Gadeel ( In George's body )
È da ormai un po' di tempo che il giovane George McCall è dietro il bancone di quello che è il suo bar. Davanti a lui, il suo migliore amico Ridge. “ Sicuro di non aver sete? Guarda che offro io! “. Fa semplicemente il corvino dietro il bancone, mentre l’altro ride un po' per poi, in fine, arrendersi.
“ E va bene: dammi un drink, ma solo uno. Sai che non reggo molto le cose alcoliche “. Ride lievemente il giovane dalla chioma mogano, che da un po' di tempo a parer di George è strano: è cambiato in meglio. È più sicuro di sé, pensa, meno solitario e più amichevole. In oltre ha rivelato un amore per l’acqua che prima non ha mai manifestato.
“ Andata, te ne farò uno leggero “. Sentenzia il giovane barman, mentre il ragazzo dalla chioma mogano annuisce, rimanendo in attesa del proprio drink e guardandosi intorno.
“ Ti faccio i miei complimenti: alla fine, sei riuscito ad avviare un bar tutto tuo! Mi fa piacere “. Sentenzia, mentre l’altro ride lievemente mentre prepara un Margarita per sé e per l’amico. “ Come sta andando? “. Chiede poi Ridge, mentre il suo amico si volge verso di lui: posa il bicchiere sul bancone, bicchiere che di lì a poco Ridge prende tra le mani.
“ Ti ringrazio: sai, questo bar era il mio sogno di una vita intera, se sono riuscito a trovare il coraggio di buttarmi ed aprirlo ora lo devo a te, ai miei genitori ed al mio Angelo Custode “. Ridacchia un po', mentre invece Ridge si fa serio di colpo e dopo aver sorseggiato il proprio Margarita.
“ Angelo Custode? “. Chiede, mentre George annuisce.
“ Oh, si! Beh sai, sono un uomo piuttosto credente: credo che se non mi avessero aiutato Dio ed il mio Angelo Custode, non avrei mai avviato la mia attività! “. Sentenzia. Ridge lo osserva qualche istante, per poi annuire a sua volta.
“ Al tuo Angelo Custode, allora “. Alza il bicchiere come a brindare, per poi bere un sorso del proprio drink. Improvvisamente tuttavia, un lieve terremoto fa tremare l’intero edificio e le varie bottiglie poste sulle mensole, senza tuttavia farle cadere.
“ Ma che diavolo succede? “. Chiede più a sé stesso George, non capendo cosa effettivamente stia succedendo: un terremoto a Roma? Deve ammettere che gli sembra alquanto strano, un evento piuttosto singolare. Non fa in tempo a dire altro: una potente luce azzurra, che quasi accieca il corvino ma non Ridge, illumina letteralmente tutto il bar.
“ Oh! È arrivato “. Sentenzia come se nulla fosse il bruno, bevendo un altro sorso del drink e mentre, istintivamente George osserva la luce che, incredibilmente, non lo accieca, anzi: sembra quasi ipnotizzarlo. Il suo sguardo rimane fisso su quel bagliore azzurro, mentre una singola parola esce in fine dalle sue labbra.
“ Si “. Fa solamente così, di punto in bianco e recependo immediatamente i segnali mandatigli dal suo Angelo Custode. Ridge alza lo sguardo verso di lui di lì ad alcuni istanti, sorridendogli lievemente.
“ Ci si rivede “. Fa, mentre per qualche momento gli occhi di George si illuminano di una luce azzurra per poi, in seguito, stabilizzare il colore su un azzurro oceano. “ Ciao, Gadeel “. lo saluta, mentre alle sue parole il suo amico lo osserva qualche momento, per poi sorridere lievemente a sua volta.
“ Salve… “. Sussurra, prima di volgersi a preparare un Margarita per sé. “ … Gabriel “. Lo chiama solamente, mentre per un istante gli occhi di Ridge si illuminano di una luce azzurra e l’ombra di sei ali si materializza sul muro retrostante.
“ Sono curioso “. Inizia colui che, a quanto pare, non è più Ridge ma è Gabriel, l’Arcangelo del quale è il tramite perfetto. “ Perchè sei qui e, soprattutto, perché hai posseduto un umano? “. Chiede. A quelle parole George, o meglio Gadeel si volge verso di lui tenendo in mano il proprio bicchiere.
“ Beh… “. Inizia, sorseggiando il liquido al suo interno e gustandoselo come fosse il primo. “ … avevo voglia di scoprire com’è, avere un tramite perfetto. In oltre, per il momento sarà meglio che non scenda dal paradiso con il mio vero corpo. E se hai tempo, ti spiegherò cosa sta succedendo “. A quelle parole Ridge, o meglio Gabriel annuisce lievemente.
“ Solo se mi offri un altro Margarita “. Fa, facendo inevitabilmente ridere l’altro.
“ D’accordo “. Annuisce solamente l’Angelo, ex capo dei ribelli. “ Ma attento a non ubriacarti “. Lo ammonisce, mentre Gabriel fa un lieve cenno affermativo, pronto ad ascoltare la storia del sottoposto suo e della sua gemella, Gabrielle. Perchè lo sa bene: se è sceso sulla Terra, un motivo ci dev’essere. E certamente non uno banale.