Per Sofifi,
Ho avuto la tentazione di scriverti una Severus/Lily Luna, ma a Natale siamo tutti più clementi (anche io).
Buone feste, tesoro.

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Profumo di cielo
 
Il cielo della Romania profuma d’infinito – quando vi sale, in groppa al drago, il futuro è una cicatrice cilestrina nell’orizzonte (sporco, ferito) arrossato come un taglio che sanguina e non guarisce mai.
Charlie respira a pieni polmoni l’aria fredda e la fine della guerra.
 
 
«E non ti senti mai solo, lì con i tuoi draghi?».
«E tu non ti senti sola, mamma, qui con papà e gli altri?».
«Oh, Charlie!»
 
Il cielo della Romania profuma d’infinito – ma, quando scende dal proprio drago, si rende conto che anche la terra ha un profumo netto, ben definito, e sa di disinfettante, la cena sul fuoco, casa.
«Hai fatto tardi».
Charlie l’abbraccia, respira a pieni polmoni l’aria fredda, la fine della guerra e i suoi capelli al profumo di lampone e menta.
«Abbiamo casa infestata dai Nargilli» commenta Luna, allegramente. «Penso proprio che ci toccherà dormire fuori!».
 
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