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Autore: Donatozilla    09/01/2022    2 recensioni
[Ambientato dopo la Saga dello Shie Hassaikai]
Dopo la sconfitta di Overhaul e la salvezza di Eri, Izuku Midoriya e i suoi compagni della 1-A possono finalmente passare un periodo di tranquillità e serenità. Ma la pace è interrotta dopo l'apparizione di un misterioso e violento vigilante con mostruosi poteri che non si fa scrupoli ad uccidere i criminali nelle maniere più brutali... e che sembra nutra un profondo odio e disprezzo nei confronti di Katsuki Bakugo. Chi è questo misterioso vigilante? E perché odia così tanto Bakugo al punto da volerlo uccidere?
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 27: Venom vs Shocker

Ragdoll era preoccupatissima.

Così tanto che stava visibilmente tremando.

Aveva visto in diretta tv l’arrivo di Venom ed era in pensiero per i suoi compagni di squadra, temendo che il Vigilante avrebbe attaccato anche loro.

Avrebbe voluto tanto comunicare con loro per sapere cosa stava succedendo, ma aveva perso i contatti con Pixie Bob e Tiger.

Rimaneva solo Mandalay… ma alla fine, aveva perso le comunicazioni pure con lei.

E ora stai facendo avanti e indietro, osservando la TV che stava mostrato il combattimento tra gli Heroes e il resto del Dragone Nero dopo che Venom era entrato nella base.

Cosa stava succedendo là dentro ora?

I suoi compagni…. I suoi amici stavano bene?


Finalmente.

Finalmente dopo così tanto tempo… eccolo lì, davanti a lui.

Herman Schultz.

Shocker.

Il Villain responsabile della morte dei suoi genitori era proprio lì, e dopo così tanto tempo… lo avrebbe finalmente ucciso.

Guardò Shocker dritto negli occhi per qualche secondo, per poi spostare lo sguardo al suolo dove si trovava Mandalay la leader dei Wild, Wild, Pussycats e notò subito le terribili condizioni in cui si trovava. Alzò poi lo sguardo verso il soffitto in cui si trovava un grosso buco, e poi riportò lo sguardo alla Hero a terra.

Shocker doveva averla conciata proprio per le feste.

“Honda…”.

La voce di Mandalay era un semplice sussurro, ma fu abbastanza forte da essere sentito sia Venom che da Shocker, il quale puntò lo sguardo verso il sopracitato Vigilante dicendo “Honda… Ryo Honda! Finalmente ci incontriamo!”.

Venom guardò Shocker per qualche secondo per poi spostare lo sguardo verso la figura sdraiata di Mandalay che continuò a parlare “A-ascoltami Honda… so perché sei qui… v-vuoi uccidere Shocker… vuoi vendicarti… p-per ciò che ha fatto…”.

“Per ciò che ho fatto?” Ripetè Shocker inclinando la testa, il tono fintamente innocente “Sai dovrai essere più specifica Mandalay… sai, ho fatto parecchie nefandezze dunque essere così imprecisa non aiuta affatto.”.

Mandalay lo ignorò, concentrarsi su Venom “Honda… s-so che ha ucciso i tuoi genitori… d-durante l’incidente di 11 anni fa… e m-mi dispiace… c-che io e i-il mio team n-non a-abbiamo fatto a-abbastanza… p-per fermarlo… p-per salvare i tuoi genitori…”.

“Oh” esclamò Shocker, stavolta con un pizzico di sorpresa nella sua voce “Ora capisco. Il qui presente Honda ha perso i suoi genitori durante l’incidente che causai anni fa… questo spiega tutto.” Puntò poi lo sguardo verso Venom, il quale in quello stesso momento aveva puntato il suo di sguardo verso di lui.

I due incrociarono i proprio sguardi, e fu come una scossa elettrica attraverso entrambi i loro corpi.

Per Shocker fu una scossa di tensione, ma non lo diede a vedere.

Per Venom fu una scossa di rabbia pura.

Mandalay sembrò subito notarlo e allungò una mano tremante verso Venom dicendo “H-Honda! Honda, guarda me… g-guarda me, non guardare lui!”

Venom, stranamente, fece proprio come disse lei, puntando il suo sguardo verso la sua figura a terra. 

Ma non si limitò a fare solo questo.

Infatti cominciò ad avanzare verso di lei.

Il cuore di Mandalay sembrò subito fermarsi e si ricordò delle parole di Naomasa.

“Come ha accusato Bakugo di essere in parte responsabile, potrebbe in parte accusare anche voi dato che eravate gli Heroes che hanno affrontato Shocker durante l’incidente.”.

Shocker rise, forse attraversato dallo stesso pensiero di Mandalay “Ah! Sembra proprio che il qui presente Honda non ce l’abbia solo con me per la morte dei suoi cari genitori, Mandalay.”.

Mandalay non seppe come rispondergli.

E non poteva neanche dirgli che si sbagliava.

Venom DOVEVA avercela pure con lei. E per estensione anche al resto della sua squadra.

“A-ascoltami… s-so che s-sei furioso anche con me… e con la m-mia squadra… m-ma ascoltami…” continuò a parlare lei nel mentre Venom continuava ad avanzare “L-loro non c’entrano n-niente… s-se devi avercela c-con qualcuno… p-prenditela con me…”.

Venom si fermò proprio dinnanzi al suo corpo inerme a terra, osservandola ben bene.

Mandalay mandò giù della saliva mentre Shocker osservava il tutto interessato, quasi come se stesse vedendo un documentario in cui un leone stava per attaccare la gazzella per farla a pezzi.

“I-io sono la -leader dei Pussycats… i-io li coordino… e s-sono s-stata io a d-dare o-ordini sbagliati quel giorno… è a causa m-mia… s-se n-non siamo riusciti a f-fermare Shocker… s-se lui è riuscito a c-causare quell’incidente che ha ucciso i tuoi genitori…” abbassò la testa per osservare il suolo “S-se vuoi odiare q-qualcuno… s-se vuoi uccidere q-qualcuno… odia me. Uccidi me. M-ma non f-fare del male a-ai m-miei compagni d-di squadra…” punto il suo sguardo in alto, verso il piano di sopra e Venom la seguì con lo sguardo. 

I suoi compagni di squadra dovevano trovarsi là sopra.

Riabbassò lo sguardò per osservare Mandalay, che era tornata a guardarlo “E… e n-non uccidere Shocker… lo odio… q-quanto lo odi tu… ma nemmeno uno come lui m-merita di m-morire…. Ma merita di marcire… in prigione…” faceva sempre più fatica a parlare. LA stanchezza e le ferite causate da quel combattimento l’avrebbero fatta svenire subito.

“Oh, ma allora ci tieni a me dopotutto.” Rise Shocker con scherno.

Venom rimase in silenzio a fissare Mandalay per qualche secondo, che per la donna parvero interminabili.

“È qui che ti sbagli Mandalay” disse alla fine Venom dopo esser stato in silenzio fino a quel momento “Noi non proviamo alcun odio verso di te e i tuoi compagni di squadra. Non lo abbiamo mai fatto. No, l’unico che odiamo… si trova proprio lì” finì indicando Shocker “E lui, più di chiunque altro… merita di morire!”.

Superò Mandalay, iniziando a camminare verso Shocker mentre la donna allungò una mano verso di lui “H-Honda… n-no… f-fermo… n-non… non…” ma non potè fine di parlare, perché la stanchezza e le ferite ebbero il sopravvento, facendola svenire.

“Oh, mi sarei aspettato che tu la uccidessi.” Disse Shocker, quasi con delusione, mentre vedeva Venom avanzare verso di lui “Poco male allora… mi occuperò di lei una volta che avrò ucciso te.” Concluse mentre i suoi guanti iniziavano ad essere circondati da vibrazioni.

“Abbiamo atteso a lungo questo momento, Schultz.” Disse Venom mentre il suo passo cominciava a farsi più veloce.

“Oh, ho attesso a lungo questo momento pure io Honda… ho atteso a lungo il momento in cui avrei incontrato il Vigilante che ha rovinato tante delle mie operazioni…” rispose Shocker cominciando ad avanzare anche lui a passo veloce.

Venom aumentò ancor di più il passo.

Shocker fece lo stesso.

Venom iniziò a correre.

Shocker fece lo stesso.

“… IN MODO DA POTERLO UCCIDERE CON LE MIE MANI!” Concluse Shocker sparando le sue vibrazioni contro Venom che schivò il colpo saltando contro il muro.

“Quelle vibrazioni non ci hanno colpito… ma non ci vuole un genio per capire che sono decisamente più forti delle vibrazioni sparate dai cannoni di quei criminali che abbiamo affrontato ieri!” Disse V mentre Venom schivava un altra ondata di vibrazioni sparate da Shocker.

Atterrò a vari metri di distanza da Shocker e sparò dalle mani dei tentacoli verso di lui, ma il Villain sparò immediatamente delle vibrazioni che distrussero i tentacoli e travolsero Venom, facendo urlare dal dolore sia lui che V.

A causa del colpo il Vigilante fu lanciato contro il muro, mentre dei tentacoli e dei viticci uscirono dal suo corpo a causa del colpo ricevuto.

Venom si rialzò tremante mentre i tentacoli e i viticci rientravano nel suo corpo mormorando “Sì… sono decisamente più forti dei cannoni dei criminali di ieri…”.

“RYO ATTENTO!”.

L’urlo di V fece rialzare la testa a Venom, che vide Shocker sparargli contro altre vibrazioni.

Venom saltò via, schivando per il rotto della cuffia l’attacco avversario, e si attaccò nuovamente al muro.

“Ah! Che fai, Honda? Scappi? I miei attacchi ti fanno davvero così male, Honda?” Rise Shocker sparando altre vibrazioni stavolta sul soffitto in cui sotto si trovava Venom. L’attacco distrusse parte del soffitto e fece cadere delle macerie su Venom, senza dargli il tempo di schivare quell’attacco.

Il Vigilante cadde al suolo con pezzi di soffitto addosso, ma se li tolse di dosso subito. Si mise in ginocchio scuotendo la testa e vide Shocker sparare delle vibrazioni al suolo per saltare su di lui e colpirlo con entrambi i pugni circondati da esse.

Lo schivò rotolando via, evitando di essere colpito dai pugni di Shocker che colpì invece il suolo, genando varie crepe.

Venom si rialzò in piedi, osservando con odio Shocker che disse “Beh? Tutto qui quel che sai fare, Honda? O forse la gente ha esagerato sul tuo conto?” Ed iniziò a ridere… ma smise quando sentì un ruggito e vide Venom che, approfittando di quel suo momento di distrazione, si era lanciato addosso a lui con furia ben scritta sul suo volto.

Nonostante ciò Shocker non sembrò affatto spaventato da ciò ed infatti, proprio come fece contro Pixie Bob e Tiger, iniziò a girare su sé stesso mentre sparava le vibrazioni dalle sue mani, genando così il suo mini-tornando di vibrazioni che prese in sé Venom.

Il Vigilante urlò dal dolore e alla fine fu lanciato fuori da quel mini-tornado quando Shocker finì di girare su sé stesso.

Venom rotolò per qualche metro e rimase sdraiato al suolo, mentre le sue ferite si rigeneravano, seppur a fatica.

“Non sta andando bene, Ryo…” mormorò dolorante V “Non sta andando bene… per niente…”.

“Urgh… non c’è bisogno… che me lo dici…” rispose Venom rialzandosi a fatica.

“Devo essere sincero, Honda” disse Shocker “Sono parecchio deluso. Sai, da te mi sarei aspettato molta più resistenza… un combattimento più decente addirittura. Invece… ti stai facendo battere con estrema facilità” Shocker fece spallucce “Oh beh… colpa mia per aver avuto troppe aspettative.”.

“Quel bastardo sta iniziando a darmi sui nervi, Ryo” sibilò V, mentre Venom digrignava i denti “Ma non possiamo avvicinarci senza che lui ci attacchi! Le sue vibrazioni sono troppo forti!”.

“Ma l’unico modo che abbiamo per ucciderlo… è avvicinarsi a lui…” mormorò Venom.

“Sei sordo?! Se ci avviciniamo ci colpirà con le sue vibrazioni! Se continuiamo così finiremo per essere uccisi da lui!”.

“Lo so… lo so!” Rispose a denti stretti Venom mentre Shocker avanzava lentamente verso di lui “Però…” d’un tratto suoi occhi bianchi si spalancarono, un idea che gli balenava in testa “Credo di avere un piano… ma non credo ti piacerà…”.

Passò qualche secondo di silenzio seguito poi da V che disse “Sono nella tua testa, ho già capito di che si tratta. È un piano stupido… ma potrebbe funzionare, se tutto va bene.”.

Venom sorrise e subito cominciò a correre contro Shocker il quale sembrò preso di sorpresa da ciò “Mi attacchi direttamente? Gli attacchi precedenti non ti hanno insegnato niente?” Gli puntò contro entrambi i pugni “Voi giovani d’oggi siete proprio stupidi!” E sparò altre vibrazioni che presero in pieno Venom, facendo urlare dal dolore e facendolo sbattere violentemente contro il muro.

Cadde a terra e… non si mosse.

Rimase lì, al suolo, senza muoversi.

“Eh?” Fece confuso Shocker. Si sarebbe aspettato che Venom si sarebbe rialzato e invece niente.

Rimaneva lì, sdraiato al suolo, immobile… apparentemente… morto.

Iniziò ad avvicinarsi con cautela al corpo di Venom, puntandogli contro entrambi i pugni, pronto a sparare ad ogni minimo movimento.

Una volta che fu vicino a lui lo osservò ben bene: non respirava più.

Era morto.

Un sorriso apparve da sotto l’elmo di Shocker “Ah! Ce l’ho fatta! Ho vinto! Finalmente mi sono liberato di te Ti ho finalmente ucci..”.

Non potè finire la frase che Venom si rialzò di scatto con un ruggito mostruoso, prendendo entrambe le mani di Shocker con le sue e le strinse in pugni con così tanta forza… che entrambi i suoi guanti esplosero.

Sia Shocker che Venom urlarono dal dolore a causa dell’esplosione, con Venom che lasciò andare le mani di Shocker… o ciò che restava di esse.

Shocker osservò con orrore ciò che era successo ad esse: non solo le sue mani era bruciate al punto da essere irriconoscibili, ma alcune delle sue dita erano o andate distrutte o erano storte a causa dell’esplosione dei suoi guanti.

“Le… le mie mani…” mormorò Shocker per poi urlare “HAI DISTRUTTO LE MIE MA…”.

Non finì neanche quella frase che Venom gli diede un forte pugno al volto, facendolo indietreggiare.

Le mani del Vigilante si erano rigenerate, e sorrise malignamente al Villain “Abbiamo notato. Peccato che tu non possa rigenerarti come noi.”.

Shocker indietreggiò di qualche passo, la paura ben chiara nei suoi movimenti e nella sua voce quando iniziò a parlare “P-pensavo che tu fossi…”

“Morto? Abbiamo solamente rallentato il nostro battito e respiro da sembrare morti. Ci siamo fatti colpire volontariamente da te in modo da poterci fingere morti e farti avvicinare… e così distruggere i tuoi guanti. È stato un piano rischio… ma siamo felici che abbai funzionato” iniziò ad avanzare verso Shocker, il quale continuò ad indietreggiare terrorizzato “Ed ora… sei nostro!” Si lanciò contro Shocker lanciando un ruggito mostruoso “TUTTO NOSTRO!”.

Venom diede un forte pugno allo stomaco di Shocker facendolo piegare a metà dal dolore. Procedette poi a dargli una forte ginocchiata al volto, facendolo indietreggiare e poi con i propri artigli gli colpì il petto, riuscendo a superare la sua armatura e a graffiargli il petto.

Shocker urlò dal dolore a casa di ciò ed indietreggiò di altri passi.

“Devo… devo scappare…” pensò Shocker dolorante e terrorizzato “Non posso vincere… non ho alcuna possibilità di vincere!”.

Con uno scatto, provò a scappare via ma Venom gli sparò contro un tentacolo che lo prese per la gamba, e con uno strattone lo fece cadere al suolo.

“Pensi davvero di poter scappare Shocker?” Rise Venom avvicinandosi al Villain “Tu non puoi sfuggirci! Anche se tu scappasi noi ti inseguiremmo fino in capo al mondo!”.

Shocker riuscì a rialzarsi, anche se a fatica, e provò nuovamente a scappare ma Venom gli fu subito addosso.

“Questo è per tutte le vittime innocenti che hai causato durante quell’incidente undici anni fa!” Urlò Venom prendendo il braccio destro di Shocker e spezzandoglielo come se fosse un ramoscello.

“AHHHHHHH!” Urlò il Villain quasi cadendo in ginocchio dal dolore. Tentò di attaccare l’avversario col braccio sano, ma Venom glielo bloccò.

“Questo è per tutti le persone… per tutti i bambini che hai rapito e venduto come se fossero oggetti!” Urlò nuovamente Venom spezzandogli l’altro braccio e facendo nuovamente urlare dal dolore il nemico.

“E questo… questo è per i miei genitori!” Urlò Venom dando un possente calcio allo stomaco di Shocker che la lanciò contro il muro, facendolo sbattere contro di esso.

Shocker scosse la testa, cercano di riprendersi e vide due tentacoli essere sparati ad entrambi i lati in cui lui si trovava. Rialzò lo sguardo e vide Venom che mitrava i tentacoli mentre camminava all’indietro… per poi lasciarsi andare, lanciandosi contro Shocker con i piedi puntati contro di lui in un dropkick.

Shocker fu capace di dire solo una cosa.

“Oh.”.


Nel mentre, fuori dalla base, gli Heroes e glia genti erano riusciti a battere il resto dei membri del Dragone Nero.

Con la sconfitta di cinque dei membri dei Sinistri Sei da parte di Venom, gli Heroes e gli agenti avevano potuto occuparsi degli altri membri del Dragone Nero con molta più facilità. Ora erano o svenuti o svegli ma pur sempre in manette, alcuni dentro le auto di polizia rimaste. 

Naomasa aveva appena finito di chiamare i rinforzi in modo che venissero a prendere il resto dei criminali e i Villains sconfitti da Venom e si avvicinò agli Heroes “Ora che abbiamo finito qua… dobbiamo occuparci di Shocker là dentro.” Finì puntando lo sguardo verso la base.

“Sì!” Disse Shishido battendosi i pugni “Le Pussycats avranno bisogno del nostro aiuto!”.

“Esatto! E con Honda là dentro… le cose non saranno affatto facili.” Disse a sua volta Gang Orca.

Detto questo i sei Heroes iniziarono ad avanzare verso la base, mentre Nakano e Fujimori si avvicinavano per continuare a filmare ora che la minaccia di Villains e criminali era passata.

“Gli Heroes e gli agenti di polizia sono finalmente riusciti a sconfiggere il resto dei membri del Dragone Nero” continuava a narrare Nakano “E ora sembra che gli Heroes stiano per entrare nella base della gang in cui era entrato poco fa il vigilante Venom. Lì dentro, come è stato già detto, si trova Shocker il leader del Dragone Nero e…”.

Lei non finì di parlare che subito il rumore di un muro che veniva sfondato violentemente bloccò lei dal parlare e gli Heroes dall’avanzare, facendo fare loro alcuni passi indietro.

Da quel muro videro essere lanciato fuori Shocker con Venom che lo aveva colpito violentemente al volto con un dropkick così forte che aveva distrutto il muro.

Dopo un breve volo Venom atterrò al suolo in piedi mentre Shocker cadde dinanzi a lui, il suo elmo pieni di crepe a causa del terribile attacco.

Nessuno riuscì a proferir parola, mentre il cielo cominciava a oscurarsi a causa delle nuvole… e in men che non si dica iniziò a piovere.


Nel mentre, nel piano superiore della base, Pixie Bob cominciò a riprendersi.

Si mise in ginocchio a fatica, tossendo e si guardò intorno confusa per poi vedere Tiger proprio accanto a lei, svenuto.

“Oddio! Tiger!” Disse Pixie Bob iniziando a scuotere il compagno di squadra. Quest’ultimo spalancò gli occhi, tossendo un attimo. 

“Pixie Bob…” mormorò l’uomo osservando la donna “Sei… sei messa male…” disse vedendo come lei era piena di ferite e lividi.

“Si potrebbe dire lo stesso di te.” Ribatte Pixie Bob vedendo come il suo compagno era in una situazione simile.

I due si aiutarono a vicenda a rialzarsi per poi osservarsi intorno, vedendo il disastro causato dalla loro battaglia contro…

“Shocker!” Esclamarono entrambi.

“Dov’è?!” Fece Tiger guardandosi intorno.

“E dov’è Mandalay?! Quando siamo svenuti… Mandalay era rimasta sola contro di lui! Oddio, no…” disse preoccupata Pixie Bob.

Solo allora i due notarono il buco sul pavimento. Si avvinarono lentamente ad esso e si sporsero per vedere al piano di sotto… e videro Mandalay svenuta piena di ferite e lividi… forse anche più di loro.

“MANDALAY!” Esclamarono i due correndo, anche se a fatica, verso le scale. Scesero al piano di sotto e si avvicinarono al corpo inerme della loro leader.

“Oddio Mandalay… che ti ha fatto quel mostro?!” Disse Tiger, la sua voce un mix di preoccupazione e rabbia.

“Per favore non essere morta… per favore non essere morta…” continuava a mormorare Pixie Bob mentre scuoteva Mandalay.

Mandalay sembrò muoversi e questo sembrò lievemente calmare i due Heroes “Oh Mandalay, grazie a dio stai bene!” Esclamò Pixie Bob.

“Che ti ha fatto Shocker?! Dov’è quel bastardo?!” Disse furioso Tiger.

“Non… permettetegli…” mormorò Mandalay.

“Permettergli? Permettetegli cosa?” Chiese confusa Pixie Bob.

“Honda… non… permettetegli…” mormorò nuovamente Mandalay, ma non potè finire la frase perché sveni nuovamente.

Ma bastò il nome che aveva detto per far sbarcare gli occhi ai due Heroes.

“Ho… ho sentito bene?” Iniziò Tiger “Ha appena detto…”.


“HONDA! FERMO DOVE SEI!” La voce di Naomasa attirò l’attenzione dei due Heroes che puntarono lo sguardo verso uno dei grossi buchi sul muro che non avevano neanche notato.

Lì fuori, in mezzo alla pioggia che aveva iniziato a cadere, vi era Ryo Honda… Venom… in piedi dinanzi a Shocker sdraiato sul terreno.

Naomasa puntò la pistola contro Venom mentre gli altri Heroes semplicemente si misero in una posizione di combattimento, pronti a combattere se fosse stato necessario.

“Continua a filmare, Fujimori! Non perdere neanche un secondo!” Mormorò Nakano al cameraman che semplicemente annuì, continuando a filmare la scena.


UA.

I vari professori osservano la scena con la tensione che cresceva ogni secondo che passava. Cosa avrebbe fatto ora Venom con l’assassino dei suoi genitori? Avrebbe mostrato un minimo di pietà?


Dormitorio della 1-A.

Tutti gli studenti osservano ciò che stava accadendo con occhi spalancati. La tensione ra palpabile, e tutti si chiedevano quale sarebbe stata la prossima mossa di Venom.

“Ti prego…” mormorò Midoriya “Non farlo, Ryo…”.


Ufficio dei Wild, Wild, Pussycats.

Ragdoll osserva la scena con gli occhi spalancati. Eccoli lì, Venom e Shocker. Ma… dov’erano i suoi compagni di squadra?


In un appartamento a Musutafu.

Uno squallido appartamento non era certo il miglior posto in cui nascondersi. Ma era meglio di niente.

Ora stava osservando ciò che stava accadendo con questo Dragone Nero alla TV… ed immaginate la sua sorpresa quando vide lui, Venom, la sua ispirazione a tornare a uccidere fare un apparizione. Ora era decisamente più interessato… e curioso di vedere cosa avrebbe fatto con quel Shocker.


Venom si guardò intorno, osservando i poliziotti e gli Heroes che erano pronti ad attaccare in caso avesse fatto una mossa sbagliata.

Abbassò lo sguardo verso Shocker, il suo elmo pieno di crepe dopo quell’attacco che gli aveva dato. Si mise in ginocchio e gli prese l’elmo, strappandoglielo dalla testa e lanciarono via.

Voleva vedere… la paura sul suo volto.

Vide le condizioni in cui era il volto di Shocker: dopo quel dropkick il suo naso era rotto al punto in cui usciva una marea di sangue, e vari tagli erano anche presenti sul resto del suo volto.

Nei suoi occhi vide il sentimento che tanto aveva voluto vedere: la paura.

“T-ti prego…” disse Shocker “Non… non uccidermi… ti prego…”.

Una smorfia rabbiosa apparve sul volto di Venom.

Dopo tutto ciò che aveva fatto… dopo tutto il male che aveva fatto agli innocenti… dopo aver ucciso i SUOI genitori… chiedeva pietà?!

No, non l’avrebbe avuta.

E non avrebbe avuto neanche una morte veloce se per questo.

Non gli avrebbe mangiato la testa solo per finirla lì, no.

Era una morte veloce.

Si meritava qualcosa di diverso.

Un sorriso mostruoso apparve sul volto di Venom che disse “Noi… abbiamo fame.”.

“Honda, qualunque cosa tu voglia fare, non…” tentò di fermarlo Naomasa.

Ma fu troppo tardi.

Venom spalancò le fauci e, a differenza di ciò che pensarono i presenti, non gli divorò la testa, no… ma portò le fauci al suo stomaco, mordendolo.

Shocker urlò dal dolore mentre Venom iniziò selvaggiamente ad aprirgli e a divorargli lo stomaco con i suoi denti affilati, con pezzi di carne che venivano lanciati via e con sangue che sporcava il suolo e le pozzanghere d’acqua formate dalla pioggia.

Pixie Bob e Tiger osservavano il tutto da dietro con occhi spalancati e terrorizzati, proprio come gli Heroes e gli agenti fuori.

Istintivamente fecero dei passi all’indietro, e tutti i presenti sentirono ciò che avevano mangiato rischiare di tornare sù.

“Oh mio dio…” mormorò Nakano.

“Cristo santo…” disse a sua volta Fujimori tremando, ma continuando imperterrito a filmare.


UA.

I professori si alzarono dalle loro sedie, sbarrando gli occhi a quello spettacolo mostruoso. Pensavano che Venom avrebbe avuto pietà… che non lo avrebbe ucciso… o come si erano sbagliati.


Dormitorio della 1-A.

Alcuni degli studenti lanciarono degli strilli a quella scena raccapricciante, mettendosi le mani dinnanzi alla bocca o impallidendo.

“Porca puttana!” Esclamò Kaminari.

“Oh mio dio…!” Mormorò Yaoyorozu  pallida come un cadavere.

Alcuni addirittura corsero al bagno per svuotare lo stomaco da quello spettacolo.

Midoriya e Bakugo, invece, non si mossero o disco nulla. Semplicemente rimasero immobili con gli occhi spalancati.


Ufficio dei Wild, Wild, Pussycats.

Ragdoll tirò uno strillo, mettendosi le mani dinanzi alla bocca e impallidendo.

Era… era orribile.

Shocker era un nemico di vecchia data della sua squadra… diavolo, lo odiava… ma non voleva che gli accadesse… questo!


Appartamento a Musutafu.

Un sorriso apparve sul suo volto. Un sorriso che poi si trasformò in una risata. Non doveva dubitare Venom. Sapeva che lo avrebbe fatto, che lo avrebbe ucciso.

Una tale dimostrazione di brutalità… di sete di sangue… lo sapeva, lo aveva capito sin dal momento in cui lo aveva ispirato a tornare uccidere.

Venom era proprio come lui.

Una macchina omicida.


Shocker continuò a urlare dal dolore, scalciando e dimenandosi per cercare di liberarsi… ma era tutto invano.

Cominciò a perdere le forze… finché alla fine non smise totalmente di muoversi… era morto.

Venom si rialzò in piedi, preso da un improvvisa euforia e cominciò a ridere in maniera isterica. Ce l’aveva fatta.

Aveva ucciso l’assassino dei suoi genitori.

Ora mancava solo una persona responsabile della morte dei suoi genitori da uccidere.

Ora mancava solo Bakugo!

Il suo volto e il suo petto erano ricoperti dal sangue di Shocker, dando l’impressione che il suo corpo non fosse più nero con vene bianche, ma rosso con vene nere.

Tutti i presenti non sapevano cosa dire o fare, eccetto guardare in completo shock e paura.

Venom smise di ridere e lanciò un ruggito in aria, mentre la pioggia continuava a cadere e un fulmine illuminò la scena.

Una volta che smise di ruggire, Venom puntò lo sguardo verso Fujimori e Nakano i quali sobbalzarono a vedere Venom punta il suo sguardo verso di loro.

Venom si ricordò di ciò che disse All Might il giorno in cui sconfisse All For One. Fu trasmesso in tutte le TV.

Un sorriso maligno apparve sul suo volto.

Qual miglior modo per annunciare che Bakugo sarebbe stato il prossimo… se non citare la famosa frase di All Might?

Puntò un dito contro la telecamere “Tu…” Nakano e Fujimori sobbalzarono “Tu sei il prossimo!”.

Quella frase sembrò far uscire tutti i presenti dal loro shock, dato che Naomasa urlò “P-prendetelo! Prendetelo!”.

Gli Heroes e gli agenti saltarono addosso a Venom il quale, non rimase lì fermo a non fare niente, e balzò via sparando un tentacolo a un palazzo là vicino iniziando a volteggiare via, mentre un altro tuono risuonò.


Dormitori della 1-A.

Gli studenti non dissero nulla.

Non fecero nulla.

Era tutti troppo scioccati per dire nulla.

Capirono subito a chi era rivolta quella frase appena detta da Venom… un oscura parodia della frase detta da All Might quando sconfisse All For One.

Si voltarono verso Bakugo, e quando lo videro non poterono spalancare gli occhi.

“Kacchan…” mormorò Midoriya, terrore e preoccupazione ben evidenti nella sua voce. 

Bakugo stava tremando, gli occhi spalancati dal terrore.

Quella frase… era diretta a lui.

Venom aveva detto… che il prossimo a morire per mano sua… sarebbe stato Bakugo.

   
 
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