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Pacchetto: Baci di dama

Genere: Sentimentale

Luogo: Una libreria

Quel venerdì pomeriggio Hermione uscì alle cinque dal suo ufficio, cosa assai rara da quando aveva iniziato a lavorare al Ministero.  

Invece di tornare subito a casa decise di fare una passeggiata per Diagon Alley, dopo una lunga settimana di lavoro aveva proprio bisogno di rilassarsi.  

Dopo aver guardato distrattamente le nuove scope da corsa, che di sicuro avrebbero fatto impazzire Harry e Ron, nella vetrina di Accessori di prima qualità per il Quidditch e i nuovi vestiti esposti da Madama McClan, entrò al Ghirigoro, il suo negozio preferito da quando aveva comprato per la prima volta i libri di magia prima di andare a Hogwarts.  

Osservò quasi con nostalgia le librerie che contenevano i testi scolastici, per poi raggiungere gli scaffali che contenevano le nuove uscite. 

Un libro attirò la sua curiosità ma, quando allungò una mano per prenderlo, un’altra sfiorò involontariamente la sua per cercare di prenderlo a sua volta nello stesso momento.  

Entrambi si voltarono di scatto ritraendo la mano.  

“Malfoy?”

“Uh l’impiegata modello del Ministero a quest’ora è già fuori dall’ufficio?” 

Hermione sbuffò al sarcasmo dell’ex compagno di scuola.  

“Io, a differenza tua, lavoro sodo tutta la settimana e me lo posso permettere!”

“Tranquilla che il posto da futura ministra non te lo ruba nessuno eh!”

Hermione si rimangiò a stento una rispostaccia.  

Prese il libro che stava guardando in precedenza, leggendo il riassunto sul retro della copertina, per poi riportare l’attenzione su Malfoy.  

“Da quando t’interessano libri del genere?” gli chiese, in un misto di sarcasmo e curiosità, non aspettandosi una vera risposta.  

“È un regalo. Per la mia fidanzata.” Le rispose Draco, osservando la sua reazione. Non si spiegava nemmeno lui il perché glielo avesse detto. 

“Ah giusto. Il rampollo di casa Malfoy cerca di riabilitare il nome della sua famiglia annunciando il fidanzamento con Astoria Greengrass. Le pagine di gossip del Profeta si sono sbizzarrite!”

“Quella cretina della Skeeter…”

Hermione rise della sua faccia imbronciata.  

“Ma non era amica tua?” 

Draco rimase sorpreso di non aver mai sentito Hermione ridere, ma soprattutto del fatto che la sua risata gli piaceva. Astoria invece non rideva mai. Era sempre così attenta all’etichetta!  

“Ma figuriamoci… è stato divertente vedere i pettegolezzi su di te e i tuoi amichetti finire sul giornale, ma eravamo solo ragazzini!” 

“Quindi se ti capitasse l’occasione adesso non lo rifaresti?”

Draco si stupì di una simile domanda. 

“No, non lo rifarei. Ora se non ti dispiace…”

Fece per prendere un’altra copia del libro dallo scaffale per liquidarla ma si accorse che l’unica rimasta era quella che Hermione teneva ancora in mano.  

La ragazza se ne accorse e prima che lui potesse dire qualcosa gliela consegnò.  

“Serve più a te che a me!” 

Draco provò a ribattere, ma Hermione liquidò la faccenda con un gesto. 

“Un libro è sempre un ottimo regalo!” 

Siccome però Malfoy non si decideva a darle ascolto, Hermione decise di fare di testa sua. Lo afferrò per un braccio e un attimo dopo si erano smaterializzati davanti alla cassa. Il tempo che il ragazzo realizzasse cosa fosse successo che Hermione gli sfilò il libro dalle mani consegnandolo alla cassiera.  

“Mi può anche fare un pacco regalo per favore?” 

Draco molto imbarazzato da quella situazione non poté fare altro che pagare il conto.  

“Nel corso degli anni il tuo caratterino non è proprio cambiato… comunque grazie, Grager!” 

“E di cosa? Lo so che per un Malfoy può sembrare strano, ma la gentilezza verso gli altri per me è una cosa normale!” 

Draco non seppe cosa rispondere, una delle rare volte in vita sua, così si limitò a seguire Hermione fuori dalla libreria.  

Percorsero un breve tratto di strada fianco a fianco in silenzio, se qualcuno che non li conosceva li avesse visti non avrebbe mai pensato che fossero due persone che non si sopportavano fino a pochi minuti prima.  

Arrivati davanti al Paiolo magico, Hermione si fermò. 

“Io adesso devo andare. Spero che il tuo regalo piacerà ad Astoria!” 

Draco per un momento ebbe la tentazione di invitarla a bere un caffè ma poi cambiò idea, scuotendo la testa imbarazzato.  

“Che diavolo mi prende?!” pensò rimproverandosi. 

“Certamente, i miei regali sono sempre azzeccati! Te ora torna pure a casetta da Lenticchia!” 

Hermione fece un sorriso amaro. Era pur sempre Draco Malfoy, che cosa si aspettava?  

“Ti rilascio un’esclusiva per la tua amica Rita Skeeter, io e Ronald ci siamo lasciati!” esclamò quasi con rabbia, prima di smaterializzarsi con un sonoro crac! davanti a lui.  

Draco rimase qualche secondo a fissare il vuoto, chiedendosi per quale assurdo motivo fosse contento che la Granger avesse lasciato quell’idiota di un Weasley. Di certo non spifferare il succoso gossip a quella giornalista da quattro soldi. 

Con un sospiro rimosse quei pensieri dalla testa per poi decidersi a tornare a sua volta a casa.  

*

Una settimana più tardi Hermione ricevette un gufo a casa, cosa strana visto che di solito tutta la posta le veniva consegnata in ufficio.  

Con curiosità aprì il pacco appena arrivato, e rimase a dir poco sorpresa nello scoprire che conteneva il libro acquistato da Malfoy, ancora fasciato con la carta della libreria. Sperava in una spiegazione, ma la busta allegata conteneva solo una pagina ritagliata dalla Gazzetta del Profeta, più precisamente si trattava della rubrica di gossip della settimana gestita da Rita Skeeter. Gli diede una lettura veloce e in quel momento cominciò a capirne il senso. Quell’articolo era la dimostrazione che Malfoy non aveva venduto la notizia che lei e Ron si erano lasciati. Ma perché lo aveva fatto? E quel regalo destinato alla sua fidanzata perché alla fine lo aveva mandato a lei?  

Di sicuro avrebbe fatto di tutto per scoprirlo, ma intanto un impercettibile sorriso aveva incurvato le sue labbra. Forse alla fine Draco Malfoy era davvero cambiato.