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Autore: hunterd    04/09/2009    8 recensioni
Draco Malfoy ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari e la sua cerchia ristretta.
Anche Edward Cullen ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari.
Cosa potrebbe succedere se entrambi si affidassero al loro migliore amico per risolvere una questione d'amore?
E se per risolvere tale questione, pensassero che trascorrere una
settimana con l'amata dell'altro potrebbe aiutare?
A dimostrare che esiste qualcuno più orribile di un mago purosangue snob ed egocentrico?
O qualcuno più orribile di un vampiro terribilmente affascinante e pieno di sè?
Riusciranno nel loro progetto?
Cosa dovranno subire rispettivamente le povere Hermione Granger ed Isabella Swan, per mano di questi due pazzi egogentrici, per ricredersi su di loro e poter arrivare ad amarli?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Sto giocando con i personaggi Edward/Draco e mi piace da matti!!

 


- Il cibo non è di tuo gradimento, Isabella?
- No è la compagnia. Quella mi ha fatto passare l'appetito.
Alla luce delle candele la sua bellezza risplendeva ancora di più. Il biondo dei capelli raccoglieva bagliori di luce.
- Peccato... perchè la tua, invece, mi ha risvegliato più di un appetito...
Due occhi grigi la fissavano allusivi. Eppure, non avevano perso parte della loro freddezza. Forse, se fossero stati dorati... ma che diavolo andava a pensare?!
- Pensi che se Edward Cullen sapesse dove sono, potrebbe davvero rammaricarsene?
Il bicchiere da cui stava sorseggiando del vino era andato in mille pezzi.
- Non voglio sentire quel nome sulla tua bocca...
E aveva tutta l'aria di pensarlo davvero. Se le erano sembrati freddi prima, i suoi occhi, ora erano come due lame d'argento. Duri e freddi.
Le era sembrata una buona idea distogliere l'attenzione da lei, tirando in ballo Cullen. Forse ora un pò meno... però non aveva nessuna intenzione di darlo a vedere.
- Mi è parso di capire che se sono qui... è colpa sua! Penso di ...
Aveva respinto la sedia con forza e le si era avvicinato. L'aveva afferrata e tirata in piedi senza troppo riguardo.
- Non sei qui per fare domande. L'unica cosa che devi sapere è che sei qui, Isabella.
Sperava ancora non per molto. Qualcuno l'avrebbe cercata... forse uno dei primi sarebbe stato proprio Cullen... dato che di solito, preso dalla sua ossessione per lei, non la perdeva di vista!
I loro visi erano troppo vicini e stava cercando di allontanarsi. Ma lui non era dello stesso parere.
- E sei qui per un motivo ben preciso...
Arrossire non era la reazione che avrebbe voluto mostrare. Ma come sempre, invece, era successo.
- Neanche se rimanessi l'ultimo uomo sulla terra, potrei pensare di...
L'aveva detto anche a Cullen. E lui aveva riso divertito, affermando che la frase poteva funzionare se avesse detto l'ultimo vampiro... non uomo!
- Di...?
Non l'avrebbe spinta a dirlo. Il solo pensarlo già le metteva i brividi.
- Dividere il mio letto? Soddisfare i miei desideri? Vivere l'esperienza più eccitante della tua vita?
L'aveva costretta ad appoggiare il viso contro il suo torace. Poteva sentire il battito del suo cuore. Forte e regolare.
Quando era stata stretta ad un altro torace, il silenzio più totale l'aveva colpita.
Voleva liberarsi, ma lui glielo impediva. Anzi, ora le sue mani stavano accarezzandole la schiena. Possessive e indifferenti al suo volere.
Neanche Cullen aveva osato toccarla, dal momento che non voleva.
- Smettila!
Aveva spinto con più forza, senza però ottenere maggiore successo.
- Non hai alcun diritto di toccarmi!
Il mento appoggiato sulla sua testa, l'abbraccio era diventato meno possessivo. Ma sempre forte, per tenerla prigioniera.
- Un mago Purosangue come me, non ha bisogno di diritti per portarsi a letto una semplice umana come te. Lo fa e basta.
Che razza di bastardo! Della peggior specie! Ma non esisteva proprio! Si sarebbe battuta fino all'ultimo sangue piuttosto che...
Questa volta, quando ancora aveva spinto con tutte le sue forze per liberarsi, le aveva permesso di allontanarsi.
- Ma chi ti credi di essere per poter dire una cosa del genere? Tu sei completamente fuori di testa!
Non sembrava minimamente turbato dalla sua rabbia.
- Un mago Purosangue? E allora? Pensi di poter usare questa tua diversità per poter avere tutto quello che vuoi? Anche una persona?!
Si era addirittura riseduto. Le gambe accavallate...
- Assolutamente sì. Se sono dotato di poteri che non tutti possiedono, un motivo ci sarà...
Stava fingendo. Non era possibile che fosse così spietato.
Non lo era nemmeno Cullen, un essere che per sua natura era sicuramente più bestiale di qualsiasi umano!
- Accio bicchiere.
Aveva afferato con naturalezza un altro bicchiere e si stava versando altro vino.
- Stai mentendo.
- Perchè dovrei, Isabella?
Aveva ripreso a sorseggiare vino, tranquillamente, come se stessero parlando del tempo.
- Perchè nessuno potrebbe essere così meschino...
Una luce aveva brillato nel suo sguardo.
- Forse inizio a capire... siccome l'insulso non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo con te, consenziente o meno... pensi che non possa averlo io, quel coraggio, che in fin dei conti sono umano come te!
Lo aveva pensato? Forse sì... e lo stava realizzando solo ora...
- Bè, andrai incontro ad una sorpresa amara... io quel coraggio lo possiedo. Credo fermamente nella mia superiorità...
La stava provocando... e lei ci stava cascando. Non poteva essere così davvero!
- Non starò qui un minuto di più ad ascoltare queste assurdità!
Non aveva mosso un dito. E lei aveva fatto due passi indietro, verso la porta.
- E dove vorresti andare?
- Ovunque, tranne che in tua presenza!
Una risatina come risposta le aveva provocato un brivido lungo la schiena.
- Facciamo così, allora. Dimostrami che non sono superiore a te e io ti lascerò andare.
Si era nuovamente alzato. Questa volta però per venirle semplicemente di fronte.
- Trova il modo di andartene da qua, da casa mia e io non ti verrò più a cercare...
La stava trascinando in una sfida impari.
- Sai benissimo che non potrei mai trovare il modo di lasciare questo posto!
Come se non ci avesse già provato! Ma ogni cosa, le porte, le scale, le finestre... rispondevano solo ad un comando magico! Non osava immaginare cosa avrebbe trovato fuori...
- Perchè?
- Perchè non posso competere con la tua magia!
Tutto si aspettava tranne che scoppiasse a ridere in quella maniera.
- Siete tutte uguali! Vi indignate perchè ritengo di essere superiore a voi... ma quando vi chiedo di dimostrarmi il contrario... siete le prime ad ammettere che le cose stanno realmente così!
Non aveva mai provato un desiderio così forte, come ora, di uccidere qualcuno.
Nemmeno quando aveva trovato quel dannato vampiro in camera sua!
- Accio gelato.
Per le mani ora aveva una coppa strapiena di gelato.
- Visto che hai deciso di trattenerti ancora un pò in mia compagnia... desideri del gelato?
La coppa era tra loro. E con un dito ora ne stava leccando un pò. Senza smettere di fissarla con aria strafottente.
Probabilmente aveva intuito il suo gesto nello stesso momento in cui lo stava mettendo in pratica.
Di fatto, la coppa di gelato era finita addosso a lei, anzichè a lui. E le stava colando dentro la scollatura di quel dannato vestito che aveva indossato sotto la minaccia di non indossare nient'altro diversamente!
- Avrei molte idee su come aiutarti con questo disastro...
E lo sguardo maniaco che aveva ora, non lasciava dubbi su come l'avrebbe aiutata...
- Ma per tua sfortuna... o furtuna... credo dipenda da che punto di vista lo si guardi...
Le aveva afferrato il mento con due dita.
- Questo dopocena l'avevo promesso a qualcun'altro...
Un bacio delicato le aveva sfiorato una guancia. Prima che lei potesse ritrarsi.
- Ma non starò via molto... tornerò in tempo per rimboccarti le coperte.
Se avesse potuto, lo avrebbe ucciso, davvero.
L'aveva presa per mano. E in un attimo erano di nuovo in camera sua, nella stanza di quel maniaco.
- Nel frattempo, considerati a casa tua.
Le aveva rivolto un inchino degno del miglior gentiluomo e si era come al solito volatilizzato.
Ci aveva provato, più per caparbietà, che per speranza.
Ma la porta e le finestre erano invariabilmente sigillate.
Non poteva fare altro che aspettare il ritorno del suo carceriere.
E sperare che il dopocena si rivelasse abbastanza soddisfacente da non volerlo ripetere anche con lei.
E sperare soprattutto che, qualcuno in particolare, a casa sentisse già la sua mancanza.

XXXXXXXXXXXXX

- Rivoglio - i miei - vestiti!
Avrebbe voluto essere più aggressiva. Ma, con solo un asciugamano addosso, le riusciva difficile.
- Andava bene il bagno? Sai, di solito Jasper lo prepara solo per me... quindi non ha difficoltà con la temperatura dell'acqua.
Lo odiava, con tutta sè stessa. Lo odiava come non aveva mai odiato prima nessuno!
- L'odio è un sentimento che, con l'eternità a disposizione, tendi a dimenticare...
- Potrei odiarti per tutta l'eternità.. ne sono sicura! E adesso, rivoglio i miei vestiti!
- Probabilmente Jasper avrà utilizzato un termometro... quel ragazzo è davvero un genio! Io, forse, non ci avrei mai pensato!
Maledetto! Stravaccato di traverso su quella poltrona, impegnato a fissare fuori dalla finestra, non prestava quasi attenzione a ciò che diceva!
- Vuoi ascoltarmi, maledizione! Rivoglio i miei vestiti...
Finalmente l'aveva guardata.
- Se non sbaglio c'erano dei vestiti in bagno...
- Ma non erano i miei!
- E allora?
- Io - voglio - i - miei!
Lo aveva scandito come se dovesse spiegarlo a qualcuno un pò tardo.
- Cosa non va in quelli che hai trovato?
O per Dio! Ma quanto dovevano andare avanti?
- Almeno fino a che non avrò una risposta alla mia domanda...
Perchè non poteva avere un momento in cui un suo pensiero fosse veramente solo suo?!
- Come la fai lunga, Mione. Ho fatto solo una domanda... perchè non rispondi e basta?!
- I vestiti in bagno non sono i miei.
- Okay... proviamo alla tua maniera complicata... la risposta "non sono i miei" non fa altro che soddisfare la parte oggettiva del problema, ossia: è inconfutabile che non sono i tuoi vestiti... quella che voglio io è la risposta alla parte soggettiva del problema: cosa hanno che non va?
- Non sono i miei.
Si era messo a sedere. Con un' espressione meno svagata e più spazientita.
- Va bene. Proviamo, allora, alla mia maniera... più diretta.... eccoli, i tuoi vestiti!
Stava indicando un mucchietto di cenere, frammista a pezzettini di tessuto bruciacchiato, nel camino.
- Hai bruciato i miei vestiti?
La rabbia le aveva fatto salire di un'ottava il tono di voce.
- Sì. Tanto puoi indossare quelli che ci sono in bagno.
Non ci aveva pensato un attimo. Era piombata in bagno, li aveva afferrati e si era fiondata al camino.
- Bruciali pure... poi però non ti lamentare se ci saranno delle conseguenze.
Si era fermata. Adesso la voce era decisamente più gelida. Anche l'atmosfera nella stanza sembrava più gelida.
- Non avevi nessun diritto di bruciare i miei vestiti. Quei vestiti, io, me li sono guadagnati.
- E' solo per questo che non vuoi indossare gli altri? Perchè non te li sei guadagnati? Questa è la risposta?
Si era voltata a guardarlo. Non aveva più quell'aria persa che ogni tanto assumeva.
- Già... ora sono un pochino più presente... e tu mi stai sottovalutando un'altra volta, Mione.
- Sarà perchè, tu, hai tutta l'aria di essere uno che non sa neanche cosa voglia dire doversi guadagnare qualcosa...
- Essere ricchi non è un difetto... essere testardi in mia presenza...
Le aveva rivolto un'occhiata davvero minacciosa.
- ... ecco, questo è un difetto... potresti indossare quei vestiti? Avrei voglia di uscire...
La sua indecisione era durata pochi secondi. Il tempo necessario per ritrovarselo addosso.
- Non capisco... qual'è la parte che non ti è chiara?
L'aveva intrappolata appoggiandosi alla mensola del camino con le braccia.
- Che io per natura, per status, per "diritto" posso disporre di voi umani? Che posso farti indossare ciò che più mi piace e che tu non puoi farci niente?
I suoi occhi esprimevano insofferenza.
- Come può la tua mente così razionale non accettare una verità così inconfutabile? Ci sono i vampiri, esseri superiori e ci sono gli umani... semplici esseri a nostra disposizione.
Era tornato a guardarla con un espressione che non presagiva nulla di buono.
- Vuoi un esempio più facile da capire? Qualcosa che conosci già? Non esistono forse maghi Purosangue e maghi Mezzosangue? Non è forse vero che i primi, per loro natura, sono migliori dei secondi? Perchè lo puoi negare finchè vuoi, ma alla fine una differenza c'è... altrimenti non vi sareste affannati tanto, tu ed il tuo amichetto, per fare fuori Voldemort.
Neanche Malfoy si era spinto così lontano. Alla fine anche lui si era accorto di come questo pensiero fosse pazzesco e non veritiero.
- Bene, parliamone di Malfoy... dato che si affaccia così spesso nei tuoi pensieri.
Conosceva Malfoy?
- Non personalmente...
- Non parlerò di lui con te.
- Perchè?
- Perchè di no!
- Non mi sembra abbia mai cambiato idea su quello che ti ho appena esposto...
Non era vero... qualcosa era successo... ancora non se lo spiegava nemmeno lei.
- Ah... ora capisco... non stiamo parlando di Lucius... stiamo parlando del figlio... Draco, giusto?
Non parlerò di questo con te.
- Lui ha leggermente riveduto le sue convinzioni... quindi...
Non parlerò di questo con te.
- Pensi che dopo averti conosciuta, avrei dovuto cambiare idea anch'io?
Vaffanculo!
Un ringhio basso e minaccioso era seguito al suo invito. Poi le si era fatto ancora più vicino, troppo per non avvertire un brivido. Aveva cercato comunque di allontanarlo, anche se sapeva che avrebbe avuto le stesse probabilità, cioè zero, di spostare un macigno.
- Pensi davvero che io non sia superiore a te?
Si stava sforzando di non pensare quello che pensava davvero.  
E lui era tornato ad incalzarla. I loro nasi che quasi si sfioravano. Sentiva sulla pelle nuda delle spalle il gelo delle sue braccia.
- Dimostramelo qui, ora. Mettimi fuori gioco e io ti lascio andare.
Era una lotta impari! Anche se avesse potuto usare la magia.
- Non si tratta di lotta impari... o di magia... si tratta del fatto che se tu non puoi nulla contro di me è perchè sono superiore a te. Superiore e basta, Mione...
Le aveva sfiorato una spalla, una carezza leggera, prima di allontanarsi e ritenere il discorso chiuso.
L'attizzatoio era volato nella sua direzione e avrebbe dovuto colpirlo come se fosse stata una lancia. Invece, girandosi di scatto, lo aveva afferrato al volo e stretto nella sua presa micidiale. Per essere poi piegato, come se fosse uno stuzzicadente - non un pezzo di ferro - e gettato in un angolo.
Si ritrovava al punto di partenza con lui.
- Che poi, in questo frangente, è indossare quei vestiti.
Maledetto! Stava indicando i vestiti che avrebbe voluto bruciare. Ma non finiva così...
- O no, effetivamente potrebbe finire anche peggio dal tuo punto di vista... potrebbe finire che mi passi la voglia di uscire e che me ne venga un'altra... che, se tu indossassi quei vestiti, comporterebbe il toglierteli... ma se tu ti ostinassi a non indossarli affatto...  mi farebbe risparmiare tempo... saresti già come ti vorrei...
Decisamente lo sguardo aveva assunto un'espressione che non le piaceva.
Un'espressione che in altri occhi, più chiari... no, no... era la cosa più difficile che avesse mai dovuto fare: cercare di non pensare! A niente.
- Anche per me, in questo momento, è molto difficile non pensare a quello che ti farò esattamente fra quattro giorni... ma devo sforzarmi, se non voglio finire col farlo ora...
Il cuore aveva iniziato a batterle furiosamente! Quattro giorni... aspettava la luna piena!
- Oh, allora c'era scritto anche questo sul tuo libro... effettivamente con la luna piena il vostro sangue assume una sfumatura del tutto particolare... chissà perchè nelle leggende e nei film non ne parlano... la luna piena la legano solo ai licantropi...
Il sorriso era mozzafiato, come sempre. Ma, come sempre, non riusciva mai a renderlo meno inquietante. Era pericoloso, qualsiasi cosa facesse o dicesse.
- Mione, sono un vampiro... sono per forza inquietante e pericoloso... ma vedrai che fra quattro giorni lo sarò di meno...
Era serio e terribilmente... intenso.
- Tra quattro giorni conoscerai di me un'aspetto che potrà farti cambiare idea...
Lo sguardo che la percorreva non le stava lasciando alcun dubbio a quale aspetto si riferisse.
- ... e chissà, tu potresti colpirmi così tanto, che potrei arrivare a pensare di donarti la mia superiorità...
Mai! Questo mai! Lei credeva troppo nei suoi principi di eguaglianza!
Si era diretta in bagno, sbattendosi la porta alle spalle e aveva iniziato a vestirsi furiosamente.
Non la voleva quella superiorità, lei rivoleva solamente la sua vita. I suoi amici. E, forse, qualcuno che aveva dimostrato di essere sicuramente cento volte migliore rispetto a quell'essere abbietto che l'aspettava nell'altra stanza.

XXXXXXXXXXXXX


Il cellulare nella sua tasca vibrava insistente da due minuti buoni.
Che tempismo, Draco! Proprio ora che la sua ragazza era sul punto di vomitare anche l'anima.
Però a giudicare dai pensieri di Hermione - che non avrebbe voluto mostrarsi così debole di fronte a lui - forse la sua momentanea assenza le sarebbe risultata mille volte più gradita del suo aiuto!
- Torno subito.
Eccola ad augurarsi, ovviamente, che non potesse succedere. Bè... come darle torto? La performance e i discorsi di poco prima, erano degni davvero dell'essere più abbietto che il mondo avesse mai conosciuto...
A cinquecento metri scarsi si era fermato... una distanza sufficiente per sentire il profumo di Hermione ed esageratamente sufficiente per essere sicuro che lei non potesse sentire!
- Pronto...
- Finalmente! Dove sei?!
- Su un albero...
- Quindi non sei al Polo Nord...
- Ma non si può mai scherzare con te?!
- Non se hai per le mani la mia ragazza...
- Non è ancora la tua ragazza...
- Senti, vampiro dei miei stivali, ci metto mezzo secondo ad arrivare lì... vuoi vedermi veramente incazzato?
- E tu dove sei?
- In un pub...
- Dov'è che sei?!
- Ehi, si è girata anche la cameriera... cazzo ringhi così?! Hai deciso di rompermi un timpano...
- Hai portato Bella in uno di quei localacci che frequenti tu?!
- No... no è un amico... una piccola divergenza d'opinione...
- Draco?!
- ...
- Draco?!
- .... Sono dovuto uscire! Grazie a te, la cameriera iniziava ad essere molto curiosa...
- Perchè sei in un pub con Bella!? Non mezzo secondo, ma forse in cinque minuti scarsi posso essere lì e farti vedere com'è un vampiro veramente incazzato!
- Ma stai calmo... Bella è nella mia stanza, al sicuro...
- E tu, allora, cosa ci fai in un pub?
- Avevo bisogno di un goccetto... per soffocare una voglia improvvisa di gelato...
- Draco, ma che cavolo stai dicendo?
- Lascia stare... un giorno ti racconterò... e poi avevo bisogno di tirarmi su il morale...
- Perchè non me l'hai detto subito! Mi sento anch'io così... solo che io non posso andare in un pub e tirarmi su con un goccetto...
- Ah, ah,ah... grazie amico... mi ci voleva una sana risata...
- Eh!eh!eh!... a chi lo dici. Però, se stai così, vuol dire che anche tu l'hai già fatto...
- Già...
- .......
- .......
- Edward...
- Uhm....
- Mi sento una merda! E per pensarlo io...
- Idem!
- .......
- .......
- Hermione... come ha reagito?
- Malissimo... e le tue azioni sono in risalita...
- Idem Bella... malissimo... e le tue azioni decisamente in netta risalita...
- Allora ha parlato di me...
- No...
- E allora come lo sai... io ne sono certo perchè i pensieri di Hermione non conoscono censura per me...
- Ehi, amico, guarda che io sono un mago con la M maiuscola! Se permetti, la legilimanzia per me è come una seconda pelle...
- La che?!
- Lascia perdere, troppo lungo da spiegare ora... ti basta sapere che dopo il mio comportamento di poco fa, le giravano in testa ricordi di te che al confronto eri un fiorellino...
- Draco, quanto hai esagerato con lei...
- Quanto bastava a farla ricredere che peggio di un vampiro ci potrebbe essere un mago Purosangue...
- Ah, temevo ti fossi lasciato trasportare... scusa un attimo.... grrrrrrr!
- Ehi, perchè questo ringhio?!
- Un'aquila...ma se l'è filata prima che la beccassi... su questo cavolo di ramo sono scomodo!
- Scusa, Edward, realizzo ora: ma se tu sei su un albero... Hermione dov'è?!
- Qualche albero più in là... decisamente più in là, non può sentire, stai tranquillo... sta vomitando...
- Come sta vomitando! Quanto cazzo hai esagerato, TU, EDWARD?!
- Ma sei scemo a gridare così?! Lo sai cosa vuol dire per le mie orecchie? E poi, ti pare che esageravo così tanto da farla stare male?! Anche io ho calcato la mano giusto perchè le balenasse l'idea che peggio di un mago Purosangue ci potrebbe essere un vampiro! Adesso sta male perchè mi sono fatto una corsetta... scusa, ma te l'avevo detto che avevo bisogno di sgranchirmi le gambe, dopo dieci di immobilità in  quella dannata cripta!
- E sul fatto della trasformazione?
- Ehi... ancora con questa fissa?!
- Bè... non è che diventare un vampiro abbia poi così tanti lati negativi... potrebbe farci un pensierino...
- Vuoi provare? Capiresti che non è tanto semplice...
- No, grazie! Già  mi accusano di essere "freddo" così... figurati dopo!! Eh!eh!eh!
- Il tuo senso dell'humor fa di te un inglese fatto e finito... anzi, se me lo risparmi, magari continuo... e ti rispondo...
- Prego, Mrs americano = faccio ridere solo io...
- Meriteresti che non ti dicessi un bel niente... ma sono già stato abbastanza cattivo stasera... perciò... Hermione non vuole la mia superiorità... vuole tornare alla sua vita, dai suoi amici... e forse anche da qualcun'altro...
- Ha pensato questo?!
- Esatte parole... anche se un pò, te lo devo dire, mi fa incazzare... scusa, non può paragonarti a me! Eppure, prima che smettesse di pensarci, avrebbe voluto, ad un certo punto, che i miei occhi fossero stati grigi e non dorati...
- Guarda bello... se allora vogliamo proprio essere sinceri... prima, qualcuno a caso, mi ha visto mezzo nudo... stai sereno perchè la parte esposta non era "sotto" la vita... e non è che la cosa l'abbia lasciata proprio tanto indifferente... quindi...
- Quindi...?!
- Quindi... si augura lo stesso che tu ti insospettisca della sua assenza... la scena che si è creata nella sua mente, dopo la mia performance di mago arrapato, è quella di te che sfondi la porta della mia camera da letto!
- Sai che inizio a credere che il tuo piano possa funzionare davvero...
- Perchè, scusa, avevi dei dubbi?!
- Ehm...
- E ti sei fatto coinvolgere lo stesso!
- Ehm...
- Senti, lascia perdere... comunque, sicuramente in questo momento ci vedono come il minore dei mali...d'altronde la tua è in balia di un mago arrapato, vendicativo, privo di qualsiasi morale....
- e la tua di un vampiro che ritiene completamente fuori di testa... e per giunta arrapato da lei e dal suo sangue...
- A proposito, come va la tua sete?
- Sotto controllo... ho tanto di quel plasma in frigo, da fare trasfusioni all'intero mondo animale!... e la tua libidine?
- A casa mia l'acqua fredda scorre a fiumi...
- Eh!eh!eh!
- Eh!eh!eh!
- Seriamente... non basta, Edward. Essere considerati il minore dei mali... alla fine di questa settimana dovranno brillare solo le nostre qualità positive!!
- Che, nel tuo caso, sarebbero Draco?
- Perchè le tue? Parliamone...
- ......
- ......
- Appunto... il vuoto...
- Appunto... il vuoto anche per te...
- Passiamo oltre, Draco...
- Mi sta bene...
- Senti... stasera Rosalie non ci sarà... aveva un impegno inderogabile con Alice. Abbiamo rimandato a domani.
- Penso non faccia molta differenza... piuttosto... sei sempre dell'idea di baciarla?
- Ci puoi giurare... ho scommesso con Emmet che le piacerà anche!!
- Tu sei fuori... o forse è più fuori lui...
- E tu con Daphne?
- Tutto risolto... ho convinto Blaise che non è un mio ritorno di fiamma... che devo baciarla solo per esigenze di "copione"...
- Salutamelo Blaise... è un sacco che non si fa vedere!
- Già... sempre in giro per lavoro... comunque... ha scommesso centomila galeoni che non le piacerà più come una volta...
- Lo ha fatto lui... di sua spontanea volontà?!
- Sì.
- E' pazzo... ha un'idea dell'impegno che ci metterai in quel bacio adesso?
- Per forza, non solo è mio cugino, ma ha diviso la stanza ad Hogwarts con me per sette anni... non può non sapere come sono fatto!!
- Contento lui... accidenti!... Hermione se ne sta andando, ti devo lasciare...
- Come se ne sta andando? E dove?!
- Che domande... a cercare un punto in cui possa smaterializzarsi!
- Oh bè, allora prenditela con calma... l'ho reso impossibile in un raggio di duecento chilometri intorno al castello... e lei è a piedi!
- Sai che funziona veramente? Era così sorpresa... un pò anch'io!
- Senti razza d'un cretino... cosa credi, che abbia studiato magia per corrispondenza?!
- Ah, ah, ah,ah,ah... Perchè ci caschi sempre Draco?
- E tu, perchè invece di fare il simpatico, che non ti riesce per niente bene fra l'altro, non pensi alla mia ragazza prima che qualche bestia feroce se la mangi! Alza le chiappe e valla a prendere!!
- E tu torna dalla mia... invece di ubriacarti come un vecchio barbone!!! Potrebbe succederle di ogni mentre non ci sei!!
- Questo è vero... davvero ha dell' incredibile quello che le succede... pensa che per tentare di tirarmi una sberla, a momenti si ammazza...
- Perchè la sberla?
- L'ho chiamata piccolina, mi ha detto di non chiamarla così, allora le ho chiesto se preferiva Isabella...
- Ma sei diabolico...
- Tu invece... un angioletto...
- Touchè... vuoi sapere del primo tentato ceffone di Hermione?
- Sentiamo... poi, però, andiamo... prima che una delle due si metta nei guai veramente...
- Mi apostrofa con una parolaccia, le dico che le donne non le dicono... ribatte che se non me ne sono accorto siamo nel xx secolo, le donne lo fanno e gli uomini non hanno concubine... rispondo che gli umani hanno la mania di precisare... e sono essere inutili... esclusi i presenti...
- E io sarei quello diabolico?!
- Ehi, ma hai un'idea di quanto corre Hermione? E svelta poi... per tenere d'occhio Bella, non devo fare tutta questa fatica!
- Ti lamenti tu?! A me sembra di avere tra le mani una bomba ad orolegeria... non saprai mai quando si caccerà nel prossimo casino!!
- Ehi, parla bene della mia Bella...
- Guarda che hai iniziato tu con Hermione...
- Va bè... tu, io... adesso devo andare! Ne discutiamo un'altra volta... Hermione fra un pò arriva in Canada di questo passo!
- Giusto... anch'io farò bene a sentire cosa vuole Pansy... mi è arrivato un gufo con un suo messaggio...
- Pansy! E' successo qualcosa?
- Non penso... sarebbe venuta di persona... fammi leggere... tu intanto raggiungi Hermione...
- ...............
- ...............
- ...............
- Edward... ci sei?
- Sì...
- Tutto a posto. E' solo che Pansy non ne può più di sentire Bella che la insulta...
- Perchè la sta insultando?
- Perchè non capisce come faccia a lavorare per uno come me e trovarmi anche simpatico...
- Bè, un pò è vero... non che lavora per te... che ti trova simpatico!
- Che pirla quando fai così... piuttosto... Hermione?
- Sta per ricevere una brutta sorpresa... sono a dieci metri da lei... anche perchè sta pensando che forse - per un miracolo - sono davvero morto liberando il mondo della mia presenza...
- Già... forse non sarebbe poi così male il mondo senza uno come te...
- Senti Mrs Simpatia...vuoi che me la beva stanotte, la tua ragazza, alla tua salute?!
- E tu, vincitore del premio "Vampiro burlone" anno 2009, vuoi che alla tua ragazza non mi limiti a rimboccare le coperte, ma mi ci ficchi sotto con lei?!
- Provaci e...
- Provaci tu e...
- Bip, bip...
- Merda... cos'ha sto aggeggio, adesso! Perchè ti ostini ad usare - e farmi usare!! - queste scemenze da babbani...
- Bip, bip...
- E' la batteria... anche il mio è scarico... sta bippando come il tuo... vuol dire che sta per cadere la conversazione!
- Allora, Edward, in due secondi ti riassumo un concetto importante: vedi di tenere i tuoi bei dentini lontani dalla mia ragazza!!
- E tu vedi di non fare il coglione con la mia o se no le uso per impiccarti le coperte sotto cui ti vuoi ficcare!
- Coglione ci sarai tu...
- No, tu...
- No, tu...
- No, tu...
- Guarda che sei proprio un vampiro testa di c....
Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip. Batteria scarica. Telefono morto.
Adorava Draco. Mai come in lui aveva trovato un alter ego perfetto. E soprattutto, solo a lui avrebbe affidato Bella ad occhi chiusi! Nonostante tutte le cazzate che si dicevano... e che avrebbero continuato a dirsi, era il suo migliore amico... un'ancora di salvezza in questa dannata eternità.
Peccato che non la pensasse così la ragazza a cui si era parato dinnanzi, sbucando dai rami sopra di lei, spaventandola a morte.
- Mi fa piacere vedere che stai meglio...
Al pensiero di "peccato invece che tu non sia morto!", lo spavento stava lasciando posto alla solita grinta.
Si piegava, ma non si spezzava. Il proverbio citato da Draco alla voce "se fosse un proverbio" era davvero azzecato!
Un pò gli stava venendo la curiosità di scoprire cosa avrebbe potuto davvero piegarla. Non ci riusciva nemmeno la sua natura diversa, il suo essere vampiro. Forse questo era dovuto al fatto che nel mondo magico le creature diverse come lui abbondavano. Lei ci era abituata.
Non come Bella, che aveva dovuto fare i conti con una diversità che mai avrebbe pensato esistere. Ogni tanto ancora scorgeva un'ombra di terrore quando incrociava il suo sguardo. E lo faceva stare male da morire.
Perchè non era riuscito ad avvicinarla come avrebbe voluto? E sì che si era dimostrato più che perfetto con lei. Aveva fatto di tutto per farle capire che era pazzo di lei. Che avrebbe fatto qualsiasi cosa lei gli avesse chiesto.
Harry, Ron come vorrei vedervi apparire in questo momento! Invece è riapparso questo dannato vampiro... perfettamente a suo agio anche sotto questa maledettissima pioggia!
Harry? Ah, già... Potter... doveva tornare al presente... e pensare alla ragazza di Draco... doveva riportarla al castello prima che le venisse un accidenti... però l'idea di farla stare ancora male... ma d'altronde come poteva fare diversamente?
- Vieni, rientriamo.
Anche se buio, la sua vista aveva colto il pallore di Hermione.
- E' una tortura vero? O c'è un' altra spiegazione a questo tuo correre senza senso, portando anche me!
Non era proprio una tortura... più una sua esigenza... ma non poteva di certo spiegarglielo.
- Preferisci una passeggiata sotto la pioggia?
Era bagnata fradicia. Negli ultimi cinque minuti effettivamente si era messo a diluviare.
- Sì.
Risposta degna di lei. Anche la definizione "schiacciasassi" si stava rivelando veritiera. Andava dritta per la sua strada. Non importava quanto le costasse.
- Potrebbe essere un'idea. Nel frattempo, potremmo fare due chiacchiere. Magari sul fatto che ti avevo chiesto di non pensare ad una persona in mia presenza.
- Harry ti farà rimpiangere ogni singolo momento di quello che mi stai facendo passare.
Poteva anche essere, ma non ne avrebbe avuto il tempo.
Comunque... cosa doveva fare adesso con lei? In teoria, incazzarsi come una belva perchè aveva rinominato il suo amico. Ma fare lo stronzo a tempo pieno si stava rivelando difficile.  
"E' solo per una settimana, è solo per una settimana, è solo per una settimana..." il mantra inventato da Draco da usare nei casi d'emergenza. Era un momento d'emergenza.
Hermione avrebbe passato l'inferno per colpa sua solo per una settimana e non un giorno di più...
Okay.... ricominciamo... si va in scena!
- Allora, tanto vale che metta in conto anche questo.
Se l'era caricata in spalla, ignorando la sua vibrante protesta fatta di inutili calci, pugni, minacce e si era messo a correre per tornare al castello.


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"E' solo per una settimana, è solo per una settimana, è solo per una settimana..."
Bella avrebbe passato l'inferno per colpa sua solo per una settimana e non un giorno di più...
Era solo il secondo giorno e già si trovava in emergenza. Non era più il Draco di una volta.
Tutta colpa di Hermione e del sentimento che provava per lei. L'assurdo era che non gli aveva permesso di mostrarle quanto era cambiato.
Aveva fatto di tutto, ma lei non aveva mostrato alcun segno di averlo notato.
Le volte che si era recato in visita a Blaise, al Ministero, non gli aveva concesso il benchè minimo sguardo.
Aveva ignorato i suoi messaggi. Aveva rifiutato i suoi inviti.
Insomma, continuava a considerarlo il Mago Purosangue dei tempi di Hogwarts.
L'ennesimo schianto dietro di lui l'aveva riportato al presente. Cazzo, un'altra delle statuette a cui sua madre teneva quasi più di lui!. Di questo passo non ne sarebbe rimasta una! E non aveva voglia di sentire Narcissa...
" Un lupo travestito da agnello", Edward ci aveva azzeccato in pieno con lei. Anzi, una tigre travestita da agnello!
La ragazza di fronte a lui, di fragile, aveva solo la figura sottile e due occhi da cerbiatta. Ma in quanto ad animo...
Chissà cosa l'avrebbe potuta trasformare davvero in un agnellino...
Comunque, ora doveva proteggere il servizio di sua madre e la stessa Bella dal farsi male. Ci mancava solo che si tagliasse e si sprecasse un pò del suo prezioso sangue.
- Protego Inversus!
- Tanto, prima o poi, riuscirò a prenderti.
Forse in un'altra vita... magari quella da vampira che Edward avrebbe voluto offrirle... un pò la invidiava. Avrebbe avuto la possibilità di averlo per sempre al suo fianco... il suo tempo con lui invece avrebbe avuto una fine.
Pazienza, l'importante è che ci fosse ora, un alter ego perfetto a cui affidare Hermione. Sarà anche stato un pò fuori, però uno fuori di cui si fidava ciecamente. Era il suo migliore amico, indiscutibilmente.
- Perchè Isabella vuoi rendere il tuo soggiorno qui più spiacevole?
Aveva ritirato fuori l'espressione extraminacciosa. Quella che aveva già avuto effetto una volta.
Fortunamente, dopo anni di vero utilizzo ad Hogwarts, non gli era difficile metterla in pratica ora.
- Ti ho già detto che non brillo in quanto a pazienza?
Le si era avvicinato. L'aveva liberata dall'incantesimo e prima che potesse ricominciare l'aveva afferrata per i lunghi capelli.
Senza farle veramente male, ma stringendo quel tanto che bastava perchè lei non potesse allontanarsi.
- Quindi ora ti offro due possibilità. La prima: puoi tentare di colpirmi ancora, al che io sarò costretto ad immobilizzarti nuovamente come sto facendo ora. Sappi però, che ogni volta, la tua vicinanza mi induce sempre più in tentazione. Potrei non arrivare a sabato, come mi sono ripromesso per darti il tempo di conoscermi meglio, ma soddisfare prima le mie voglie.
- Non arriverò ad essere ancora qui sab...
L'aveva strattonata leggermente. Davvero. Non avrebbe mai rischiato di ritrovarsi i denti di Edward nella giugulare!
- La seconda: io sbrigo del lavoro che ho trascurato per via del tuo arrivo. Tu ti accomodi su quel divano, di fronte alla mia scrivania.Ti rilassi o leggi un libro o ti godi la vista.
Quest'ultima ipotesi Edward non l'avrebbe apprezzata... ma se lo conosceva bene - e lo conosceva bene! - anche lui non avrebbe perso l'occasione di pavoneggiarsi davanti ad Hermione.
Anche in questo erano molto simili... entrambi erano narcisisti fino al midollo!
Aveva avvicinato la bocca al suo orecchio. Questo l'aveva fatta irrigidire. Erano decisamente molto vicini.
- Pensaci molto bene Isabella...
L'aveva sentita tremare leggermente e l'avrebbe voluta rassicurare anzichè minacciare. Decisamente non era più quello di una volta!
- Penso che... leggerò un libro.
Brava ragazza. Almeno per le prossime ore avrebbe avuto un pò di tregua. E si sarebbe potuto concentrare su come spiegare a sua madre perchè le sue preziose statuette - non magiche, perciò irreparabili, accidenti!! - erano finite in mille pezzettini.





ATTENZIONE: le recensioni stimolano la scrittura e non creano dipendenza.


Chiunque voglia può utilizzare questo avviso nelle sue ff.

Nelle mie non è un invito a lasciare recensioni ad ogni costo (scrivo perchè mi piace, poi se piace anche ad altri... ben venga!!), ma semplicemente la condivisione di una delle tante demenzialità rapportate al fumare che mi sono venute in mente da quando ho smesso... (sigh! a volte mi manca anche la scritta malaugurante: Il fumo uccide/crea dipendenza!! Però resisto...).


Spazietto autrice:

GELB_AUGEN: diciamo che per l'introduzione al capitolo mi sono ispirata alla tua recensione . Perchè, effettivamente, hai fatto un quadro chiarissimo di questa ff e del suo contenuto. Però, come nuovo genere, devo dire che mi ispira tantissimo nello scrivere perchè a volte (vedi anche altre mie ff, quindi mi tiro in ballo da sola!!) diventa un pò "pesante" mantenere un tono sempre serioso e più drammatico/introspettivo. Invece, come qui, il poter alternare momenti seri a momenti comici/demenziali (senza sconfinare nella parodia vera e propria, genere che peraltro adoro!) rende molto più varia e meno impegnativa la narrazione. Sul fatto dei caratteri, come avrai visto, mi trovi d'accordo. D'altronde, se vuoi inserire i personaggi originali in un contesto più comico (quando invece nell'originale fanno tutto, tranne che essere comici!!) per forza di cose ti trovi a doverli modificare nei comportamenti. Ho cercato, comunque, di non discostarmi troppo da quelle che sono le loro caratteristiche principali, però è indubbio che risultano un pò ooc. Però, sono curiosa di sentire un tuo parere proprio al riguardo: fra i quattro protagonisti, quale ti sembra il meno ooc? Perchè ce n'è uno in particolare che io "sento" molto... vediamo se lo esprimo anche nel descriverlo qui, in questa ff.
Per il tuo ultimo cruccio, cioè se le coppie tradizionali "scoppieranno"... non avverrà! Ma per un motivo molto semplice ed egoista... sono troppo affezionata al pairing Draco/Hermione per scioglierlo!. Nonostante mi sia lanciata anche nella categoria Twilight con una Edward/Bella, il mio primo amore è stato e rimarrà per sempre il fandom Harry Potter.
Ora ti lascio, dato che sarò riuscita anche ad annoiarti probabilmente e spero di risentirti presto.
DIADEANGELS94: sono contenta che trovi divertente questa ff una vera fan di Edward... perchè, per essere sincera al 100%, io sono più una "slytherin" dipendente... quindi è più facile per me rapportarmi a Draco che non ad Edward... però, come vedi, l'idea che potessero essere amici piaceva molto anche a me, così l'ho messa nera su bianco!! A presto.
GIULIABARON: e a me fa piacere che ti piaccia sempre più... e come vedi continuo spedita... a presto.
FEDE72: non voglio anticipare... però è ovvio che prima o poi le due scopriranno cosa hanno combinato... cosa succederà e come si ritorcerà sui due ometti... bè, ho un paio di ideuzze su cui devo riflettere ancora un pò... eh!eh!eh!... a presto.
  
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