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Autore: Spirit734    07/02/2022    7 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA FINO A LUGLIO] Durante una pausa forzata Hinata si ritrova con alcuni compagni di team per giocare, ma non è la partita che si aspettava.
"Credevo avessi capito quando ti ho detto che avremo giocato a D&D"
"D&D..." ripeté Hinata, confuso "Credevo avessi borbottato qualcosa, non pensavo che..."
Di colpo il volto di Yamaguchi sbiancò "A_Aspetta, non conosci Dungeons and Dragons? Sul serio?"
Vedendo la sua reazione, Hinata temette davvero di aver commesso un grosso errore e subito cercò di giustificarsi "M_Ma certo che lo conosco! Sicuro! Ehm... E'... E' quel gioco... Che..." farfugliò qualcosa, ma causò solo delle risatine in generale tra gli altri compagni, in particolare da Tsukishima.
"Lo immaginavo, per Hinata esiste solo la pallavolo."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Koushi Sugawara, Koutaro Bokuto, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Chiamatemi Master ~



 
"Ahi ahi ahi che maleeee!"
Hinata piegò le labbra in una smorfia di dolore mentre l'infermiera della scuola gli controllava il polso leggermente gonfio. Non era niente di grave a giudicare dalla sua espressione, ma  in questi casi tendeva ad esagerare sempre più del dovuto, specialmente se c'entrava Tobio Kageyama.
Era iniziata come una normale giornata, a fine lezioni si era diretto in palestra per gli allenamenti, quando, durante la pausa per andare a prendere qualcosa da bere al distributore, un'ape si era messa a svolazzare accanto a lui. In quell'occasione Hinata aveva scoperto che Kageyama aveva il terrore degli insetti, visto il modo in cui si era paralizzato di fronte ai suoi occhi e forse, mosso anche un po' dalla pietà di vederlo in quello stato, si era posto tra lui e l'ape cercando di cacciarla via con una manata.
Il risultato fu prevedibile: l'ape non prese bene quel gesto e di conseguenza lo punse proprio nella mano che aveva mosso per mandarla via, come una sorta di ripicca.
In quell'occasione Hinata scoprì di essere allergico alle punture d'api, per fortuna non lasciò il pungiglione, ma la schiettezza di Kageyama non aiutava di certo a farlo sentire meglio. 
"Sei proprio un cretino. Non ti ha detto nessuno che non si deve cacciare un'ape in quel modo? Per forza ti ha punto!"
"E' così che mi ringrazi per averti salvato la vita?!" sbottò l'amico mentre gli mostrava la mano fasciata "Potevo morire!"
Kageyama lo fissò impassibile "Esagerato, è solo una punturina."
Quella semplice frase diede inizio ad una serie di parole da entrambe le parti, la discussione divenne talmente accesa che perfino l'infermiera della scuola iniziò a sentirsi a disagio.
Per fortuna con l'arrivo degli altri membri della squadra i due sembrarono sbollirsi.
Dopo aver dato una veloce occhiata alla mano di Hinata, il professor Takeda discusse brevemente con l'infermiera che raccomandò di non forzare il polso per almeno 24 ore.
Questo non incentivò l'umore del ragazzo: saltare anche solo un giorno di allenamento gli sembrava impossibile, ma Daichi sostenne l'infermiera, aggiungendo inoltre che il giorno seguente sarebbe stato di riposo in generale per l'intera squadra. Ultimamente si stavano allenando molto per via delle nazionali, era giusto staccare la spina anche solo per un po', un giorno di riposo avrebbe fatto bene a tutti, Hinata compreso.
Quest'ultimo non sembrava particolarmente convinto, ma non volendo far innervosire ulteriollmente il capitano (benché meno il coach Ukai), accettò.
Le continue occhiatacce tra lui e Kageyama cessarono solo quando quest'ultimo si allontanò per tornare a casa, ma prima di svoltare l'angolo e salutare il gruppo, Yamaguchi gli si avvicinò, invitandolo a casa sua il mattino seguente.
Disse qualcosa a proposito di un gioco, ma non specificò altro, anche perché dovette allontanarsi in fretta per raggiungere Tsukishima. Hinata non capì subito, ma vista la pressione per il torneo pensò che forse nemmeno Yamaguchi aveva accolto bene la notizia del giorno libero per la squadra e che forse lo aveva invitato per allenarsi.
Certo, lui non poteva forzare molto il polso, ma lo avrebbe aiutato volentieri, anche se continuava a suonargli strano il fatto che aveva chiesto proprio a lui di allenarlo e non Tsukishima, ma non ci badò molto.
Il giorno seguente si svegliò presto e dopo essersi cambiato la fasciatura, prese la sua palla e si diresse verso casa di Yamaguchi, ma l'espressione che gli rivolse una volta arrivato gli fece intuire che forse aveva frainteso qualcosa.
L'amico lo accompagnò fino in camera sua dove Hinata trovò altri suoi compagni di squadra: Tsukishima e Sugawara. Il suo stupore aumentò quando vide accanto a loro Kotaro Bokuto, capitano della Fukurōdani Academy e Keiji Akaashi, alzatore della medesima squadra. Si fermò qualche secondo buono per cercare di capire cosa diamine stesse succedendo.
"Ben arrivato Hinata!" esultò Bokuto. Anche Sugawara sembrava piuttosto contento del suo arrivo.
"Ti stavamo aspettando."
"Aspettando?" Hinata lo fissò ancora un attimo, poi i suoi occhi scivolarono verso il basso, notando un gioco da tavolo proprio al centro della stanza.
"Oh..."
Di colpo il suo entusiasmo svanì, capendo di aver preso un granchio e che il termine giocare, questa volta si riferiva seriamente ad un gioco da tavolo. Non alla pallavolo. Si sentì tremendamente stupido, ci sarebbe dovuto arrivare.
"Quindi... Quando mi hai invitato per giocare, intendevi il gioco dell'oca?"
Yamaguchi si irrigidì "G_gioco dell....Ma no!"
Bokuto inclinò leggermente la testa per fissare la palla che Hinata teneva ancora nella mano buona "Perché hai portato la palla?"
A quel punto Hinata la fece scivolare via per l'imbarazzo "E_ecco... Ehm..."
"Oggi dovresti riposarti, hai sentito cos'ha detto l'infermiera" lo riprese Sugawara.
Yamaguchi annuì "Credevo avessi capito quando ti ho detto che avremo giocato a D&D"
"D&D..." ripeté Hinata, confuso "Credevo avessi borbottato qualcosa, non pensavo che..."
Di colpo il volto dell'amico sbiancò "A_Aspetta, non conosci Dungeons and Dragons
Sul serio?" (*) 
Vedendo la sua reazione, Hinata temette davvero di aver commesso un grosso errore e subito cercò di giustificarsi "M_Ma certo che lo conosco! Sicuro! Ehm... E'... E' quel gioco... Che..." farfugliò qualcosa, ma causò solo delle risatine in generale tra gli altri compagni, in particolare da Tsukishima.
"Lo immaginavo, per Hinata esiste solo la pallavolo."
Prima che potesse rispondergli a dovere però, Sugawara si intromise, con modi decisamente più gentili e comprensivi "Può capitare che non lo conosca, nemmeno io ne ero a conoscenza fino a qualche tempo fa."
Forse non era la prima volta che sentiva nominare quel gioco, ma Hinata non ci aveva mai dato molto peso, si era sempre concentrato su altro. Era più che naturale che gli altri avessero altri interessi oltre la pallavolo. Osservando con attenzione la sua stanza infatti, poteva notare diversi poster legato a qualche film fantasy, tra cui un paio proprio del gioco di D&D. In fondo, vicino a dove si trovava Tsukishima c'era addirittura uno scaffale pieno di statuette e alcuni manuali messi rigorosamente in ordine di altezza. 
La cosa lo fece un po' sorridere, mai avrebbe pensato che Yamaguchi fosse un patito per questi giochi.
"Vedrai Hinata ti piacerà!" esclamò ancora Bokuto, con gli occhi che brillavano di entusiasmo "E' un gioco di lotta e strategia!"
"O almeno per alcuni di noi..." commentò Tsukishima, suscitando l'irascibilità da parte dell'altro.
"Cosa vorresti dire?!"
Hinata non sembrò capire, ma a quel punto Sugawara gli sorrise.
"Non preoccuparti, vi spiegheremo tutto quello che c'è da sapere."
"Vi?" ripeté ancora.
"E' arrivato anche Kageyama!" urlò la voce di Yamaguchi. 
Quelle semplici parole fecero presagire che quella giornata sarebbe stata più dura del previsto. Doveva sopportare la presenza di Kageyama anche nel suo UNICO giorno libero dagli allenamenti?
Una volta che anche il moro entrò nella stanza, subito il suo sguardo si incrociò con quello di Hinata e una tensione così fitta si disparse nella camera.
"Non guardarmi così. Se sapevo che venivi anche tu sarei rimasto a casa" brontolò.
Hinata fece per replicare, ma la voce di Sugawara si levò prima "Sarà meglio passare subito alle spiegazioni."
Raccontò brevemente il gioco di Dungeons and Dragons, con annesse le regole e in generale come si sarebbero dovuti comportare. Le nozioni erano parecchie e non avendoci mai giocato (e sentito nominare) per Hinata sembrarono solo una serie di paroloni incomprensibili. Comunque anche Kageyama sembrava confuso quanto lui e la cosa almeno lo consolò in minima parte. Alla fine della spiegazione entrambi si limitarono ad annuire meccanicamente.
Hinata si portò la mano sul mento, iniziando a mettere per bene tutte le informazioni al loro posto "Mmmh... Quindi è come un videogioco, ma senza lo schermo e tutti gli effetti."
Tsukishima lo fissò con aria divertita "Non potevi scegliere una definizione più pigra."
A quel punto Bokuto si sporse verso Sugawara con lo stesso entusiasmo di un bambino nel giorno di Natale "Possiamo presentarci? Eh? Eh??"
L'amico annuì e allora il ragazzo si mise in piedi per enfatizzare meglio la sua presentazione.
"Io sono Gufo Grigio e sono un barbaro! Con l'aiuto della mia fedele ascia nessun nemico è al sicuro!" 
Akaashi invece non si alzò, ma rimase tranquillamente al suo posto, accanto a lui "Io sono Ganduin. Un chierico che usa prevalentemente i suoi poteri per proteggere i compagni di squadra" disse "Soprattutto il barbaro."
"Akaashiiii!" piagnucolò Bokuto. Sentendosi punto nell'orgoglio.
Yamaguchi tossì un paio di volte per attirare l'attenzione "Io sono Krakanos Piume Nere. Un potente mago tengu."
"Tengu? Cosa sarebbe?" chiese curioso Hinata.
"Un uomo corvo."
"CHE COOOOOOOSA?!" lo fissò convolto "Ci sono anche uomini corvo?!"
Quella reazione così inaspettata fece sorridere Yamaguchi "E non solo" indicò poi Tsukishima "Lui è ladro per metà demone.
Per un primo momento Hinata e Kageyama pensarono che fosse strano, ma poi immaginandosi per bene la personalità di Tsukishima, realizzarono entrambi che alla fine non si discostava poi tanto dalla realtà.
Il biondo li fulminò con lo sguardo in risposta.
"E come ti fai chiamare?" gli chiese poi Hinata, ora sinceramente curioso.
"Tsukishima" rispose semplicemente lui.
"Ma quello è il tuo vero cognome!"
"E allora?"
"Se è un gioco immaginario, serve un nome di fantasia come hanno fatto gli altri."
Lo sguardo di Tsukishima si fece più cupo "Preoccupati del tuo di nome."
Hinata non capì, ma subito Sugawara porse una scheda a lui e Kageyama "Dal momento che oggi non possiamo contare su Asahi e Nishinoya, il vostro aiuto sarà indispensabile."
"Non posso crederci che sono davvero qui..." mormorò Tobio, dando una veloce occhiata al foglio.
"Ci vuole un po' per fare la scheda e dal momento che non ci incontriamo così spesso, abbiamo pensato di crearle per voi. Per rendervi le cose più facili."
Hinata iniziò subito a leggere i dettagli del suo personaggio, rimanendone piuttosto soddisfatto "Il mio nome è: Saltafossi, un Halfling
(**) paladino della Contea di Grancespuglio" disse "Wow! Non sembra male!"
Ma come lo disse, vide alcuni dei suoi compagno sogghignare, in particolare Tsukishima.
"Che c'è?"
Yamaguchi si sporse verso di lui e gli sussurrò una breve descrizione degli Halfling e di colpo il volto di Hinata sbiancò.
"COOOOSA?! Perché proprio una razza così bassa?!" disse "Chi mi ha fatto la scheda?!"
"Tsukki si è offerto" rispose l'amico.
A quel punto il ragazzo si voltò verso il diretto interessato, che ancora sogghignava con aria divertita "L'HAI FATTO APPOSTA!!"
"Volevo mantenere una certa coerenza con la realtà."
Mentre i due presero a litigare, Bokuto si sporse verso Kageyama, dandogli un leggero colpetto al braccio per smuoverlo "Avanti, leggi la tua! Ti piacerà!"
Kageyama non sembrò dello stesso entusiasmo, ma eseguì comunque il suggerimento.
"Sono Regolas: principe elfo del Reame di Foglia D'Autunno. La sua arma è un arco magico ricavato con il legno del bosco da dov'è nato e l'ha ottenuta in regalo dal padre poco prima di intraprendere il viaggio oltre i confini."
"Ma non è giusto!" Hinata gli strappò dalle mani la sua scheda, iniziando a leggere freneticamente "La tua sembra molto più bella!"
Bokuto si indicò, gonfio di orgoglio "Ti piace? L'ho inventata io!" 
"A voi non ricorda qualcosa?" domandò Yamaguchi, leggermente sospettoso.
Akaashi fece per parlare, ma Bokuto lo bloccò subito, alzandosi nuovamente in piedi "Impossibile! E' tutto originale!" guardò poi Kageyama, assumendo un'espressione seria "Discenti dall'antica stirpe dei Radnis, alla ricerca dell'antica fonte che cura tutti i mali per salvare tuo padre, durante il viaggio di imbatti in un gruppo di viaggiatori che..."
"Devo davvero ripetere tutte queste cose?" lo interruppe Tobio, facendolo infastidire.
"Mi stai ascoltando?!"
"Non preoccuparti, non sarà necessario per il momento" sorrise Sugawara.
Questo distrusse ancora di più l'anima del povero Bokuto, che si lasciò cadere a terra, completamente abbattuto, Akaashi cercò di consolarlo ricordandogli alcuni episodi delle giocate passate dove era riuscito a configgere parecchi orchi e questo riuscì a risollevarlo almeno un po'.
"Vi unirete alla Compagnia del Karasuno appena inizieremo a giocare."
"Compagnia del Karasuno?" ripeterono insieme i due nuovi arrivati, lanciando poi un'occhiata agli unici due ragazzi che non facevano effettivamente parte della scuola Karasuno.
Akaashi sospirò quasi rassegnato "Abbiamo lasciato votare la maggioranza, la scelta era quella o I distruttori dell'Apocalisse Magica."
A Hinata scappò subito da ridere "E' assurdo! Chi mai voterebbe un nome del genere?!"
Era troppo preso a sghignazzare da non accorgersi che sia Bokuto che Yamaguchi si erano scambiati uno sguardo sconsolato.
"Avremo vinto se qualcuno avesse votato per noi..." Bokuto fulminò con lo sguardo Akaashi che si era limitato a liquidarlo con un'alzata di spalle.
"Piuttosto che avere quel nome, scelgo Karasuno."
Una volta assicuratosi l'attenzione di tutti, Sugawara prese in mano un manuale, fece cenno si sistemarsi di fronte a lui e posizionò lo schermo ufficiale del gioco. Questo incuriosì ancora maggiormente Hinata, che non poté fare a meno di chiedersi cosa stesse combinando.
"Inizieremo da dove siamo rimasti l'ultima volta..."
"Aspetta un attimo" lo fermò, attirando gli sguardi su di sé "Qual è il tuo personaggio Sugawara? Non mi dirai che non giochi?"
L'amico gli sorrise "Oh ma io gioco. E da questo momento non sono più Sugawara" sogghignò, assumendo un'espressione che fece venire i brividi sia ad Hinata che a Kageyama "Chiamatemi: Master."



 
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Angolo autrice:

Finalmente approdo anche in questo fandom! Non mi sembra ancora vero.
Prima di tutto, questa storia la voglio dedicare a tre fantastiche autrici:
Leila91
Violet Sparks
Carmaux_95

 
Sono state loro a farmi scoprire questa serie meravigliosa, mi sono innamorata delle loro storie e mi hanno spronata a scriverne una. Grazie ❤❤❤

Alla fine questa long (che in partenza doveva essere una one shot xD) è nata da un delirio post pranzo in cui mi sono messa a fantasticare sui personaggi di Haikyuu che giocano a Dungeons & Dragons
Sto super in ansia, perché ne ho lette di bellissime nel fandom di Haikyuu, ero sempre titubante a pubblicarla...E niente, spero di aver fatto un buon lavoro e di avervi incuriositi. 
Ho un po' questo headcanon di Yamaguchi e Bokuto super in fissa con D&D e Sugawara come Master che sotto sotto si diverte a rendere la vita impossibile ai giocatori.
Eh si, Bokuto non è stato poi tanto originale con la scheda di Kageyama, chi è fan del Signore degli anelli avrà sicuramente capito xD
Spero di avervi strappato qualche sorriso e di aver reso bene i personaggi.
Grazie a chiunque ci darà un'occhiata.
Non so se effettivamente in questa storia ci sarà spazio per il lato romantico, è ancora tutto da vedere. Ho messo l'avvertimento per sicurezza.


 
Piccole note:
(*) Dungeons & Dragons: 
Mi permetto solo di specificare che non seguirò sempre le regole del gioco effettivo, andr
ò molto a braccio. 
(**) Halfling: sono gli Hobbit nel mondo di D&D.
 
 
 
  
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