Il generale de Jarjayes era stancamente seduto su una poltrona nel salone dove troneggiava il grande quadro che raffigurava Oscar nei panni del Dio Marte.
Si versò un pò di cognac, fece oscillare il bicchiere e osservò i mulinelli che il liquido ambrato compiva imprigionato dal cristallo di Boemia.
Quella sua figlia così speciale, quella figlia che lui aveva per tutta la vita declinato al maschile, proprio in quel momento gli stava dimostrando quanto del Dio della guerra albergasse in lei.
Gli aveva detto addio a modo suo: poche righe che racchiudevano una vita.
Sempre di poche parole Oscar.
Sapeva il buon Augustin che la figlia si era schierata con i rivoluzionari.
Poco tempo prima l'aveva quasi uccisa per alto tradimento.
André lo aveva fermato.
Con poche parole, anche lui abile ad andare subito al sodo, lo aveva sfidato come mai prima.
Gli aveva sputato in faccia la verità: quel ragazzo amava sua figlia, sì figlia!
E se non avesse potuto fermarlo lo pregava di uccidere prima lui, perché non avrebbe sopportato di veder morire la donna che amava. Il generale aveva vacillato.
Come potevano permettersi una tale insubordinazione?
Un tale affronto ad ogni regola del buon senso?
Lui avrebbe dovuto solo difenderla in caso di bisogno, per questo motivo lo aveva messo al suo fianco tanti anni prima.
Avrebbe mai potuto immaginare che quel bambino impaurito e timido avrebbe poi acquisito così tanto coraggio in tutti quegli anni?
Sì, avrebbe dovuto prevederlo.
Aveva acceso il fuoco accanto alla paglia e adesso l'incendio era ormai indomabile.
Tutto quell'ardore, quella dedizione, quell'adorazione fusi in un unico termine si potevano leggere in una parola sola come amore.
Anzi due parole: amore incondizionato.
Non riusciva a dargli contro.
Sua figlia era sempre stata estremamente affascinante quanto impegnativa.
Dal carattere schivo, spigoloso, intransigente, lui, del resto, l'aveva allevata così.
Ma proprio in quel momento si rese conto che sua figlia vi aveva messo del suo.
Era empatica, giusta, trasparente, onesta.
O la amavi o la odiavi.
Non c'erano vie di mezzo o scorciatoie.
C'era solo lei nella sua fulgida bellezza sia esteriore che interiore.
Era stata allevata come il Dio Marte ma era affascinante come la Dea Venere.
Facile innamorarsi di lei ed esserne soggiogati.
Ma Oscar così cristallina per natura non aveva mai pensato di usare questa caratteristica a suo vantaggio, anzi probabilmente non era neppure consapevole del proprio fascino.
André, del resto, non era l'unico che provava dei sentimenti profondi per Oscar, anche il suo ex secondo, ora comandante delle Guardie Reali, il Conte Girodel, si era innamorato di lei.
Ma lei lo aveva elegantemente rifiutato.
Certo Victor era nobile come lei, erano cresciuti nello stesso ambiente ma, molto probabilmente, lui era troppo superficiale per Oscar.
Con André c'era un filo invisibile che li univa fin da quando erano bambini.
Lui le leggeva l'anima.
Probabilmente non c'era uomo migliore per lei.

Proprio in quel momento stavano combattendo insieme per qualcosa di astratto eppure essenziale per ogni essere umano degno di questo appellativo: la Libertà.
Si sarebbero difesi l'un l'altra fino alla fine.
Questo pensiero rincuorò il generale.
In qualunque modo fosse finita questa storia sua figlia e il suo uomo non lo avrebbero deluso.
Si erano comportati seguendo le regole dell'onore.
Si vergognò di averli quasi uccisi accusandoli di tradimento.
Augustin si asciugò una lacrima raminga.
Fin da quella lontana notte di Natale, quando Oscar emise il suo primo vagito, lui si era reso conto di quanto fosse speciale la sua ultimogenita, che avrebbe avuto un destino eroico.
Bevve l'ultimo sorso di cognac alzando il bicchiere in direzione del quadro.
"Che tu possa uscire a testa alta anche da questa follia, figlia mia...."
Sentì l'uscio aprirsi e la flebile voce della moglie chiamarlo, appoggiò il bicchiere vuoto sul tavolino, guardò ancora una volta il suo ritratto, spense le candele poste sul doppiere e si diresse verso di lei.
Per tutti loro stava per iniziare una nuova era.
Sperò che non ci fosse un bagno di sangue e pregò che Oscar e André ne uscissero incolumi.