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Autore: cabin13    21/12/2021    0 recensioni
[Modern!AU][multiship]
Una settimana di storie per aspettare l'arrivo del Natale.
#1: Se avessero lasciato il vischio nell’ingresso, i risvolti della festa avrebbero potuto essere parecchio divertenti. {Mugiwara}
#2: La ragazza inarca un sopracciglio, per niente convinta da quella farsa. Come mai Luffy si è presentato alla sua porta senza preavviso? {Nami/Zoro & Mugiwara}
#3: Che ne sapeva lui che, per sua somma sfiga, nello stesso giorno e alla stessa ora ci sarebbe stata anche Koala? {Sabo/Koala}
#4: "Amore, ti sanguina il naso..." obbietta Viola con un sopracciglio inarcato. {Sanji/Viola}
#5: Eccolo lì, è lui. Il dono perfetto per lasciare Luffy di stucco. {Law/Luffy}
[Fanfiction partecipante al Christmas Countdown 2021 indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per il Christmas Countdown Challenge 2021 sul forum FairyPiece Fanfiction&Images

Pallina 1 (21 dicembre)
Citazione: Non c'è niente di più triste in questo mondo che svegliarsi la mattina di Natale e non essere un bambino. (Erma Bombeck)
Situazione: A rovina per sbaglio gli addobbi natalizi (es. l’albero, le lucine ecc.) che B ha preparato con tanta cura
Prompt: Neve

 

 

 

 

Scivoloni e decorazioni

Osservando fuori dalla finestra il cielo grigio chiaro, risulta impossibile capire che ora sia di preciso, ma Viola sa che sono all'incirca le tre del pomeriggio. Ha pranzato con Sanji molto presto, prima che lui uscisse per andare al ristorante in cui lavora, e ha passato tutte le ore successive ad appendere decorazioni e festoni di Natale in tutta la casa.

È stato un po' complicato, ma alla fine ce l'ha fatta a trovare una diposizione che soddisfi il suo gusto personale, sia equilibrata nelle misure e non crei un'accozzaglia inguardabile di colori e toni tutti diversi.

Oltre al tradizionale albero che lei e il ragazzo hanno montato l'8 dicembre, i punti focali sono il soggiorno e la cornice del portone principale, sia all’interno che all’esterno. Le mensole sulla parete dietro il divano sono rivestite da ghirlande verdi e bianche, che simulano la neve che ricopre gli aghi delle conifere sempreverdi. Qua e là spuntano delle macchie di rosso e marrone chiaro, a imitazione delle ghiande e delle bacche tipiche della festività. Sulla porta, invece, ha appeso delle ghirlande luccicanti, sui toni dell’oro, dell’argento e del blu.

La mora ammira con aria soddisfatta la sua opera finale, le mani sui fianchi come un generale e un sorriso compiaciuto a illuminarle il viso. Manca poco al ritorno a casa di Sanji, e la ragazza non vede l'ora che noti il suo allestimento – si divertirà un mondo a leggere la sorpresa sul suo viso.

È ancora troppo carica per poter pensare di sedersi sul divano a oziare mentre aspetta, così, per ingannare il tempo, decide di mettersi ai fornelli. Il professionista è il suo ragazzo, ma lei non se la cava male, soprattutto con i dolci: le piacciono da sempre, e sotto il periodo natalizio predilige particolarmente qualcosa con il cioccolato.

Uno dei vantaggi di essere fidanzata e convivere con un cuoco è che la loro dispensa non è mai vuota e, infatti, in breve tempo riesce a radunare sul bancone tutti gli ingredienti necessari per preparare una torta al cacao e frutti di bosco – non è esattamente di stagione, ma non è riuscita a resistere. Sarà anche quella una bella sorpresa per Sanji, visto che avrà appena staccato dal lavoro e potrà godersi un momento di relax con una merenda che non dovrà prepararsi da solo.

Prima di mettersi all’opera, Viola fa partire sul cellulare una playlist di musica mista, giusto per avere qualcosa in sottofondo che le dia il ritmo. Alza il volume mentre utilizza lo sbattitore elettrico per mischiare le uova, la farina e lo zucchero, agitando i fianchi a tempo e canticchiando sottovoce le parole del testo che non sapeva nemmeno di ricordare per intero.

Si sta dedicando ai frutti di bosco da sciacquare sotto l’acqua fredda, fischiettando la canzone successiva, quando il forte rumore di qualcosa di grosso che cade le fa voltare di scatto la testa verso l’ingresso. Sconvolta, accorre per controllare cosa sia successo e si sente mozzare il fiato quando si trova di fronte alla scena.

Sanji è tornato dal lavoro. Ed entrando in casa ha per sbaglio tirato giù le ghirlande che lei ha faticato per appendere.

La porta d’ingresso della villetta è ancora spalancata, perché il biondo è caduto proprio al limitare della soglia. Mentre si inginocchia vicino al ragazzo che si sta rimettendo seduto, Viola può notare che fuori ha ripreso a nevicare: grossi fiocchi scendono giù dal cielo grigio scuro, ormai prossimo al calar del sole. La mora rabbrividisce nel maglione quando una folata di vento la raggiunge dal portone aperto.

Anche il giaccone di Sanji e i suoi scarponi sono sporchi di neve mezza sciolta, che forma anche una piccola pozza d’acqua sotto di lui. Molto probabilmente deve essere scivolato non appena ha messo piede in casa e per non perdere l’equilibrio ha afferrato il primo appiglio disponibile – ovvero la coda dei festoni.

Viola passa una mano sulla schiena del giovane. – Tutto bene? Ti sei fatto troppo male? Se vuoi ti porto del ghiaccio.

Sanji scuote il capo, mentre si tasta distrattamente il fianco sinistro. – No, no, tranquilla. Di ghiaccio ne ho abbastanza, ne ho avuto fin troppo tornando qui... – borbotta, contrariato con nessuno in particolare. Poi nota una delle ghirlande che gli si è chissà come attorcigliata intorno al braccio e si accorge del disastro che ha combinato. – Oh, merda.

La ragazza si alza a chiudere la porta, perché della neve in casa ne fa volentieri a meno, sta davvero cominciando a congelare e non ci tiene particolarmente a pagare un patrimonio di bolletta del gas. Sulla cornice sono rimasti attaccati soltanto metà dei festoni che c’erano prima, e le parti sfilacciate penzolano con aria desolata.

– Cazzo... – mormora la voce di Sanji alle sue spalle. Il ragazzo si è rimesso in piedi e osserva torvo le decorazioni rovinate; in mano ha un pezzo di quelle strappate. Continua a spostare lo sguardo dal moncone nel suo arto a quello ancora attaccato.

– Non fa niente, dai, dopo li riattacco. – lo rassicura lei. – Vai a toglierti il giaccone, prima che causi un’altra pozza su cui scivolare!

Ma ormai il biondo è già partito con uno dei suoi discorsi assurdi e melodrammatici: – Che cosa ho combinato? Le decorazioni della mia Violaaa!! Non temere, mio dolce fiore, sistemerò tutto io. Io ho fatto il casino e io rimedio! Tu non devi preoccuparti di niente! È mio dovere, altrimenti non posso nemmeno provare a osare definirmi un gentiluomo!

Viola rotea gli occhi, l’ombra di un sorriso sulle labbra. Quando inizia a fare così, è quasi impossibile farlo desistere dal suo intento e farlo tornare normale – a meno che non ci sia intorno Zoro con i suoi commenti taglienti.

– Va bene, – accetta – ma ti vuoi togliere quella giacca?

– Ai tuoi ordini, mio amore! – esclama il biondo con forse un po’ troppo entusiasmo.

Si spoglia del cappotto, fa per fiondarsi verso l’attaccapanni che sta sul lato destro dell’atrio e lasciare l’indumento su uno degli appendini lì presenti, ma gli scarponi slittano sul pavimento con un sibilo acuto e il ragazzo si trova di nuovo lungo disteso. Solo che questa volta è caduto faccia avanti.

– Sto bene... – mugola con il tono di chi non ci sta affatto, mentre prova a rimettersi in piedi.

– Amore, ti sanguina il naso... – obbietta Viola con un sopracciglio inarcato. Di solito succede perché il biondo è colpito da epistassi, quindi non è troppo preoccupata per questo; lo esorta soltanto ad andare in bagno e bagnarsi il viso con acqua fredda. – Pensa a fermare il sangue. Poi, se ti va, c’è una torta da finire in cucina. Anzi, se vuoi darmi una mano forse è meglio che prepari quella!

Sanji sembra bruciare di una nuova fiamma. – Ai tuoi ordini, mio fiore!! Ogni tuo desiderio, io lo esaudisco! – e sparisce in direzione della toilette, per fortuna senza ulteriori danni.

Viola osserva la sua schiena fin quando non sparisce dal suo campo visivo, un'espressione divertita dipinta sul viso. Le ci vuole circa una mezz’oretta per riparare al danno, giusto il tempo che Sanji si sistemi e ultimi la preparazione del dolce, infornandolo. Alla fine, un invitante profumo di cioccolato si sta diffondendo nella villetta e Viola sta osservando il suo operato con le ghirlande sulla cornice della porta, compiaciuta per una seconda volta.

Quando il biondo la raggiunge nell’atrio e le cinge le spalle con un braccio, la ragazza gli rivolge un sorriso allegro. Con un cenno del capo indica i festoni luccicanti: – Sai, credo che il tuo incidente sia stato più un’utilità che un problema. – ridacchia, imitata dal giovane. – Mi piacciono molto di più così!

 

 

 

 

Hola gente

Non ho mai scritto direttamente sulla coppia Sanji/Viola, nonostante siano una delle mie otp, quindi spero di non averli resi troppo ooc - soprattutto in questa storia che ho scritto un po' così, senza troppe pretese. Ho cercato di rendere uno dei soliti monologhi/scleri ridicoli di Sanji che si dispera di aver tirato giù le decorazioni della sua dolce amata Viola, anche se non sono proprio sicura di esserci riuscita...

Spero che non risulti troppo sconclusionata, il finale ho fatto un po' fatica a buttarlo giù perché non sapevo di preciso come tirare le fila e non volevo tirare troppo per le lunghe; anche adesso non mi convince molto... In caso qualcuno avesse suggerimenti/osservazioni e/o critiche costruttive, sono sempre ben accetti

Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta

Alla prossima gente

Adios

   
 
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