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Autore: Kim WinterNight    27/11/2021    1 recensioni
[Scritta per il compleanno di Puffy ♥]
Puffy solleva un sopracciglio e lancia un’occhiataccia a Bill.
Il bassista, smartphone alla mano, sorride eccitato e non smette di sproloquiare a proposito di una fantastica applicazione per batteristi che ha trovato e che vuole assolutamente provare insieme a lui.
«Mi devo aspettare qualcosa di simile a quella per srotolare la carta igienica?» chiede il batterista, prendendo il cellulare dalle mani dell’amico.
«No, no! Questa è bellissima: puoi suonare la batteria picchiettando sullo schermo. Beh, in realtà ne ho scaricato due, ma quella che mi ispira di più è Drums» spiega entusiasta Bill, sporgendosi verso di lui. [...]
«Perché dovrei suonare con un fottuto smartphone, scusa?»
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Gould, Mike Bordin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '(H)App(y) Birthday'
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Leggermente sbagliato






Puffy solleva un sopracciglio e lancia un’occhiataccia a Bill.
Il bassista, smartphone alla mano, sorride eccitato e non smette di sproloquiare a proposito di una fantastica applicazione per batteristi che ha trovato e che vuole assolutamente provare insieme a lui.
«Mi devo aspettare qualcosa di simile a quella per srotolare la carta igienica?» chiede il batterista, prendendo il cellulare dalle mani dell’amico.
«No, no! Questa è bellissima: puoi suonare la batteria picchiettando sullo schermo. Beh, in realtà ne ho scaricato due, ma quella che mi ispira di più è Drums» spiega entusiasta Bill, sporgendosi verso di lui.
Sono in attesa del resto della band per fare le prove e a dire il vero Puffy non sa neanche come andrà a finire; Mike ultimamente non si sente molto bene e tutti quanti stanno cercando di aiutarlo, spronandolo senza fargli pressioni. È un periodo difficile, ma nessuno di loro ha intenzione di perdere le speranze.
«Perché dovrei suonare con un fottuto smartphone, scusa?» Puffy gli lancia un’altra occhiata di traverso. «E comunque già il nome, Drums, è accattivante…» ironizza.
Bill si stringe nelle spalle e appoggia i gomiti sul piano del tavolo. «Che ne so? Per passarci il tempo! Dai, aprila!»
Puffy clicca sull’icona e inarca le sopracciglia. «La grafica è orribile…»
«Beh, dai, non è detto che però funzioni male solo per questo motivo» puntualizza Bill.
Il batterista appoggia lo smartphone sul tavolo e sospira. «Vediamo…» Lascia due colpetti sullo schermo, proprio sulla grancassa, e le sue orecchie registrano subito che c’è qualcosa che non va.
«Billy? Lo senti anche tu?»
«Sì.»
«Suona come un tom, non come una cassa.»
Il bassista si porta una mano sul mento. «Magari è perché la stiamo usando senza le cuffie, gli altoparlanti di questo aggeggio non sono il massimo.»
«Ho la vaga impressione che non sia così.» Puffy riprova a picchiettare sulla grancassa, ma il risultato è sempre lo stesso.
«Prova con qualcos’altro, dai!» lo incoraggia Bill.
«Okay.» Le mani di Puffy si spostano leggermente verso l’alto, ma non appena comincia a picchiettare sul fac simile del rullante è costretto a portarsele sulle orecchie. «Ma che cazzo è questa roba?!» sbraita indignato.
Bill sghignazza, allungandosi per tentare a sua volta di suonare sullo stesso pezzo della batteria. «Sembra una mitragliatrice.»
«Fa cagare, sul serio!»
«E il ride? Proviamolo! Ci sarà pur qualcosa che suona decentemente, non riesco a credere che faccia così schifo!»
Puffy lascia ricadere l’indice sul piatto della batteria e per la seconda volta nel giro di un minuto deve tapparsi le orecchie nell’udire il fracasso atroce che si diffonde dagli altoparlanti del cellulare.
«Cazzo, è davvero orribile» sospira Bill, grattandosi la fronte. «Dalle recensioni sembrava più carina.»
«Ma poi mi spieghi cosa ci fa lì quella maracas?»
Bill individua la riproduzione dello strumento a percussione e ci passa sopra il dito.
I due si scambiano un’occhiata sconcertata.
«Terrificante» esala Bill.
«E tu vorresti che io suonassi questa roba? Senza contare che uno come me non può sopportare di usare un kit solo con le mani. Che faccio con le caviglie nel frattempo?»
Il bassista scoppia a ridere e gli batte sulla spalla. «A questo non avevo pensato, in effetti. Dai, proviamo l’altra app: non può essere peggio di questa.»
«Questo lo dici tu» borbotta Puffy.
L’altro scuote il capo e riprende in mano il cellulare per uscire da Drums e selezionare invece Tap Tap Drums.
«Ha un nome inquietante, sembra quello di un gioco per bambini» sibila Puffy.
E in effetti la schermata che si ritrova di fronte è agghiacciante e non fa che confermare i suoi timori: la riproduzione di una batteria in stile fumetto disegnato male si erge in tutto il suo meraviglioso orrore.
«Non ci credo…»
«Magari però suona bene!» tenta di rassicurarlo Bill, ma è chiaro che sta cercando di convincere soltanto se stesso.
Puffy gli strappa lo smartphone di mano e comincia a picchiettare ovunque sullo schermo, senza però ottenere alcun risultato.
«Hai abbassato il volume, per caso?» chiede a Bill.
«Io? No. L’avrai abbassato tu per sbaglio.»
«Non direi. Non si sente un cazzo.» Puffy tiene premuto il tasto per alzare il volume e si rende subito conto che è al massimo. «È tutto a posto, quindi devo dedurre che non funzioni proprio.»
«Come sarebbe a dire?!» Il bassista riprende in mano il cellulare e comincia ad armeggiarci, borbottando tra sé e sé. «Cazzo, è vero: niente di niente!»
Puffy sta per dire qualcosa quando un rumore si diffonde dagli altoparlanti. «Fermo! Quello cos’era?»
Bill aggrotta la fronte. «Forse le bacchette?» Clicca sull’immagine corrispondente e il suono delle due stecche in legno che battono tra loro raggiunge di nuovo le loro orecchie.
«Ah. Utile.» Puffy si passa una mano sulla fronte. «Oltre alla grafica di merda, è addirittura peggio di quella di prima.»
«Sono deluso, credimi!» Bill lascia ricadere lo smartphone sul tavolo e scuote il capo.
Proprio in quel momento qualcuno fa il proprio ingresso nella stanza.
I due sollevano lo sguardo e si ritrovano di fronte un Mike piuttosto provato. Il cantante li osserva con occhi pesanti, ma si sforza comunque di sorridere almeno un po’.
«Ehi, che si dice? Che fate?» domanda, avvicinandosi al tavolo. Sbircia sullo schermo del cellulare di Bill, dove ancora svetta l’orripilante grafica di Tap Tap Drums. «Cos’è quell’orrore?»
«Lascia perdere.» Puffy si porta uno dei lunghi dread dietro l’orecchio e si mette in piedi. «Questo qui voleva farmi suonare la batteria con delle app, ma l’esperimento è chiaramente finito male.»
«Io ci ho messo tutte le buone intenzioni!» si giustifica Bill offeso.
Mike gli stringe una spalla, poi sposta lo sguardo su Puffy. «Forse oggi riuscirai a suonarla davvero, la tua batteria.»
«Lo spero proprio, devo consolarmi dopo aver scoperto che esistono certe schifezze sullo Store di Google» sibila il batterista, poi si rende improvvisamente conto di quale significato possano avere le parole di Mike e lo osserva meglio. «Come stai?»
Il cantante scrolla le spalle. «Sono qui, è già qualcosa.»
«Eccoci!» La voce di Roddy invade la stanza, mentre lui e Jon fanno il loro ingresso.
Dopo alcune strette di mano e qualche chiacchiera, i cinque si spostano nella sala prova e cominciano a sistemare l’attrezzatura.
Puffy si siede finalmente dietro il suo kit e impugna le bacchette; i suoi piedi corrono immediatamente alla ricerca dei pedali e tutto il suo corpo assume la naturale posizione di chi ha trascorso una vita intera a suonare il proprio strumento.
Incurante del resto della band, si lancia nell’esecuzione di un ritmo sincopato e ostinato, scaricando un po’ di tensione e godendosi il vero suono che una batteria deve avere quando la si suona: niente grancasse che sembrano tom, niente mitragliatrici al posto del rullante, niente ride che sembrano barattoli in latta.
Tutto, nel suo set, funziona come dovrebbe ed è perfetto proprio come piace a lui.
Si ferma soltanto quando Mike lancia un grido attraverso il microfono.
Solleva il capo e sorride sornione ai suoi compagni di band.
«Ci stavi assordando!» spiega il cantante.
«Scusate, dovevo rifarmi le orecchie: date la colpa a Bill e alle dubbie applicazioni che scova!»
Il bassista alza gli occhi al cielo.
«Mettiamoci a lavorare» aggiunge poi Puffy, facendo correre lo sguardo fino al viso di Mike.
È vero che il cantante ha l’aspetto piuttosto provato, ma forse le cose stanno cominciando a migliorare per lui.
«Okay, pronti? Andiamo con Evidence» dice Mike.
Puffy si concentra e finalmente dà inizio alla vera magia.









Tantissimi auguri Puffy adorato *_________*
Cari lettori, sono tornata a scrivere qualcosa su questa demenziale serie dedicata a compleanni disastrosi conditi da applicazioni discutibili XD
E non potevo lasciare Puffy fuori dai giochi, ovviamente!
Devo ringraziare ancora una volta Mark The Hammer per l’assist, grazie al suo secondo episodio dedicato alle app musicali più inutili per lo smartphone mi ha dato l’idea definitiva per scrivere questa cretinata!
E chi poteva proporre le fantasmagoriche (?) app per batteria, se non quell’intelligentone di Billy? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Vi lascio qui il link al punto esatto del video di Mark in cui illustra queste due meraviglie della tecnologia, ma ovviamente vi consiglio di godervelo per intero perché ci sono cose veramente spaventose!
https://youtu.be/cMzll_7fMm8?t=162
Ora ditemi voi se Puffy non doveva indignarsi AHAHAHAHAHAH!
I riferimenti al malessere di Mike, purtroppo, si rifanno alla realtà: il cantante infatti non sta attraversando un buon periodo, tant’è che la band – e anche le altre band di cui fa parte – ha cancellato le date del tour di quest’anno. Per l’anno prossimo speriamo che Mike si possa sentire meglio e che torni più forte ed energico di prima :)
Intanto ho voluto dare una piccola speranza, e mi scuso se magari c’è stato un pizzico di angst in questo racconto che di per sé nasceva per essere demenziale e in linea con gli altri facenti parte della stessa serie, ma si sa che quando l’ispirazione ci trasporta verso uno dei suoi lidi, dobbiamo soltanto ascoltarla!
Grazie a chiunque sia passato di qui e ancora buon cinquantanovesimo compleanno, amatissimo Puffy ♥
  
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