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Autore: franweasley    11/12/2021    19 recensioni
[Storia Interattiva - Iscrizioni chiuse]
Horace Lumacorno è andato in pensione e Minerva McGranitt si trova senza un Vicepreside che possa aiutarla a gestire la scuola; i colleghi di cui più si fida sono prossimi alla pensione e Minerva decide di assumere una persona che possa ricoprire quel ruolo di cui fidarsi così, quando anche lei andrà in pensione, sarà sicura che Hogwarts avrà un ottimo Preside a sostituirla. Il Vicepreside che Minerva sceglie avanza delle proposte interessanti per migliorare la scuola, tra cui quella di alcuni corsi extra per gli studenti del sesto e settimo anno tenuti da dei professori delle altre scuole.
Sei un insegnante? Sei senza lavoro o vorresti fare esperienza in una delle scuole di magia più importanti del mondo magico? Se la risposta è sì ad entrambe le domande sei nel posto giusto: manda il tuo curriculum, cerchiamo professori per il corpo insegnanti di Hogwarts e per un nuovo progetto, se sei interessato aspettiamo la tua domanda!
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Minerva McGranitt, Neville Paciock, Vari personaggi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Prologo

 

Fortrose(1), venerdì 2 luglio

 

«MAISIE!»

I passeri che erano poggiati placidamente sul grosso cartello all’ingresso della proprietà, su cui in eleganti lettere era scritto “Oleander’s Heilan Coos(2)” con vicino il disegno di una mucca, si alzarono in volo per cercare un posto più tranquillo in cui stare. Maisie-Mae, che era inginocchiata a terra intenta a piantare delle patate, si voltò di scatto e vide sua sorella correre il più veloce possibile per chiudere il grosso cancello del recinto dei vitelli. Maisie mollò la mezza patata che aveva tra le mani e scattò in piedi così in fretta da rovesciare il secchio pieno che aveva affianco.

«Che succede Chrissie?» gridò alla sorella mentre si avvicinava al recinto con passo svelto.

«Cauliflower è scappato!» urlò Chrissie disperata mentre bloccava il cancello del recinto.

Maisie iniziò a guardarsi intorno mentre aumentava il passo e individuò il vitello correre verso l’ingresso della proprietà, prese a rincorrerlo e, non appena fu abbastanza vicina all’animale, puntò la bacchetta verso di lui e mormorò un «Petrifiucus totalus!»; l’animale si bloccò all’improvviso e Maisie tirò un sospiro di sollievo quando lo raggiunse.

«Mi dispiace Cauliflower.» mormorò lasciandogli qualche carezza sul muso.

Chrissie la raggiunse con una corda e Maisie legò il vitello con cura, prima di annullare l’incantesimo.

«Chrissie! Come ha fatto Cauliflower a scappare dal recinto?» domandò Maisie cominciando a camminare verso il recinto dei vitelli seguita dalla sorella minore.

Chrissie abbassò lo sguardo torturandosi le mani: «Ehm…» la maggiore le rivolse uno sguardo eloquente «Nonavevochiusobeneilcancello.» sussurrò Chrissie il più velocemente possibile.

Maisie aprì il cancello con cautela ed entrò al suo interno con Cauliflower al guinzaglio, si assicurò di aver chiuso bene e liberò il giovane fuggitivo solo dopo avergli dato una leggera pacca sul muso e averlo sgridato per bene per la bravata. Un altro dei vitelli le corse incontro e prese a leccarle la mano facendola sorridere, gli carezzò la testa e si voltò a guardare la sorella, che si era arrampicata sul recinto e si era seduta a cavalcioni.

«Chrissie…» 

«D’accordo.» sbuffò la più giovane incrociando le braccia al petto «Non avevo chiuso bene il cancello, mi dispiace.»

«Te l’avrò detto almeno un milione di volte di controllare bene, lo sai che succede spesso.» la rimproverò Maisie poggiando minacciosa le mani sui fianchi «Perché non l’hai fermato con la magia?»

«Non so dove ho lasciato la bacchetta l’ultima volta…» borbottò Chrissie esibendo un sorriso innocente.

«Chrissie!» la richiamò «Devi stare più attenta, lo sai ch-»

Maisie non riuscì a finire la frase perché il vitello che aveva carezzato poco prima la spinse reclamando la sua attenzione.

«Brava Buttercup, dillo tu a Maisie-Mae che non sono una delle sue studentesse e non serve mi faccia la predica.» sorrise sorniona Chrissie saltando giù dal recinto per coccolare la giovane mucca.

«Non scherzare su queste cose…» borbottò Maisie mentre guardava Buttercup leccare la mano della sorella in segno d’affetto «Cauliflower fugge spesso, per questo devi stare attenta, sai bene ch-»

«Maisie non sono più una bambina.» le rispose Chrissie «È stato un incidente, sono entrata per prendere i secchi e pensavo di aver chiuso bene, per questo non ho controllato, starò più attenta.»

Maisie-Mae sorrise alla sorellina minore: «Lo so che non sei più una bambina… però sei sempre la mia sorellina e poi non sei tanto più vecchia dei miei studenti, con quel faccino ti si potrebbe scambiare per una diciassettenne.»

«Smettila, ho ventidue anni

«Ventuno e mezzo, Chris.»

Chrissie sbuffò tirandole una sberla sul braccio: «Solo perché tu sei una vecchia non significa che io sia una bambina!»

Maisie spalancò la bocca offesa e spinse la sorella: «UNA VECCHIA? Ma come osi!» alzò gli occhi al cielo «Guarda che i ventisette sono i nuovi venti.»

«Se ti fa sentire meglio pensala pure così.» ridacchiò Chrissie.

Maisie le rivolse un’occhiataccia e, prima che potesse risponderle, una voce maschile alle loro spalle le interruppe: «Avete finito di giocare con i vitelli?»

Le due sorelle si voltarono per rivolgere un sorriso a Ian, il maggiore in famiglia e unico dei tre a non essere un mago, oltre ad essere l’unico maschio.

«C’è tanto lavoro da fare signorine e il sole calerà fra poche ore.» mormorò il ragazzo.

«Sai Ian, in momenti come questo sembri proprio papà,» commentò Chrissie facendogli la linguaccia «Sei noioso e fastidioso come lui, sempre a pensare a lavorare.»

Ian alzò gli occhi al cielo e Maisie-Mae rise, per poi ricordare alla sorella che non aveva il diritto di lamentarsi dopo il disastro che aveva combinato, quindi Ian domandò cosa fosse accaduto con cipiglio preoccupato.

«Ma brava Maisie, fai sempre la spia, mi raccomando!» si lamentò Chrissie.

«Dai Chris, fila a lavorare.»

«Sai Maisie, non mi mancherai per niente quando tornerai ad Hogwarts.» scherzò la più giovane facendo un’ultima carezza a Buttercup.

Chrissie scavalcò il recinto con facilità e si voltò verso la sorella per farle la linguaccia, poi si avviò verso il capanno degli attrezzi; Maisie-Mae si avvicinò al recinto mentre la osservava con un sorriso e si fermò a guardarla.

«Hai ottenuto il lavoro e non mi hai detto niente?» Ian appoggiò al recinto in ferro l’attrezzo che teneva in mano e fissò la sorella dritto negli occhi.

Maisie scosse la testa: «Sai com’è Chrissie, è convinta io sia già praticamente assunta.» rivolse nuovamente lo sguardo alla più giovane della famiglia con un sorriso malinconico.

«Tu non credi verrai assunta?»

«Certo, la Caporal va in pensione e ho fatto da supplente per due anni, ma potrebbero esserci altri insegnanti più bravi di me.»

«Non ti hanno ancora licenziata però… potrebbero sempre tenerti come insegnante di musica, no? Tanto lo hai già fatto in questi ultimi due anni.»

«Non insegno musica, dirigo il Coro.» lo corresse la giovane scuotendo leggermente la testa «Ma potrebbe benissimo tornare a farlo il professor Vitious, non sono così fondamentale.»

«Ti prenderanno in un’altra scuola allora.» mormorò Ian con una pacca incoraggiante «Hogwarts non è l’unica scuola di magia, o sbaglio?»

Maisie non sorrise e replicò con lo stesso tono malinconico: «È l’unica in Regno Unito.» Ian la guardò confuso «Non è come per le scuola babbane, non ce n’è una per città.»

«Maisie,» disse Ian posandole una mano sulla spalla «Chrissie crede in te per un motivo, anche io credo in te, sono sicuro che le cose andranno per il meglio.»

Maisie-Mae sospirò: «Non voglio deludervi,» spiegò «Mi avete sempre sostenuta e Chrissie è così orgogliosa di me… inoltre continua a ripetere che sarò la migliore insegnante di sempre e… non lo so Ian, non voglio mi guardiate con occhi diversi.» fece una pausa e il fratello attese che finisse di parlare «E poi io voglio quel lavoro, ci tengo moltissimo.»

Ian le strinse con affetto la spalla: «Ti vorrò bene anche se non avrai il lavoro.» assicurò con un sorriso «Chris ti adora e non potrebbe mai vederti diversamente, anzi, sono sicuro che se non ti assumessero si presenterebbe lì con un forcone, sono loro a doversi preoccupare.»

Maisie rise mormorando che aveva ragione, Chrissie era fin troppo protettiva con le persone a cui teneva e, prima che i due potessero tornare al lavoro, un gran abbaiare attirò la loro attenzione. Emerald e Opal, i due Cocker Spaniel di Maisie-Mae, che si stavano rotolando in un prato fiorito fino a qualche attimo prima, avevano raggiunto l’ingresso della fattoria e stavano facendo un tremendo baccano, non appena i due fratelli notarono una figura avvolta in una lunga veste capirono perché: la fattoria era abbastanza lontana dalla città e dai centri abitati, infatti non molte persone, esclusi quelli che venivano a ritirare il latte fresco ogni mattina, facevano loro visita, perciò era comprensibile che le due cagnoline avessero sentito il bisogno di difendere il loro territorio.

«Che succede?» mormorò Chrissie che, dopo aver sentito il tremendo baccano, era arrivata di corsa con un secchio in mano pieno per metà di latte.

Nessuno le rispose e i tre fratelli osservarono la figura in silenzio per un istante, trovando molto strano il fatto che fino a un attimo prima non si vedesse nessuno all’orizzonte e all’improvviso ci fosse una persona nel bel mezzo del campo.

«Maisie è possibile che quella sia la McGranitt?» borbottò Chrissie spezzando il silenzio che si era creato (fatta ovviamente esclusione per le due cagnoline di Maisie che continuavano ad abbaiare minacciose).

Maisie sbarrò gli occhi: «Per tutte le mucche arcobaleno, è proprio lei!» 

La giovane si affrettò a raggiungere la sua ex-professoressa e attuale capo mentre sistemava la salopette e la camicetta bianca che indossava al di sotto, per poi sgridare Emerald e Opal affinché smettessero di abbaiare come due pazze.

«Mi scusi Preside, solitamente sono più socievoli,» mormorò Maisie mentre intimava a mezza voce alle due cagnoline di smetterla di fare rumore, non sapeva perché, ma le due sembravano non provare particolare simpatia per la preside di Hogwarts «Non so cos’abbiano, di solito sono brave.»

La McGranitt rivolse uno sguardo alle due Cocker e poi sorrise alla giovane: «Non preoccuparti Maisie-Mae, d’altronde lo sanno tutti che cani e gatti non vanno particolarmente d’accordo.» 

Maisie sorrise imbarazzata non capendo che cosa intendesse dire la donna e perciò non rispose. La McGranitt squadrò la tenuta della ragazza sorpresa nel vederla così poco elegante rispetto al solito notando, in particolare, le ginocchia sporche di terra; quando Maisie si accorse dello sguardo della preside puntato sulle ginocchia arrossì immediatamente e scrollò via parte della terra con una mano, invitando poi la donna ad entrare in casa. Maisie-Mae guidò la McGranitt verso la porta dell’enorme casa di campagna a due piani rispondendo alle sue domande riguardo al loro allevamento e alle mucche delle Highlands.

«Si accomodi pure in salotto, posso portarle qualcosa?» domandò la giovane con un sorriso «Mio fratello ha fatto della limonata questa mattina, se vuole, altrimenti posso prepararle un the.»

«La limonata andrà benissimo.»

Maisie annuì e sparì in cucina, prese la bacchetta dalla tasca della salopette e prese a preparare un vassoio con la limonata e qualche stuzzichino con la magia mentre con uno strofinaccio cercava di togliere la terra dalle ginocchia. Quando Maisie-Mae tornò in salotto con il vassoio tra le mani trovò Chrissie seduta a cavallo di un mobile che conversava amabilmente con la sua ex-professoressa.

«Quindi gestisci la fattoria con l’aiuto di tuo fratello?» domandò la McGranitt incrociando le mani in grembo.

«Oh no, Ian è un medico, lui e Maisie vengono sempre ad aiutare durante le vacanze estive, così mamma e papà possono andare al mare.» spiegò Chrissie mentre Maisie posava il vassoio sul tavolino davanti alla preside «All’allevamento penso io, insieme ai miei genitori certo, ma sarò io a gestirlo quando andranno in pensione.»

«È bello vedere che hai deciso di usare il tuo talento in qualcosa di diverso dal combinare disastri,» mormorò la McGranitt con un sorriso «A forza di ripetertelo sono riuscita a fartelo entrare in testa, a quanto pare.»

«Nessuno però ha fatto perdere a Grifondoro tanti punti quanti ne ho persi io, tranne forse i gemelli Weasley, ma loro sono sempre stati troppo leggendari per poter ambire al loro il record.»

«Ci sei andata molto vicina, Signorina Oleander.»

Chrissie sorrise fiera, ricordando con gioia tutte le sue malefatte compiute nel corso degli anni ad Hogwarts e Maisie le rivolse un’occhiata eloquente, perciò Chrissie, dopo aver alzato gli occhi al cielo, scivolò giù dal mobile.

«Beh, ora devo proprio tornare a lavorare e francamente non ho voglia di stare a sentire cose di lavoro, ma è stato un piacere rivederla prof!» mormorò la più giovane facendo un occhiolino alla donna e ricevendo un’altra occhiataccia da Maisie.

«Vedo che tua sorella non è cambiata di una virgola.» commentò la McGranitt nascondendo a malapena un sorriso.

«Ha imparato ad essere più responsabile e ha fatto qualche corso di economia e business, ma è rimasta sempre la stessa Chrissie.» rispose Maisie accomodandosi di fianco alla donna «Continua a combinare un discreto numero di disastri, ma fa bene il suo lavoro e… Non siamo qui per questo però, allora, a cosa devo la sua visita?»

 

Qualche tempo dopo…

 

«Arrivederci Preside!»

La McGranitt ricambiò il saluto con un cenno della testa e poi si smaterializzò davanti agli occhi della giovane. Maisie-Mae sorrise di cuore, di certo quell’incontro le aveva migliorato visibilmente la giornata, poi prese un respiro profondo e esultò come mai aveva fatto saltellando di gioia nel prato fiorito dove sin da quando erano bambini facevano i picnic. Maisie richiamò Emerald e Opal, che si erano dirette verso il bosco per inseguire un leprotto, e padrona e cagnoline si avviarono verso la fattoria pronte a condividere la buona notizia. Maisie-Mae non fece in tempo a raggiungere nemmeno il recinto dei vitelli che Ian e Chrissie le corsero in contro.

«Allora?» domandò Ian.

Maisie rivolse un sorriso enorme al fratello e annuì commossa senza riuscire a spiccicare parola, Ian sorrise sollevato e la abbracciò di getto sotto allo sguardo felice di Chrissie, che si lanciò un secondo dopo su di loro e i tre si strinsero in un grosso abbraccio.

 

 

* * *

 

 

Nei pressi di Manaus(3), sabato 10 luglio

 

Alcuni mesi prima Lachlan aveva ricevuto una lettera che aspettava ormai da tempo: l’inchiostro con cui era riportato il suo nome era verde brillante e non appena l’ebbe ricevuta gli sembrò di essere tornato un undicenne che riceveva la sua lettera per Hogwarts, il contenuto non era una lettera d’ammissione, ma si trattava di una richiesta di un incontro. Lachlan aveva riletto la lettera più volte squadrando incredulo il suo contenuto domandandosi se non fosse uno scherzo (d’altronde era troppo bello per essere vero), ma quando due settimane dopo era tornato in Scozia, era ormai chiaro che fosse tutto reale. Aveva preso una passaporta nei pressi della Foresta Amazzonica in cui stava lavorando e si era ritrovato in una viuzza secondaria di Hogsmeade, non aveva perso tempo però a guardarsi intorno per vedere cosa fosse cambiato perché aveva un appuntamento importante e sapeva bene che la professoressa McGranitt, che era diventata preside, non amava i ritardatari. Era passato un bel po’ di tempo dalla visita di Lachlan ad Hogwarts e poi era subito tornato in Brasile per proseguire le sue ricerche per il suo ultimo libro e finalmente sembrava sul punto di concludere il lavoro.

«Dobbiamo trovare quella pianta oggi, parto fra due giorni.» mormorò Lachlan in un perfetto portoghese (arricchito dal forte accento gallese) aprendo qualche bottone della camicia «Ma quando arrivano i rinforzi?»

L’elevata umidità della foresta non era certo piacevole, soprattutto per un gallese, infatti anche se Lachlan era lì da moltissimo tempo non era mai riuscito ad abituarsi a quel clima. Purtroppo nel campo improvvisato dall’uomo e dal suo assistente non era possibile usare la magia, non dovevano infatti dare troppo nell’occhio, e il piccolo ventilatore attaccato al generatore appoggiato sul banco da lavoro non serviva a molto.

«Non sbottonare la camicia, più pelle mostri più spazio dai agli insetti per beccarti, già indossi una camicia a maniche corte, non è il caso di dare loro altra pelle.» lo riprese Guilherme, il suo assistente, per poi controllare l’orologio che aveva al polso «Comunque dovrebbero arrivare a breve.»

«Non mi beccherà nessun insetto, ho usato la pozione anti-insetto che ho preso qualche giorno fa al mercato.» Lachlan fece un gesto con la mano come a dire di non preoccuparsi.

«Quando poi verrai beccato comunque non venire a lamentarti da me.» ribatté il giovane scuotendo la testa.

«Guilherme stai cercando di farti licenziare?»

Il giovane brasiliano sbuffò e mormorò qualcosa nel dialetto del suo paese che Lachlan non capì ben sapendo che la minaccia dell’uomo non sarebbe mai diventata realtà e indicò un punto indefinito della foresta da cui proveniva un fruscio.

«Eccoli finalmente!» esclamò Lachlan illuminandosi.

Una donna anziana e una ragazza, che doveva avere al massimo vent’anni, comparvero dal punto indicato dal mago brasiliano e la più giovane rivolse un enorme sorriso al gallese.

«Buongiorno.» salutò Lachlan seguito a ruota da Guilherme.

«Buongiorno professor Sharp!» salutò entusiasta la ragazza, mentre la donna si limitò a un cenno con la testa.

«Lorena!» la riconobbe l’uomo dopo aver studiato per un momento il suo viso «Ho sentito che ti sei diplomata con ottimi voti.» commentò facendo un cenno in direzione della donna anziana, Renata, che non solo era la nonna di Lorena, ma anche l’attuale preside di Castelobruxo.

«Beh sì, è stata una bella sorpresa ricevere tutti quegli Eccezionale, soprattutto in Stregoneria delle Erbe, mi sono mancate le sue lezioni.»

«Sono certo che il nuovo insegnante è molto preparato.» borbottò Lachlan «In ogni caso ero sicuro non avessi problemi, sei sempre stata una studentessa modello.»

«Professore mi fa arrossire.» Lorena sorrise imbarazzata e sua nonna le posò una mano sulla spalla.

Guilherme, che era rimasto in silenzio dietro al suo capo per tutta la conversazione, annunciò che sarebbe andato a preparare il necessario per iniziare a lavorare e Renata suggerì alla nipote di andare ad aiutarlo e farsi spiegare come funzionassero i vari strumenti disposti sul banco da lavoro.

«È un piacere rivederti Lachlan.» mormorò Renata e prima che l’uomo potesse risponderle continuò «Mi ha contattata Minerva, mi fa piacere sapere che tornerai ad insegnare, ma allo stesso tempo mi pesa perdere un bravo insegnante come te.»

Lachlan si grattò la nuca: «Ho sempre amato lavorare a Castelobruxo e ho adorato anche gli ultimi anni passati qui, ma dopo tutto questo tempo in Brasile ho voglia di tornare a casa.» spiegò «Per farmi perdonare ti manderò una copia del mio nuovo libro appena uscirà Renata.»

«Una misera copia?» la donna scosse la testa «Una copia con dedica per me e una copia per ogni studente del settimo anno gratuita.»

«Sei forse impazzita?» Lachlan spalancò gli occhi «Non posso regalare tutti quei libri.»

«Mi sembra il minimo visto che a Castelobruxo usiamo tutti i tuoi libri a scuola e oggi sono venuta ad aiutarti gratis, vorrei sottolineare.»

La brasiliana allungò la mano verso il gallese che, dopo aver sbuffato sonoramente, la strinse mal volentieri.

«Renata mi farai andare in bancarotta uno di questi giorni.» commentò.

«Quanto sei drammatico.» Renata esibì un sorriso vittorioso, era invecchiata ma non per questo era diventata scema e riusciva sempre a concludere un buon affare in suo favore «Forza, al lavoro.»

 

 

* * *

 

 

Cardiff, lunedì 19 luglio

 

Lachlan si era alzato presto quella mattina, troppo presto visto che era ancora in vacanza, ma purtroppo aveva delle questioni da sistemare in vista del nuovo lavoro: il suo capo, la preside McGranitt, era passata a casa sua qualche giorno prima con un bel malloppo di pergamene e, davanti a un the fumante, avevano discusso ampiamente dei nuovi progetti che lui le aveva proposto alcuni mesi prima quando l’aveva assunto. Lachlan sbadigliò rumorosamente e rivolse uno sguardo pieno d’invidia a Lucifer, il suo Quoll Tigre(4), che dormiva beato nella sua gabbia che l’uomo aveva ampliato con la magia per fargli avere tutto lo spazio di cui aveva bisogno.

 

Alcuni mesi prima…

 

«Signor Sharp è un piacere rivederla.» Minerva McGranitt gli porse la mano che lui strinse prontamente «Ho saputo che il suo ultimo libro sulle piante della Nuova Zelanda ha avuto molto successo, è il settimo che pubblica se non sbaglio.»

Lachlan annuì: «Sì, esattamente, al momento sto lavorando nella Foresta Amazzonica per completare il mio prossimo manoscritto.»

«A proposito di questo, sono stata molto stupita di vedere la sua richiesta per il posto di vicepreside, pensavo fosse completamente preso dalla sua carriera d’autore.»

«Lo sono.» confermò annuendo «Però mi manca insegnare e mi mancava casa, perciò quando ho saputo del posto di vicepreside non ho potuto che fare richiesta.»

Minerva annuì e prese a scrutare le pergamene che aveva tra le mani: «Devo vedere altri tre candidati oggi, perciò, visto che ho già contattato Renata per avere un resoconto del suo lavoro a Castelobruxo, perché non veniamo alle sue proposte per migliorare la scuola? In particolare vorrei sentire l’idea dei corsi extra che ha indicato nella sua domanda.»

«Beh allora, come sicuramente saprà ogni scuola di magia è più specializzata delle altre in alcuni ambiti, io per esempio ho potuto constatarlo di persona visto che ho frequentato Hogwarts e ho passato il sesto anno a Castelobruxo.» spiegò Lachlan con tono sicuro e coinvolgente «Per me l’esperienza a Castelobruxo è stata utilissima viste le conoscenze avanzate nel campo dell’Erbologia ed è possibile che per molti studenti potrebbe essere ugualmente utile, ma non tutti possono permettersi l’anno all’estero.» Lachlan fece una pausa aspettando che la sua interlocutrice assimilasse appieno quello che aveva detto «Per questo vorrei portare ad Hogwarts dei corsi extra per gli studenti del sesto e settimo anno assumendo dei professori stranieri. Come avrà visto le ho indicato alcune delle materie più interessanti e utili per gli studenti, per esempio per un futuro Auror Storia della Magia Oscura potrebbe essere particolarmente utile, oppure Alchimia può dare una marcia in più a un futuro Pozionista… avremmo degli studenti molto preparati e con delle conoscenze più variegate.»

Minerva scrutò la lista di materie e informazioni che l’uomo aveva mandato insieme alla sua domanda e, dopo essersi presa un momento per rifletterci mormorò: «Un’idea molto interessante, non c’è che dire.» Lachlan la fissò in silenzio aspettandosi dei complimenti ulteriori che però non arrivarono «Che mi dice invece della sua altra proposta?»

 

Nel presente…

 

«Lucifer, sei un animale molto fortunato.» borbottò lanciando un’occhiata in direzione della gabbia da cui proveniva un impercettibile russare.

Lachlan invidiava non poco il suo animale, che faceva una vita da re e ci ripenso mentre si preparava il caffè più lungo che avesse mai fatto, sperava soltanto che quella professoressa che doveva incontrare quella mattina non lo facesse uscire di testa, aveva moltissime cose ancora da sistemare e non voleva perdere tutta la mattina soltanto con lei.

 

Nel frattempo a Fortrose…

 

Maisie-Mae si era alzata alle cinque come ogni mattina, aveva indossato la sua amatissima salopette e si era diretta alla stalla in cui tenevano i vitelli, aveva preparato loro il latte, assicurandosi non fosse troppo caldo e, con un leggero movimento di bacchetta, aveva portato ad ogni vitello il suo secchio, per poi osservarli mangiare con foga; dare da mangiare ai vitelli la metteva sempre di buon umore, infatti non le pesava alzarsi così presto la mattina. Una volta finita la colazione aveva portato i vitelli fuori e li aveva chiusi nel loro recinto, così, quando aveva finito di occuparsi di loro, era tornata in casa per farsi una doccia e cambiarsi. In quel momento Maisie stava ripulendo la cucina cercando di non sporcare l’elegante blusa bianca arricchita dagli inserti in pizzo, che aveva abbinato a un paio di pantaloni beige a palazzo per l’occasione, mentre canticchiava distrattamente la melodia dell’ultima canzone che aveva sentito in radio.

«Hai fatto una torta di mele?»

La voce di Chrissie alle sue spalle la fece saltare sul posto e la maggiore si voltò appena in tempo per vedere la sorella che cercava di infilare nella sua bellissima torta un coltello.

«Non toccarla!» la sgridò e Chrissie si fermò con il coltello a mezz’aria «Non l’ho fatta per te, è per il mio capo.» Chrissie sbuffò sonoramente e si sedette sul tavolo mentre Maisie faceva partire il bollitore del the con la bacchetta «Perché sei ancora in pigiama?» 

«Ian ha detto che si sarebbe occupato lui della mungitura questa mattina, tu pensavi a sfamare i vitelli e allora sono rimasta a dormire.» mormorò Chrissie trattenendo a stento uno sbadiglio «Mi sono appena alzata, ovviamente.»

«Questo lo so, ti abbiamo detto noi di dormire.» disse Maisie-Mae mentre allungava il the nero con del latte e lo porgeva alla minore «Intendevo dire che fra poco arriva il mio capo e non voglio fare brutta figura la prima volta che lo incontro.»

«Che c’è di male nel mio pigiama?» Chrissie abbassò lo sguardo sul suo pigiama con le mucche sconvolta «Questa è alta moda Maisie.»

Maisie controllò l’orologio al polso e alzò lo sguardo sulla sorella spazientita: «Chrissie per l’amor del cielo vestiti!»

«Ma perché devo vestirmi per un vecchio professore? Manco fosse Harry Styles.»

«Chrissie!»

La più giovane sbuffò sonoramente e, soltanto dopo aver visibilmente alzato gli occhi al cielo, sparì su per le scale puntualizzando che il suo pigiama con le mucche glielo aveva regalato lei per Natale, ma Maisie-Mae la ignorò e continuò a passare maniacalmente lo straccio sul banco in granito tant’era agitata. Una ventina di minuti dopo Chrissie era tornata al piano di sotto con indosso un crop top rosso e una salopette di jeans con una bretella slacciata, Maisie scosse la testa sconsolata, ma si disse che almeno era meglio del pigiama con le mucche. Poco dopo il campanello suonò e Maisie quasi corse alla porta, l’aprì e, all’ingresso della fattoria scorse un uomo dai capelli corvini che doveva avere non più di quarant’anni.

«Chi è quel manzo che ha suonato?» domandò Chrissie che per la curiosità aveva raggiunto la sorella alla porta.

«Credo sia il mio capo.» mormorò Maisie altrettanto sorpresa.

«Sembra giovane.» borbottò la più giovane senza staccargli gli occhi di dosso «Pensavo che il tuo capo fosse un vecchio.»

«Sinceramente anche io me lo aspettavo più anziano e ti prego non chiamarlo mai più manzo.»

Chrissie spalancò gli occhi ed emise un verso che Maisie-Mae non seppe interpretare, ma non ebbe il tempo di fare domande visto che l’uomo le aveva raggiunte.

«Salve.» salutò la giovane con un sorriso.

«Salve, sono Lachlan Sharp, il nuovo vicepreside.» si presentò l’uomo allungando la mano.

Maisie lo osservò e si rese conto che quel viso le era familiare, rifletté per un momento e si rese conto che la sua foto era alla fine di almeno cinque dei libri sull’Erbologia che aveva sullo scaffale della sua stanza.

«Maisie-Mae Oleander.» rispose la ragazza stringendogli la mano «Se posso vorrei complimentarmi per i suoi libri, è un brillante botanico.» Lachlan la ringraziò sorridendo mentre Chrissie le dava una gomitata e Maisie si affrettò ad aggiungere: «Questa è mia sorella Chrissie, si occupa della fattoria.»

«Non è giovane per occuparsi della fattoria da sola?» domandò Lachlan spostando lo sguardo sulla ex Grifondoro mentre le porgeva la mano.

«Ho ventidue anni, sono adulta ormai e in età da matrimonio.» Chrissie spinse in parte la sorella maggiore, esibì un sorriso all’uomo e gli strinse la mano a sua volta dicendo: «Lei è sposato?»

Lachlan scoppiò a ridere fragorosamente mentre Maisie diventava color rosso acceso e riprendeva la sorella scusandosi ripetutamente con l’uomo.

«Chrissie, non dovresti andare ad aiutare Ian con il fieno?» domandò Maisie-Mae ancora tremendamente in imbarazzo.

«Sono sicura che Ian se la cava perfettamente da solo.» rispose lei senza staccare gli occhi da Lachlan che ormai abituato a quel tipo di attenzioni non era per niente stupito, al massimo era molto lusingato.

«Chrissie…»

La più giovane sbuffò e si congedò malvolentieri così Maisie invitò l’uomo a spostarsi in cucina dove gli offrì una fetta di torta e un the, dopo essersi scusata almeno un milione di volte per sua sorella, ovviamente. Lachlan le allungò alcuni plichi di pergamene e i due discussero il lavoro, il nuovo progetto che avrebbe preso piede quell’anno e altre informazioni utili alla neo professoressa di ruolo.

«Prima di andare vorrei discutere un’ultima cosa con lei.» mormorò Lachlan finendo l’ultimo sorso di the «Quest’anno avremo molti professori stranieri ad Hogwarts e nelle altre scuole è concesso portare vario tipo di creature, mentre ad Hogwarts abbiamo sempre avuto delle limitazioni, perciò pensavo, se lei è d’accordo ovviamente, di togliere queste limitazioni.»

Maisie-Mae lo squadrò confusa: «Perché lo chiede a me? È lei il vicepreside, al massimo dovrebbe parlarne con la preside.»

«È stata la professoressa McGranitt a suggerire ne discutessi con lei. Visto che è la professoressa di Cura delle Creature Magiche sarebbe un suo compito occuparsene, pensavamo di allestire una zona dedicata in cui ogni creatura avrebbe la sua tana e ovviamente oltre a prendersi cura di loro potrà tenere lì le lezioni sfruttando queste creature.» spiegò Lachlan «Ovviamente provvederemo ad avviare il progetto soltanto se lei è d’accordo e inizieremmo soltanto permettendo ai professori di portare ogni tipo di animale o creatura, così potremo vedere come va.»

A Maisie piaceva l’idea di poter avere “un’aula” di quel genere e ovviamente le piaceva occuparsi degli animali, ma non era sicura di esserne in grado, era appena stata assunta però e quindi non era proprio il caso di dire di no all’unica richiesta che le era stata fatta.

«Va bene, penso di potermene occupare.»

Lachlan si illuminò, estrasse altre pergamene dalla sua valigetta in cuoio e le porse alla giovane: «Sono contento abbia accettato, ecco la lista delle creature di cui dovrà occuparsi, non appena arriverà ad Hogwarts le mostrerò com’è stata allestita la zona di cui le parlavo, vedrà le piacerà.»

«Mi scusi, ma non aveva detto che avrebbe avviato il progetto soltanto se avessi accettato? Non vorrei sembrarle scortese, ma mi sembra che sia già stato tutto deciso…»

Lachlan la ignorò, fingendo di non aver sentito l’ultimo commento: «Beh, devo proprio andare, la ringrazio per l’ospitalità.» si alzò all’improvviso «Ci vediamo a King’s Cross signorina Oleander.»

 

 

* * *

 

 

Caerphilly(5), sabato 21 agosto

 

«Bevi un the?» mormorò Sabrina mentre con un colpo di bacchetta faceva partire il bollitore.

«Sembra che tu abbia già deciso per me.» osservò l’uomo.

Sabrina alzò le spalle: «Conoscevo già la risposta.» 

«Basta ch-»

«Basta che tu non mi legga i fondi rimasti nella tazza, sì, lo so.» lo interruppe la donna alzando gli occhi al cielo «Sei noioso.»

Lachlan imitò il gesto della sorella e la osservò mentre si dirigeva in cucina per preparare la teiera. Salem, il gatto nero che fino a qualche minuto prima ronfava sonoramente sulla finestra bovindo, si alzò, si stiracchiò e con passo lento si avvicinò all’uomo per strusciarsi contro le sue gambe, Lachlan, compreso il messaggio dell’animale, si piegò in avanti e lo grattò dietro le orecchie. 

«Salem sei un gran ruffiano.»

Lachlan si voltò quando sentì la voce della sorella, ma Sabrina si era già voltata dall’altra parte: mentre il servizio da the si sistemava da solo sul tavolo fluttuando elegantemente la strega stava disponendo alcuni cristalli e altri oggetti strani al posto del centrotavola. Lachlan si accomodò senza fare domande, ormai era abituato alle stranezze della sorella e aveva capito che molte volte era meglio non sapere che cosa stesse combinando (più di metà delle volte era un qualche modo per comunicare con gli spiriti e non era rassicurante sapere che sua sorella sentisse delle strane aure nella stanza).

Lachlan prese un sorso di the: «Questo non è Earl Grey.»

«No,» Sabrina scosse la testa «È un the alle bacche del diavolo, ho pensato che ti sarebbe piaciuto.»

Lachlan sbiancò e sputò il sorso di the di nuovo nella tazza, fece per dire qualcosa, ma Sabrina lo precedette: «Non sto parlando della belladonna, è un the alle bacche di corniolo(6).» mormorò alzando gli occhi al cielo «Se avessi voluto avvelenarti non lo avrei certo fatto in un modo così ovvio.»

Salem saltò in grembo alla padrona e Sabrina prese a carezzarlo con nonchalance per niente toccata dallo sguardo che le rivolse il fratello maggiore, d’altronde era abituata a ricevere occhiate di quel genere. I due continuarono a sorseggiare il loro the in silenzio (il momento di sconcerto di Lachlan era passato in fretta, d’altronde non era la prima volta che Sabrina faceva un’uscita di quel genere) accompagnati dalle fusa di Salem che si era accoccolato per bene sulle gambe della padrona. Sabrina chiuse gli occhi all’improvviso e prese con una mano la grossa pietra che faceva da ciondolo alla sua collana, Lachlan non si stupì affatto delle azioni della sorella, sapeva bene infatti che quando faceva così era perché aveva percepito qualcosa (infatti la grossa pietra che aveva al collo la aiutava a incanalare le energie) e perciò si limito ad osservarla in silenzio per non disturbarla.

«Sembra più una maledizione che un dono.» mormorò l’uomo quando Sabrina riaprì gli occhi e tornò ad accarezzare Salem.

La donna scosse la testa: «L’Occhio Interiore è un grande dono.» fece una pausa e abbassò lo sguardo «Non nego che a volte sia un fardello pesante da portare, d’altronde non bisogna interferire troppo con lo scorrere del tempo e sentire delle voci nella testa non è sempre il massimo; ma nonostante tutto sono grata di essere nata con questo privilegio.»

Lachlan annuì appena: «In molti ucciderebbero per delle capacità così, io però non le invidio affatto.»

«Non dovresti invidiarmi niente Lach, tu hai la lingua ammaliatrice, direi che siamo pari.»

Sabrina ridacchiò mentre Lachlan sbuffava sonoramente: sua sorella e sua madre erano da sempre convinte che lui avesse qualche potere particolare perché ogni volta che parlava con qualcuno finiva per conquistarlo o quantomeno lasciarlo totalmente affascinato da lui e inoltre sarebbe riuscito a convincere chiunque di qualunque cosa senza il minimo sforzo.

«Come ti ho già ripetuto un milione di volte sono solo bravo a parole.» protestò l’uomo con tono annoiato.

«Forse.» rispose la sorella alzando le spalle «O forse hai davvero un dono e per questo hai venduto tutti quei libri.»

«Non è un dono, quello è talento unito ad anni e anni di ricerche e lavoro.»

«Come dici tu Silvertongue(7).» lo assecondò la più giovane mentre sbarazzava il tavolo con un leggero movimento di bacchetta per poi sparire in cucina.

«Salem, come fai a sopportare la tua padrona?» mormorò Lachlan al gatto che inclinò la testa scrutandolo.

«Sono io che lo sfamo.» rispose Sabrina una volta tornata nel salotto «Perciò è costretto a sopportarmi; in realtà però Salem mi adora.» la donna sorrise guardando il gatto «Non è vero piccolo demone?»

Il gatto nero si voltò verso la padrona e poi si diresse verso di lei con passo sinuoso e lento, permettendo ai due fratelli di osservare ogni suo movimento con un sorriso divertito.

«Sabrina?»

«Mh?»

«Non ti avevo forse fatto una richiesta quando mi hai offerto il the?»

«Forse, non ricordo.»

Lachlan sbuffò: «Allora dimmi, che hai visto?»

«Sei curioso per uno che mi ha chiesto di non leggere i fondi del suo the.» la donna incurvò le labbra all’insù visibilmente divertita.

Lachlan sbuffò spazientito: «Visto che li hai letti ormai tanto vale tu mi dica cosa hai visto, no?» Sabrina non disse nulla e si limitò a squadrare il fratello «E poi lo so benissimo che non vedi l’ora di condividere quello che hai visto.»

Sabrina inclinò la testa e gli rivolse un sorrisetto che Lachlan poté paragonare soltanto a quello dello Stregatto di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

«Non so dirlo con certezza, era molto confuso.» borbottò la strega senza perdere il sorriso «Posso dirti con certezza che questo sarà un anno molto movimentato e penso ti divertirai parecchio.»

«Okay Miss Spellman.» acconsentì l’uomo prendendo in giro la sorella.

«Tu scherzi, ma ho sempre sognato di avere questo cognome,» rispose Sabrina con un sorriso appena accennato «Avrei voluto cambiarlo all’anagrafe, ma penso mi avrebbero riso in faccia.»

«E poi? Avresti tinto i capelli di biondo?» mormorò sconvolto.

Sabrina ci rifletté sopra prima di rispondere: «Forse.»

«Hai comprato un gatto nero e l’hai chiamato Salem!»

«La mamma mi ha comprato un gatto nero e mi ha detto che se non lo avessi chiamato Salem mi avrebbe diseredata.» lo corresse la sorella alzando, di nuovo, gli occhi al cielo «E comunque se avessi visto la serie sapresti che in realtà è parecchio carina e che Salem è il personaggio migliore di tutto lo show.»

Lachlan si trattenne dallo sbattersi una mano in fronte, tra Sabrina e sua madre non sapeva quale fosse la più strana delle due: la strana ossessione di sua madre, che era una babbana, era sempre stata la serie “Sabrina the Teenage Witch” che andava in onda negli anni settanta, la donna era molto appassionata di magia sin da quando era bambina e non faceva che comprare cristalli, tarocchi e libri babbani di incantesimi e pozioni (che non avevano nulla a vedere con la vera magia, ma questo la donna non poteva saperlo), infatti non poté essere più felice quando il ragazzo con cui stava uscendo da ormai qualche anno le aveva rivelato di essere un mago, un mago di quelli veri. Ovviamente quello era stato uno dei momenti più felici nella vita della donna, infatti poi aveva iniziato a seguire la serie chiedendo al marito di continuo se gli incantesimi che facevano fossero reali e non appena aveva avuto una bambina non aveva nemmeno dovuto pensare al nome, sapeva già che sarebbe stata la piccola Sabrina (che purtroppo condivideva la passione per la serie della madre e anche quella per cristalli e tarocchi). Lachlan si pentì di non essere a casa dei suoi genitori  (che vivevano dall’altra parte di Caerphilly) ma in quella di Sabrina, lì infatti non c’era suo padre che poteva dargli manforte.

 

 

* * *

 

 

(1) Fortrose, si tratta di una cittadina sulle Highlands scozzesi

(2) In Scozia le mucche di razza Highland (conosciute come Highland Cows o Highland Cattles) vengono chiamate Heilan Coos, per questo l’allevamento della famiglia Oleander si chiama così

(3) Manaus è una città brasiliana capitale dello stato federato di Amazonas vicino alla Foresta Amazzonica

(4) Il Quoll Tigre è un marsupiale carnivoro originario dell’Australia

(5) Caerphilly è una cittadina in Galles che si trova a mezz’ora da Cardiff

(6) In Crimea e nel Caucaso le bacche di corniolo vengono soprannominate “Bacche del Diavolo” perché vi è una leggenda che narra di come il diavolo volesse l’albero del corniolo tutto per sé, ma che, stufo di aspettare che le bacche maturassero, lasciò la pianta agli uomini

(7) Il termine Silvertongue viene usato in inglese per definire una persona che se la cava molto bene a parole, in particolare si usa per chi riesce ad ammaliare con le sue parole chi lo ascolta

 

* * *

 

 

Grazie per essere arrivati fin qui!

Se siete arrivati a leggere questo angolo autrice immagino che siate interessati alla mia idea e la cosa mi fa ovviamente moltissimo piacere (o semplicemente non avevate di meglio da fare e siete finiti a leggere per noia, in ogni caso vi ringrazio per aver speso del tempo per leggere i miei deliri). Come qualcuno già sa (sì Bea, parlo proprio di te <3), lavoro a quest’idea da moltissimo tempo parliamo di MESI, non ce la facevo più ad aspettare e non vedevo l’ora di poterle effettivamente dare vita, inoltre, avendo dovuto sospendere Game On, ho voluto buttarmi in questo nuovo progetto il prima possibile per non pensare al fatto che non sono riuscita a concluderla.

L’idea è molto semplice: tutte le storie scolastiche generalmente si concentrano sugli studenti e narrano delle loro fantabolanti avventure, beh, io vorrei raccontare un anno scolastico da un punto di vista diverso, ovvero quello dei professori.

 

Prima di lasciarvi alla scheda ho qualche indicazione da darvi:

  • la storia è ambientata ai giorni nostri, in un momento imprecisato; come avrete capito ci stiamo muovendo nell’universo canon
  • per partecipare dovrete compilare la scheda che vi fornirò e inviarmela esclusivamente via messaggio privato su efp con oggetto “Nome OC - APS” cosicché io possa reperire facilmente le schede tra gli altri messaggi entro la mezzanotte del 3 gennaio 2022. Nel caso aveste bisogno di più tempo sono disposta a concedere qualche giorno in più se richiesto per tempo (per intenderci se non avete ancora iniziato a scrivere la scheda alle 23:59 del 3/01 e avete intenzione di scrivermi per chiedermi una proroga in quel momento potete fare a meno di farlo perché non l’avrete)
  • prima di inviarmi la scheda vi chiedo gentilmente di indicare nella recensione sesso, scuola e materia insegnata
  • potrete propormi fino a 2 OC a testa in questo caso però uno dei due dovrà essere obbligatoriamente un professore di Hogwarts (quindi potrete mandarmi due prof di Hogwarts come uno di Hogwarts e uno di un’altra scuola)
  • non ho particolari restrizioni per quanto riguarda i personaggi proposti, vi chiedo però di tenere d’occhio le altre recensioni: se vedete che ho già ricevuto 70mila richieste per una donna vi prego di non propormi la 70mila e uno e la 70mila e due, non mi piace per niente dover chiedere a qualcuno di modificare il suo personaggio perché ne ho carenza (stessa cosa vale per le materie insegnate/ruoli, avete moltissime possibilità tra cui scegliere quindi vi prego di non scegliere tutti la stessa)
  • ovviamente essendo una storia interattiva mi aspetto un po’ di partecipazione da parte vostra rispondendo alle domande che potrei porvi e facendovi sentire di tanto in tanto (non necessariamente via recensione, ma vi prego di farvi sentire altrimenti sarò costretta ad eliminare il vostro OC)
  • a proposito di eliminazioni: se non vi farete sentire in alcun modo (nemmeno via segnali di fumo) per tre capitoli il vostro personaggio verrà eliminato; piccolo appunto a questo proposito, mi prendo la libertà di decidere di eliminare prima un OC in casi particolari, per esempio nel caso in cui qualcuno decida di partecipare con più account o lasci due righe di commento soltanto quando il suo personaggio è a rischio eliminazione giusto per non perdere il posto

Ovviamente per qualsiasi domanda o dubbio potete scrivermi senza problemi sia qui su efp che su instagram dove mi trovate come @fweasley_ (a proposito, conto di pubblicare aggiornamenti, giochini e tornei, quindi se vi interessa vi consiglio di fare un salto; nei prossimi giorni pubblicherò anche un box domande per la storia e lo metterò nelle storie in evidenza cosicché possiate reperirlo facilmente).

 

Vi lascio finalmente la scheda:

Nome completo: nome, cognome, eventuali soprannomi

Età e data di nascita: il vostro OC potrà avere dai 25 ai 40 anni; per quanto riguarda il compleanno mi bastano mese e giorno (e se volete includerlo: festeggia il suo compleanno? Preferisce fare qualcosa di semplice con gli amici o una festa in grande?)

Scuola frequentata: ed eventualmente ex Casa se ha frequentato Hogwarts o Ilvermorny

Stato di sangue:

Nazionalità:

Scuola in cui insegna e materia che insegna: trovate più informazioni appena dopo la scheda dove c’è *
In ogni caso chiedo a chi manderà un prof di Hogwarts di inserire anche una seconda scelta nel caso in cui la propria materia sia occupata (ai i prof delle altre scuole non lo chiedo perché ovviamente essendoci solo due possibili materie verranno automaticamente assegnati all’altra), indicatemi chiaramente qual è la seconda scelta, non vorrei sbagliarmi
A chi manda un prof di un’altra scuola chiedo invece di indicare in questa voce anche perché ha deciso di partecipare a questo progetto (era un supplente? Il posto era occupato e quindi non poteva insegnare nell’altra scuola/era senza lavoro? Semplicemente gli piaceva l’idea di insegnare la sua materia ad Hogwarts? Sbizzarritevi!)

Ruoli: eventuali ruoli ricoperti dal vostro OC (sia chiaro può anche non averne nessuno), è il direttore della Casa? Tiene un Club (possono essere Club già conosciuti o anche inventati da voi)? Anche i prof delle altre scuole potranno tenere dei club, magari anche relazionati alla scuola di provenienza (per esempio un prof di Ilvermorny potrebbe tenere un club di Quodpot)

Prestavolto:

Aspetto: aspetto fisico, segni particolari (allergie, cicatrici, tatuaggi…), stile nel vestiario

Personalità: vi prego di essere abbastanza dettagliati, più articolato è questo punto più per me è facile muovere il vostro personaggio

Percorso scolastico: descrivere brevemente i suoi anni a scuola e citare eventuali eventi importanti

Background, famiglia e rapporti con essa: eventi salienti della storia del personaggio, componenti della famiglia e in che rapporto è con loro

Passioni, talenti ed interessi:

Fobie, debolezze, cose che non sopporta:

Amicizie/Inimicizie: con che tipologia di persona va d’accordo, con chi no? Potete anche inserire eventuali amicizie di vostra invenzione

Orientamento sessuale/romantico: qui non c’è molto da spiegare, eventualmente indicatemi anche come lo vive

Relazione: ne ha già una (in tal caso descrivetemi il partner)? Se la risposta è no, è interessato ad averne una? Come si comporta in amore? Da che tipo di persona potrebbe essere attratto?

Stanza ad Hogwarts e Ufficio: vi chiedo una piccola descrizione di come sarebbero la sua stanza e il suo ufficio e, se possibile, vi chiederei di allegare delle immagini così da aiutarmi nelle descrizioni
La stanza si compone di: bagno privato, camera e un altro piccolo spazio libero che può essere trasformato in quello che volete (salottino, angolo lettura, mini atelier di pittura… quello che più vi aggrada). Per quanto riguarda l’ufficio sarà ovviamente una stanza in cui il vostro OC terrà tutto il materiale scolastico e riceverà i suoi studenti
.

Segreto/i: premetto che questo punto non è assolutamente fondamentale e che non vi sto chiedendo di cercare di inventare segreti assurdi, gravi o particolarmente complicati (come “ha ucciso qualcuno”), perciò non preoccupatevi se non trovate niente di originale da scrivere, principalmente mi interessano cose imbarazzanti e divertenti
Il vostro OC ha qualche segreto o c’è qualche dettaglio scomodo/imbarazzante che non vorrebbe che gli altri scoprissero? Vorrei principalmente delle cose che lo farebbero imbarazzare talmente tanto che non vorrebbe mai gli altri sapessero (come un soprannome imbarazzante o che so io) o magari qualcosa che crei un po’ di drama (magari se ha una relazione potrebbe avere un amante, cose di questo genere)

Animale/i: se ne ha uno, possono essere anche creature magiche

Amortentia:

Altro: qualunque cosa vogliate aggiungere che non rientra in nessuna delle categorie precedenti

 

 

*Per quanto riguarda la professione del vostro OC potete scegliere tra varie opzioni, può essere un professore di Hogwarts o un professore di un’altra scuola assunto per tenere un corso extra per gli studenti del sesto e del settimo anno.Se il vostro è un insegnante di Hogwarts potete fare riferimento a questa tabella e scegliere tra le materie libere.
 

Materia Disponibilità

Antiche Rune
 
Disponibile

Aritmanzia
 
Disponibile

Astronomia
 
Disponibile

Babbanologia
 
Disponibile

Cura delle Creature Magiche
 
Occupata da Maisie-Mae Oleander

Divinazione
 
Occupata da Sibilla Cooman

Difesa contro le Arti Oscure
 
Disponibile

Erbologia
 
Occupata da Neville Paciock

Incantesimi
 
Occupata da Filious Vitious

Pozioni
 
Disponibile

Storia della Magia
 
Disponibile

Trasfigurazione
 
Disponibile

Volo
 
Occupata da Rolanda Bumb


Se volete mandare un insegnante che tenga un corso extra potete scegliere tra quello che più vi aggrada: qui sotto troverete una tabella con delle materie inventate da me (nel caso di Ilvermorny ho scelto tra le materie indicate dalla Rowling) per ognuna delle scuole tra cui potrete scegliere per il vostro OC.

Scuola Materia In cosa consiste
Beauxbatons Alchimia Un mix di chimica babbana e rituali magici, l’alchimia è una materia sia teorica che pratica: l’obbiettivo è arrivare all’illuminazione (rappresentata dall’oro) che viene raggiunta attraverso la filosofia (parte teorica) e la ricerca della pietra filosofale (parte pratica).

Teoria Magica
 
Si tratta dello studio approfondito della magia da un punto di vista prettamente teorico, è correlata alla fisica babbana.
Castelobruxo
Stregoneria delle Erbe
(occupata da Lachlan Sharp)

 
Studio delle erbe esoteriche e come poterle usare e sfruttare. Vi sono vari tipi di piante: protettive, magiche, curative, portafortuna, ecc. In questo corso si imparano significati e proprietà delle piante e poi come è possibile attivarle.

Rituali Magici Maya, Aztechi ed Inca
 
Si studia la cultura magica di queste popolazioni e si impara come eseguire e sfruttare i loro rituali magici.
Durmstrang
Legilimanzia
 
Si impara la disciplina della Legilimanzia ovvero come poter leggere nella mente di una persona e come superare le barriere che questa può erigere per impedire la lettura.

Storia della Magia Oscura
 
Si studia l’evoluzione della Magia Nera e il suo uso nel corso della storia (in particolare vengono trattati in modo approfondito Grindewald e Voldemort), ma anche quali sono riti, maledizioni e manufatti oscuri e come agire per contrastarli.
Ilvermorny
Controllo dei Nahual
 
Il Nahual è uno spirito guardiano che si manifesta come animale e varia da mago a mago in base al giorno di nascita. In questo corso gli studenti imparano tutto su questi spiriti e imparano a comunicare con loro e come poterli utilizzare (per esempio nel combattimento).

Magia Elementale
 
Studio degli elementi (Aria, Acqua, Fuoco, Terra) e della branca della magia che ricorre ad essi.
Istituto delle Streghe di Salem
(piccola nota per questa scuola: è un istituto totalmente femminile, quindi se mi manderete delle insegnanti di questa scuola saranno obbligatoriamente donne)

Cartomanzia
 
Lettura del futuro attraverso l’uso di carte che possono essere carte da gioco o Tarocchi.
Rituali Wicca La Wicca è un percorso spirituale di tipo misterico che celebra i cicli della natura. In questo corso si studiano le tradizioni wiccan, la sua dottrina e come funzionano e si eseguono i rituali (si studiano anche i cristalli che vengono impiegati in questi rituali).
Koldovstoretz
Occlumanzia
 
Disciplina difensiva che insegna come chiudere la propria mente ed erigere delle barriere per evitare che qualcuno possa leggere i nostri pensieri.
Sciamanismo Nella cultura slava antica questa disciplina dal carattere spirituale veniva principalmente impiegata nel culto dei morti e degli antenati (infatti si studiano anche i complessi rituali funerari). Lo studio è principalmente teorico, ma alcuni riti vengono anche eseguiti.
Mahoutokoro
Achilleomanzia
 
Pratica divinatoria cinese che si avvale di steli di Achillea Ptarmica (una piccola pianta erbacea palustre) per le predizioni.

Onmyōdō
 
Pratica magica giapponese e cinese sviluppata sulla base del Wu Xing (i cinque elementi) e dello Yin e Yang. Le pratiche principali di questa disciplina sono la divinazione e il controllo di spiriti chiamati Shikigami.
Uagadou
Amuleti
 
Studio degli amuleti: come sono fatti, a cosa servono e come costruirli. Si studiano nello specifico anche i materiali di cui sono composti (per esempio gemme, cristalli, monete, piante, ossa…).

Macumba e Candomblé
 
Studio di pratiche molto antiche che prevedono movimenti particolari, preghiere e danze coreografiche. Queste cerimonie magiche hanno molti usi, sia positivi che negativi: possono guarire, portare successo o fortuna, dare un aiuto in amore, ma possono anche arrecare danno e portare dolore e sfortuna.
 

 

 

 

Prima di salutarvi vi presento i miei due OC:

 

Maisie-Mae Oleander

Scozzese, natababbana, 27 anni, ex Corvonero, eterosessuale

Insegnante di Cura delle Creature Magiche e Direttrice del Coro delle Rane

 

 

Lachlan Hades Sharp, 

Gallese, mezzosangue, 39 anni, ex Grifondoro, pansessuale

Insegnante di Stregoneria delle Erbe e Vicepreside

 

 


Questo è tutto, per qualunque cosa potete tranquillamente scrivermi dove preferite c:
A presto,

 fran x 

   
 
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