05/12/2021
1 recensioniCome memento di tutti i suoi scleri in chat su questa coppia: ora ho capito cosa intendevi.
Non io
Albus si presenta una notte che sa di vento tagliente e speranze rovinate – porta con sé un fagotto su due piedi, cui sfuggono manciate di capelli indomabili.
Suo fratello non si spiega – quando mai lo ha fatto? – e gli chiede, gentilmente, di tenerla con sé.
Aberforth china il capo, morde un ringhio che gli si scolla dai denti, ma non dice una parola.
***
Sibilla Cooman è una donna in fuga – la Umbridge le ha tolto la cattedra e ogni parvenza di futuro e, adesso, non ha più nemmeno una casa che non sia lo squallido marciume della Testa di Porco e il fondo della bottiglia di sherry.
Aberforth non parla mai con lei – le tremano le mani, quando gli domanda una tazza e del tè – e, quando prova a leggergli il futuro sul fondo della tazza, il minore dei Silente ride come un tuono spezzato.
Lei china il capo, gli dice che non ha alcuna parvenza di buona educazione.
«Perché, sei signora, tu?».
«La luna» commenta Sibilla, osservando il fondo della tazza. «Forse, qualcuno è in grado di amarti».
Non te, sembra dire lui, con durezza.
Non io, concorda lei.
***
Albus viene a riportarla a Hogwarts dopo pochissimo tempo – la megera in rosa ha acconsentito a riaccoglierla al castello, sebbene non a restituirle il lavoro.
«Allora, questo amore?» le domanda, guardandola raccogliere i propri averi sparpagliati per tutto il bar. «Io non lo vedo, ancora».
Lei scrolla le spalle, non dà spiegazioni alla propria profezia di carta straccia – lui la guarda, improvvisamente malinconico.
«Sarà più signora di te» la prende in giro. «Verrò a presentartela».
Sibilla annuisce, distratta. «Chi?» domanda, quieta. «Io intendevo…».
Scuote il capo, lo guarda – non io, sembra dire, delusa.
Non te, concorda lui, a malincuore.
[289 parole]
Passo di volata a dire grazie a chi mi sta leggendo in questi giorni e ad aggiungere che, se vi ispira la coppia, vi consiglio di leggere le storie di Cat (sicuramente più IC delle mie): CatherineC94
Un bacio,
Gaia