Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Aranel95    06/01/2022    1 recensioni
Inuyasha è rimasto ormai solo al mondo e il suo unico parente in vita è il suo fratellastro maggiore, Sesshomaru. Nonostante condividano il sangue da parte di padre, il giovane Sesshomaru disprezza Inuyasha la cui unica colpa è stata avere una madre umana. L'astio del principe dei demoni aumenta con il passare del tempo, tutto a causa della spada Tessaiga, una potente arma lasciata in eredità dal padre al figlio minore... Quando Sesshomaru aveva l'occasione di uccidere suo fratello, tuttavia, ha deciso di essere sportivo e di non attaccare il nemico che non era in grado ancora di difendersi.
Il racconto unirà la narrazione degli eventi della serie ai vari flashback dell'infanzia dei due fratelli e di come il loro rapporto sia cambiato nel corso degli anni, nonostante la rivalità tra i due fosse palese e tagliente.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Sesshomaru POV* 

Il suo olfatto non lo aveva tradito: Inuyasha era in compagnia di un’altra umana, un’altra sorta di sacerdotessa. E somigliava molto alla defunta Kikyo. Per Sesshomaru era solo una conferma: Inuyasha era fragile come la sua umana madre! E l’aver sfruttato le capacità di Mu-onna di prendere l’aspetto di madri affrante è stata una mossa azzeccata. Era caduto nella sua trappola come un idiota e non gli è stato affatto difficile prendergli la perla nera per accedere al confine con l’aldilà. Sul volto di Sesshomaru si dipinge un ghigno crudele: fare leva sulle debolezze altrui era la sua specialità, soprattutto quando si trattava del suo odiato fratellastro.

“Ora sei abbastanza grande per difenderti da solo, lo sai… la promessa…” sussurra il principe dei demoni.

Inuyasha era troppo adirato per quello che Sesshomaru aveva fatto, troppo adirato per ricordarsi di una stupida promessa fatta quando lui era un bambino e suo fratello un ragazzino. Sesshomaru aveva toccato una corda profonda del suo animo, sicuramente Inuyasha avrebbe avuto uno scatto violento e allora… forse sì… forse sarebbe stato il momento della resa dei conti. Ma alla mente del giovane principe, ritornano sempre le parole di sua madre che, nonostante fosse una fredda calcolatrice, sembrava seguire un codice, un’etica.


"Vedi di comportarti come si deve, Sesshomaru". Inukimi ammonì il figlio mentre era intenta a farsi acconciare i capelli da una servitrice. Guardò il suo regale e splendido aspetto attraverso lo specchio, che rifletteva anche l'immagine di Sesshomaru, intento ad allacciare l'obi attorno al suo yukata.

"Per quanto ancora dovremo ricevere quel bastardo e la sua inutile madre umana?"

"Finché lei sarà in vita, Sesshomaru… tuo padre non me lo perdonerebbe."

"Gli hai permesso di sposare una donna umana e tu ti preoccupi di questo?!"

Inukimi fece cenno alla servitrice di fermarsi e di uscire dalla stanza. Si alzò in direzione del figlio, guardando il suo riflesso e quello di suo figlio nello specchio grande.

"Vedi, figlio mio, la grandezza di una sovrana si vede anche in questo: io non mi sento di certo inferiore a lei, accogliendola nella mia dimora. È lei che deve sentirsi un gradino al di sotto di me, è lei che deve chinare la testa. Io sono la sua signora."

"Ma tu le porti rispetto…"

"Naturalmente."

Inukimi voleva far comprendere al figlio che trattare male i deboli è un segno di debolezza stessa… non aveva senso annichilire ulteriormente un essere già inferiore di per sé, o meglio, non aveva senso farlo palesemente come Sesshomaru stesso desiderava fare, deridendoli e umiliandoli. Ma Sesshomaru dovette aspettare un po' prima di comprendere. 


Storce il naso in una smorfia: perché avere rispetto di questi esseri inferiori? Essere già deboli non giustifica il fatto di essere resi ulteriormente infimi e minuscoli. Inuyasha, per lui, era la vergogna della razza degli Inu yokai: un sangue misto, fetido al suo olfatto, nato da un amore contro natura che suo padre aveva provato per una misera umana. Forse Sesshomaru poteva anche tollerare gli umani in quanto esseri completi nella loro debolezza, ma i mezzosangue no…
Questi pensieri finalmente finiscono di martellare la mente di Sesshomaru nel momento in cui riesce a prendere la perla nera e aprire il varco verso il confine dell’aldilà, in cui era sepolto suo padre. Non voleva, però, che Inuyasha mettesse piede in quel posto… in fondo, era il padre che non aveva mai conosciuto, di cui non sapeva niente, di cui non conosceva le grandi gesta, le sue battaglie… Inuyasha di suo padre Toga non sapeva niente!

“Mi dispiace padre, ma avete voluto voi che io portassi quell’essere irrispettoso di vostro figlio in questo luogo!” 


*Inuyasha POV*

Si aspettava di tutto da quell'infame di Sesshomaru tranne questo: sua madre. Quel bastardo aveva riaperto una ferita nel cuore del giovane mezzo demone che non aveva mai smesso di sanguinare. E il tutto per cosa? Per una spada, per un'eredità di un padre che Inuyasha non aveva mai conosciuto… 

Il povero Inuyasha non sapeva nemmeno di celare in sé la perla nera, il portale che lo avrebbe condotto al confine tra questo e l'altro mondo, luogo in cui era custodita Tessaiga. Ma a quale prezzo?! Sesshomaru si era servito di un demone che prendeva le sembianze delle donne addolorate per i figli… Izayoi era addolorata per suo figlio, per il suo piccolo Inuyasha, lasciato solo al mondo perché lei era morta troppo presto. Umana, era solo una fragile umana! Solo una fragile umana, così come Kagome…

"Resta qui, è pericoloso!"

"No, verrò con te!"

Inuyasha a volte non riusciva a sopportare l'insistenza di Kagome, ma non poteva fare a meno di esserne attratto: che si sbagliasse sulla fragilità degli esseri umani? 

Per lui, era fragile uno come Sesshomaru che doveva servirsi di mezzucci infami per riuscire ad ottenere quello che voleva, come la sua stessa natura di principino viziato e capriccioso gli dettava. E Inuyasha sapeva che sua madre era un punto debole, sapeva che il suo fratellastro era avvezzo a maltrattare Izayoi.


Quella calda mattina d'estate era un ricordo doloroso per Inuyasha. Tutto questo perché suo fratello fremeva dalla voglia di fare loro del male… e soprattutto, era protetto. Izayoi passò tutta la sera a specchiarsi: il suo bellissimo viso, deturpato. Ma ciò che l'addolorava di più era sapere che Inuyasha aveva assistito a quella scena. Sesshomaru era esploso in un attacco di ira quando ha scoperto che Izayoi, in un primo momento, era stata destinata a lui, perché suo padre aveva questo amore morboso per gli umani! 

Quel cagnaccio l'aveva aggredita con i suoi artigli, definendola con i peggiori epiteti. Inukimi aveva provato a placare il maledetto, ma ogni figlio è il tesoro della propria mamma… solo un richiamo, nulla di più. E Inuyasha non lo tollerava! E se fosse stato lui al suo posto? Se fosse stato Inuyasha ad aggredire Inukimi e a passarla liscia?

“Mamma ti fa molto male?”

“No… no, piccino mio… adesso passerà…”

Izayoi, con grande fatica, era riuscita a preparare un impacco per curare i graffi sul suo volto. Le bruciava molto, l’acido degli artigli di Sesshomaru potevano scioglierle metà del suo bellissimo volto. Per fortuna, il maledetto era stato “delicato”.

“Cosa voleva dire la signora matrigna quando ha detto che Sesshomaru doveva essere il tuo signore?”

Izayoi si fermò per un attimo, guardando il volto innocente del suo bambino. No, non voleva che Inuyasha sapesse che Sesshomaru sarebbe dovuto essere il suo promesso sposo. Toga, inizialmente, per Izayoi provava un grande affetto ma nulla di più. Voleva però che il legame tra umani e demoni si rafforzasse e per questo aveva pensato di darla in sposa al figlio. Ma tra la reazione disumana di Sesshomaru e il “no” categorico di Inukimi, Toga aveva rinunciato nell’intento. E si era innamorato… Izayoi ringraziava tutti i kami che le cose fossero andate così e che fosse nato Inuyasha.

“Mammina…”

Il piccolo hanyou abbracciò la madre che non esitò un istante nel stringerlo a sé.

“Inuyasha…”


“Inuyasha…!”

La voce di Kagome lo aveva ridestato una volta giunti sul luogo. Prontamente, atterrano su di un demone uccello del quale rimanevano solo le ossa ma era ancora in grado di volare. Maestoso, si ergeva la carcassa del Grande Generale Cane, nella sua forma demoniaca e con indosso la sua armatura. Inuyasha prova un fremito in quel preciso istante, vedendo per la prima volta suo padre. Ma, in fondo al suo cuore, non era così che avrebbe voluto vederlo.

“Padre…”

In quel momento, vengono però attaccati da Sesshomaru e portati all’interno della tomba. Per un istante, i due fratelli si scambiano uno sguardo di sfida, di odio, di rancore. In quello stesso istante, le mani destre di entrambi pizzicano, pulsano, bruciano… 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Aranel95