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Autore: Allen Glassred    05/02/2022    1 recensioni
Si: una semplice parola. Una semplice parola che cambierà la vita di alcune persone.
Raccolta dedicata agli Arcangeli, Lucifero incluso, ed ai loro tramite terreni. Collocata per la maggior parte, nella prima parte di Bloody Sunset, ossia la battaglia terrestre. Spero possa piacervi e, se vi va, che mi seguirete.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Gadeel ( In George's body )

 

È da ormai un po' di tempo che il giovane George McCall è dietro il bancone di quello che è il suo bar. Davanti a lui, il suo migliore amico Ridge. “ Sicuro di non aver sete? Guarda che offro io! “. Fa semplicemente il corvino dietro il bancone, mentre l’altro ride un po' per poi, in fine, arrendersi.

 

“ E va bene: dammi un drink, ma solo uno. Sai che non reggo molto le cose alcoliche “. Ride lievemente il giovane dalla chioma mogano, che da un po' di tempo a parer di George è strano: è cambiato in meglio. È più sicuro di sé, pensa, meno solitario e più amichevole. In oltre ha rivelato un amore per l’acqua che prima non ha mai manifestato.

 

“ Andata, te ne farò uno leggero “. Sentenzia il giovane barman, mentre il ragazzo dalla chioma mogano annuisce, rimanendo in attesa del proprio drink e guardandosi intorno.


“ Ti faccio i miei complimenti: alla fine, sei riuscito ad avviare un bar tutto tuo! Mi fa piacere “. Sentenzia, mentre l’altro ride lievemente mentre prepara un Margarita per sé e per l’amico. “ Come sta andando? “. Chiede poi Ridge, mentre il suo amico si volge verso di lui: posa il bicchiere sul bancone, bicchiere che di lì a poco Ridge prende tra le mani.

 

“ Ti ringrazio: sai, questo bar era il mio sogno di una vita intera, se sono riuscito a trovare il coraggio di buttarmi ed aprirlo ora lo devo a te, ai miei genitori ed al mio Angelo Custode “. Ridacchia un po', mentre invece Ridge si fa serio di colpo e dopo aver sorseggiato il proprio Margarita.

 

“ Angelo Custode? “. Chiede, mentre George annuisce.

 

“ Oh, si! Beh sai, sono un uomo piuttosto credente: credo che se non mi avessero aiutato Dio ed il mio Angelo Custode, non avrei mai avviato la mia attività! “. Sentenzia. Ridge lo osserva qualche istante, per poi annuire a sua volta.

 

“ Al tuo Angelo Custode, allora “. Alza il bicchiere come a brindare, per poi bere un sorso del proprio drink. Improvvisamente tuttavia, un lieve terremoto fa tremare l’intero edificio e le varie bottiglie poste sulle mensole, senza tuttavia farle cadere.

 

“ Ma che diavolo succede? “. Chiede più a sé stesso George, non capendo cosa effettivamente stia succedendo: un terremoto a Roma? Deve ammettere che gli sembra alquanto strano, un evento piuttosto singolare. Non fa in tempo a dire altro: una potente luce azzurra, che quasi accieca il corvino ma non Ridge, illumina letteralmente tutto il bar.

 

“ Oh! È arrivato “. Sentenzia come se nulla fosse il bruno, bevendo un altro sorso del drink e mentre, istintivamente George osserva la luce che, incredibilmente, non lo accieca, anzi: sembra quasi ipnotizzarlo. Il suo sguardo rimane fisso su quel bagliore azzurro, mentre una singola parola esce in fine dalle sue labbra.

 

“ Si “. Fa solamente così, di punto in bianco e recependo immediatamente i segnali mandatigli dal suo Angelo Custode. Ridge alza lo sguardo verso di lui di lì ad alcuni istanti, sorridendogli lievemente.

 

“ Ci si rivede “. Fa, mentre per qualche momento gli occhi di George si illuminano di una luce azzurra per poi, in seguito, stabilizzare il colore su un azzurro oceano. “ Ciao, Gadeel “. lo saluta, mentre alle sue parole il suo amico lo osserva qualche momento, per poi sorridere lievemente a sua volta.

 

“ Salve… “. Sussurra, prima di volgersi a preparare un Margarita per sé. “ … Gabriel “. Lo chiama solamente, mentre per un istante gli occhi di Ridge si illuminano di una luce azzurra e l’ombra di sei ali si materializza sul muro retrostante.

 

“ Sono curioso “. Inizia colui che, a quanto pare, non è più Ridge ma è Gabriel, l’Arcangelo del quale è il tramite perfetto. “ Perchè sei qui e, soprattutto, perché hai posseduto un umano? “. Chiede. A quelle parole George, o meglio Gadeel si volge verso di lui tenendo in mano il proprio bicchiere.

 

“ Beh… “. Inizia, sorseggiando il liquido al suo interno e gustandoselo come fosse il primo. “ … avevo voglia di scoprire com’è, avere un tramite perfetto. In oltre, per il momento sarà meglio che non scenda dal paradiso con il mio vero corpo. E se hai tempo, ti spiegherò cosa sta succedendo “. A quelle parole Ridge, o meglio Gabriel annuisce lievemente.

 

“ Solo se mi offri un altro Margarita “. Fa, facendo inevitabilmente ridere l’altro.

 

“ D’accordo “. Annuisce solamente l’Angelo, ex capo dei ribelli. “ Ma attento a non ubriacarti “. Lo ammonisce, mentre Gabriel fa un lieve cenno affermativo, pronto ad ascoltare la storia del sottoposto suo e della sua gemella, Gabrielle. Perchè lo sa bene: se è sceso sulla Terra, un motivo ci dev’essere. E certamente non uno banale.

   
 
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