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Autore: Yasha 26    20/02/2022    1 recensioni
Per chi ha letto Il Ruscello delle Fate, questo è il seguito ^_^
*
- Aspetta! Come può essere cambiato tutto così? Stravedevi per me! Hai passato anni a dire: “Sho di qui. Sho di lì. Dove starà Sho starò anch’io! Sho è il migliore del mondo!” Perché è cambiato tutto così in fretta? Solamente per quello che hai sentito quel giorno? – domandò il ragazzo, che aveva sempre sperato di poterla riconquistare.
- Non è stato per quelle parole. Ho solamente rincontrato il mio Corn, tutto qui. Buonanotte Shotaro. – gli sorrise dolcemente, senza rabbia o altri sentimenti negativi, mentre si allontanava per raggiungere Kuon, lasciandolo lì stordito.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Julie Hizuri, Kuon Hizuri, Kuu Hizuri, Kyoko Mogami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Ruscello delle Fate '
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- Paaawa. –
- Papà. –
- Pawawawawa. –
- No wawa, è pà. Papà. –
- Pawawawawawawa. –
- No Ri-chan, si dice papà. Forza, ripeti con me: Pa-pà. –
- Wawawaaaaa! – rise infine il piccolo Rick, guardando il broncio del padre.
- Perché non riesci a dire papà? Sai dire mamma, perfino nonno, ma non papà! – brontolò Kuon, deluso dal fatto che suo figlio non lo chiamasse mai.
- Non prendertela tesoro. Quando meno te lo aspetti ti chiamerà papà. – provò a consolarlo Kyoko, che cercava di non ridere mentre metteva gli orecchini e li guardava attraverso lo specchio della loro stanza da letto.
- È una settimana che provo a farglielo dire. Sto perdendo le speranze. - sospirò sconfortato, vedendo infine sbadigliare il piccolo.
- Esagerato. Ha solo dieci mesi. Vedrai che appena sarà un po’ più grande saprà dirlo. -
- Ishiko mi chiamava papà già a otto mesi però. Uffa! Va bene, aspetterò. Ma dove stai andando? - le chiese incuriosito, vedendola prepararsi per uscire. - Oggi non hai la giornata libera? -
- Porto Ishiko da Sho. Oggi lui e Mimori-chan andranno al Sumida Aquarium e vogliono portarla con loro. –
- Perché diavolo Fuwa vuole portarsi mia figlia sulla Skytree, invece di starsene per i cavoli propri con la fidanzata? – sbottò infastidito, adagiando il figlio mezzo addormentato sul letto.
- Sai che Ishiko, per qualche oscuro motivo, stravede per Shotaro da quando ha visto quel suo concerto in tv. La cosa che stranisce anche me è che a lui non dispiaccia la compagnia di nostra figlia. –
“Già, chissà per quale oscuro motivo a mia figlia piace quel cantante! Tale madre, tale figlia!” pensò irritato Kuon. – Ciò non spiega perché, proprio nel giorno libero di entrambi, lasci la mia principessa con lui. Non capita spesso di essere entrambi liberi per goderci il tempo con i nostri figli. – si lamentò il ragazzo.
- In realtà avevo pensato di approfittare dell’assenza di Ishiko per dedicare un po’ di tempo solo a noi due, mentre Rick dorme. Mi pareva avessi detto di volere un altro figlio e la sera, la maggior parte delle volte, siamo esausti dal lavoro. Però in effetti hai ragione, passiamo poco tempo tutti insieme, quindi chiamo Shotaro e gli dico che… -
- No! Non serve! – la interruppe il marito, togliendole il telefono dalle mani.
- Ma hai detto… -
- Dimenticalo! Preferisco il tuo piano per oggi. – le sorrise malizioso, afferrandola per la vita e baciandole il collo, mentre una mano risaliva fino al seno.
- Sempre il solito. - rise Kyoko, dandogli un colpetto alla mano per allontanarlo e prendendo le chiavi dell’auto.
- Ehi, stavolta sei stata tu a provocarmi. – le fece notare fintamente risentito.
- Lo so, ma non certo adesso davanti ai bambini. – aggiunse l’attrice, scuotendo la testa – Ishiko, sei pronta? – la chiamò Kyoko, uscendo dalla camera.
Kuon rise, prendendo poi suo figlio, pacificamente addormentato, e portandolo nella sua cameretta. Non vedeva l’ora di passare un po’ di tempo a coccolare la sua mogliettina.
 

- Allora, ti sei divertita principessa? – chiese Kuon a sua figlia quando tornò a casa. Stringeva tra le braccia un enorme peluche a forma di pinguino.
- Tantissimo papà! Poi zio Shotaro e zia Mimori sono divertentissimi! Facevano le smorfie ai pinguini! – rispose allegra. Si era divertita davvero molto coi suoi zii, anche se all’inizio non trovava simpatica la zia Mimori, pensava l’avrebbe allontanata da suo zio, invece era bello passare il tempo anche con lei. Le sembrava di avere una sorella maggiore.
- Fuwa che fa le smorfie in pubblico? Non aveva paura che le sue adorate fan lo riconoscessero e ridessero di lui? – chiese l’attore inarcando un sopracciglio, conoscendo le manie di quello stupido.
- Si erano travestiti per non farsi riconoscere. – spiegò la bambina.
- Ah. Non lo facevo tanto intelligente. Allora c’è un cervello in quella testa, anche se non molto grande scommetto. – lo derise Kuon.
- Papà! - strillò arrabbiata la bambina. - Perché dici sempre cose brutte di zio Shotaro? Perché lo odi così tanto? – chiese quasi sull’orlo delle lacrime, mentre il ragazzo si beccava un’occhiataccia di rimprovero da parte di Kyoko.
- Ma no tesoro, non piangere. - le si avvicinò e la prese in braccio, baciandole la fronte e maledicendo la sua boccaccia - Non odio tuo zio, era solo una battuta la mia. Hai presente quando prendiamo in giro la nonna perché brucia tutto? – le domandò, mentre la figlia annuiva poco convinta. – Ma non lo facciamo per offenderla, giusto? – continuò ed Ishiko annuì nuovamente. - Con Fuwa è la stessa cosa. Papà non lo odia. - la rassicurò sorridendole e mettendola a terra, vedendola calmarsi.
- Va bene papà. Sono felice che non odi lo zio allora, perché io gli voglio tanto bene e mi dispiacerebbe vedervi litigare. – si rasserenò la bambina, andando in camera sua stringendo il suo nuovo peluche.
- Non ti passerà mai, vero? – gli domandò Kyoko.
- Cosa? –
- L’odio verso Sho. L’ha capito perfino nostra figlia. Andiamo Kuon, sono passati quasi dieci anni ormai ed è maturato anche lui. Non sarebbe ora di mettere da parte l’ascia di guerra? –
- Non lo odio, non più almeno. Non ho detto una bugia a Ishiko ma non riesco a farmelo piacere. E nulla mi toglie dalla testa che, anche se gli anni sono passati, i suoi sentimenti per te non siano cambiati. –
- Sta per sposarsi con Mimori-chan, non credo lo farebbe se non provasse nulla per lei. E comunque è un problema suo, non nostro. Io amo mio marito e le cose non cambieranno, quindi perché non ti rilassi ogni volta che lo vedi o senti parlare di lui? – provò a farlo ragionare, poiché notava la sua tensione ogni volta che si parlava di Sho.
Kuon avrebbe voluto ribattere che non ci si sposa solo per amore e che il suo aleggiare continuamente nella loro vita come un’ombra, sfruttando l’affetto di loro figlia, era una cosa che mal digeriva, ma le parole di sua moglie lo avevano fatto desistere. Aveva il suo amore incondizionato e non voleva perderlo per la sua gelosia.
Aveva imparato la lezione! Ricordava ancora quella brutta litigata quando Kyoko era incinta di Ishiko e voleva fargli una sorpresa, che lui aveva completamente rovinato per colpa della sua gelosia per Fuwa.
E poi sapeva che era una causa persa e che quel cantante era una parte di lei che non avrebbe potuto mai cancellare del tutto.
- E va bene, ci proverò.  – acconsentì alla fine.
- Davvero? - domandò sorpresa.
- Sì, davvero, contenta? Ma lo faccio per te e Ishiko, quindi non illuderti di vedermi diventare suo amico. - ci tenne a precisare.
- Contentissima! Non importa che diventiate amici, mi basta poter invitare senza problemi lui e Mimori-chan a cena una di queste sere, invece di vederli solo nelle varie occasioni in cui festeggiamo con gli altri! – esclamò entusiasta. – Anzi, vado a dirlo a Ishiko! Sono sicura ne sarà contenta! –
Kuon osservò sconfortato la moglie correre felice dalla cucina alla camera della figlia, sospirando al pensiero che non si sarebbe mai liberato di Sho Fuwa.
- Speriamo che almeno Rick sia immune a quel dannato cantante. – sbuffò infastidito, togliendo dalle mani del bambino il piatto con la pappa con cui stava giocando.

Dal piano di sopra, nel frattempo, gli striduli allegri di Ishiko riempivano la casa e Kuon alzò nuovamente gli occhi al cielo.
- Tale madre, tale figlia! – si ripeté sconfitto.









E questo era il secondo extra, così si conclude del tutto (o forse no, chissà XD) questa storia. Grazie mille a chi ha letto :*
 
   
 
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