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Autore: Gaia Bessie    03/12/2021    4 recensioni
La guerra è finita – ma non per tutti.
Con il rimorso che gli mastica le ossa, Percy dimentica come si fa a stare bene.
Un colpo di tosse – San Mungo.
Una linea di febbre – San Mungo.
Dolore al petto – San Mungo.
Percy dimentica come si fa a stare bene, perché la morte di Fred è dolore al cuore – San Mungo.
La guerra è finita, ma non per chi resta.
[Percy/Audrey | Partecipa all'iniziativa "Regali di inchiostro" organizzata sul gruppo Facebook "L'angolo di Madama Rosmerta"]
Per ferao.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Audrey, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Per ferao.
Non ridere, che ti vedo.



La guerra è finita
 
La guerra è finita – ma non per tutti.
Con il rimorso che gli mastica le ossa, Percy dimentica come si fa a stare bene.
Un colpo di tosse – San Mungo.
Una linea di febbre – San Mungo.
Dolore al petto – San Mungo.
Percy dimentica come si fa a stare bene, perché la morte di Fred è dolore al cuore – San Mungo.
La guerra è finita, ma non per chi resta.
 
***
 
In sala d’attesa, lavora sempre la stessa Medimaga.
Cammina tra i pazienti, chiacchiera, rimanda a casa qualcuno con qualche raccomandazione, fa cenno a un collega di portare con sé qualcun altro.
Guarda Percy, sospira.
«Come posso aiutarla, oggi, Signor Weasley?».
«Credo di avere…».
Lei sospira, si sistema dietro le spalle i capelli neri.
«Sì, lo immagino, che creda d’avere qualcosa. E immagino che non basterà la mia parola, per farla tornare a casa».
Percy scuote il capo, facendola sorridere.
 
***
 
Continua a tornare – giorno dopo giorno, malanno immaginario dopo malanno immaginario.
Un giorno, la Medimaga si siede accanto a lui, su quelle scomode sedie di plastica – sorride.
«Lei lo sa, non è vero, che il Vaiolo di Drago è una malattia rara, oggigiorno?».
Percy annuisce – la convinzione d’averlo contratto non sparisce.
«Immaginavo, che non si sarebbe arreso. Lei è perseverante».
«Io…».
«Le chiamo il mio collega, magari lui saprà tranquillizzarla».
«Come si chiama?».
La domanda gli rompe le labbra contro la sua volontà – la Medimaga sorride, quieta.
«Audrey Palgrave» commenta, con un sorriso. «Venga, mi segua».
 
***
 
Percy si parcheggia ogni mattina al San Mungo – esce alla sera con molte rassicurazioni (nessuna di questa ha effetto) e tanti dubbi.
«Mi spiegherebbe perché è così convinto di dover morire?» domanda Audrey, quella mattina. «Insomma, io non so più come dirglielo: lei sta bene».
Percy sospira.
«Mio fratello è morto durante la guerra» commenta. «Se un ventenne in perfetta salute può morire così allora io…».
«Non farà la stessa fine, glielo prometto».
Audrey sorride – ha gli occhi del colore di una marina, affilati come lama di zaffiro.
Percy le crede, non può fare altro.
 
***
 
Continua a tornare in ospedale – Audrey sospira, ma non dice niente.
Un giorno, gli allunga un bicchiere pieno di caffelatte, sorridendo.
«Almeno addolcisce l’attesa, no?».
Percy sorride, grato – sorprendentemente, il petto fa meno male.
 
***
 
Gli consigliano un supporto psicologico – lui china il capo, dice di sì.
Ha sempre il rimorso che gli mastica le ossa ma, almeno, impara a sopportarlo.
Una volta a settimana, si reca al San Mungo per la propria seduta: Audrey l’accoglie all’entrata, con un sorriso.
«Buonasera, signor Weasley».
«Percy» risponde lui, un giorno. «Mi chiamo Percy».
La fa sorridere, mentre le passa un bicchiere stracolmo di caffelatte – due cucchiaini di zucchero, non sa nemmeno quando ha appreso quest’informazione.
«Grazie» sussurra Audrey, sorbendo un sorso della bevanda. «Percy».
«Volevo domandarti…» inizia, a disagio.
Lei annuisce, senza fargli terminare la frase.
Per la prima volta dopo mesi, Percy sorride.
La guerra è finita – anche per lui.
 
[487 parole]

 
Maldestro tentativo di Percy/Audrey, spero che la regina della coppia mi perdonerà se le ho fatto un Percy ipocondriaco.
Grazie per avermi letta.
Gaia
[Il titolo è ispirato all'omonima canzone dei Baustelle]
   
 
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