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Autore: KurryKaira    16/12/2021    0 recensioni
Ayame invita Rouge nella sua terra nella giornata del 7 luglio con la speranza che la donna possa dichiararsi al suo amato Ryoma. Rouge decide di portare con sé Edward Falcon con la speranza che la piccola orientale possa fare lo stesso!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Cara Rouge, innanzitutto un grande saluto dalla tua Ayame, potessi ti abbraccerei fortissimo!!^o^
Ti scrivo perché voglio raccontarti una storia. La storia di Orihime e Hikoboshi.
Orihime era la figlia del Re del Cielo Tentei, era un'abile tessitrice e tesseva le sue stoffe lungo la via del Fiume celeste, ma era triste perché nella sua vita mancava l'amore. Il  padre decise così di accontentarla e un giorno le fece incontrare Hikoboshi che ogni giorno portava i suoi buoi al pascolo dall'altro lato del fiume. Tra i due nacque subito un profondo amore che però li porto a distrarsi dai loro compiti, così Tentei separò i due amanti ognuno su una sponda del fiume. Orihime cadde nello sconforto e il padre allora le concesse un solo giorno l'anno, il  settimo del settimo mese, per permetterle di incontrare il suo amato.
Tutto questo per farti sapere che il 7 luglio ci sarà una festa nel mio paese, e la mia famiglia sta allestendo uno spettacolo. Mi piacerebbe rivederti in questa occasione, e se  possibile porta con te il tuo amato, non si sa mai si avveri il tuo desiderio proprio come successe a Orihime! Un bacio, ti voglio bene!! >//<"

L'araba dai lunghi capelli ripiegò con cura quella lettera per poi emettere un gridolino d'emozione, quella di cui parlava la sua amica Ayame doveva essere davvero una bella festa e un'ottima occasione per coronare il suo sogno d'amore con quel freddo Samurai, che di freddo in realtà aveva ben poco. Poi lui veniva dallo stesso paese di Ayame, sicuramente doveva sapere di questa festa, il fuoco bruciò nel ventre della donna, si arrabbiò un po' con lui per non averla invitata ad una festa romantica così importante. Ringraziò profondamente Ayame portando quella lettera al petto, si sarebbe presa qualche giorno di riposo dalle sue previsioni da indovina e avrebbe raggiunto l'amica e il suo amato, anche perché sapeva che ne valeva la pena per uno spettacolo della famiglia di Ayame, erano davvero bravi!
Rouge:- E non ti preoccupare piccola- strinse il pugno e guardò il tramonto avanti a sé:- farò in modo di portarmi dietro anche lui!- Si accorse di aver stropicciato la lettera e piano cercò di rimediare:- So benissimo che mi hai scritto questa lettera per far sì che io convincessi anche Falcon a venire da te!- Ridacchiò.
E così la sensuale donna scrisse a sua volta una lettera al giovane inglese che quando la ricevette si allenava al sacco indossando unicamente dei pantaloncini e i suoi guantoni.
Apollo entrò nella palestra di quella grande casa trafelato come suo solito, anche se non ce n'era bisogno.
Apollo:- Signorino! Una lettera per lei dalla bella Rouge!-
Attirò subito la sua attenzione. Il bel ragazzo si asciugò il sudore dalla fronte con il braccio e tolse i guantoni poggiandoli a terra. Si avvicinò entusiasta e tolse la lettera dalle mani del maggiordomo non con troppa delicatezza.
Edward:- Una lettera dalla mia Rouge?? Davvero??-
La aprì e iniziò a leggere a voce alta:- Caro Falcon, prendi il tuo elicottero, passa a prendermi e raggiungiamo insieme la Terra della Luna, subito. Dobbiamo essere lì in tempo per il 7 luglio.-
Esultò:- Uuuh! Lo sapevo che era innamorata di me!!-
Apollo smorsò:- Un po' fredda per essere una lettera d'amore...-
Edward lanciò lui un'occhiataccia:- E' solo il suo modo di porsi. E' chiaro che sogna un bel viaggio con me!-
Apollo:- Ma la Terra della Luna non è la terra natia di quel samurai? Ru... Ryoma, Ryoma giusto? Aveva una cotta per lui o sbaglio?-
Il giovane rampollo borbottò nervoso cercando di ignorarlo completamente, quella lettera diceva chiaramente che aveva invitato lui e non Ryoma, era un caso dove fossero diretti.
Apollo continuò compiaciuto:- E' anche la terra della bella Ayame! Giusto?-
Edward scontroso:- Bella Rouge, bella Ayame. Apollo, a te piacciono tutte.-
L'inglese dai grandi muscoli diede lui la lettera e indossò nuovamente i suoi guanti cominciando a tirare altri pugni su quel sacco rosso mentre la luce del sole che proveniva dalle grandi finestre infastidiva i suoi occhi.
Apollo:- Allora, che intenzioni ha?- Domandò rimanendo lì con la lettera in mano.
Edward:- Finisco l'allenamento di oggi e parto subito. Il 7 è tra pochi giorni. Fa un caldo...- sottolineò asciugandosi ancora il sudore.
Il vecchio maggiordomo annuì e chiuse la porta lasciando il ragazzo da solo libero di allenarsi.
Il sole iniziava a tramontare quando Edward Falcon uscì dalla doccia e raggiungendo la sua camera iniziò a fischiettare allegro, convinto di dover passare alcune belle giornate romantiche con l'araba che spesso sognava. In camera trovò una valigia sul letto, Apollo gli aveva preparato tutto l'occorrente, doveva solo mettersi in viaggio.
- Mi raccomando- sussultò il giovane sentendo improvvisamente la voce del vecchio, si voltò e Apollo era apparso all'uscio della sua porta.
Edward sbuffò ricomponendosi:- Mi raccomando cosa? Sai che sono un ottimo aviatore, proprio come mio padre. Di cosa hai paura?-
Apollo:- Mi faccia finire. Non era un "mi raccomando stia attento" è un viaggio di piacere, non sono preoccupato. Mi raccomando se incontra la dolce Ayame non faccia lo sciocco e la saluti calorosamente anche da parte mia.-
Il giovane chiuse la valigia ancora aperta sbuffando un'altra volta, quasi arrossì.
Edward:- Sei un vecchio porco Apollo.-
Apollo scoppiò imbarazzato:- Come si permette?! Intendo un saluto affettuoso non uno da pervertito! Ovviamente dovrai salutarmi sia Rouge che Ryoma! Ho nominato Ayame perché so come è lei, signorino Edward, quella ragazza le è molto affezionata, lo sa!-
Il ragazzo mugugnò cercando di evitare il discorso e caricandosi in spalla l'occorrente uscì dalla stanza quasi spintonando il maggiordomo.
Edward:- Stai tranquillo. Penso che tutto sommato saluterei Ryoma, figurati Ayame. Goditi questi giorni senza di me Apollo- sorrise ora guardandolo:- E sii felice per me!-
Apollo:- Oh, lo sono!- Ricambiò il sorriso salutando con un pacato inchino.
E Edward Falcon partì con il suo elicottero quella sera stessa raggiungendo il giorno dopo la Terra del Fuoco.
Era appena l'alba quando Rouge l'accolse a braccia aperte vedendolo atterrare in quella grande distesa di terra. Ma lui quasi le cadde tra le braccia addormentato.
Rouge, ora un po' nervosa:- Si può sapere perché non sei partito di mattina anziché ieri sera?? Hai chiaramente bisogno di dormire!-
Edward quasi poggiato sul suo seno tra il sonno e l'eccitazione:- Tu mi hai detto di partire il prima possibile. E poi magari mi farai dormire con te, nel tuo letto, che dici?-
Lei lo scaraventò lontano e allontanandosi a movimenti lenti e ondulatori:- Riposa un po' nel tuo aereo, appena sarai pronto partiremo per andare da Ryoma e Ayame- oltrepassò uno di quegli archi in pietra che portavano all'interno di quella vecchia e grande casa dove viveva con altri.
Il sonno del ragazzo era davvero troppo per lamentarsi del fatto che anche sta volta Apollo avesse ragione, voleva raggiungere quel maledetto samurai.
Dopo aver sonnecchiato qualche ora poggiato scomodamente sul sedile di quel freddo oggetto volante il ragazzo venne svegliato dalla bella indovina.
Edward:- Mm?- Emise aprendo piano gli occhi.
Rouge:- E' ora di pranzo, sai? Abbiamo cucinato qualcosa anche per te. Vieni dai- era ancora un po' nervosa ma anche molto dolce nei confronti dell'amico compagno di temibili avventure.
Edward strofinandosi gli occhi annuì e ancora un po' tra il sonno e la veglia saltò già dall'elicottero.
Seguì piano la donna.
Edward:- Mi è venuta una voglia di mangiare qualcosa cucinato da Wang Tang!-
Rouge sorrise un po' stizzita:- Mi spiace ma non sono lui, accontentati!-
L'inglese ridacchiò e sedendosi a tavola accanto alla donna iniziò ad assaporare quei piatti, circondati da alcuni amici e colleghi della giovane in quella grande, spoglia e un po' buia sala da pranzo.
Tra una forchettata e l'altra il ragazzo le chiese:- Allora... che andiamo a fare nella Terra della Luna? Oltre che per Ryoma si intende- aggiunse nervoso.
Rouge:- Non ti manca Ayame?- Chiese sincera sbattendo quegli occhi seducenti.
Edward quasi sputò quello che stava mangiando:- Perché dovrebbe??-
Rouge scontrosa:- Perché è stata una nostra cara amica e ottima alleata, che dici?-
Edward ingurgitando un po' di minestra:- Sì sì, ovvio! Ovvio...- ingoiò:- E' stata brava.-
La donna lo guardò ancora stizzita, poi:- Brava? Che vuol dire brava?-
Edward:- Brava, una buona alleata, una brava amica, insomma, mi hai capito.-
L'araba sbuffò:- Ok. In ogni caso è stata lei a scrivermi.-
Il ragazzo la guardò appena spostando unicamente lo sguardo continuando a mangiare.
Rouge:- Ha detto che gli mancavi troppo, e che aveva bisogno di te.-
Mentre ingurgitava patate lesse gli occhi del giovane boxeur si spalancavano sempre di più e le sue gote si coloravano di un rosso vivo, simile a quello dei suoi vestiti.
Rouge:- Sì sì- ingoiò anche lei un po' di minestrone:- C'era scritto proprio questo, che era stanca di vivere senza di te. E voleva la tua compagnia...-
Edward:- D... davvero?-
Rouge assecondò:- Ha scritto anche che, anche se si vergognava molto ad ammetterlo, muore dalla voglia di averti dentro di lei!-
Il ragazzo finì per sputare veramente tutta la minestra in faccia al povero signore che aveva di fronte, si scusò passando in fretta una pezza addosso alla sua faccia infastidendolo ancora di più, e completamente preso dal panico urlò alla donna:- Sei seria? Sei seria?! Fammi leggere questa lettera!!-
Rouge, che l'aveva in tasca, gliela porse e il rampollo inglese la lesse tutta d'un fiato.
Respirava ancora a fatica quando ancora sporco di zuppa aveva finito di leggere. Nel dubbio, la rilesse ancora e ancora prima di capire di essere stato chiaramente preso in giro dalla bellissima araba che ora rideva a crepapelle.
Il ragazzo si infuriò sbattendo pugno e lettera sul tavolo che traballando fece cadere altra zuppa sopra il signore sfortunato che imprecando si allontanò dal vandalo straniero.
Edward:- Come ti è saltato in mente di prendermi in giro a quel modo?!-
Rouge ridendo ancora di gusto:- Dovevi vedere la tua faccia!! Ahahah!!-
Il viso del ragazzo era ancora visibilmente paonazzo e strofinò gli occhi quasi come se asciugasse una lacrima.
Rouge:- Ma che fai? Piangi?-
Edward:- Stupida, no che non piango. Sono solo infastidito!-
Rouge:- Te lo sei meritato! Tratti sempre male quella ragazza, dalla tua reazione alla mia finta lettera è invece chiaro che non ti dispiace affatto! Ahahah!-
Edward tornò a sedere e sbuffando:- Meriti di rimanere qua, vado da solo a vedere lo spettacolo di Ayame ecco!- Finì di mangiare mentre la ragazza rideva ancora a crepapelle.
Rouge poi consigliò lui di andare a farsi un bagno e cambiarsi, visto che ormai era più la zuppa che si era versato addosso che quella che aveva ingurgitato. Lui pensò di fare un altra stupida battuta tipo "faccio il bagno solo se lo fai con me" ma era così arrabbiato con lei che gli era passata la voglia, lei rideva ancora di lui invece.
Immerso nell'acqua calda di quelle terme si strofinò ancora gli occhi che diventavano veramente lucidi ogni tanto dopo quello scherzo. Ok, forse un po' se lo meritava ma era stato davvero troppo di cattivo gusto, pensò.
Pensò che l'aveva illuso, e non era divertente.
- Mi hai illuso...- balbettò a voce bassa da solo immerso in quell'acqua.
- Che stupido. Che vuol dire che mi ha illuso? Come se ci tenessi tanto a quello che Ayame vuole fare o no con me. E poi... so di piacerle- borbottò:- Penso. Penso di piacerle. Ma a me non importa! E' troppo petulante, mi è quasi antipatica ecco.-
"Muore dalla voglia di averti dentro di lei."
Ripensò a quelle parole riprendendo ancora colore, nascose il viso quasi interamente nell'acqua per calmare la sua mente che cominciava a viaggiare così in alto che nemmeno col suo aeroplano! Cercò di calmare soprattutto quelle pulsazioni violente che venivano dalle sue parti basse. "Che stupido, sono qui con la supersexy Rouge e penso a quella così infantile Ayame! Davvero uno stupido! Vergogna su di me!" Diede una testata alle rocce che circondavano le terme, facendosi molto più male di quanto non credeva, tanto che lanciò un urlo.
Rouge lo raggiunse preoccupata:- Falcon!! Tutto ok??-
Lui sanguinava un po' dalla fronte:- Va tutto bene- disse vergognandosi come un ladro.
Lei si avvicinò in fretta per fermargli il sangue con una pezza ma lui la prese per il polso e la trascinò nelle terme con tutti i vestiti.
Tornò a galla sputando acqua:- Sei completamente fuori di testa?!-
Ora era lui a ridere di gusto:- Dopo quello scherzo te lo sei meritato!!-
Rouge uscendo nervosa dall'acqua:- Che modi! La prossima volta non mi preoccuperò per te! Che modi! Sei anche nudo!- Disse in un lieve imbarazzo, lui assecondò e ora contento ammise:- Eccoli qua i miei giusti pensieri erotici!- Soddisfatto di pensare alla donna giusta adesso, lei tirò lui un calcio in faccia andando via ancora completamente bagnata.
La mattina seguente partirono come promesso per la Terra della Luna.
  
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