L’incubo di Natale
A otto anni niente è speciale
Quanto il giorno del Santo Natale;
Ma tu hai subìto gli anni passati,
Settimo figlio di genitori sconsiderati!
Ti nascondi sperando di non farti trovare
Ma a nulla serve: le senti arrivare!
Sarà forse Alina ad aprire la porta?
Adele l’arpia a chiamarti per nome?
Aris e Attile fan loro da scorta?
Aquata e Andrina a tirarti le chiome?
Sai che sarà inutile chieder la grazia,
quelle son streghe di nome e di fatto,
Quel costume da elfo, la tua peggiore disgrazia,
Te lo infilano a forza con fare soddisfatto.
Infine lo sai, che dovrai sfilare,
se la cena di Natale vorrai almeno assaggiare!
[110 parole]
Non so per quale motivo mi sia uscita fuori in rima (e che pessime rime, perdonatemi!), ma così è, bisognerà accontentarsi. Comunque diamo un po’ di contesto: protagonista dell’infausta vicenda è un piccolo Andy Foer, un mio oc un po’ – tanto - eclettico che fa parte della mia interattiva “The good Place”. Andy è l’ultimo di sette figli, unico maschio per altro. Sì, le sue sorelle si chiamano praticamente come le sorelle maggiori della Sirenetta Ariel - è tutto voluto- e no, a volerlo torturato e vestito da elfo non sono stata io, bensì Signorina Granger, a cui ovviamente dedico questa drabble <3.
Abbracci allo zenzero, a domani.