Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Abby_da_Edoras    02/04/2022    6 recensioni
Questa è la terza ff demenziale che ho scritto sul Trono di Spade e in questa storia in particolare riscrivo in modo parodistico e comico le vicende dell'ottava stagione, sempre incentrando il mio racconto sulla mia "strana coppia" Theon e Ramsay e cambiando completamente il destino di questi due personaggi e di molti altri. Nelle mie storie si ride (io almeno rido un sacco), c'è allegria, prese in giro, e cerco sempre di dare un lieto fine più o meno a tutti, insomma, tutto il contrario del vero GoT! Ci saranno comunque Estranei, draghi e non-morti, in fondo la stagione parla anche di loro... XD
Grazie a chi vorrà leggere e commentare questa storia, ricordo che questa è la terza e che prima bisogna aver letto "Non si torna indietro" e "Chiamami per nome".
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono a autori, registi e produttori della serie TV Game of Thrones.
Genere: Angst, Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jon Snow, Ramsay Bolton, Theon Greyjoy, Tyrion Lannister
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo inizio'
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Capitolo secondo

 

Possa ogni mio graffio preservarti dal male
Tutto ciò che conosco darti da imparare
Possa ogni mia sfida farti sempre vincente
Perché il solo egoismo sai non serve a niente
Di errori fanne e fanne pure
E sorridi a chi ti vuole male
Possa darti bellezza ogni tuo nuovo giorno
La tristezza adesso è in viaggio senza più ritorno
Senza più ritorno

(“Tutto l’oro del mondo” – Noemi)

 

Nonostante ciò che pensava Ramsay, e che aveva ribadito più volte, in realtà alla fine almeno la Regina Cersei si era lasciata convincere dalla grossa Flotta di Euron… o meglio, aveva deciso di ricompensare almeno per una notte il Re Buzzurro delle Isole di Ferro visto che lui le aveva portato in dono non solo Ellaria Sand e le Serpi delle Sabbie per potersi vendicare della morte di Myrcella, ma anche la Compagnia Dorata di Essos per combattere contro i suoi nemici. Ora, che cosa esattamente potesse fare la Compagnia Dorata contro gli Estranei non era dato sapere ma, a quanto pareva, Cersei degli Estranei se ne sbatteva. Contenta lei visto che, se per caso al Nord non fossero riusciti a fermarli, quelli sarebbero arrivati tranquilli ad Approdo del Re e la Compagnia Dorata non gli avrebbe fatto neanche il solletico. Ma andiamo oltre, le strategie di Cersei non sono di nostro interesse, tanto più che cosa si può pretendere da una che accetta di andare a letto con Euron Greyjoy? L’unica cosa che ci interessa di questo squallido incontro notturno è il fatto che consentì a Theon e ai suoi uomini di salire a bordo della nave di Euron e liberare Yara.

“Ramsay, per questa impresa avrò bisogno anche del tuo aiuto” disse Theon al suo stravagante compagno prima di intrufolarsi a bordo della nave di Euron. “Dovremo uccidere gli uomini di mio zio e so che tu sei molto bravo con arco e frecce…”

“Oh, sì, io sono bravissimo!” rispose Ramsay illuminandosi tutto. Adorava fare il gioco del cecchino e, inoltre, era felice che Theon dimostrasse di aver bisogno di lui. Tutto questo tanto per far capire quanto veramente i rapporti si fossero totalmente ribaltati in quegli ultimi mesi!

E così andò, infatti. Theon e Ramsay, insieme agli Uomini di Ferro di Yara, salirono a bordo della nave di Euron abbattendo con le loro frecce (e anche con qualche colpo d’ascia ben assestato) le sentinelle e i marinai rimasti a guardia della nave. Poi, mentre i marinai di Yara perlustravano la nave per accertarsi che non ci fosse nessun altro, Theon raggiunse la cabina di Euron seguito da Ramsay. Yara si trovava lì, legata e imbavagliata, era un po’ malconcia ma, tutto sommato, non sembrava ferita. Theon si affrettò a liberarla, senza accorgersi che sia Yara sia Ramsay lo stavano guardando con un’ammirazione che, nel caso di Ramsay, sconfinava nell’adorazione vera e propria: nessuno dei due aveva mai visto il giovane Greyjoy così determinato, abile e coraggioso… beh, a dire il vero nessuno al mondo lo aveva mai visto così, visto che il Theon di prima era un inetto e un cretino. Ora quel ragazzo arrogante, presuntuoso e incapace era cresciuto, era diventato un Uomo di Ferro, un giovane affascinante e perfino carismatico (almeno questo era ciò che pensava Ramsay, del tutto perso per lui!) e la sorella Yara ne era molto fiera.

Appena la donna fu libera, tutti si affrettarono a scappare dalla nave di Euron e, mentre Theon e Ramsay conducevano Yara verso la nave che avevano usato per arrivare fin lì, gli altri Uomini di Ferro (compresa buona parte di quelli di Euron che non si facevano tanti scrupoli a voltargli le spalle e a seguire la nuova Regina…) presero altre cinque o sei navi della grossa Flotta che Euron voleva donare a Cersei per ritornare alle Isole di Ferro. Insomma, Euron quella notte forse si era tolto qualche prurito con la Regina Lannister, ma al suo ritorno alla nave avrebbe trovato delle gran brutte sorprese e, molto probabilmente, avrebbe anche perso definitivamente la possibilità di ottenere un bis da Cersei!

La flotta, che ormai era di Yara, navigò per tutta la notte cercando di allontanarsi il più possibile da Approdo del Re e Theon decise di usare quel tempo per farsi raccontare dalla sorella tutto quello che sapeva sugli Estranei. Le lasciò il tempo di riposarsi, mangiare e bere qualcosa, ma poi fu lei stessa a presentarsi nella cabina che Theon divideva con Ramsay per raccontare tutto quello che aveva visto e ascoltato.

“Eravamo a Roccia del Drago, Daenerys Targaryen aveva accettato la mia alleanza e avevo scoperto che anche Tyrion Lannister era passato dalla sua parte, e anche il tuo vecchio amico di Grande Inverno, Jon Snow” iniziò a raccontare Yara.

Vecchio amico proprio no, non sono mai riuscito ad andare d’accordo con Jon, io, e ora come ora credo che mi taglierebbe volentieri la gola, pensò Theon.

“In realtà l’incontro doveva servire per preparare l’assedio ad Approdo del Re, c’erano anche Ellaria Sand e le sue figlie e Lady Olenna Tyrell, però poi le cose sono andate diversamente, un corvo ci ha informato che Snow sarebbe arrivato qualche giorno dopo portando qualcosa che tutti noi dovevamo vedere” continuò. “La cosa che mi sembrò più assurda fu che, qualche giorno dopo, all’incontro c’erano proprio tutti, perfino Cersei Lannister e suo fratello e Euron con lei, è così che ho scoperto che aveva offerto a lei la sua Flotta di Ferro.”

“Sì, insieme a quell’altra cosa che mi stupisce parecchio che Cersei abbia potuto accettare. Vabbè, i gusti sono gusti” commentò Ramsay, che ancora una volta non era riuscito a trattenersi.

Yara proseguì raccontando come Jon Snow avesse convocato tutte le famiglie per proporre una tregua, perché il pericolo che minacciava tutti i Sette Regni era mille volte più grave delle varie dispute per il Trono di Spade. Visto che i convenuti, e in modo particolare persone di grande apertura mentale come Euron, parevano non volerne sapere, Jon aveva fatto portare una cassa che, quando era stata aperta, aveva rivelato un abominio al suo interno, un mostro, un non-morto che, come prima cosa, si era avventato su Cersei (dimostrando con ciò che questi non-morti non erano poi del tutto stupidi come si poteva pensare…).

“Jon ci ha fatto vedere che questa creatura non si poteva eliminare con un semplice colpo di spada. Essendo già morta, continuava a cercare di aggredire anche senza un braccio o senza una gamba” raccontò Yara, senza capire che il turbamento e il pallore che vide improvvisamente diffondersi sul volto di Theon non era tanto dovuto alla storia del non-morto, che lui già conosceva dai racconti a Grande Inverno, quanto dall’idea di quella cosa che se ne andava in giro anche senza braccia e gambe… gli risvegliava ricordi molto poco piacevoli sul fatto che lui andava in giro con diciassette dita invece che con venti! “Ci ha mostrato che per uccidere un non-morto bisogna colpirlo con vetro di drago o bruciarlo. Theon, ma tu sapevi di queste cose? Sapevi della loro esistenza?”

Ramsay lo sapeva decisamente, visto che dopo il racconto di Yara si era di nuovo zittito e fissava i due con occhi sgranati e pieni di paura.

“A Grande Inverno ci raccontavano queste storie, ma io non ci credevo e prendevo in giro Jon e gli altri che invece si spaventavano” ammise Theon. “Ero un ragazzino sciocco e presuntuoso, avrei dovuto ascoltare meglio quei racconti e forse adesso ne saprei di più.”

“Non dire sciocchezze e non farti venire stupidi sensi di colpa” tagliò corto Yara, che preferiva il Theon combattivo che era venuto a salvarla. “Come eliminare quei bastardi ce lo ha spiegato Jon Snow e comunque Euron gli ha chiesto se quelle creature sanno anche nuotare e Jon gli ha risposto di no. Così Euron ha deciso di riprendere il mare dove Estranei e non-morti non possono arrivare.”

“Non sanno nuotare?” domandò Ramsay, improvvisamente interessato alla questione, ma venne tranquillamente ignorato.

“Quindi i Sette Regni adesso sono minacciati da questi esseri e per questo Jon Snow ha chiesto alle varie famiglie di mettere da parte le discordie e le lotte per il trono e di unirsi per affrontare questa minaccia?” riassunse Theon.

“Esattamente, però ti ho già detto qual è stata la reazione di nostro zio, e anche Cersei Lannister ha rifiutato di mandare i suoi soldati, sostenendo che non vuole indebolire la sua posizione nella guerra che verrà dopo” rispose Yara. “Non le è piaciuto scoprire che il Nord si è alleato con la Targaryen…”

“Ho sempre pensato che fosse una cretina, e questo lo dimostra” reagì Ramsay. “Come fa a parlare della guerra che verrà dopo e a pensare a quel suo stupido Trono di Spade? Se gli Estranei e i non-morti supereranno la Barriera, distruggeranno tutti i Sette Regni, compresa lei e la sua bella faccia!”

Questa volta sia Theon che Yara dovettero ammettere che Ramsay aveva ragione e che aveva detto quello che anche loro, in realtà, pensavano.

“Comunque sia, Euron ha solo finto di voler tornare alle Isole di Ferro. Quando Daenerys mi ha incaricata di riaccompagnare a Dorne Ellaria Sand e le sue figlie con la mia flotta, Euron ci ha intercettati, ha ucciso la maggior parte dei miei uomini e ha portato Ellaria e le Serpi delle Sabbie a Cersei, sperando di ottenere così i suoi favori. Ha tenuto me prigioniera nella sua cabina senza uccidermi perché, diceva, aveva bisogno di qualcuno con cui parlare” spiegò poi Yara.

“Per forza, solo una persona legata e imbavagliata potrebbe stare ad ascoltare le stronzate che spara quel buzzurro…” commentò Ramsay, e ancora una volta Theon e Yara erano d’accordo con lui!

“Cersei ha ordinato a Euron di portare la sua flotta a Essos per imbarcare la Compagnia Dorata, il più potente esercito di mercenari dei Sette Regni, così mentre Daenerys e gli Stark si organizzeranno per combattere gli Estranei lei conquisterà le terre lasciate indifese” concluse la giovane. “Siamo ritornati ieri e per questo nostro zio adesso è da Cersei, penso che stia cercando di ottenere la sua ricompensa per averle fatto questo dono.”

“Complimenti, due teste pensanti insieme che non ne fanno neanche una” disse Ramsay, lapidario. “Se gli Estranei arriveranno ad Approdo del Re, Cersei potrà ficcarsi tutta la Compagnia Dorata su per il…”

“Peggio per lei, no? A noi non interessa” ribatté Yara. “Su questo sono d’accordo con Euron, anche se poi lui ha deciso di mettersi al servizio della Regina: torniamo alle Isole di Ferro e lasciamo pure che gli Estranei facciano fuori tutti i Lord di Westeros. Alla fine saranno loro a regnare sul Trono di Spade, mentre noi riconquisteremo le nostre isole! Non è divertente? Beh, adesso me ne vado a dormire, ci aspetta un lungo viaggio per ritornare a Pyke.”

“Dillo a me…” sospirò Ramsay pensando all’interminabile viaggio di andata, mentre la donna usciva ridendo dalla cabina.

Theon diede la buonanotte alla sorella, ma era serio e pensieroso e non aveva affatto voglia di partecipare all’ilarità della sorella.

No, non è divertente, non lo è per niente, Yara, e se tu conoscessi i racconti sugli Estranei come li conosco io non saresti così allegra…

Theon e Ramsay, rimasti soli, si prepararono per andare a letto. Il giovane Bolton, però, era preoccupato vedendo Theon così cupo e così gli si accoccolò tra le braccia per fargli la domanda che gli premeva.

“Theon, perché fai quella faccia? Jon Snow ha detto che gli Estranei e i non-morti non sanno nuotare, per cui sulle navi siamo al sicuro e anche quando saremo a Pyke… Tua sorella ha ragione, a noi non ce ne frega un accidente di chi prenderà il Trono di Spade, no? Noi torneremo alle Isole di Ferro, Yara sarà la Regina e nessuno potrà farci del male, staremo insieme come mi hai promesso. Perché me l’hai promesso, te lo ricordi?” il tono di Ramsay era insistente, ma nascondeva un’angoscia che il ragazzo non sapeva nemmeno di provare. “Mi hai promesso che saremmo tornati a Pyke con Yara e che avremmo vissuto felici e contenti. Me lo hai promesso!”

Ramsay aveva ragione, ma Theon gli aveva fatto quella promessa quando ancora non sapeva del pericolo rappresentato dagli Estranei. Questo cambiava tutto. Certo, a lui non importava del Trono di Spade, ma nel profondo del suo cuore sapeva di non poter abbandonare ancora una volta gli Stark e lasciarli combattere quei mostri senza il suo aiuto. Se gli Estranei avessero attraversato la Barriera, e non era impossibile visto che i Guardiani della Notte erano rimasti in pochissimi, il primo luogo in cui si sarebbero diretti sarebbe stato Grande Inverno e lui… lui non poteva assolutamente fuggire, dimostrarsi ancora una volta un vigliacco e un Voltagabbana. Aveva già fatto tanto male agli Stark e adesso doveva rimediare a qualsiasi costo…

Ma come avrebbe fatto a spiegarlo a Ramsay?

Per il momento decise di non dirgli niente. Non rispose alla sua domanda ma lo prese tra le braccia e iniziò a baciarlo intensamente, stringendolo forte a sé e perdendosi in lui con passione e disperazione insieme, conscio che non poteva rassicurarlo con le parole ma che poteva farlo nel modo che gli era più congeniale. E comunque anche lui riusciva a non pensare più tanto agli Estranei e ai doveri che aveva verso gli Stark mentre si fondeva con il corpo morbido di Ramsay e giungeva alla totale soddisfazione unito a lui, perso nel suo calore. In quanto a Ramsay, quando faceva l’amore con Theon spegneva del tutto ogni collegamento con la realtà e con il suo unico neurone e dimenticava il resto del mondo, Estranei compresi, sentendosi completo e felice nell’unione con lui, entrando in un universo di luce, amore e passione che prima non sapeva neanche esistessero.

Theon ci avrebbe pensato il mattino dopo a dire a Ramsay che la sua intenzione era dirigersi a Grande Inverno e combattere gli Estranei a fianco degli Stark, e non sarebbe stato facile.

Per niente!

Fine capitolo secondo

 

 

 

 

 

   
 
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