biondo con un sorrisetto divertito e un occhiolino.
La protesta di Sakusa fu bloccata dalla voce di Bokuto che urlò –‘Tsumu! Omi! Andate via?
Sia il volto di Bokuto che quello di Hinata erano abbattuti.
-Suvvia non fate così! Possiamo sempre rimanere in contatto, avete già i nostri numeri- propose il biondo.
Il volto di Bokuto tornò felice.
-In realtà c’è un motivo se vi abbiamo chiesto di raggiungerci- disse Sakusa.
La curiosità nacque nello sguardo del duo esaltato, Atsumu sorrise soddisfatto mentre annunciava –Io e Omi siamo stati presi nella squadra dei Black Jackal, più precisamente gli MSBY.
-OH MIO DIO!- Saltò Hinata completamente sconvolto.
-La squadra della V. League?- Bokuto aveva gli occhi così grandi da sembrare davvero un gufo.
I ragazzi annuirono, Sakusa spiegò –Abbiamo fatto il provino prima di trasferirci a mare e oggi ci hanno mandato la risposta.
-Abbiamo saputo che cercavano nuovi giocatori, fra una settimana faranno un altro provino.
-E avete pensato di dirlo a noi?- gli occhi di Hinata si illuminarono.
Atsumu sorrise –Siete le uniche due persone di questo villaggio per le quali vorrei alzare, oltre Omi s’intende.
Sakusa alzò gli occhi al cielo –Non sperare di diventare titolare così presto.
Osamu uscì finalmente di casa, chiudendosi il cancelletto alle spalle –Possiamo andare.
Fu così che i ragazzi si salutarono, con la promessa da parte di Hinata e Bokuto che si sarebbero visti la settimana successiva in palestra.
 
-Mi piace tua sorella- annunciò Shimizu sedendosi sul letto del ragazzo a gambe incrociate.
Erano nella stanza di Tanaka e poco prima avevano pranzato tutti insieme con Saeko, i fratelli Tsukishima e Yamaguchi. La coppia più grande aveva confermato loro che avevano deciso di sposarsi e avevano fatto i bagagli per tornare in città. Non prima però di aver fatto promettere a tutti loro di fare quelle “riunioni di famiglia” più spesso. Tadashi e Kiyoko si erano lanciati uno sguardo di chi si rendeva conto in cosa si erano appena andati a cacciare.
Tanaka sbuffò sedendosi al suo fianco –Certo che ti piace! Sono praticamente io con una parrucca bionda e delle tette!
-Che idiota- borbottò lei dandogli un pugno sul braccio.
-Ahi!- si lamentò Ryuu totalmente preso alla sprovvista –Le ragazze non dovrebbero essere carine e leggiadre?
Lei alzò un sopracciglio scherzosa –Ti stai forse lamentando di me? Dopo tutti questi anni che mi vieni dietro?
Tanaka spalancò gli occhi, probabilmente preoccupato di averla davvero fatta arrabbiare –Mai!- rispose super serio.
Shimizu rise –Non fare quella faccia! Ti stavo solo prendendo in giro!- e per far capire ancora di più il concetto si spinse in avanti per baciarlo a fondo ma con dolcezza.
Ryuu non perse tempo a stringerle i fianchi con le braccia e sospirare direttamente sulla sua bocca.
Erano già due settimane che stavano insieme e ogni volta che si baciavano si sentiva sempre come se fosse il loro primo bacio.
Vennero interrotti dal cellulare di Tanaka che squillava per una notifica. Si staccò leggermente per vedere cosa fosse e disse ad alta voce –È Chikara, dice che sta andando via e vuole salutarci.
Lei annuì lasciandogli un bacio in guancia –Noi abbiamo comunque tutto il tempo del mondo.
Solo due mesi prima nessuno avrebbe mai scommetto su Tanaka. Ma Shimizu era davvero la sua ragazza, lo stava baciando sul suo letto e, cosa più importante, avevano un futuro insieme.
  
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