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Autore: Erule    29/01/2022    3 recensioni
Sirius sta vagando per i corridoi di Hogwarts mentre aspetta che James abbia finito di allenarsi a Quidditch. Ha sempre trovato incredibilmente noioso ogni tipo di sport, quindi per bilanciare il fatto che James, secondo il suo modesto parere, stia in questo momento perdendo tempo, ha deciso di dirigersi verso la Sala Grande giusto per cercare qualche compagna di stanza di Lily per parlare un po’ o al limite Remus, sebbene sia molto probabile che in questo momento si trovi in biblioteca a studiare, a differenza sua. Un altro che ama perdere tempo, in effetti.
[Storia partecipante al contest "Platonic relationship" indetto da LadyPalma sul forum "Writing games"].
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Sirius/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Spazio personale

Storia partecipante al contest Platonic relationship
indetto da LadyPalma sul forum Writing games.
 
Sirius sta vagando per i corridoi di Hogwarts mentre aspetta che James abbia finito di allenarsi a Quidditch. Ha sempre trovato incredibilmente noioso ogni tipo di sport, quindi per bilanciare il fatto che James, secondo il suo modesto parere, stia in questo momento perdendo tempo, ha deciso di dirigersi verso la Sala Grande giusto per cercare qualche compagna di stanza di Lily per parlare un po’ o al limite Remus, sebbene sia molto probabile che in questo momento si trovi in biblioteca a studiare, a differenza sua. Un altro che ama perdere tempo, in effetti.
All’improvviso, un vortice di capelli rosso fuoco ti supera e ti rendi conto che è Lily, la ragazza di James, per cui anche tu provi, tuo malgrado, dei sentimenti alquanto forti. 
«Lily! Ehi!» la chiami, ma lei continua a correre, imperterrita. «Ehi, ehi, ehi, che sta succedendo?» le chiedi, il tono di voce incredibilmente dolce, mentre la prendi per le spalle, cosicché smetta di correre e sia costretta a guardarti negli occhi, invece. 
Lei deglutisce, dapprima cercando di rifuggire il tuo sguardo, ma poi ti osserva e noti che i suoi grandi occhi verdi sono umidi di lacrime. Le mostra con fierezza, perché non porta una mano alla guancia per asciugarle, ma dal modo in cui scuote continuamente la testa capisci che si vergogna di mostrarle a te.
«James è agli allenamenti» ti risponde secca, ma verte in uno stato di agitazione e lo noti dalle sue dita tremanti che, piano piano, si stanno avvolgendo attorno alle tue mani, che si trovano sempre sulle sue spalle.
«Sì, lo so. Gli è successo qualcosa?» le domandi e per un attimo, un secondo infinito, il panico t’invade il petto al solo pensiero.
«No, no!» Lily s’affretta a rispondere, forse per non farti preoccupare. «È solo che lui non c’è. Insomma, so che non è colpa sua, ma lui adesso non c’è e io avrei tanto bisogno di parlare con lui» ti dice.
Allora tu le rivolgi un sorriso delicato, come forse nessuno mai ti ha visto fare.
«Puoi parlare con me.»
Lily allora ci pensa su e lo sai perché si sta mordicchiando le labbra, come fa sempre quando sta riflettendo su qualcosa di vitale importanza, tipo un tema di qualche materia che segue solo lei.
«Non posso tornare a casa» butta allora fuori lei, prima di deglutire un’ampia quantità di saliva in modo rumoroso, mentre fissa un punto imprecisato di fronte a lei, ma dietro alle tue spalle. Continua a non guardarti.
«Cosa?» ti senti dire, ma solo ora noti che sta tenendo una lettera stropicciata nella mano destra e cominci a mettere insieme i pezzi. 
«Petunia non vuole vedermi. Non posso tornare a casa per le vacanze di Natale, dovrò rimanere a Hogwarts. Non sarebbe neanche così male, se non sapessi che James invece tornerà a casa, con te peraltro, quindi significa che rimarrò totalmente sola» spiega. Poi si lascia sfuggire dalle labbra un risolino isterico che non le hai mai sentito produrre e quasi ti spaventa. «Non è patetico? Mia sorella non vuole avere nulla a che fare con me, ma io sono qui a piangere perché rimarrò da sola durante le vacanze! Sono ridicola.»
«Non dire mai più una cosa del genere su te stessa, Evans» replichi determinato, quasi furioso, in effetti. Forse perché sembra quasi che sia tu la causa per cui James dovrà tornare a casa e di conseguenza la lascerà da sola o forse è davvero perché lei dovrebbe smettere di sottovalutarsi una vuota per tutte. 
Allora, finalmente, lei ti guarda. Ha degli occhi incredibilmente verdi come degli smeraldi, non li avevi mai visti da così vicino. Non ti era mai stato concesso. Non eri mai riuscito a entrare nella sfera del suo spazio personale e ora questo successo ti rende quasi euforico. Ha le guance bagnate, ma ha smesso di piangere e ti sta fissando sorpresa, le labbra dischiuse come se ti avesse appena dato un bacio. Oh, se solo l’avesse fatto per davvero! L’avresti già portata via di lì, le tue mani sarebbero salite freneticamente sulla sua schiena, le sue si sarebbero ancorate ai tuoi capelli lunghi, il suo respiro caldo contro la tua bocca finalmente, finalmente, nascosti dalle ombre del castello, mentre fuori ci sarebbe stata la pioggia. Invece, le sue labbra rosse sono ancora lì di fronte a te, incredibilmente invitanti per un lupo famelico come te, bramoso e affamato di qualunque angolo di pelle lei voglia offrirti. 
«Scusa» dice allora, sbattendo le palpebre, due secondi dopo, che a te sono sembrati invece due minuti e infatti ora non ti ricordi nemmeno più cosa tu le abbia appena detto.
«Senti, se vuoi, posso tornare a casa da solo a Natale. Non sarebbe neanche un gran sacrificio in realtà, dato che James non ti lascerebbe mai qui da sola» dici, alzando le spalle.
«Sei gentile Sirius, ma non credo che tornare a casa di James, dove ora sei ospite, senza di lui, sarebbe una mossa vincente. Me la caverò, come sempre» replica, tirando su col naso.
Inclini la testa leggermente di lato, socchiudendo gli occhi. Lily ti imita e ora sembrate due ragazzini che stanno giocando nel bel mezzo dei corridoi di Hogwarts. Non è mai successo visto che prima di un anno fa non siete mai neanche stati amici, ma ora lo rimpiangi.
«Sei sempre così maledettamente logica, Evans» dici, con un sorriso sghembo. Lily ridacchia.
«È solo una delle mie migliori qualità.»
«Le altre sono saccenza e superbia, per caso?»
«Ehi!» esclama lei, ma sorridendo, perché sa che stai scherzando. Finge, però, di essersela presa, quindi si divincola delicatamente dalla tua presa e questo ti fa provare un senso di vuoto e freddo alle mani. Per fortuna lei non si allontana, quindi continui a rimanere nella sua sfera di spazio personale.
T’infili le mani in tasca per sopperire alla mancanza delle sue dita attorno alle tue, poi le lanci un’occhiata.
«Sai, per un attimo ho pensato che mi stessi incolpando» dici.
«Di cosa?»
«Del ritorno a casa di James. Hai proprio calcato quella frase: “Con te, peraltro”.»
«Oh, no, no, no!» dice Lily e la sua mano sinistra si posa sul tuo petto. Mano sul cuore. Non credevi che un gesto del genere potesse fare così tanto male. «Non intendevo per nulla quello! Anzi, in realtà mi dispiace che tu te ne vada, semmai. Credevo che lo sapessi, a questo punto» dice, con le labbra leggermente imporporate.
Le mostri un ghigno ampio, rivelando i canini, ma la felicità dura poco.
«Ricordami perché hai scelto di stare con lui e non con me» le dici. Lily sospira, facendo per togliere la mano dal tuo petto, ma tu la blocchi subito avvolgendo le dita attorno al suo polso. Ti lancia un’occhiata truce.
«Potrebbero vederci.»
«Rispondimi.»
«Sirius.»
«Non mi importa. Dimmelo.»
«E va bene! Non sei affidabile. Sei contento, adesso?» sbotta Lily.
«Mi stai davvero liquidando con qualcosa che potresti dire anche di James?» le domandi, gli occhi sgranati per l’incredulità.
«Avevo dei dubbi su di lui, ma da quando mi ha rivelato i suoi sentimenti per me, ha smesso di andare dietro alle altre ragazze e questo è successo più di un anno fa. Tu, invece, da quando mi hai fatto quella dichiarazione da ubriaco, tengo a puntualizzarlo ancora una volta, sei stato con più della metà delle mie amiche.»
«Non che siano tante» borbotti, ma lei finge di non averti sentito. «Ti sei mai chiesta perché?» le chiedi e Lily scuote la testa. «Perché non potevo averti, quindi tanto valeva cercare altrove! Forse, se ci mettessimo insieme, potresti cambiare idea.»
«Puoi assicurarmelo?» ti chiede allora Lily. La sua mano è ancora sul tuo petto e brucia come se te lo stesse marchiando a fuoco. Il suo sguardo ti sta silenziosamente implorando di darle una risposta che porrà fine una volta per tutte ai suoi dubbi e ora ti rendi veramente conto che lei vorrebbe disperatamente fidarsi di te. «Sirius, non posso perdere quello che ho con James solo perché forse noi potremmo funzionare come coppia. Quindi te lo chiedo di nuovo: puoi assicurarmelo?»
Ma non può. Glielo confermi con il tuo silenzio, la risposta più orribile che un uomo potrebbe mai fornire a una domanda del genere, anche se vorresti urlarle che può fidarsi di te. Eppure, il fatto che le parole restino spezzate anche nella tua stessa gola ti fa comprendere che non ci credi nemmeno tu.
«Lo sospettavo» ti dice allora lei, levando la mano dal tuo petto con un sorriso amaro.
«Lils?» la chiama James, alle tue spalle. La vedi asciugarsi le lacrime con un pollice, prima di correre da lui, sicuramente zuppo di sudore dopo gli allenamenti, la divisa ancora addosso. «Ti ho cercata dappertutto, stai bene?» le chiede, poi ti lancia uno sguardo, che tu non ricambi.
La senti distrattamente che gli risponde: “In realtà qualcosa è successo, ma per fortuna c’era qui Sirius a consolarmi”, prima di andare via, le mani in tasca che ancora sentono freddo.
Lui non lo sa, ma prima di andare via, Lily si è voltata per lanciargli una lunga occhiata, non potendo fare a meno di pensare che certo, James non era lì per via degli allenamenti e non per suo volere e che alla fine Sirius l’ha incontrato per caso nei corridoi, ma lui c’era. Avrebbe solo voluto la sicurezza della sua presenza per sempre, come in quel momento, ma non poteva e Lily, che aveva già perso sua sorella, non riusciva a immaginare un mondo in cui perdeva sia James che Sirius.











Angolo autrice:
Buonasera a tutti! :3
Ho scritto questa storia praticamente subito dopo aver letto del contest, un po’ perché la bellissima idea di LadyPalma mi aveva stregata e un po’ perché ero tornata con la testa a fantasticare di nuovo sul mondo di Harry Potter. Pubblico la storia solo stasera, perché ci ho messo del tempo per revisionarla. Volevo solo spiegare un paio di cose riguardante la storia qui, sperando di non dilungarmi troppo. Innanzitutto, voglio dichiarare che sono un’appassionata shipper dei Jily dal primo momento in cui ho letto di loro, ma ho sempre trovato divertente scrivere di Sirius e Lily insieme ed erano perfetti per questa storia, dato che James sarebbe potuto essere il loro antagonista principale, in qualche modo. Lui è il motivo per cui non si mettono insieme o almeno questo è ciò che si dicono ad alta voce per tutto il tempo, ma alla fine è chiaro che non è lui il cattivo della loro storia. Ho cercato sempre di focalizzarmi sui loro gesti, soprattutto sul modo in cui si toccano, come se con la macchina da presa avessi potuto mostrarvi la scena in cui lo zoom era proprio sulle loro mani o sul petto o sulla dita. Volevo che avvertiste anche voi la bramosia dei due amanti e la disperazione del non potersi avere del tutto. Inoltre, l’inizio e la fine solamente sono stati scritti in terza persona e non solo dal punto di vista di Sirius, perché volevo che il lettore potesse vedere tutto, a differenza dei personaggi, per intercettare anche gli sguardi che a loro semplicemente sfuggono o che non riescono a comprendere del tutto. 
Non so quanto regga la storia di Lily che non può tornare a casa durante le vacanze, ma avevo bisogno di una scusa per farli parlare xD
Ad ogni modo, ho amato scrivere questa storia e spero che vi sia piaciuta. Fatemelo sapere, se vi fa piacere. 
Ringrazio ancora LadyPalma per aver condiviso la sua bellissima idea e per avermi lasciata partecipare.
Alla prossima!
E.
  
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