Capitolo 4 : il buon giorno si vede dal mattino …
Shikamaru era rimasto un po’ sbalordito dapprima, poi
fissando la bambina impaurita si limita
ad annuire.
<< E per quando
svolgo le missioni ? Non posso mica lasciarla in casa … >>
<< Per questo te ne
occuperai tu, non sappiamo nemmeno che poteri abbia, potrebbe anche essere
utile a qualcosa dopotutto … ma per adesso devi assolutamente insegnarle la
nostra lingua ! >>
Aveva pronunciato l’ultima parte della frase come se fosse una
missione assolutamente vitale.
Non poteva fare altro che obbedire …
Facendo i suoi saluti ritorna a casa con la bambina che
intanto aveva ideato un modo per farsi capire.
******
Era notte.
Era una notte tranquilla, e lei era stanca morta ma
soddisfatta.
Dentro la casa aveva trovato un blocco da disegno utile per
riuscire a farsi comprendere da chi le stava attorno anche senza parlare.
Oramai aveva occupato di disegni tre o quattro fogli pieni di
schizzi sul viale della casa o sul resto del villaggio.
Aveva anche fatto capire di avere un quoziente intellettivo
molto elastico nonostante la sua giovane età.
Aveva passato tutta la giornata ad imparare qualcosa sul
linguaggio giapponese, sotto gli occhi sbalorditi del suo “sensei” per la sua
velocità d’apprendimento.
Peccato che non era probabilmente a conoscenza di un piccolo
particolare …
Era stato bravo ad insegnarle tutto, anche molto paziente, però non poteva sapere che era abituata a tradurre
il linguaggio giapponese grazie al suo amatissimo computer, di cui non si
ricordava però che fine avesse fatto.
A dire la verità non sapeva proprio niente della sua vita, era
come se fosse nata in quel giorno non appena si era svegliata a casa di
Shikamaru.
Probabilmente aveva perso la memoria, ma non le importava
molto :
secondo lei tutto aveva un suo momento, anche quello di
riacquistare la memoria, quindi bastava lasciar fare tutto al destino.
E poi non voleva crearsi problemi a quell’ora tarda di notte,
se non aveva capito male domani si dovevano alzare presto per andare ad
allenarsi.
Erano proprio persone strane …
<< Vai a dormire
Lilian chan … domani ci dobbiamo alzare molto presto per andare agli
allenamenti >>
Poteva risparmiarsi di ripetere quella frase in continuazione,
era già la sesta volta che la avvertiva degli allenamenti mattutini!
Comunque non voleva essere scortese, e soprattutto un peso,
per lui.
Si dirige verso il suo letto e lo contempla per qualche
secondo, come incredula.
Poi si ricorda che il suo letto era sul pavimento e non era
come quelli dove era abituata a dormire.
<< Ah … >>
Deglutisce e si mette sotto le coperte nella stanza affianco a
quella di Shikamaru, mentre questi stava spegnendo le candele.
<< ‘Notte …
Shikamaru san >>
Aveva detto con la voce mezza addormentata mentre cercava
di dormire in quella posizione scomoda che le riportava qualche problema.
Non aveva mai dormito da sola, è vero, ma il vero dilemma era
che non era abituata a dormire per terra senza materasso …
Sarebbe stata una vera sfida.
******
Era mattina.
Lo aveva capito non solo dal sole che sorgeva, ma anche dal
fatto che un pennuto simile ad un gallo aveva canticchiato la sua “melodia”.
Naturalmente gracchiando.
Odiava alzarsi presto, odiava essere sveglia, odiava essere
svegliata alle sei del mattino da un pennuto!
Poteva diventare molto irascibile da un momento all’altro e
non aveva il coraggio di guardarsi allo specchio per vedere il suo volto, che probabilmente
non era del miglior aspetto.
Trascinandosi in cucina con delle ciabattine paffute cerca
di non perdersi in quella grande casa.
Voleva vedere se Shikamaru, il suo unico tutore se si poteva
definire tale, era sveglio anche lui.
E invece dava l’impressione di un orso in letargo, mentre come
un sonnambulo stava posizionando della frutta in un piatto.
Vedendolo intento a preparare la colazione in quello stato si
sarebbe spaventata, era anche lui uno zombie che sbadigliava ogni minuto e
sembrava mezzo addormentato.
Si mette in ginocchio di fronte al tavolo cercando di imitare
Shikamaru.
Aveva visto quella posa in molti cartoni, ma era davvero
scomoda in un certo senso …
<< Konnichiwa* …
>>
Alzando lo sguardo si accorge che il tutore stava mangiando
qualcosa di strano con del latte, forse cerali.
Ignorando le abitudini strane del luogo lo saluta con la
manina e inizia a mangiare una fetta d’anguria.
<< Hai una faccia
tremenda, sei sicura di stare bene ? >>
La domanda non avrebbe mai avuto una
risposta, ma non perché era colpita dalla domanda, ma piuttosto perché non
aveva voglia di parlare di mattina.
Però si vedeva davvero tanto che aveva dormito male ?
******
Dopo una colazione veloce tutti e due si stavano dirigendo
verso una radura coperta d’erba, dove probabilmente Shikamaru e i suoi compagni
si allenavano.
Le aveva spiegato che in quel villaggio quasi tutti erano dei
ninja, anzi, quasi tutti in quella sottospecie di mondo erano ninja.
Le aveva anche detto quel che avrebbero fatto nella giornata,
anche se in modo piuttosto riassuntivo.
Ad un certo punto il ninja si ferma, che fossero arrivati ?
Erano finalmente arrivati al campo d’allenamento :
gli alberi erano pieni di bersagli con sopra alcune di quelle stelle nere usate
dai ninja, intorno a loro c’erano dei segni di bruciatura, probabilmente colpa
delle carte bombe o di come si chiamavano …
Ora la domanda era : che avrebbe fatto ?
******
Il campo d’allenamento era uguale a come l’aveva lasciato,
l’aria era tranquilla e il maestro non c’era.
In altre parole poteva anche sonnecchiare un po’ prima
dell’inizio dell’allena …
<< Shikamaru kun !
Eccoti ! >>
Ahi ahi … iniziavano i problemi.
<< Hai visto che tempesta
quella di ieri ? Asuma sensei ha detto che era solo una cosa passeggera ma io
non ci credevo, nemmeno Choji era convinto … >>
Ino era già partita a parlare senza lasciargli il tempo di
dire quello che pensava, come al solito insomma.
<< Ehi ! Parlavate
di me ? >>
Ino aveva abbandonato il povero Choji intento
a mangiare le patatine e adesso stava camminando tranquillamente verso di loro.
<< No Choji, non
parlavamo di te. >> Dice Ino seccata.
<< Emh … Ino, Choji, il maestro Asuma ? >> Chiede Shikamaru.
<< Boh, ma sai com’è … sarà andato a comprarsi un pacchetto di sigarette
come al solito … >> Risponde Choji.
Dal nulla, in una nube di fumo, compare tossendo un vecchio
con una sigaretta in bocca.
<< Coff coff …
scusate il ritardo, ragazzi, ma stavo comprando un pacco di sigarette …
>>
<< Visto ? Troppo
prevedibile … >>
Per adesso Lilian era parsa invisibile agli
occhi di tutti, non sapeva se esserne felice o indifferente.
Se ne stava dietro di lui perfettamente immobile quasi come se
non esistesse e le possibili soluzioni erano tre :
o era talmente stanca che era diventata una fantasma, o era
molto timida, oppuere aspettava le presentazioni.
Non era il caso di preoccuparsi, comunque …
Doveva controllare però se aveva anche lei doti magiche o
chakra, magari era una macchina da guerra, ma l’avrebbe scoperto più avanti.
*Konnichiwa : buongiorno
Ringrazio midnightx5 e smivanetto per aver messo
la FF fra i preferiti, per quanto impossibile poteva essere U.U
E poi ringrazio molto Elanor92, mangaka94 e Viba
per averla messa fra le seguite ( cosa che mi lascia alquanto perplessa o.O )
Ma soprattutto ringrazio di cuore _kristy_ per
aver recensito la storia e per avermi detto il suo parere …
_kristy_ : sinceramente io avevo notato delle
cosette fuori posto …
Spero che questo capitolo sia più comprensibile
e che ci siano meno errori.
Una sola domanda : errori di che genere ?
Grammaticali … nei verbi … nelle a senza l’h (XD) spiegami meglio!
Adesso vado a scrivere il prossimo capitolo, bye
bye !