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Autore: Khailea    03/02/2022    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
Ryujin:
 
C’era voluto un po’ per riuscire a tornare al dormitorio, tra cambi d’autobus e varie fermate, ma alla fine tutti erano riusciti a superare la fatica e a tornare indietro.
Rahu avrebbe dormito nella stanza di Ryujin, anche se normalmente maschi e femmine dovevano rimanere separati, ma visto erano fratello e sorella nessuno avrebbe fatto storie.
Prima di andare nella propria camera il ragazzo si offrì di riaccompagnare Sharazade alla propria, assieme alla sorella che si rifiutò di lasciarli da soli.
-Grazie ancora per la splendida giornata…- disse la ragazza scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
-È stato un piacere, ci siamo tutti divertiti.-
-Magari potremmo rifarlo… io e te assieme.-
-Eeee non credo proprio.-
Rahu era alle spalle del fratello, e stava attenta a ogni cosa i due si dicevano, non facendosi problemi a commentare.
-Vuoi entrare per una tazza di thé?- chiese l’altra ignorandola.
-No ti ringrazio. È stata una giornata molto lunga e domani abbiamo scuola. Sarà meglio dormire.-
-Se veramente responsabile…-
-Già, il mio fratellone è responsabile. Quindi togliti qualsiasi idea tu abbia in testa e vai a dormire.-
Stavolta Ryujin faticò a trattenere una risatina, e si congedò con un rispettoso inchino.
-Buonanotte, Sharazade.-
La ragazza sorridendo fece lo stesso. -Buonanotte, Ryujin.-
-E buonanotte Rahu, ora andiamo.-
Senza tanti complimenti la ragazzina spinse Ryujin via da lì prima di perdersi in altre chiacchiere, fermandosi solo quando sentì la porta di Sharazade chiudersi. -Ok, dov’è la tua tenda?-
-Tenda? Non usiamo tende qui. È un dormitorio.-
-Oh, e tutto questo giardino?- chiese lei confusa.
In fondo erano abituati fin da piccoli a dormire sotto il cielo stellato, avvolti dall’abbraccio della natura e dai suoi suoni.
-È solo per bellezza, diciamo. Vieni, ti mostro la mia camera.-
Una volta arrivati l’espressione della sorella fu più o meno quanto Ryujin si era aspettato: delusione, uno sguardo spaesato e l’aspettativa fosse uno scherzo.
L’aveva avuto uguale identico la prima volta era entrato.
-Lo so, non è quello a cui siamo abituati.-
-É… confortevole… l’hai arredata bene.-
Si sentiva chiaramente quanto il commento fosse forzato. I mobili non venivano dalla loro terra, e gli odori dell’incenso erano una pallida imitazione della bellezza originale.
Ora che la guardava si sentiva dispiaciuto di fare stare la sorella lì, ma non c’erano altre opzioni.
-Allora… quanto pensi di restare?-
-Finché non tornerai.-
-Giusto…-
Dovevano affrontare questa conversazione, anche se non sapeva bene come.
Non aveva intenzione di tornare finché il padre non avrebbe cambiato idea. Non si sarebbe mai sposato con qualcuno che non amava.
-… allora… come stanno i nostri fratelli e sorelle?-
Avrebbe voluto tirarsi una sberla. Però voleva anche sapere come stavano gli altri…
-Stanno bene. I più grandi non hanno preso benissimo il fatto non sei ancora tornato, ma sai come sono fatti. In generale però manchi a tutti. Vorrebbero rivederti presto, ed è per questo che sono qui.-
-Immaginavo…-
Non poteva farne loro una colpa, il padre aveva cercato fin dall’infanzia di inculcare in tutti loro i suoi valori, e per quanto i suoi fratelli e le sorelle maggiore non fossero copie identiche a lui ne erano stati comunque influenzati.
Per loro un matrimonio combinato non era la fine del mondo, e non era nulla di inusuale.
I più piccoli giustamente non ci pensavano, era ancora troppo presto.
Rimanevano Ryujin, Rahu e un’altra loro sorella che aveva all’incirca la loro stessa età, e che quindi poteva comprendere cosa significasse volersi innamorare.
-Ange come sta?- chiese infatti sedendosi assieme a lei sul letto.
-Anche lei non ha preso benissimo la tua lontananza. Dice che dovresti sposarti e basta, che stai facendo stare male gli altri così. Un po’ la capisco, ma esagera solo perché ti vuole bene, come tutti noi.-
Ogni parola a riguardo era come una coltellata in pieno petto, eppure era comunque felice di sapere stavano tutti bene.
-Mancano tanto anche a me.-
-E allora torna. Rivedili. Sistemeremo la questione del matrimonio.-
-Ra-ra, lo sai che non è vero.- sospirò il ragazzo cercando di prenderle la mano, ma lei lo scacciò infastidita.
-Cosa ne sai?! Non hai nemmeno provato! Te ne sei andato e basta, lasciandoci soli!-
Lo sapeva eccome, aveva cercato moltissime volte di parlare con suo padre, di convincerlo e farlo ragionare, ma aveva una mentalità troppo chiusa in sé stessa per potere cambiare.
Il viaggio e la conseguente fuga erano stati la sua ultima spiaggia.
Rahu non poteva saperlo, perché aveva cercato di risolvere le cose da solo senza che i suoi fratelli ne fossero a conoscenza, per proteggerli ed evitare la discussione degenerasse.
Alla fine non aveva risolto niente, ma cos’altro avrebbe potuto fare?
Restare e sposarsi?
C’erano casi in cui la soluzione perfetta non esisteva.
-Rahu… siamo assieme adesso. Cerchiamo di goderci questi momenti. Non litighiamo per favore.-
La sorella non rispose, tenendo le braccia conserte attorno alle gambe e puntando lo sguardo verso la porta, ma non si allontanò quando lui si mise accanto, abbracciandola.
-Ti voglio bene… lo sai?-
-… sì… ma sei un testardo.-
Ryujin sorrise stringendola più forte. -Lo so.-
 
 
 
 
 
 
 
 
Lacie-astral:
 
-Lacie! È la serata Netlix! Vieni giù!-
Astral aveva già preparato l’intero salotto, con spuntini di ogni tipo, dolci e salati, tre coperte e tantissimi cuscini dall’insuperabile morbidezza.
Ormai era da qualche mese che i due avevano messo su questa tradizione, una volta a settimana organizzavano una serata solo per loro, a casa a guardare una serie tv.
La stanza era scaldata a dovere e tutto era in ordine, mancava solo la sorella.
-Lacie?-
-Sto cercando Leo nya!-
Sospirando Astral abbandonò la ciotola di pop-corn appena sfornati dirigendosi verso le scale, salendo fino alla camera di Lacie.
La ragazza era china sotto al letto, e aveva praticamente messo a soqquadro tutti i suoi vestiti.
-Sarà andato a farsi una passeggiata.-
-No no nya. Sento il suo odore, sta solo giocando nya.-
Raccogliendo alcuni vestiti Astral li appallottolò sul letto, rifiutandosi di occuparsene ora. -Puoi cercarlo dopo qualche episodio. Oppure si farà vivo lui.-
-Ma non voglio lasciare i giochi a metà nya.-
Però non valeva lo stesso con i compiti o con le pulizie. Purtroppo sapeva bene che la sorella non si sarebbe mai mossa senza prima avere trovato il gatto.
-Va bene, ti darò una mano a cercarlo.-
-Yee nya!-
-Tu continua a cercare qui, io guardo nelle altre stanze.-
-Va bene nya!-
Astral andò direttamente verso il bagno, conoscendo molto bene tutti i nascondigli di Leo.
Non era la prima volta che Lacie lo costringeva a cercarlo, e in ogni caso era soprattutto lui che si occupava della casa e della sua pulizia, perciò conosceva un trucco o due.
Si sentiva quasi come Nani di quel film Disney quando scovava la sorella nella lavatrice, e ironicamente fu proprio lì che cercò.
Leo era ancora un cucciolo e una volta l’aveva visto entrare e mettersi a correre come un criceto nella ruota. Anche stavolta lo trovò lì, solo che stava dormendo accucciato tra i panni appena lavati.
-Coraggio birbantello. Voglio scoprire se quei due si rimetteranno insieme.-
Afferrandolo con molta delicatezza lo costrinse a uscire da lì, tenendolo in braccio tornando in camera della sorella.
-Eccolo qui.-
-Leo nya!- Lacie si precipitò immediatamente verso di lui, prendendo il gattino e riempiendolo di coccole. -Ti sei nascosto bene eh nya? Solo Astry riesce a trovarti nya.-
-Forse se pulissi un po’ di più scopriresti i suoi nascondigli.-
-Perderei tutto il divertimento così nya.-
-… possiamo andare a vedere la serie ora?- chiese il ragazzo sfregandosi le tempie.
Lacie annuì precipitandosi verso la porta. -Certo nya! Muoviti, o inizio senza di te nya!-
 
 
 
 
 
 
 
 
Seraph:
 
Appena era tornata a casa Seraph si era subito precipitata a preparare un bagno caldo tutto per sé, usando i suoi sali migliori e rimanendo a mollo almeno per un’ora.
La giornata era stata fantastica, si era divertita e aveva provato molte delle attrazioni disponibili, ma anche avere una serata tutta per sé non era affatto male.
Era sicuramente più semplice avere un minuto intero di silenzio in quel modo, anche se era quasi noioso.
Stava cominciando ad abituarsi ad avere attorno tante persone, fino a qualche mese fa non ci avrebbe neanche dato importanza, invece ora non voleva trascorrere troppo tempo senza sentirle.
La maggior parte almeno, escludendo alcuni eccessivamente testardi, chiassosi e irrispettosi.
Quando l’acqua nella vasca cominciò a farsi tiepida capì era il momento di uscire, e asciugandosi si spostò nella propria camera per meditare un po’.
Aveva già salutato la fotografia del maestro all’ingresso, raccontandogli com’era andata la sua giornata.
Chissà cosa avrebbe detto, forse sarebbe stato felice vederla avere tanti amici.
Magari Astral gli sarebbe piaciuto.
Mettendosi a sedere sul tatami sgombrò la mente da ogni pensiero superfluo, concentrandosi sulla pace interiore.
Le immagini scorrevano libere sotto i suoi occhi, e il suo respiro regolare era in armonia con i battiti del cuore.
Sentì l’energia scorrerle nelle vene, i suoni della natura oltre la finestra circondarla, e la mente farsi pacifica e serena.
Prendendo un respiro profondo riaprì gli occhi, spostandosi verso la cucina per farsi una tisana.
Raccogliendo il cellulare ne approfittò anche per scrivere ad Astral.
-“Come va la serata Netlix?”- cominciò lei non aspettandosi rispondesse a breve, invece dopo nemmeno un minuto Astral aveva già scritto.
-“È partita un po’ a rilento. Lacie voleva portare il gatto”-
-“E tu che hai detto?”-
-“Niente, ma gliel’ho dovuto trovare. Ora devo andare, ci sentiamo dopo :*”-
-“Buonanotte :)”-
C’erano ancora alcune cose che la imbarazzavano, anche se stavano insieme da un po’.
Mandare delle emoticon a forma di cuore o con i baci era una di queste, come fare troppe smancerie in pubblico.
Prima di mettersi con lui non sopportava le coppiette che facevano così, e anche ora preferiva mantenere un buon costume all’aperto, anche se doveva ammettere, il pericolo di venire scoperti aggiungeva un certo non so che.
Però non era ragazza da smancerie eccessive, costanti baci e frasi d’amore.
Ogni tanto si preoccupava cosa ne pensasse lui, ma non si era mai lamentato del suo carattere, anzi le ripeteva quando gli piacesse.
Il pensiero la fece sorridere, e accorgendosene arrossì.
Quando la teiera soffiò si preparò rapidamente una tazza, accendendo il cellulare e mandando ad Astral l’emoticon di un bacio.
Forse non le dispiaceva essere più dolce, ogni tanto…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ailea-Khal:
 
Il rumore della televisione in sottofondo attutiva i gemiti che riempivano la camera. I vestiti erano sparsi sul divano e sul pavimento, dove Ailea e Khal erano aggrovigliati sotto una piccola coperta celeste.
I seni della ragazza erano illuminati solo dalla luce dello schermo, segnati dai morsi di Khal proprio come il collo.
-Sei meravigliosa…- sussurrò accarezzandole la guancia, passando la mano dietro la nuca e stringendole i capelli, avvicinandola a sé per baciarla.
Ailea non riuscì a rispondere, a malapena riusciva a guardarlo. Il piacere aumentava a ogni spinta e lei, appoggiando la testa contro il suo petto, si mordeva le labbra fino a farle diventare rosse.
Guardandola Khal sorrise pensando a quanto avrebbe voluto vederle sanguinare.
Ci pensò lui mordendole il labbro inferiore, leccando la ferita per poi morderla con ancora più forza.
Al gesto Ailea sussultò graffiandogli la schiena già segnata da innumerevoli segni rossi, provocandogli un intenso piacere.
Compiaciuta lo graffiò più forte, muovendo il bacino sentendo che le spinte del ragazzo aumentavano di intensità.
Il gesto ottenne il risultato desiderato quando lui la strinse con forza a sé, raggiungendo l’apice schiacciando il viso tra i suoi capelli.
Rimasero fermi qualche minuto, rallentando il proprio respiro ed i battiti del loro cuore.
-Vuoi ricominciare il film?- chiese Ailea ridacchiando, accarezzandogli i capelli.
Ormai avevano superato di gran lunga la metà.
-Se torniamo a questo punto, certo.-
Avrebbe voluto rimanere così per sempre, solo loro, tra quattro mura, nudi e avvinghiati, ma durò solo un’altra manciata di secondi, prima che Ailea si alzasse raccogliendo i vestiti.
-La trama sembrava interessante.-
-Ah sì? Quale era?-
Ailea ci pensò su un po’, lanciandogli la maglietta sul petto. -Mmh… una coppia che fa sesso?-
-Ahah, la trama sembra veramente interessante.-
Rialzandosi le diede una mano a sistemare le cose, abbracciandola alla vita poi la riportò sul divano, facendola stendere sopra di sé.
-C’è anche il seguito?-
-Sicuramente.- sorridendo gli passò le braccia dietro al collo, abbracciandolo tenendo lo sguardo rivolto verso la tv. -Hai tu il telecomando?-
-No.-
-Male, non ho voglia di alzarmi.-
-Resta qui allora. Lo ricominceremo un’altra volta.- disse Khal dandole un bacio sulla fronte.
Non trascorsero neanche dieci minuti che anche i gatti della ragazza, Morgana ed Ezio, li raggiunsero sul divano, accoccolandosi sopra di loro come se facessero parte dei cuscini.
-Direi non possiamo muoverci per il resto della serata ahah.- disse Ailea accarezzando il morbido pelo nero di Morgana.
-A me va più che bene.-
 
 
 
 
 
 
 
 
Alexander-Hope:
 
-Sono così felice che abbiamo trovato il tempo per uscire. Spero non sia un problema per te.- disse Hope mettendosi in fila per il film.
Appena erano tornati dal lunapark aveva chiesto ad Alexander se aveva voglia di andare al cinema assieme a lei.
Ovviamente lui aveva subito accettato.
-Non è mai un disturbo passare il tempo assieme, solo un piacere.- rispose baciandole la mano.
Non poteva essere più sincero di così.
Finalmente poteva avere un po’ di tempo con Hope tutta per sé, senza urla, schiamazzi o altre interruzioni.
Avrebbero guardato Orgoglio e Pregiudizio, personalmente Alexander non era particolarmente interessato, preferiva di gran lunga i libri ai film, ma non fece alcun commento a riguardo, soprattutto di fronte all’espressione contenta di Hope.
-Durante il tragitto in autobus ho visto un sacco di cartelloni pubblicitari di questo film. Volevo togliermi la curiosità.-
-Sicuramente sarà molto interessante.-
Conosceva già la trama, anzi probabilmente anche Hope la sapeva. Il biglietto costò poco, e i due si presero una porzione maxi di pop-corn e due bibite giganti.
-Sai, quando ero piccola e andavo al cinema con i miei genitori, chiedevo sempre di comprare le bibite con quei buffi coperchi a tema. Hai presente? Ad esempio per il film la bella e la bestia, sul coperchio c’era una miniatura di Lumiere.- disse la ragazza incamminandosi verso la sala.
-Non andavo spesso al cinema da piccolo.-
Subito si pentì della risposta. Poteva dirle che anche lui faceva la stessa cosa, ora chissà cosa avrebbe pensato…
Come c’era da aspettarsi la sala era piena di gente, coppie per lo più. I due avevano preso dei biglietti nelle file centrali, e accomodandosi Hope ne approfittò per scattare una foto assieme.
-La userò come sfondo del cellulare.-
Gli occhi di Alexander si illuminarono all’idea, e non riuscì a smettere di sorridere.
Ogni volta che Hope avrebbe acceso il telefono li avrebbe visti insieme.
-Io ho una tua foto.- disse mostrandole una fotografia scattata di nascosto.
-È splendida… quando l’hai fatta?-
-Non ricordo, ma eri così bella che ti avrei guardato per sempre.-
Arrossendo Hope sorrise sporgendosi verso di lui dandogli un bacio a fior di labbra, appoggiando la testa alla sua spalla quando il film cominciò.
Se avesse guardato nel cellulare di Alexander avrebbe visto centinaia di altre foto, scattate a ogni occasione.
Prima di andare a dormire le guardava una ad una.
Durante tutta la durata del film non riuscì a concentrarsi su altro se non sulla presenza di Hope accanto a sé.
Avrebbe voluto abbracciarla, stringerla con tutte le sue forze e proteggerla per tutta la vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
Sammy-Cirno-Annabelle-Nadeshiko-Johanna:
 
-Johanna passami un po’ di pop-corn, sto morendo di fame!-
-Miii non mangiarteli tutti Cirno!-
Al dormitorio della scuola Johanna aveva sperato di potere organizzare una tranquilla serata tra amiche, trascorrendola a guardare le foto e un video assieme, ma si stava rivelando più dura del previsto.
Nadeshiko e Cirno si stavano litigando il secondo pacchetto di pop-corn, e non era semplice trovare un film andasse bene per tutte.
-Che ne dite di un horror?- propose Annabelle spulciando tra i suoi preferiti. -Rec è molto carino.-
-Non penso vada bene per Sammy.- rispose Johanna scuotendo il capo. -Una commedia romantica non vi va?-
-Vediamo sempre quelle, guardiamo un film d’azione! Fast and Furious!- esclamò Cirno saltando sul letto, con accanto Nadeshiko contrariata.
-Non ho intenzione di vedere quella roba. Vediamoci la serie di friends.-
-Ma è la serata film, non serie.- puntualizzò Annabelle.
-È uguale. Poi non ci sono film interessanti.-
Se fossero stati a casa di Vladimir o di Alexander e Khal probabilmente avrebbero avuto una televisione ciascuna.
-Andiamo, cerchiamo di venirci incontro… non possiamo andare a dormire troppo tardi.- tentò di dire Johanna, pronta a fare un passo indietro sulla scelta dei film.
-Fast and furious!-
-Friends!-
Perlomeno Annabelle aveva rinunciato al film horror.
-Tu cosa vuoi vedere?- chiese sedendosi accanto a Sammy.
-Mmmh… un film Disney!-
-Oh! È una buona idea!- annuì Johanna contenta.
-Perché la sua idea va bene e la mia no?- protestò Cirno.
-Perché è un film adatto a tutti.-
-Anche friends lo sarebbe…- puntualizzò Nadeshiko incrociando le braccia. -… va bene anche Disney.-
-Quale mettiamo? A me piaceva la carica dei centouno.- propose Annabelle.
-A me Aladin.- disse Johanna.
-La bella addormentata nel bosco.- fece Nadeshiko.
-Big Hero six!- disse Cirno.
Sammy fu l’unica a rimanere in silenzio. Per lei un film come un altro andavano più che bene, ma era evidente fossero ancora ben lontane dal trovare un compromesso.
Johanna non aveva più le forze di combattere, ma Sammy provò ugualmente.
-E se li guardassimo tutti?-
 
 
 
 
 
 
 
 
Jack-Daimonas-Milton-Lighneers-Ayame-Vladimir-Zell-Grace-Yume:
 
La musica nel bar era alta quanto basta ad invogliare la gente a ballare, e abbastanza bassa da permettere loro di chiacchierare.
Milton, Daimonas, Jack, Zell, Vladimir e Grace appartenevano sicuramente a quest’ultimo gruppo, mentre Lighneers, Ayame e Yume erano impegnati a ballare, anche se Lighneers più che altro tentava la fuga a ogni momento possibile.
-Dopo una giornata al lunapark un cicchetto di vodka ci voleva proprio.- disse Vladimir tutto contento.
-È il tuo quinto.- puntualizzò Grace.
-Alla salute!-
Milton, Jack e Daimonas risero guardandolo, ormai abituati alla sua resistenza. Al contrario molti degli altri clienti lo guardavano preoccupati.
-Voi non prendete altro?-
-Basta una birra. Sono già abbastanza stanco.- rispose Zell scuotendo il capo, seguita da Milton.
-Anche a me una basta.-
-E tu Daimonas?- chiese Vladimir speranzoso.
-Un altro giro posso farlo.-
Anche più di uno, aveva una resistenza superiore all’alcol della maggior parte degli esseri umani, ma questo non significava certo volesse esagerare.
-Non farmelo ubriacare Vladimir.- scherzò Jack mettendogli una mano sulla spalla.
-Non prometto niente.-
Ordinarono un’altra bottiglia di birra, un paio di cicchetti di vodka e della coca-cola, per chi non voleva essere lasciato fuori senza ubriacarsi.
-Che dici, andiamo a ballare anche noi?- propose a un certo punto Jack guardando Daimonas.
-Non pensi sarei ridicolo?-
Non aveva mai ballato prima, non per davvero almeno, Jack però non sembrò preoccuparsene.
-Dubito andrai peggio di loro.-
Effettivamente nemmeno quello dei loro amici si poteva definire ballare: Yume era avvinghiata a tre ragazzi e Ayame tentava di imitarla con Lighneers, che fuggiva peggio di un’anguilla.
Il fatto che nessuno stesse dicendo loro nulla tranquillizzò Daimonas, che annuendo prese la mano del ragazzo, seguendolo al centro della pista.
-Adorabili.- disse Vladimir finendo anche il resto dell’alcol che gli avevano portato.
-Per stasera basta.- lo avvertì Grace, con la ferma intenzione di impedirgli di bere oltre.
Domani avrebbe sentito che sbornia.
-Perché non vai a ballare anche tu?-
-Sto bene qui, e non ho motivo di alzarmi.-
-Se vuoi un cavaliere ci siamo io e Zell.-
-Passo.- rispose rapidamente Zell.
-Wow, dillo più in fretta la prossima volta.- disse Grace lanciandogli un’occhiataccia.
-Ehi, nulla da ridire, ma nemmeno io voglio alzarmi.-
-Accidenti ragazzi, non sapete proprio divertirvi.- li rimproverò Vladimir.
-Se vuoi ballare vengo io.- disse Milton sorridendo. -La musica non è niente male.-
-Sai che c’è? Ci sto. Andiamo a scatenarci!-
Alzandosi Vladimir si precipitò assieme a Milton verso gli altri, lasciando solo Annabelle, Grace e Zell al tavolo.
-Tu non hai voglia di ballare?- chiese Grace sorpresa rivolgendosi ad Annabelle.
-Mi fanno ancora male i piedi da oggi pomeriggio.-
-Non preoccuparti. Sono loro a non essere normali.- disse Zell indicando il resto del gruppo, alzandosi poi dal tavolo. -Beh, io ne approfitto per tornare a casa. Voi che fate?-
-Vengo con te. Sono piuttosto stanca.- annuì Grace seguendolo.
-Penso verrò pure io. Non avvertiamo gli altri però?- chiese Annabelle titubando.
-Gli lascerò un messaggio nel gruppo.- rispose prontamente Grace, salutando Milton che aveva notato si stavano allontanando. -Voglio dormire almeno dieci ore.-
   
 
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