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Autore: lmpaoli94    28/02/2022    0 recensioni
Due anime si incontrano. Due anime si trovano. Due anime si amano. Due anime si dividono per sempre
È questo quello che è successo a Elena mentre camminava mano nella mano con il suo innamorato durante la loro vacanza a Dolceacqua, un borgo in Italia in provincia di Ventimiglia.
Una sottile linea li ha divisi per sempre a causa di una maledizione che ha colpito il ponte su cui stavano camminando, gettandoli in una realtà diversa mentre la famiglia regnante di quel luogo cercherà di adempiere al loro destino.
Dovranno cercare di uscire da quell’incubo oscuro, mentre Elena conoscerà l’amore in tutte le sue sfumature e Matt combatterà per la sua sopravvivenza.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Matt Donovan, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Damon si immaginava un futuro diverso per quello che gli stava succedendo.
Non poteva sopportare ancora un simile dolore mentre le corde che tenevano stretti suoi polsi andavano come a conficcarsi nella sua carne facendogli provare l’indecenza di poter sentire ancora una vita che gli stava scivolando via.
Ancora non riusciva a capacitare il suo perché si sentiva così. Perché aveva potuto fare tutto questo.
In fondo aveva ancora gli occhi di un bambino e quelle lacrime che si accingevano ad uscire dal suo viso gli facevano ricordare che la sua impotenza era la sua più grande forza.


Sono solo un piccolo bambino innocente che vaga per i carruggi di Dolceacqua mentre gli abitanti di quel paese non mi aiutano nemmeno a rialzarmi dalla mia caduta che ho fatto mentre correvo tra quelle vie impervie cercando di raggiungere mio fratello che era molto più veloce di me.
Mi toccavo la mia ferita mentre iòl buio di quelle case non faceva entrare un filo di luce.
Io amavo molto il sole perché mi rendeva di buon umore. Mala cosa che amavo di più era l’amore delle persone che rispettavo e che mi stavano intorno.
Odiavo rimanere solo. Non potevo sopportarlo.
Ma allora perché cercavo di piacere a tutti mentre tutti mi scansavano come se avessi la peste?
In fondo ero un Salvatore, uno dei padroni di questa città.
Forse avevano paura di gettarsi in qualche guaio che io non riesco a comprendere?
Chiamavo a gran voce mio fratello cercando di attirare la sua attenzione, ma purtroppo lui era tornato al castello senza di me burlandosi di essere il più forte. Il più rispettato.
Odiavo perdere ma in fondo in qualche modo dovevo far passare le mie giornate.
Chiamare a gran voce chi poteva aiutarmi era inutile, fino a quando non intravidi un bambino che si aggirava nei dintorni.
Aveva gli occhi iniettati di sangue e uno sguardo corrucciato che faceva presagire il peggio.
Ma io non volevo fidarmi e mi avvicinai a lui senza capire il pericolo della mia decisione.
Si chiamava Klaus e la sua tristezza era la mia più grande attenzione.
Credevo che si fosse perso nei vicoli di questo borgo che ogni giorno che passava credevo potesse diventare più bello e più maestoso.
Ma il grande problema era che lui era il male in persona e non ci mise molto a tirar fuori la sua vera indole.
Quando decisi che mi avrebbe fatto piacere la sua compagnia, Klaus sembrava quasi sorridere ai miei metodi gentili, credendo davvero che tra di noi potesse essere nata un’amicizia indissolubile.
Al diavolo mio fratello che si credeva più importante di tutti.
Ma io era solo un bambino ingenuo e non potevo capire in che cosa mi sarei gettato.
Quando mio padre mi vide in compagnia di Klaus, subito mi avvertì del pericolo che stava incombendo su di noi.
Gridava come un forsennato ed io non l’avevo mai visto in tale stato.
Ormai però era troppo tardi: la nostra più grande maledizione sarebbe stata l nostra più grande rovina.


Quando ci risvegliammo, capii di essere subito diverso.
Non riuscivo ad essere umano, non sentivo più le mie emozioni.
Tutto sembrava oscuro nei miei occhi, ma in un certo senso sapevo di poter continuare a vivere.
Mi sentivo come un fantasma ma anche allo stesso tempo immortale, invincibile.
Solo poco dopo capii che la mia indole di fame si era trasformata in una sete di sangue.
Ero profondamente cambiato, come tutta la mia famiglia.
E mentre cercavo di crogiolarmi nei miei peccati, la mia famiglia mi cominciò a dare contro per aver portato in casa nostra il diavolo in persone.
Ma in fondo a questa storia che cosa ne potrebbe sapere un bambino innocente come me?


Ricordi indelebile si vanno a mischiare al presente di Damon cercando di ricordarsi un pensiero felice.
Ma la mente del povero vampiro era costernata solo dal dolore lancinante.
“Sempre dal dolore! È questa la più grande punizione!” gli continuava a sussurrare suo padre.
Per questo Damon si sentiva sempre solo.
Per questo non riusciva ad accogliere la sua solitudine, mentre la sua arroganza diventava sempre più insostenibile.
La punizione della sua crocifissione continuava imperterrita mentre la pioggia e il temporale facevano spazio all’alba di un nuovo giorno ma con un destino sempre più segnato.
Sembrava una situazione letta negli antichi storici mentre il più grande salvatore del mondo aveva diradato nelle scritture dei suoi apostoli.
ma tutto ciò era tremendamente vero per quel povero vampiro e solo, l’amore di una donna avrebbe potuto cambiare tutto. Ancora una volta.


Quando Damon si risvegliò ancora una volta, sentì che si trovava in un mondo diverso.
Un mondo fatto di giustizia mentre la più grande maledizione veniva spezzata per sempre.
E mentre le grida di libertà risuonavano nella sua mente, Damon sentiva avvolgersi in un abbraccio come non gli era mai capitato prima.
< Che sta succedendo? Dove mi trovo? > si domandò il vampiro cercando di trovare subito una risposta che non si fece attendere.
< Tranquillo. Adesso ci sono io qui con te > gli sussurrò una voce femminile soave e conosciuta.
Aprendo gli occhi, Damon si sentì avvolgere in un amore come non gli era mai capitato prima, mentre sentiva ritrovare la vita dentro di sé in un presente indecifrabile dove tutto era cambiato.
Le sue malefatte e i suoi peccati sembrava essere cancellati per sempre, mentre il suo sguardo andò ad incrociarsi con l’impossibilità di un amore che stava davvero fiorendo.
< Elena… Sei tu? > sussurrò Damon con tono flebile.
< Non aver paura. Adesso non potrà più accaderti niente di male. >
Sembrava la sua salvatrice.
sembrava davvero che i Salvatore potessero tornare a vivere come un tempo mentre l’ombra dei vampiri si andava sempre più diradarsi e la pace di quella famiglia sarebbe tornata agli splendori di un tempo.
Perché l’incantesimo era stato spezzato con l’amore, proprio come nelle favole più classiche.
Damon non avrebbe mai voluto svegliarsi da quel presente.
Ma in fondo un abbraccio per lui valeva più di mille parole e di mille azioni.
Avvinghiato com’era tra le braccia della sua amata, il suo amore non avrebbe mai conosciuto limiti, mentre tutta la sua famiglia gli sorrideva e lo faceva sentire come se non fosse mai successo niente e il rispetto dei Salvatore tra la loro gente non fosse mai stata intaccata.
ma Klaus che avrebbe potuto fare in tutto questo? Non gli restò altro che fuggire lontano, lasciando spazio ad un lieto fine che solo con il loro amore potevano ancora dettare legge nell’universo del presente, lontano dall’arroganza, dall’odio dalla bramosia di potere.
Perché è così che doveva essere: per una leggenda che si sarebbe raccontata nei secoli avvenire.
   
 
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