9 * Gjensynsglede [108]
Kakashi, 24 y/o
«HAIZUUU!! Mia dea!» un ragazzone dai capelli argentati si tuffò vicino la roccia.
Era felice, in mano dei fiori colorati e l'unico occhio visibile pieno di lacrime di gioia.
Dietro di lui, Gai piangeva commosso, mentre Sarutobi gli dava leggere pacche sulla schiena.
«Non ricordavo questo attaccamento morboso» commentò Kurenai con tono serio.
«È inquietante» aggiunse Asuma, accendendosi una sigaretta.
Ma Gai si tirò in piedi, deciso a cacciare chiunque avesse trattato male il suo amico. Se quell'Haizu lo rasserenava, allora andava bene.
In breve rimasero soli, ed il moro dal taglio a scodella finalmente sorrise.
«E comunque, bentornato dal mondo ANBU! Ci era mancato il vero te»
[Angolo dei cyberninja]
Challenge: Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
Parola: Gjensynsglede (norvegese) → la felicità di incontrare qualcuno che non vedi da molto tempo