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Autore: Monkey D Anjelika    23/12/2021    1 recensioni
Dal testo:
"Ma ciò che odiava di più di quel periodo, era un individuo alto, dallo sguardo ceruleo, un sorriso strafottente e un fenicottero morto sulle spalle. Quell'individuo era conosciuto con il nome di Donquijote Doflamingo, il suo compagno. Faceva sempre uno strano effetto a Crocodile definirlo così, lui che non aveva il minimo interesse per l'amore, si era ritrovato a condividere le sue giornate con quell'uomo, la sua stramba famiglia e i festeggiamenti esagerati.
Doflamingo lo aveva costretto, ricattato a fermarsi a Dressenrosa per tutto dicembre e inizio gennaio.
"Niente sesso per due mesi" aveva detto. E Crocodile era stato costretto ad accettare, come uno sciocco. Solo dopo aveva realizzato che Doflamingo era un ninfomane e mai avrebbe rinunciato al piacere.
"Deficiente" si maledì. A causa dei suoi istinti, che prendevano il sopravvento quando Doflamingo era vicino a lui, si era condannato da solo."
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Donquijote Family | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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A Crocodile non era mai piaciuto l'inverno.
Soffriva il freddo, per questo aveva deciso di stabilirsi ad Alabasta. Oh beh, era uno dei tanti motivi.
Preferiva di gran lunga l'afoso caldo del deserto al freddo pungente del vento invernale.
La notte calava il gelo anche nel deserto, questo era vero, ma lui non era il tipo da uscire nelle tarde ore.
Non sopportava il freddo che tagliava la sua pelle secca e sensibile, i rossori e le screpolature.
Non si emozionava per i fiocchi di neve che scendevano dal cielo plumbeo e rendevano candido anche il quartiere più malfamato.
Ma quello che odiava di più di quella stagione, era il periodo natalizio.
Quei venti giorni nel mese di dicembre che gettavano nel caos la vita delle persone.
Scuole chiuse, bambini euforici per l'arrivo di Babbo Natale, genitori impazziti, strade affolate, i regali fatti all'ultimo minuto, le luci, le canzoni, chi si lamentava del consumismo ma erano i primi a volere dei regali...
Ma ciò che odiava di più di quel periodo, era un individuo alto, dallo sguardo ceruleo, un sorriso strafottente e un fenicottero morto sulle spalle. Quell'individuo era conosciuto con il nome di Donquijote Doflamingo, il suo compagno.
Faceva sempre uno strano effetto a Crocodile definirlo così, lui che non aveva il minimo interesse per l'amore, si era ritrovato a condividere le sue giornate con quell'uomo, la sua stramba famiglia e i festeggiamenti esagerati.
Doflamingo lo aveva costretto, ricattato a fermarsi a Dressenrosa per tutto dicembre e inizio gennaio.
"Niente sesso per due mesi" aveva detto.E Crocodile era stato costretto ad accettare, come uno sciocco.
Solo dopo aveva realizzato che Doflamingo era un ninfomane e mai avrebbe rinunciato al piacere.
"Deficiente" si maledì.
A causa dei suoi istinti, che prendevano il sopravvento quando Doflamingo era vicino a lui, si era condannato da solo.
Ora doveva indossare ridicoli maglioni natalizi con le renne e il naso che si accendeva appena lo premevi.
La casa era piena di decorazioni natalizie, luci, alberi in ogni stanza e vischio appeso un po' ovunque.
Quella era stata opera di Doflamingo, così aveva una scusa per baciare Crocodile ogni volta che voleva.
Erano in ogni angolo della casa, persino in bagno e sul soffione della doccia.
"Facciamo il bagno insieme, sei sotto al vischio. Non puoi ignorare le tradizioni" gli aveva detto quella mattina.
"Puoi semplicemente darmi un bacio e andar via, lasciami lavare in pace" rispose brusco Crocodile.
"Ormai sono bagnato~, tanto vale farmi una doccia".
E Crocodile, ancora una volta, maledì se stesso per essere così smidollato in presenza del fenicottero.
Ma ciò che lo portava all'esaurimento era la cena di Natale con tutta la famiglia di Doflamingo.
Alcuni individui erano più imbarazzanti dello stesso Doflamingo.
Già poteva sentire le urla, le canzoni stonate e le risate per i regali che faceva Doflamingo a lui.
L'anno scorso gli aveva dato un vibratore a forma di fenicottero così poteva averlo sempre con lui.
Non si era mai vergognato tanto, non sapeva nemmeno cosa fosse la vergogna prima di incontrare quell'essere.
Doflamingo aveva tirato fuori lati del suo carattere che nemmeno pensava di avere.
Durante la cena della Vigilia Baby 5 gli aveva messo in testa un cerchietto con le corna di renna e guai se avesse provato a toglierlo.
Quando andò nella sala da pranzo, illuminata da luci di colori diversi, Doflamingo lo fissò per un po' e poi rise.
"Tranquillo Croco-chan, non ti ho ancora tradito e non lo farò mai" lo prese in giro per il cerchietto.
E Crocodile abbassò il volto arrossato per l'imbarazzo.
Ormai era palese che avessero una relazione ma perché doveva ricordarlo ogni volta?!
Quelle battute sottolineavano l'evidenza e Crocodile era sempre stato riservato.
Un conto era avere delle ipotesi, un altro era avere delle conferme a quelle ipotesi.
Senza dir nulla si sedette vicino a Doflamingo e la cena iniziò.
Baby 5 iniziò ad urlare contro Doflamingo perché aveva ucciso il suo settimo futuro marito.
Sparava contro di lui dalle armi formatesi al posto delle sue braccia. Ruppe i pianti e molte decorazioni, ma non sfiorò il padrone di casa.
Pica intonava Jingle Bells con quella voce stridula che più che una canzone natalizia sembrava una gallina che stava per essere spennata.
Trebol batteva le mani e applaudiva mentre perdeva muco.
"Disgustoso" pensò Crocodile mentre una vena sulla sua fronte stava per esplodere.
Vergo continuava a mangiare con tranquillità mentre una fetta di pandoro era sulla sua guancia.
Diamante e Gladio deridevano il Señor Pink per la tutina natalizia e la fascia per capelli che si faceva indossare alle neonate.
Forse, nel suo essere imbarazzante, era quello meno ridicolo tra tutti.
Alla fine tutti scoppiarono in una fragorosa risata e fu in quel momento che Crocodile si accorse della scomparsa di Doflamingo.
Si guardò intorno e quando lo vide tornare, desiderò ardentemente di sparire sotto terra.
Il fenicottero era completamente nudo, il suo membro era coperto da una carta per i pacchi natalizia e aveva anche il fiocco.
"Croco-chan è ora di aprire i pacchi~. La tua sorpresa sono io" disse con serietà. Niente sorriso.
Crocodile abbassò il capo.
"Ti odio" sussurrò.
"Anch'io ti amo e proprio per questo vorrei che tu mi aprissi questa notte~".
Solo Crocodile era in imbarazzo, per gli altri era più che normale.
Poi Lao G gli fece cenno con il capo e bisbigliò un 'adesso'.
Doflamingo sorrise, questa volta però era un sorriso dolce.
Si inginocchiò davanti a Crocodile che stava guardando il pavimento.
Aprì una mano, che era sempre stata chiusa in un pugno durante quella scena e rivelò una scatolina bianca.
Crocodile non capiva, poi Doflamingo l'aprì e l'anello al suo interno, che brillava più delle luci natalizie, schiarì le idee a Crocodile.
"Croco-chan mi vuoi sposare?" Gli chiese.
Crocodile divenne completamente bordeaux.
"Che tu sia maledetto Crocodile, per il resto della tua vita" pensò.
E alla fine quelle maledizioni erano ricadute su di lui.
   
 
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