Anime & Manga > Haikyu!!
Segui la storia  |       
Autore: sam_arya    21/11/2021    0 recensioni
Kita é metodico, forse un po' troppo fissato con la routine, ma in fondo ha un cuore d'oro.
Sam non vuole fare altro che cambiare, la routine che Kita segue le sta stretta e sotto quell'impulsività non c'è altro se non voglia di cambiare.
Lei notte, lui giorno.
Si conoscono quel tanto che basta per renderli inseparabili.
Quei due che si salvano a vicenda da situazioni imbarazzanti a causa della schiettezza di Sam o della purezza di Kita, situazioni al cui ricordo non fanno altro che ridere.
Quei due che l'uno senza l'altra probabilmente non sapevano stare.
Genere: Generale, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsumu Miya, Osamu Miya, Rintarō Suna, Shinsuke Kita
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quei due che erano amici ed erano amici di altri amici, qui due che erano più la stessa persona che due diversi.

Quei due che si volevano bene ma che si stava trasformando in qualcosa di nuovo, di cui entrambi potrebbero avere paura.

Sam che finalmente aveva trovato qualche amica che per il momento non le sparlava dietro di quanto la invidiavano, di quanto avrebbero fatto a meno di conoscerla e di quanto fosse insopportabile con il suo modo di fare un po' esuberante.
Quelle persone a quei tempi avevano iniziato a prendere le distanze, ad accantonarla e lei aveva fatto in modo di non farsi vedere più, aveva perfino cancellato i loro numeri dal telefono.
Ma adesso sperava che almeno un minimo fosse diverso.

Era appena arrivato l'inverno con il suo natale, la neve ed i regali.
E Sam era ancora bloccata a casa di Kita a causa della forte tempesta, mentre cercava di contattare sua madre per telefono andava girando per il salotto controllando alla finestra la situazione, nel frattempo Shinsuke la guardava da appoggiato con una spalla allo stipite della porta e le braccia incrociate.

Sam si mordicchiava le unghie nell'ansia di non ricevere risposta, perchè dovete sapere che la situazione familiare della ragazza non è delle migliori e nonostante cercasse di stare lontana da casa il più possibile i suoi genitori la rincorrevano ovunque, cercando di imporle dei limiti, ma si può dire all'acqua del mare stai fermo? No, ecco ma tornando a noi lei era lì che cercava un modo per non finire in punizione di nuovo e il suo amico era fermo immobile con gli occhi fissi sulla tv che trasmetteva i soliti film natalizi.

Ma ad un certo punto Shinsuke prese per le spalle l'amica e la costrinse a fermarsi poi disse:< Ei stai calma, andrà tutto bene>
il calore delle mani mani di Shin sulle sue spalle la costrinse a calmarsi, ma durò solo qualche secondo < Lo sai perfettamente che non posso,e sai anche che non andrà bene un bel niente >
< Potremmo farlo andare bene noi >
< E come pensi di fare? >
a quel punto Sam aveva appoggiato a sua volta le mani sulle spalle dell'amico e si stavano guardando intensamente negli occhi che stavano conducendo un discorso a parte.

< Intanto una cioccolata calda non guasterebbe >
< Oh beh si certo >
E i due si staccarono e si indaffararono ai fornelli con Sam che cercava di spiare oltre la spalla di Kita che è diverse spanne più alto di lei e lui che la spingeva via con un movimento del bacino, e lei che alla fine andava cercando i marshmellow negli scomparti della cucina.

Alla fine la bevanda fu pronta e si sedettero sul divano avvolti nelle coperte mentre guardavano l'ennesimo film d'amore.
Uno di quello dove il finale lo capisci dal primo secondo, uno di quelli dove tutto fila liscio come l'olio.

Dopo poco la ragazza sentì il suo telefono squillare e si precipitò a rispondere e vedendo il nome registrato un po' sbuffò e un po' fu sollevata.

< Sam ma dove sei? >
< A casa di Shinsuke >

< Vedi come nevica fuori? vorrei evitare di morire congelata e poi lo sapevi che ero venuta qui, io ti avevo avvisato >
< Avvisare non basta dovevi chiedermi il permesso >

< I tempi stanno cambiando, non puoi fare quello che vuoi e lo sai che dai fastidio? > ecco, il colpo di grazia, quello che non avrebbe mai voluto sentirsi dire, quello che aveva evitato per anni, ma lo sapeva anche lei che era la verità.
< Allora venitemi a prendere > e se prima aveva un tono di voce di chi non vede l'ora di litigare adesso era cupo, adesso aveva il tono di voce di chi ha appena scoperto una verità che avrebbe fatto volentieri a meno di scoprire.

La telefonata si concluse così, Sam si andò a sedere nell'angolo più estremo della poltrona, sperando che Shin non avesse sentito ma purtroppo non fu così perché poco dopo parlò:< Sam non fare così, lo sai che non dai fastidio >
La ragazza si girò verso di lui con la stessa espressione cupa e un dolce sorriso poi disse:< Shin, tu sei troppo gentile, te l'ho letto negli occhi prima alla porta quando l'hai aperta, te l'ho letto negli occhi che avevi solo voglia di chiudermi la porta in faccia e tornare a fare quello che stavi facendo e ti chiedo scusa, ti ho rovinato la giornata, tra poco me ne vado >
< No Sam tu non è che hai rovinato la giornata, te mi hai scombussolato la vita e non so ancora se in bene o in male, con te non si sa mai come ci si deve comportare, tu metti in difficoltà tutti, con te non c'è nessun punto fisso, sei un turbine di energia e non tutti riescono a starti dietro, l'augurio migliore che posso farti è di trovare qualcuno come te e te lo dico come fratello > ed eccolo quella parte di KIta esasperata, che non poteva farcela più, a quel livello che solo i gemelli Miya avrebbero potuto farlo arrivare con le loro litigate.

Passarono il restante tempo in religioso silenzio e qualche minuto dopo i genitori della ragazza arrivarono e Sam saluto il suo amico solo con "scusa il disturbo,ci sentiamo" e nemmeno dandogli il tempo di replicare si era infilata in macchina senza fiatare, pronta a subire qualsiasi cosa i sua madre le avrebbe detto.

Due giorni dopo il tempo era migliorato, ma ormai erano a dicembre e il compleanno di Sam era vicino.

Quei due non si chiamavano assiduamente come prima, o melgio Sam non chiamava Shin almeno una volta al giorno ma si sentivano sporadicamente per messaggio.

Invece parlava quasi di continuo con le sue nuove amiche, erano gentili e simpatiche, oltre che disposte ad uscire con lei, probabilmente erano fuori di testa quanto la ragazza.

Ma un giorno, il giorno del compleanno di Sam lui decise di andarla a trovare a casa.

< Shin? > Lei le andò ad aprire ancora tutta assonnata, con i capelli scombussolatI, con ancora addosso il pigiama e poi aggiunse: < Dai entra che fa freddo >
< Buongiorno, permesso e auguri Sam >
< B uongiorno anche a te e grazie >
< Adesso preparati e fatti bella che oggi andiamo in gita >
La mora strabbuzzo gli occhi per un momento quasi non rendendosi conto di dove fosse, le apparve un sorriso a trentadue denti e poi chiese:< Dove? >
< Sorpresa > rispose lui, le mise le mani sulle spalle, la costrinse a girarsi e aggiunse:

Sam non se lo fece ripetere due volte e poco dopo era pronta.
< Mi devo portare qualcosa in particolare? > chiese sempre Sam mentre rovistava nei mobili della cucina per cercare qualche merendina da mangiare, nel frattempo si chiese dove fossero i suoi genitori però non se ne curò più di tanto quando notò un bigliettino con su scritto: "Auguri Sam, noi siamo via torneremo sta sera, tu vai con Shinsuke".

Lei lo prese tra le mani e lo sventoló sul viso dell'amico e chiese:< Loro sapevano? >
L'altro in tutta risposta assunse un sorriso colpevole e spostò gli occhi sull'orologio che ormai urlava a gran voce il loro ritardo.

< Forza non c'è tempo da perdere andiamo > alla fine Kita prese in mano la situazione e trascino la ragazza fuori dalla sua casa verso la prima fermata dell'autobus.

Arrivarono nell'esatto momento in cui stava passando e lo presero per un soffio, si sedettero e attesero la loro successiva fermata.

Nel frattempo Sam tartassava di domande il suo povero amico e si torturava le mani, di tanto in tanto controllava anche se qualcuno le avesse mandato gli auguri ma solo i suoi nonni l'avevano chiamata.

Dopo un paio di nuove fermate quei due arrivarono davanti alla stazione degli autobus, in un paio di ore non avevano fatto altro che salire e scendere da questi mezzi.

Ma finalmente arrivarono e davanti ai loro occhi si presentò una di quelle casette montane, aggiustare con luci e decorazioni.

< Shin? Mi stai facendo paura >
< Haha ma no Sam non ti preoccupare, entriamo e vedrai >

Entrarono in quella casetta, si paró davanti a loro un corridoio lungo e buio su cui si affacciavano delle stanza buie anch'esse, di lato invece una lunga scala che sfociava nel buio come il resto.
Solo un diepido tepore proveniva da quella che dovrebbe essere il salone in cui scoppiettava un fuoco calmo dentro il suo camino con un'abete decorato di fianco.
Erano avvolti sotto strati e strati di vestiti: tra felpa, giubbino, sciarpa e cappello dato il freddo, e levarsi di dosso tutta quella roba fu un'impresa.

Infine i nostri eroi ci riuscirono, liberi e infreddoliti si sedettetero a terra sul morbido tappeto davanti al camino.
E nell'esatto momento in cui si stavano sedendo risuonò un urlo generale < Auguri Sam! >

E l'interpellata fece un altissimo salto per lo spavento atterrando perfettamente sulle gambe, guardandosi intorno, vide tutte le sue amiche e anche qualcuno dei club.

I suoi occhi si riempirono di lacrime e sentì una mano posarsi sulla sua spalla, si girò, vide Shin con un sorriso che la guardava, lei gli saltò al collo, lui avvolse le braccia intorno ai suoi fianchi, Sam gli sussurrò un grazie nell'orecchio provocandogli un brivido lungo la schiena e in seguito lui la riposó a terra spronandola a salutare gli altri.

< Cazzo, grazie raga > Era seduta a terra con poco meno di un mare di regali e di facce amiche intorno, in quel momento era felice.

Felice a tal punto che il suo ricordo poteva essere usato per creare un patronus, felice a tal punto che il suo ricordo riusciva a generare un sorriso.

Scartò tutti i regali, ringrazio tutti più e più volte e infine si ritirò in un angolo del salone ad osservare tutti i suoi amici parlare allegramente tra loro, le si affiancò Shinsuke che le porse una tazza di cioccolata calda.
< Grazie Shin, di questo > e alzò la tazza che aveva raccolto tra le mani < E di tutto questo > e fece un gesto vago indicando il tutto intorno a loro.
< Non c'è di chè > si voltò verso di lei e fisso i suoi occhi marroni in quelli verdi di Sam poi chiese:< Passeggiatina? >
< Mi vesto e arrivo >

Dopo poco tempo erano pronti, a camminare in quel bosco innevato e gelato tutto sospeso in un bianco candido quasi da favola.

E loro non parlavano, erano in silenzio a cercare di non inciampare nei ricordi che riaffioravano, la paura del fuoco, del buio e di non sentire la presenza dell'altro accanto a sé.
Entrambi cercarono la mano guantata dell'altro, i nasi rossi, le orecchie del medesimo colore gli occhi lucidi e uno scintillio malizioso.

Lei iniziò a camminare all'indietro continuando a tenere per mano l'amico, i loro occhi ancora incastrati fra loro, ma lui si fermò bruscamente solo pochi passi dopo e tirò verso di lui la sua amica accogliendola tra le braccia e facendola scontrare contro il suo petto.

Poi un sussuro:< Fumo >
Sam si stacco da lui e gli prese il viso tra le mani costringendolo a guardarla negli occhi ancora una volta e poi chiese:< Cazzo vuol dire fumo? >
< Vuol dire che devi correre >
E iniziarono a correre come se non ci fosse un domani mano nella mano come tempo fa mentre il caldo li assaliva

Per entrambi fu traumatico rivivere quello che avevano seppellito nelle memorie, ma entrambi riuscirono ad uscirne vivi.

< Possibile che ogni volta che mettiamo piede in una foresta scoppia un qualche fuoco? > disse Sam con ancora il fiato corto e Shin le rispose poco dopo:< No non è normale ma vuol dire che qualcuno ai piani alti ci odia >
< Solo qualcuno? io direi buona parte >
Entrambi sorrisero e rientrarono in casa ma non prima di aver chiamato chi di dovere per spegnere l'incendio.

E si ritrovarono di nuovo insieme, circondati da facce amiche che sorridevano, il pomeriggio passò velocemente tra una battuta e un'altra.

Alla sera arrivarono i genitori di Sam con la torta in mano, grossa, alta, con panna e cioccolato e con ricamato in glassa viola "Auguri Sam +15", e tutti accanto ad essa e alla festeggiata fecero le foto a turno.

Tutti dopo aver tagliato e mangiato la torta abbandonarono la festa data la tarda ora, e rimasero solo i genitori di Sam, Sam stessa e Kita a cui toccò pulire e rassettare.

Infine i genitori di Sam si chiusero nelle loro stanze e lasciando i due ragazzi alla ricerca di una camera.

Dopo varie porte aperte a caso la trovarono e anche se era con un letto matrimoniale si accontentarlo, così Shin e la ragazza con i loro zaini in spalla entrarono e iniziarono a prepararsi.

Shinsuke tirò fuori dal suo zaino un pacchetto di medie dimensioni che andava afflosiandosi e lo porse a Sam:< Dai provalo >
< Ok > e lei senza nemmeno pensarci due volte si infilò nel bagno e ne riuscì poco dopo con addosso quel pigiama intero arancione e bianco con tanto di coda, cappuccio e orecchie da volpe.
< Ti sta bene > esordì il ragazzo girandole intorno
< Oh beh si wow grazie, sia per il complimento che per questo > si allisció le pieghette sul pigiama e poi continuó a parlare:< Ok adesso vai te >

E in poco tempo entrambi erano sotto le spesse coperte cercando un modo per non stare troppo vicini e anche per riscaldarsi.

Ma quella notte quei due finirono per abbracciarsi.
Lei stesa a pancia in su mentre lui appoggiava la testa sopra la sua spalla e con un braccio le cingeva la vita, le loro gambe intrecciate in una morsa mortale e la coperta tirata fin sopra la cima dei capelli.

Ma ad un certo punto Sam si sveglio di soprassalto da uno di quei sogni fin troppo reali dove stava precipitando, e sentì uno strano peso addosso che poi scoprì essere il suo amico.

Si prese qualche attimo per osservare il volto di Shin che era fiocamente illuminato da quei pochi spiragli di luce lunare che filtravano dalle imposte della finestra chiuse, quei raggi argento che andavano a posarsi con leggiadria sui suoi lineamenti, gli scostò una ciocca di capelli bianca e nera dal viso e all'improvviso le parve bello.
Le parve talmente bello che sembrava un angelo caduto, le parve anche strano pensare a certe cose ma infine si disse che aveva ragione, perché in fondo Kita bello lo è per davvero.

E si riaddormentó con quel pensiero perché poi quello che fecero i suoi sogni è tutta un'altra storia.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: sam_arya