Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Abby_da_Edoras    18/03/2022    6 recensioni
Questa storia è una parodia, vuole prendere scherzosamente in giro le atmosfere cupe e lugubri di GoT e, insieme, regalare un'esistenza del tutto diversa (e parecchio OOC) alla ship di cui mi sono infatuata ormai da anni, Theon e Ramsay. Questa long fic è il sequel della ff che scrissi quattro anni fa, "Non si torna indietro", e spero che sia altrettanto pazza e delirante, e allo stesso tempo allegra e con un finale lieto perché a quello non rinuncio mai! XD Dove eravamo rimasti? Theon era scappato da Grande Inverno portandosi dietro Ramsay dopo che Jon Snow era riuscito a riconquistarlo per gli Stark... e ovviamente nessuno dei due aveva molta voglia di trovarsi a tu per tu con Jon! L'idea di Theon era quella di tornare a Pyke ma... ci riusciranno? E cosa succederà a 'sti due disgraziati?
Spero che qualcuno avrà voglia di leggere e commentare questo sequel.
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono ad autori, registi e produttori della serie TV Games of Throne.
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Ramsay Bolton, Theon Greyjoy
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo inizio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo undicesimo e ultimo

 

Mi sembra di morire quando parli di me in un modo che odio
Aiutami a capire se alla fine di me vedi solo il buono
Sotto questo temporale
Piove sulla cattedrale
Rinunceremo all'oro
Scambiandolo per pane

Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo
Ci ha stupiti finire qui da soli in questo posto
Ma se poi non mi trovi
Chiamami per nome…

(“Chiamami per nome” – Fedez, Francesca Michielin)

 

La mattina dopo, alle prime luci dell’alba, Theon svegliò Ramsay perché potessero prepararsi per la partenza.

Non fu affatto un’impresa facile: Ramsay odiava svegliarsi presto e, per di più, quella notte non aveva neanche dormito granché, visto tutto il casino con i marinai di Yara che avevano voluto parlare con Theon. Il giovane Greyjoy riuscì a mettere il compagno seduto sul letto, ma Ramsay lo guardava con espressione vacua, evidentemente il suo neurone solitario era in modalità risparmio energetico!

“Ramsay, svegliati, coraggio, dobbiamo partire” lo incalzò Theon, iniziando a vestirlo come se fosse un bambolotto. “Yara è in grave pericolo e i suoi uomini ci aspettano per la partenza sulla nave che ho fatto allestire, sbrighiamoci!”

Theon, però, era stato fin troppo ottimista. Quando fu riuscito a mettere Ramsay in posizione verticale e a riportarlo ad una sufficiente coscienza del mondo (consentendogli di fare una veloce colazione, unico metodo che con lui funzionava sempre!), si affrettò a condurlo al porto dove la nave della flotta di Ferro, in effetti, era pronta per la partenza… ma a bordo non c’era un’anima.

“Ma… dove sono tutti quanti?” mormorò Theon, guardandosi intorno.

Ramsay, a quanto pareva, si era davvero ripreso bene dopo la colazione perché fu lui ad accorgersi di un dettaglio alquanto curioso…

“Theon, chi è quella gente che trascina una scialuppa laggiù sulla spiaggia?” domandò.

Theon restò sbalordito.

“Sono… sono gli uomini di Yara! Ma che ci fanno laggiù? Eravamo rimasti d’accordo che saremmo partiti con una nave della flotta di Ferro per andare a salvarla!”

Eh, sì. Theon poteva vedere e riconoscere benissimo alcuni dei marinai con i quali aveva parlato la notte prima perché, stranamente, era una bella giornata di sole limpida e luminosa (come accadeva tipo cinque o sei volte all’anno in quel di Pyke) e in quel momento, invece di trovarsi al porto con lui pronti a imbarcarsi per la missione di salvataggio erano in spiaggia, guidati da un buzzurro che urlava e ordinava loro di mettere in mare la scialuppa il prima possibile. Ma che accidenti stava succedendo?

Theon si affrettò a raggiungere il gruppetto degli Uomini di Ferro sulla spiaggia e Ramsay lo seguì, ma non riuscì del tutto a stargli dietro perché una parte di lui era ancora mezza addormentata e viaggiava in stand-by. Perciò fu Theon a raggiungere per primo la scena del crimine

“Che fate? Dove state andando? Dobbiamo imbarcarci subito e partire il prima possibile per andare a salvare Yara!” esclamò.

Quello che sembrava essersi messo a capo dei marinai di Yara, un tizio con la faccia da tagliagole che si chiamava Harrag, guardò Theon con malcelato disprezzo.

“Yara è morta” tagliò corto.

“Non è affatto vero” ribatté Theon. “I marinai con cui ho parlato stanotte mi hanno detto che Euron l’ha presa prigioniera, non che l’ha uccisa, altrimenti non sarebbero venuti qui a chiedere il mio aiuto. E noi dobbiamo partire immediatamente per liberarla!”

Il losco figuro di nome Harrag scoppiò in una risata sgangherata.

“Beh, se non è morta lo sarà presto e di sicuro non sarà un vigliacco traditore come te a salvarla. Sappiamo bene di che cosa sei capace, Voltagabbana, soltanto di tradire e di fuggire. Anch’io ero uno degli uomini di Yara, ma ora che Euron l’ha presa non potremo fare niente per lei e tanto meno faremo qualcosa per te” gli rispose, con il tono di chi spiega cose ovvie ad un imbecille. “Quindi prenderemo questa scialuppa e ce ne andremo in cerca di una nave da abbordare, magari una di quei codardi dei Signori di Westeros, li ammazzeremo tutti e useremo la loro nave per andare a razziare le coste!”

Gli altri Uomini di Ferro inneggiarono alle parole di Harrag. Evidentemente erano tutti convinti che un pugno di Uomini di Ferro su una scialuppa sarebbe stato comunque più forte e in grado di abbordare una vera nave se vi avesse trovato gente di Westeros. Gli Uomini di Ferro avevano in generale un’alta stima di se stessi…

“No, non lo farete” replicò Theon. “Noi non facciamo più queste cose, l’ha detto Yara e lei è la nostra Regina.”

“Yara è morta e, se non lo è, morirà presto” fu la consolante risposta di Harrag. “E noi faremo quello che abbiamo sempre fatto. Vuoi impedircelo tu, giovane Theon? Provaci, se ne hai il coraggio, oppure scappa. Scappa, ragazzino, è quello che sai fare meglio, no?”

Theon cominciava seriamente a perdere la pazienza. Non era il momento di mettersi a discutere con quel cafone, Yara era in pericolo e lui doveva andare a salvarla, con Harrag o senza. Si slanciò contro di lui per colpirlo ma, come ci si poteva aspettare, l’uomo gli rifilò un cazzotto che lo rovesciò a terra.

Nel frattempo Ramsay, con i suoi tempi, era riuscito a raggiungere il piccolo gruppo sulla spiaggia e vedere Harrag che colpiva Theon servì a svegliarlo del tutto, finalmente. Si sarebbe buttato contro di lui e avrebbe cercato di scorticarlo a mani nude, ma uno dei marinai, quello che sembrava meno buzzurro e bestiale degli altri (e che era stato colui che, la notte prima, aveva parlato con il suo Principe chiedendogli aiuto per la liberazione di Yara) lo fermò appena in tempo.

“Che fai?” reagì Ramsay con rabbia. “Quel maiale bastardo ha colpito Theon e io voglio farlo a pezzi!”

“No, non spetta a te” gli disse l’uomo che, a quanto pareva, era uno dei pochissimi Uomini di Ferro a mostrarsi più o meno sano di mente. “Gli Uomini di Ferro vogliono seguire Harrag e, se Theon non riesce a farsi rispettare, non gli obbediranno mai e non andremo mai a salvare Yara. Deve essere lui a mostrarsi più forte e determinato o sarà tutto inutile, se tu intervieni servirà solo a dimostrare ancora una volta che Theon si fa proteggere dai Lord di Westeros.”

“Ma io quello lo ammazzo…”

“Puoi farlo, ma non servirebbe ad aiutare né Theon né Yara” spiegò il marinaio, trattenendo il giovane Bolton con tutte le sue forze. Non sapeva quanto fosse fortunato: Ramsay in quel momento non aveva un coltello, altrimenti le cose sarebbero andate molto diversamente… Invece il coltello non ce l’aveva e dovette stare a guardare Theon che continuava a rialzarsi e a tentare di abbattere Harrag per poi finire nuovamente a terra.

“Stai giù!” urlava Harrag, imbestialito. “Stai giù altrimenti ti uccido!”

Ramsay era frustrato e sempre più innervosito, ma poi sotto i suoi occhi parve accadere una specie di miracolo. Theon incassava tutti i colpi di Harrag, sembrava più debole ogni volta che veniva gettato a terra, ma non si arrendeva, non cedeva, ogni volta si rialzava e si buttava contro il suo avversario e gli Uomini di Ferro cominciavano a guardarlo con occhi diversi.

“Ti uccido, ti uccido!” gridò ancora Harrag, sempre più in collera vedendo che Theon non demordeva. I colpi del giovane Greyjoy non andavano mai a segno e sembrava che Harrag fosse in vantaggio, ma la rabbia e anche la stanchezza iniziavano a farsi sentire. Per quanto fosse fisicamente più fragile, Theon era comunque più giovane e aveva sviluppato una resistenza al dolore che lo rendeva quasi insensibile, era come se le percosse di Harrag non gli facessero niente mentre il suo avversario era sempre più stanco, più lento, meno reattivo. Quando vide che Harrag iniziava a vacillare e che la fatica faceva il suo effetto, Theon sorrise e si gettò ancora contro di lui, colpendolo con una testata in pieno viso che lo fece cadere all’indietro. Era proprio il momento che aspettava: con la forza della disperazione gli si buttò addosso e cominciò a tempestarlo di pugni, schiacciandolo col suo peso e riempiendogli la faccia di colpi. Certo Harrag non poteva capire che cosa aveva scatenato con la sua arroganza, ma Theon, dopo le terribili sofferenze e sevizie subite da Ramsay a Forte Terrore, non avrebbe mai, mai più accettato che qualcuno gli dicesse cosa doveva fare o che cercasse di abbatterlo con la violenza.

Ramsay, attonito, assisteva a quell’esplosione di violenza con un subbuglio di emozioni che lo confondevano. Vedere Theon capace di tanta forza e cattiveria in parte lo spaventava, cominciava a rendersi vagamente conto del fatto che ormai non era più lui ad avere il controllo (sì, se ne accorgeva solo in quel momento! Geniale, vero?); d’altra parte, però, era anche fiero di Theon che finalmente dimostrava la sua determinazione e parve perfino capire che i colpi di Harrag non significavano niente per lui dopo tutto ciò che aveva passato, in confronto a ciò che era accaduto a Forte Terrore il pestaggio dell’Uomo di Ferro era una passeggiata di salute per Theon. E, a dirla tutta, si sentiva pure stranamente turbato da quel ragazzo che mostrava tanto coraggio, un sorprendente calore lo invadeva e gli faceva tremare i polsi…

Theon, intanto, aveva praticamente ammazzato di botte Harrag e, seppure a fatica, si era rialzato in piedi, pesto e sanguinante ma vittorioso. E aveva ancora la forza di incitare i marinai, che adesso erano dalla sua parte senza alcun dubbio.

“Non per me, non dovete farlo per me” esclamò, guardandosi attorno. “Per Yara! Per la nostra Regina!”

Ormai conquistati, gli Uomini di Ferro dimenticarono il loro leader sconfitto.

“Per Yara, per Yara!” urlarono in coro. “Tutti alla nave!”

I marinai si diressero verso il porto, pronti a tutto pur di accorrere in soccorso di Yara, e anche l’uomo che aveva trattenuto Ramsay si unì a loro. Theon, soddisfatto, li guardò correre verso la nave e poi si diresse lentamente verso il mare, che lambiva la spiaggia con le sue onde, si inginocchiò nell’acqua e si sciacquò il volto, ripulendosi dal sangue. Si sentiva una persona completamente nuova, aveva sconfitto un avversario che era il doppio di lui e aveva conquistato la fiducia e il rispetto degli Uomini di Ferro.

Insolitamente silenzioso e intimidito, Ramsay si avvicinò a lui e si inginocchiò nell’acqua, fregandosene se si stava bagnando tutti i vestiti. Si sentiva molto strano…

“Sei stato bravo, Theon” disse. “Hai sconfitto quel buzzurro, ora i marinai ti seguiranno qualsiasi cosa deciderai di fare.”

Theon si voltò verso Ramsay, dovendo ammettere ancora una volta che, alla resa dei conti, era stato proprio grazie a quel ragazzotto pazzoide e alle sofferenze che gli aveva inferto se ora era così forte, insensibile al dolore, pronto a tutto. Non aveva avuto timore di Harrag neanche per un secondo, aveva pensato solo a Yara e alla rabbia che provava contro quell’uomo bestiale e grossolano che voleva ostacolarlo, sentiva i suoi pugni e le ferite che gli causavano ma la sua soglia del dolore era ormai così alta che poteva ignorarli.

Questo era il risultato del suo soggiorno alla SPA di Forte Terrore!

“Sono davvero molto fiero di te, sai?” gli disse Ramsay.

Con un sorriso, Theon allungò un braccio e lo strinse a sé per baciarlo. In fondo era proprio merito suo se aveva asfaltato Harrag!

“E ora andiamo a salvare Yara” mormorò, stringendo il compagno. Si rimise in piedi e, appoggiandosi a Ramsay, si diresse verso il porto dove i suoi uomini lo attendevano.

Il corpo esanime di Harrag rimase sulla spiaggia, ignorato da tutti, proprio la fine ingloriosa che si meritava.

Theon, invece, provava una sensazione di euforia e si sentiva pronto a tutto, era sicuro che sarebbe riuscito a liberare la sorella e che nessun ostacolo avrebbe più potuto fermarlo.

“Salveremo Yara e poi torneremo a Pyke” disse a Ramsay. “Insieme, ormai, possiamo fare qualsiasi cosa e nessun nemico ci spaventa. Combatteremo per riconquistare le Isole di Ferro e per sostenere Yara come nuova Regina e lo faremo fianco a fianco.”

Anche Ramsay era contento, seppure ancora scombussolato dalla vicinanza di Theon che aveva visto così determinato e combattivo, si sentiva ormai totalmente preso da lui… e la cosa non gli dispiaceva per niente!

Nessuno dei due poteva immaginare quanti e quali pericoli, avversità e disavventure avrebbero dovuto affrontare insieme e non soltanto per Yara… ma in quel momento erano tutti e due sicuri che sarebbero stati invincibili o quasi, dandosi forza l’un con l’altro.

Pareva proprio che l’accoppiata Greyjoy/Bolton, per quanto strampalata e grottesca fosse, avrebbe funzionato nonostante i rischi mortali che l’attendeva dietro l’angolo e di difficoltà ce ne sarebbero state davvero moltissime… ma questa è un’altra storia e io la racconterò in seguito, se non vi sarete ancora stancati delle mie follie!

 

FINE

 

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Abby_da_Edoras