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Autore: Dian87    22/05/2005    1 recensioni
Non saprei descriverla, sono sincera, anche perché è stata una delle mie prime storie
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4- IL GIGLIO E L’EPILOGO
La ragazza si fermò: senza il giglio non poteva vivere.
- Guarda che ti faccio, Giglio bianco.- rise l'uomo, facendo per strappare un petalo, ma tirandolo appena.
La ragazza si strinse il braccio con la katana, dolorante, guardando le sue amiche. Yendo Ikkyu rise nel vederla così, ma non si accorse di Tessaiga, la spada di Inu Yasha, che gli staccò di netto la testa dal collo. Il dolore finì come Inu Yasha prese in mano il giglio e liberò le amiche di Giglio bianco. Le bambine corsero da Giglio bianco, abbracciandola, e Inu Yasha le mise il fiore fra i capelli, gentilmente.
- Bambine... non piangete...- sussurrò dolcemente la ragazza.- Sapete dove sono i vostri veri genitori, piccole?-
Le bambine annuirono.
- Riuscirete a tornare da loro, vedrete, fatevi accompagnare dal corso nero: d'ora in avanti questa scuola di ikebana sarà chiusa.-
Le bambine andarono a malincuore a preparare le loro cose. Inu Yasha sollevò delicatamente la ragazza e l'abbracciò e le accarezzò la testa, lei ricambiò l'abbraccio mentre le lacrime le rigavano il volto. Inu Yasha la portò fuori dall'edificio della scuola, portandola in una radura.
- Giglio bianco,- disse Inu Yasha.- ho capito, ora... solo ora... aishiteru.-
- Ho paura dei miei sentimenti, Inu Yasha, dove mi porteranno?- chiese la ragazza, stringendosi all'hanyou.
- Ovunque ti portino, ci sarò io con te, sempre.-
- Tu devi seguire i tuoi desideri, non i miei.-
- Il mio desiderio è di restare con te, Giglio bianco.-
Intanto il giglio della ragazza si stava tingendo di un tenero rosa, seguendo i sentimenti della sua portatrice. Inu Yasha le sollevò il volto, asciugandole delicatamente le lacrime.
- Non piangere, Giglio bianco, ci sono qui io.-
- Mi chiedo che fine faranno le mie amiche, se i loro genitori le accetteranno...-
- Non preoccuparti, Giglio bianco, ce la faranno. Piuttosto, guarda che il tuo giglio ha cambiato colore.-
La ragazza prese delicatamente il fiore tra le mani.
- La mia maledizione...- sorrise.- cambia colore così come cambiano i miei sentimenti, questo fiore mi ha accompagnato fin dalla nascita, posto da mia madre come difesa.-
- Come?-
- Ora che Yendo Ikkyu è morto, anche la barriera è svanita e posso ricordare il mio passato e... la morte dei miei genitori.-
- Mi dispiace...-
- Non dispiacerti, in fondo sono sempre stata forte dentro e riuscirò a far passare il dolore e l'odio.-
- Giglio bianco, io sarò sempre con te.-
- Inu-chan... ora il mio nome è Giglio rosa.- lo corresse gentilmente.
- Cosa farai, ora?-
- Andrò in un'altra scuola di ikebana, lì c'è un maestro che ho conosciuto tempo fa in un incontro ai vertici.-
- Allora non resterai qui, ma verrò con te.-
- No, tu devi seguire i tuoi sogni, come ti ho già detto e io starò al sicuro, sta' tranquillo.-
Inu Yasha strinse Giglio rosa a sé e la baciò dolcemente sulla bocca, chinandosi su di lei. La ragazza si abbandonò nella stretta e al suo bacio. Dopo il bacio, Inu Yasha la tenne stretta a sé.
- Ora è meglio se andiamo, Inu-chan, entrambi gli itinerari saranno molto lunghi.- disse Giglio rosa.
- Andiamo, ma ti accompagnerò.-
- No, questa storia ti ha già preso troppo tempo.-
I due giovani tornarono indietro e Giglio rosa medicò gli amici di Inu Yasha che, con sua somma sorpresa, si ripresero il giorno seguente. Giglio rosa raggruppò le sue cose e fece ancora un giro per l'ex-scuola. La ragazza sentì un pianto e si chinò su un fagotto.
- Povera piccola,- disse la ragazza.- anche tu sei stata rapita da quel mostro, vero?-
La ragazza finì il giro e tornò indietro per salutare i suoi nuovi amici.
- Addio, Giglio rosa, e stammi bene.- le disse Kagome.
- Dove starai?- le chiese Sango.
- In un'altra scuola di ikebana, lì c'è un maestro che conosco e che mi aveva già invitata a raggiungerlo.-
Miroku si avvicinò pericolosamente alla ragazza e osservò il fagotto.
- Che ne farai di questa neonata?-
- Non può conoscere i suoi genitori e loro non la conoscono, quindi, a meno che non li trovi, la porterò con me.-
- Statemi bene.- disse Shippo alle due ragazze e porse un fiore alla neonata, una rosa bianca.
- Non mancheremo.- rispose la ragazza mentre Shippo metteva il fiore sulla coperta della piccola.
Tutti se n'andarono, ma Inu Yasha rimase un po' di più, dicendo agli altri che li avrebbe raggiunti. Prese la mano libera della ragazza, siccome con l'altro braccio Giglio rosa teneva la bambina.
- Sei sicura di voler andare sola con lei?-
- Sì, Inu-chan, non preoccuparti.-
La neonata agitò le manine per attirare l'attenzione.
- Che c'è, piccola Rosa bianca?- le chiese Inu Yasha.
La neonata gli diede un frammento della Shikon no Tama e entrambi sorrisero. Dopo Inu Yasha circondò con un braccio la vita di Giglio rosa e la baciò dolcemente.
- Ritornerò da te.- le disse.
- Lo so, Inu-chan, lo so.-
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Aishiteru = ti amo
  
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