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Autore: DarkStarShining    16/02/2022    0 recensioni
[Marvel]
Devra è una comune mortale che soffre di incubi indicibili.
Athena è una divinità mitologica bellissima e letale.
Loki vive a New York e stufo di essere sempre il cattivo in ogni situazione decide di vivere da comune mortale. Thor dubita che le cose funzioneranno e lo avvisa, non si può sfuggire da sè stessi.
Determinato a riuscire nella sua nuova impresa, Loki decide di fare nuove amicizie e un giorno sul suo cammino arriva qualcuno che gli cambierà per sempre la vita...
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sono sudata, mi sento rossa in viso e ho il fiatone, non deve essere uno spettacolo particolarmente piacevole. In un altro momento avrei preso la mia borsa e mi sarei volatilizzata, ma non riesco a muovermi, forse è la stanchezza per quello che mi è appena successo. O forse, e dico forse anche se dentro di me so già che è così, è lui ad essere ipnotico.  E' come se qualcosa nei suoi occhi mi catturasse e non mi lasciasse più andare. Devo smettere di fissarlo, sta diventando imbarazzante. 

Io sto diventando imbarazzante! 

E lui lo sa, se n'è accorto facilmente e ora mi guarda con un sorriso che esprime ironia e disgusto. Un sorriso amabile e amaro contemporaneamente. 

DEVO SMETTERE DI FISSARLO. SUBITO. 

Con l'ultimo briciolo di dignità rimasta mi sforzo di voltare lo sguardo e fissare la piatta superficie del laghetto per non mostrare il mio completo imbarazzo. Lui però non se ne va. Sta li a fissarmi divertivo e incuriosito con quel suo completo elegante simile a quello che questa mattina gli ho macchiato accidentalmente...(ah! un altro motivo di imbarazzo, un colpo allo stomaco avrebbe fatto meno male...) 

Prendo fiato, sospiro impercettibilmente e mi sforzo di parlare...

"Grazie per avermi svegliata. Sono crollata per la stanchezza e ho avuto un incubo"

Sento un risolino trattenuto, a quanto pare lo diverto molto...la cosa inizia a innervosirmi. 

"Ma figurati...passavo di qui e ho visto la stessa scoordinata creatura di questa mattina arrancare sulla panchina con una espressione davvero particolare. Annaspavi sai? Come una gallina che viene strozzata. "

Questo è troppo, prendersi gioco delle difficoltà altrui lo mette proprio in pessima luce, ora capisco tutte le voci sul suo conto. E no, non parlo della mania di dominare i mondi, ma della sua irrefrenabile voglia di ferire le persone. Nemmeno mi conosce e mi giudica....mi giudica come una gallina! 

"Beh insomma, ti ho ringraziato non c'è bisogno di essere scortese!" raccolgo la mia borsa e mi affretto ad andarmene, questo tizio potrà anche essere un dio ma sicuramente è scortese come un gatto a cui pesti la coda. Io però a lui non ho pestato nulla, né gli ho chiesto qualcosa, è stato lui ad avvicinarsi a me e svegliarmi, e ora mi tratta come una stupida. NO grazie, non lo merito. Beh, questo lui non lo sa ma, in fin dei conti, nessuno merita di essere guardato come lui guarda me. Quel ghigno... conosco un sacco di modi per farglielo passare e nessuno gentile!

"Beh ciao e a mai più!" gli dico alzandomi e voltandogli le spalle. Sono decisa ad andarmene in modo scortese per ricambiare il suo trattamento e non c'è nulla che può convincermi del contrario. 

Ma appena mi muovo ho un mancamento, mi sono alzata troppo velocemente o forse sono ancora provata per l'esperienza poco piacevole sulla panchina. Fatto sta che sento le mie gambe cedere e so che a breve toccherò terra in modo del tutto sgraziato e imbarazzante. 

Aspetto che il cemento del vialetto ricordi al mio sedere quanto è doloroso sbattere, ma non accade nulla. 

Sento due mani sorreggermi, un profumo speziato solletica le mie narici e una voce calda sussurra delicata "Insomma fai di tutto per far si che ti tenga tra le braccia". 

Mi sento avvampare, un calore forte ma piacevole mi pervade e una fastidiosa sensazione mette sottosopra il mio stomaco. Mi volto e lui mi guarda come se fosse la prima volta che mi vede, pianta i suoi occhi verdi nei miei e il solito ghigno appare sul suo volto. 

"Se volevi la mia attenzione, sei riuscita nel tuo intento. Dimmi ragazzina, cosa devo fare con te? Sempre che il fato ci faccia incontrare e scontrare spesso ultimamente. O sei solo tu, che non puoi stare lontana da me?" 

Non riesco ad articolare, non so bene cosa rispondere e mi immagino vista da fuori: paonazza, sudaticcia e annaspante. Complimenti Devra, stai facendo una figuraccia con un dio iracondo e vanesio. Complimenti davvero...

Lo guardo, ormai incapace di proferire parola. Mi rendo conto di quanto sia irresistibilmente bello, magnetico. Non posso smettere di fissarlo, senti i suoi occhi dentro i miei e mi rendo conto che è bello da far impazzire. E' pericoloso e io sto scivolando in una rete dalla quale non riuscirò facilmente a liberarmi. 

Lo guardo e penso che...guardare il sole farebbe meno male. 

 


 
   
 
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