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Autore: Spensieratezza    30/03/2022    1 recensioni
Questa storia è il seguito di Verde e Oro. C'è bisogno per forza di leggere quella storia. Regulus è stato ritrovato dopo più di 15 anni nel Velo, ancora vivo, da Sirius e Remus. Riusciranno a far rifiorire il loro amore da dov'era stato interrotto? Regulus accetterà di collaborare con Harry e i suoi amici per la sconfitta di Voldemort?
- Questa storia fa parte della serie Harry Potter 2.0
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Remus Lupin, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Quando Sirius portò Regulus a Grimmauld Place, sorreggendolo con un braccio, quasi rischiò di perderlo di nuovo, quando il quadro di sua madre, vide Regulus. Strillò subito, continuando a gridare “Amore mio. Amore della mamma, sei tornato finalmente, vieni qui.”
Sirius guardò a bocca aperta, il quadro di sua madre, lacrimare di lacrime irreali, un sorriso gioioso, fare capolino da lei. Era inquietante e insieme la cosa più dolce che avesse mai visto.
Regulus fece un sorriso timido e malgrado si tenesse a malapena in piedi, si avvicinò al quadro della madre e lo abbracciò.
Sirius si voltò verso Remus che gli aveva messo una mano sulla spalla e si tuffò tra le sue braccia, singhiozzando.
“Sfogati, Sirius, sfogati. Ci sono io qui con te. C’è anche tuo fratello.”
 
 
 
 
*

“Sei certo che non sia la cosa migliore portarlo al San Mungo?” gli stava chiedendo Sirius in cucina.
“Reg ha bisogno di riposo e della sua famiglia e per famiglia intendo te. Non sono io a doverti dire queste cose, non è vero?” disse Remus facendogli l’occhiolino.
“Lo so, lo so, ma io..” si morse il labbro.
“So che sei molto preoccupato per lui, Sir, lo sono anche io, ma riflettici, Reg è in stato confusionale, ma evidentemente in buona salute, non credo sia la cosa migliore arrecargli troppo stress, non oggi. Insomma, è appena tornato in vita. Magari aspetta un po' prima di portarlo a fare tutti gli accertamenti del caso.”
“Sì, sì, hai ragione, come sempre sei il più saggio del gruppo, Rem. E io ti ringrazio tanto.”
“Sì, lo so, do sempre il meglio di me, quando vedo uno dei miei migliori amici, felici.”
Lo sguardo di Sirius si incupì.

“Ehi, che stai pensando? Guarda che ne ho diversi, oltre a te, conta Harry, i suoi amici, la famiglia Weasley, sono un po' come una seconda famiglia. Mica sono come te, un orso bruno che non vuole avere nessuno.” Tentò di distrarlo dal pensiero di James.
“Non sono più così, da molto tempo, l’affetto del mio figlioccio mi ha dato un calore che non pensavo di poter provare di nuovo.”
“Sì, ecco, dunque, regola 1: non dire frasi così ambigue, se non vuoi essere frainteso, e 2, non dire < figlioccio > ti fa sembrare vecchio.”
Sirius scoppiò in una risata.
“Ti voglio tanto bene, Rem.” Disse abbracciandolo di nuovo.
“Devo essere geloso?” chiese il nuovo arrivato.

Regulus era lì davanti a lui, ancora bello come l’ultimo giorno che l’aveva rivisto.
“Credo che qui qualcuno stia reclamando le tue attenzioni, Felpato. Vi lascio soli.” Poi si bloccò.
“Se è un inferius, uccidilo e torno ad aiutarti a seppellirlo.”
 
Quando se ne fu andato, Regulus guardava ancora lo spazio vuoto lasciato da Remus.
“Scherzava, vero?”

“Umorismo nero, Rem è fatto così. È l’unico umorismo che conosce.” Disse il Black compiaciuto.
“Io..non credo scherzasse del tutto. Lui non si fida ancora di me, vero?”
Sirius gli pose una mano sulla spalla.
“Reg, negli anni in cui sei stato via, siamo stati traditi da più persone che io possa contare, e da un sacco di falsi amici, persone insospettabili travestite da agnelli, è normale che Rem sia un po' protettivo nei miei confronti. Sono stati tempi duri. Per tutti, credimi.”
Reg gli rivolse un sorriso dolcissimo.
“Voglio sapere tutto. Non nascondermi niente.”
Sirius lo fissò con un’occhiata penetrante.

“D’accordo, ma prima devi farti una doccia. Anche se sembri pulito, non ti fai una doccia da..16 o 17 anni, che cavolo.”
Regulus sorrise.
“Me la fai tu?”
Per qualche secondo, l’atmosfera scese.
“Reg..io..”
“L-lascia stare. È un pensiero stupido..o meglio, una battuta stupida..n-non avrei d-dovuto..”
Sirius gli afferrò un braccio con dolcezza.

“Pensavo volessi i tuoi spazi, ma se sei tu a chiedermelo..e va bene. Andiamo di sopra.”
 
 
Casa Black era come Regulus ricordava, ma allo stesso tempo, era diversa. Forse è questo che accade, quando per tanto tempo torni in una casa e la trovi come prima.
Alla fine tutto torna come prima, ma non è più la stessa cosa.
Regulus sapeva che non poteva aspettarsi che Sirius lo accogliesse con un bacio, forse era addirittura presuntuoso SPERARLO, dopo tanti anni. Non erano più ragazzini, quel treno era passato e forse pensare a questo dopo una cosa forte come una “resurrezione” sarebbe considerato sacrilegio nei confronti di un Dio, sempre se un Dio esisteva.
Eppure non poteva fare a meno di sentirsi ferito all’idea che Sirius si fosse voltato quando Regulus cominciò a spogliarsi.
Entrò nella doccia e da lì, disse:

“Sirius non sei costretto a rimanere con me, puoi andare se vuoi, posso fare da solo.”
Nessuna risposta, Regulus sentì solo il fruscio dei vestiti cadere molto in fretta e Sirius aprire la porta della doccia.
“Sai, sei più idiota di quanto ricordassi, tutti questi anni non ti hanno cambiato, Reg.”
Regulus quasi avvampò a trovarselo così vicino, poi notò che era quasi nudo, a eccezione di un paio di boxer neri.
“Hai lasciato i boxer.” Notò. Sperò non sembrasse come un’accusa.
“Non volevo metterti a disagio.” Disse Sirius, entrando con lui nella doccia.
Regulus tentò di fare di tutto per non piangere.

A disagio!!! Siamo stati a letto insieme!! Ma forse lui l’ha dimenticato. O forse non vuole ricordarlo!! Vuole fare di tutto per scordarlo! E io stupido! Stupido! Stupido!
 
Cercò di fare di tutto per distrarsi, si insaponò con il sapone liquido, che gli scappò dalle mani quando percepì che Sirius si era sfilato anche i boxer e li aveva gettati via. Il sapone cadde sulle mattonelle.
“Maledizione..” sussurrò lui.
Non fece in tempo a chinarsi che le mani di Sirius gli avvolsero la vita.
Sentì il respiro mozzarsi.
Erano insaponate come lui.
E lui era caldo attorno a lui. Come allora.

“Come devo fare con te, Reg?” gli sussurrò caldo e ammaliante. “Io non ho dimenticato..”
Regulus si girò verso di lui, gli occhi lucidi. Forse tra poco sarebbe scoppiato.
“Non mi sbagliavo quindi, è per questo che nascondevi le lacrime..” disse, asciugandogliele con le dita. “Perdonami, Reg..io pensavo fossi troppo sconvolto per..volere che parlassimo di..”
“Sirius, in tutti questi anni, il pensiero DI TE è stato la cosa che mi ha tenuto in vita. Non ho fatto altro che sognare di stare con te. Non mi sono mai stancato di volerlo..per tutti questi anni.”
“Nemmeno io! Nemmeno quando hai cancellato la mia memoria..impedendomi di ricordare il grosso sacrificio che hai fatto per me.”
Regulus si irrigidì a questo.
“Non parliamone qui, per favore.”

“Come hai potuto farlo, Reg? Non avevi diritto di scegliere per me. Come hai potuto strappare anche il ricordo della più bella notte della mia vita?”
“Non capisci che io l’ho fatto, PER TE, stupido??? “ gli battè dei pugni sul petto.”Non volevo che cercassi Voldemort per vendicarti! Perché è quello che avresti sicuramente fatto! Non volevo che soffrissi per ME. Io l’ho fatto PER TE.”
“Ho sofferto lo stesso per te, sciocco.”
Regulus si irrigidì.
“L’incantesimo mi ha fatto scordare SOLO l’amore che attribuivo a noi, i pensieri, i sentimenti a livello cosciente, ma non mi ha impedito di PROVARLO o di sentire che ero ancora legato a te. Non ESISTE una magia che è in grado di scacciare via l’amore, Reg.”
Gli occhi di Regulus cominciarono a lacrimare subito.

“Guardami.” Gli disse prendendogli il viso tra le mani. “Io non ricordavo quello che mi aveva avvicinato a te, i nostri momenti felici, ma dentro di me soffrivo all’idea di averlo perso, questa è una cosa che né tu né Voldemort avreste mai potuto levarmi.”
“Sirius, mi dispiace così tanto, non avrei mai voluto..”

“ A me NON dispiace. È un’altra conferma del fatto che quello che provavo per te, che entrambi provavamo, era autentico, la mia sola speranza è che tu..lo provi ancora.”
Il bacio di Regulus fu la sua risposta, all’inizio fu impacciato, ,ma poi le carezze di Sirius, bagnate e carezzevoli, lo sciolsero e i due si baciarono sotto la doccia, stretti in un abbraccio dolce e ammaliante.
Si insaponarono a vicenda, all’inizio con dolcezza, poi sempre più freneticamente, ma ancora non ci fu il sesso, erano entrambi ancora troppo sotto tensione per il ricongiungimento.
Quando uscirono dalla doccia, Sirius avvolse lui e Regulus in un asciugamano, poi si buttarono sul letto della camera di Sirius e si baciarono ancora nudi e avvolti dall’asciugamano.
“Avrei voluto..fare questo con te, quando eravamo ragazzi.” Disse Regulus sussurrando sulle sue labbra.
“Ma io sono felice che lo fai ora. Con me.” disse Sirius, carezzandogli il collo , prima di baciarlo ancora.
 

Dopo circa cinque minuti, si staccarono. Sirius cominciò a vestirlo, anche se Regulus si lamentava di non essere un marmocchio.
“Prima che tu faccia una visita medica, non sono sicuro della tua circolazione e dei tuoi movimenti.” Si giustificò Sirius.
“Certo, certo, dì piuttosto che non riesci a smettere di mettermi le mani addosso.”
Sirius si zittì e il fratello ridacchiò.
“Sirius..credo tu voglia sapere come faccio a essere ancora vivo. Non mentire, lo so che vuoi saperlo.”
“Non sei obbligato a dire niente, ora, voglio che tu ti riposi e ti senta a tuo agio.”
Ma l’altro scosse la testa.

“Ho avuto ANNI per stare fermo, immobile. Adesso voglio raccontarti tutto. Chiama il tuo amico. Voglio raccontarlo pure a lui.”
Sirius si affrettò a chiamare Remus.
   
 
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