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Autore: lunadivergente21dw    14/04/2022    1 recensioni
In seguito agli avvenimenti di Vienna Tony crea la sua squadra e nel farlo opta per nuovi membri, uno ovviamente è Peter Parker.
Poi c'è Amelia, che Tony vede come una figlia.
Amelia ha dei poteri particolari e quando Tony chiede il suo aiuto lei non si tira indietro.
Avrebbe aiutato Tony a qualunque costo, o almeno così credeva, perchè quando degli occhi di un azzurro ipnotico cominciano a tormentarla qualcosa dentro di lei scatta.
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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La mattina dopo Amelia si girò dall'altra parte appena sentì la sveglia, come faceva di solito. La lasciò suonare per un po', ma per una strana ragione non si sentiva del tutto disturbata dal suono e dalla prospettiva di svegliarsi, cercò di pensare se ci fosse qualche avvenimeno speciale quel giorno, ma non ricordava niente di importante a settembre.
Beh, a parte il compleanno di Sam. A quel punto si alzò leggermente sui gomiti con espressione confusa. -Ho pwe...- Sbadigliò socchiudendo gli occhi. -Il rw.... rewgalo per Sam?- Mormorò con voce assonnata.
Poi si alzò stancamente per far fermare la sveglia e sorrise soddisfatta vedendo il regalo già incartato sulla sua scrivania, anche se mancava ancora qualche giorno.
Mentre si stiracchiava si ricordò improvvisamente perché era alquanto felice di alzarsi dal letto e con un sorrisetto ripensò a cosa era successo la sera prima con Bucky.
Dopo aver passato un po' di tempo sulla pista di pattinaggio dove si erano scambiati qualche timido bacio, i due avevano deciso di fare un salto in cucina per uno spuntino di mezzanotte e prima di salutarla Bucky le aveva dato un bacio sulla fronte che le aveva fatto sentire le farfalle nello stomaco.
Girò su se stessa una o due volte prima di dirigersi in bagno con il solito sorrisetto.
Si sentiva al settimo cielo e quasi le venne l'idea di preparare pancake per tutta la squadra.
Infatti, dopo essersi allenata con Wanda, si ritrovò in cucina a mescolare l'impasto e a canticchiare una canzone che passava alla radio. Mentre cominciava a cuocere i primi aggiungendo qualche mirtillo, la squadra cominciò a entrare in cucina e si guadagnò delle occhiate incuriosite.
-Questo è uno dei miei profumi preferiti.- Affermò Sam andando a curiosare.
-Tutti i tuoi profumi preferiti riguardano il cibo- Osservò Natasha mentre si versava del caffè in una tazza con la scritta "best auntie".
Sam sorrise divertito quando Amy gli porse un piatto con i primi pancake ai mirtilli ancora caldi e andò a sedersi al tavolo. -Mi piace anche l'odore del mare.-
-Se mi dai altri dettagli ti faccio un profilo su Tinder- Affermò Nat per poi prendere un piatto. -Ce ne sono con le gocce di cioccolato?- Chiese ad Amelia, la quale annuì prendendo l'altra ciotola per versare il composto sulla padella.
-Due minuti e sono pronti- Disse continuando a canticchiare tra sè e sè.
La rossa la guardò con un sopracciglio alzato e la osservò mentre sorrideva da sola. -Qualcuno si è svegliato dalla parte giusta del letto stamattina- mormorò perché sentisse solo lei.
-Mhmh, si avvicina l'autunno e l'aria profuma di foglie-
A quel commento Natasha non seppe se ridere o preoccuparsi per la salute mentale dell'amica. -Anche poetessa è diventata dal giorno alla notte- Mormorò mentre andava a sedersi accanto a Sam dopo essere stata servita.
Anche gli altri dovevano aver finito perché cominciarono a entrare in cucina, a parte Wanda e Visione che avevano deciso di prendere una mattinata solo per loro dopo l'allenamento.
Clint andò subito a riporre le cose che Amelia non usava più per metterle nella lavastoviglie e la aiutò a finire gli ultimi pancake. Sorrise pensando che almeno lui, avendo una famiglia, era abituato a dividere i compiti nelle faccende domestiche.
-C'è qualche ricorrenza speciale?- Chiese Steve.
-Manca ancora qualche giorno al mio compleanno- Annunciò Sam facendo alzare gli occhi al cielo a mezza stanza.
-Credo tu debba ricordarcelo, non lo abbiamo ancora capito dopo le ultime trentasette volte- Gli disse Bucky passandogli accanto per andare a riempire il suo piatto.
-C'è davvero bisogno di un'occorenza speciale per i pancake?- Chiese Amy prendendo il piatto dalle mani di Bucky. -Mirtilli o cioccolato?- Gli chiese cercando di non guardarlo per evitare di balbettare.
-Entrambi?- Chiese con tono speranzoso.
Amy a quel punto non riuscì a trattenersi e alzò lo sguardo su di lui. Non riuscì a evitare il sorriso che spuntò all'improvviso sul suo viso. -Ottima scelta James- Disse per poi sorprendersi del sottotono che prese la sua voce chiamandolo per nome.
Lui per tutta risposta le fece l'occhiolino, facendola arrossire.
Sì, stavano decisamente flirtando.
-Ecco a te, James.- Gli disse riempiendo il suo piatto di pancake, non lo avrebbe mai ammesso ma per lui aveva lasciato da parte quelli venuti meglio.
-Grazie Fiocco di neve- Le mormorò affettuosamente prima che Steve li raggiungesse.
-Posso avere quelli al cioccolato?-
-Sei arrivato tardi, li ho finiti io- Gli disse Bucky soddisfatto.
-Tranquillo Steve, quelli ai mirtilli sono comunque deliziosi- Disse Amy riempiendo due piatti per lei e Steve. -E poi c'è la glassa al cioccolato.-
-Preferisco lo sciroppo d'acero- Disse andando a sedersi.
Amy sorrise divertita e andò a sedersi accanto a Bucky, soprattutto perché era l'unico posto non occupato. -D'accordo Capitan Canada- Disse facendo ridere la squadra.
Steve alzò gli occhi al cielo versando lo sciroppo d'acero sui suoi pancake. -Non vorrei essere ripetitivo, ma tu, Tony e Howard avete delle somiglianze sconcertanti-
-Per fortuna le somiglianze si limitano all'umorismo e all'uso di nomignoli- Le sussurrò Bucky mentre gli altri cominciavano a parlare di cosa avrebbero fatto per il compleanno di Sam.
Lei lo guardò divertita e allungò un ciuffo di capelli per metterlo sotto il naso. -Cosa c'è? Non mi ci vedi con baffi e pizzetto?-
Bucky diventò serio all'improvviso -Potrei sopportare una barba, ma il pizzetto...- Disse seriamente facendola scoppiare a ridere, al che lui la seguì subito con una risata un po' più contenuta.
All'improvviso si accorsero che la cucina era diventata silenziosa e notarono che gli altri li stavano osservando.
-Cosa?- Chiese Amy confusa.
-Voi non avevate litigato?- Chiese Bruce facendo riferimento per la prima volta dopo settimane all'elefante nella stanza.
Infatti tutta la squadra aveva notato che i due non si erano parlati per un bel pezzo, ma nessuno aveva mai osato tirare fuori la cosa come aveva fatto Bruce in quel momento. Di conseguenza Natasha gli diede una piccola gomitata.
Amelia arrossì e cercò di trovare qualcosa di appropriato da dire ma Bucky la anticipò.
-Questo è quello che succede quando qualcuno vi mette la polvere urticante nel costume da bagno, si merita il trattamento del silenzio.- Affermò richiamando la polvere urticante di cui aveva parlato Amelia prima che partissero per la vacanza.
Gli altri rimasero in silenzio per un po' pensando fosse uno scherzo e alla fine scoppiarono a ridere.
-Se è così io non verrò più in vacanza con voi- Affermò Sam facendoli ridere di nuovo.
Amy sorrise e scosse la testa tornando a concentrarsi sulla sua colazione. Notò che Steve e Sam si scambiarono uno sguardo sollevato, evidentemente contenti di non doversi più preoccupare della questione spinosa.
Natasha invece le lanciò un sorrisetto soddisfatto, al quale rispose alzando gli occhi al cielo. Non sarebbe mai riuscita a nasconderle del tutto qualcosa, ma aveva già in mente di renderle la cosa difficile evitando di regalarle dettagli.
Dopo la colazione la squadra si disperse per godersi il proprio tempo libero prima della riunione che avrebbero avuto nel pomeriggio.
Amelia stava tornando nella sua camera quando qualcuno le passò accanto sfiorandole la mano. -Hey.-
-Hey.- Sussurrò lei di rimando alzando lo sguardo su Bucky.
Lui si guardò intorno per accertarsi che fossero soli. -Non so quanto durerà la riunione di oggi, quindi che ne dici se ci organizziamo per domani sera?-
-Solo se posso organizzare io- Affermò Amelia guadagnandosi uno sguardo sorpreso.
Bucky si portò una mano al cuore. -Offendi il mio orgoglio di gentiluomo degli anni quaranta ora- Disse facendola ridere. -Ma forse è meglio così dato che tutti i posti a cui penso ormai non esistono più- Osservò poi. -Pensi che desteremo troppi sospetti se ce la filiamo entrambi con la moto di Steve?-
Amy sorrise divertita. -Decisamente. Nat sa già qualcosa, ti avverto.-
Bucky rilasciò un sospiro annoiato. -Certo, mi ha insultato in russo molte volte nelle ultime settimane.-
-Davvero? Beh, Nat ha sempre ragione- Osservò. Al che lui la guardò offeso. -Sto scherzando, dai. Comunque tranquillo, penserò anche a quello- Disse poi.
-Ora sì che mi sento inutile- Commentò facendola ridacchiare.
-Tu pensa a portare il tuo bel faccino- Gli disse mentre apriva la porta della camera.
-Oh, ora ho un bel faccino?- Chiese con mezzo sorriso appogiandosi allo stipite della porta per poi incrociare le braccia al petto. -Altro che dovrei sapere?- Chiese senza distogliere lo sguardo dal suo.
Amelia cercò di rimanere impassibile ma sapeva che in quel momento sul suo viso si potevano osservare diverse sfumature di rosso. -No, nient'altro. Solo un bel faccino.- Affermò incrociando le braccia a sua volta.
-Ouch.- Disse portandosi nuovamente la mano al cuore. -Amy, mi stai uccidendo proprio qui.-
Lei alzò gli occhi al cielo divertita e stava per dire qualcosa quando Sam passò nel corridoio. -Hey. Gatto.- Disse portando Freddie nella camera di Amelia. -Puoi tenerlo sotto controllo? Viene sempre nella mia camera e mi porta via i calzini.-
Amy cercò di non ridere. -Oh, allora sono i tuoi. Ce ne deve essere qualche altro paio sotto il letto.-
Sam andò a prendere i suoi calzini per poi lasciare la stanza mormorando: -Il tuo gatto è strano-.
Bucky e Amelia si scambiarono uno sguardo divertito prima che lei lo spingesse fuori. -Ora se vuoi scusarmi... Ho un appuntamento da organizzare- Affermò senza riuscire ad evitare un sorrisetto compiaciuto alla parola "appuntamento".
-E io vado ad occuparmi del mio bel faccino- Disse lui facendole l'occhiolino prima di allontanarsi.
Amy ridacchiò e chiuse la porta. Prese posto alla scrivania e accese il computer, era ora di fare qualche ricerca per vedere se New York aveva quello che stava cercando di organizzare.
E così cominciò.


Amelia aveva organizzato tutto. Aveva pronta una lista di posti che richiamavano i periodi che Bucky si era perso.
Aveva in mente di cominciare da un locale anni quaranta che aveva una sala da ballo, non era sicura di quanto storicamente accurato fosse, ma sapeva che Bucky se lo sarebbe fatto andare bene comunque.
Il peggio che poteva succedere era farsi elencare tutte le cose fuori posto da Bucky, ma dato che le piaceva sentirlo parlare di cose che solo lui capiva non ci vedeva nessun problema.
Durante la riunione continuava a pensare alla possibilità di comprare un nuovo vestito per l'appuntamento, Steve sembrò notare la sua distrazione e ogni tanto le faceva qualche domanda per assicurarsi che non si perdesse le parti importanti.
-Conosco quello sguardo- Le disse Natasha mentre uscivano dalla sala.
-Quindi sai che ho fame.- Affermò Amy facendole alzare gli occhi al cielo.
Allora guardò dietro di loro con un sorrisetto. -Wanda, un aiutino?-
La suddetta allungò il passo per raggiungerle. -Devo leggere nel pensiero di Barnes o vuoi ammetterlo?-
E prima che le due la prendessero sotto braccio per portarla chissà dove, lei fece apparire un portale nel pavimento e ci saltò dentro finendo direttamente sul suo letto. Poi aprì un altro mini portale e ci entrò con un braccio per prendere una mela dalla cucina. Sentì la voce di Sam dire -Amy, quante volte ti ho detto che questa cosa è inquietante?-
Per tutta risposta lei ridacchiò e chiuse il portale.
Quando finì la sua mela tornò a pensare a quale vestito sarebbe potuto andare bene per l'appuntamento. Fece anche un'accurata ricerca su internet e stava per comprare un vestito che aveva attirato la sua attenzione quando si ricordò di una cosa.
Saltò giù dal letto facendo quasi cadere il computer e corse all'armadio, cominciando a passare tra i vestiti finché non ne tirò fuori uno.
All'improvviso si sentì molto stupida per essersene dimenticata.
Il vestito che aveva preso per il compleanno di Bucky.
Sembrava l'altro ieri e invece erano passati un paio di mesi da quando aveva ballato per la prima volta con Bucky. Sorrise tra sè cominciando a fantasticare sull'imminente appuntamento.


Il pomeriggio dopo era seduta sul bordo della vasca da bagno cercando di non scaraventare la piastra per boccoli contro il muro per la frustrazione.
C'era una ciocca di capelli che non riusciva a sistemare e la cosa la innervosiva.
Sì, era nervosa per il boccolo che non le veniva, non per l'appuntamento. O almeno era quello che voleva credere. Non aveva alcun senso essere nervosa per il suo primo appuntamento con James Buchanan Barnes, no?
-O forse sì...- Mormorò posando la piastra un attimo per cercare di calmarsi.
Freddie si alzò dal tappetino sotto il lavandino per stiracchiarsi e la osservò incuriosito.
-Non trovi? Abbiamo già espresso i nostri sentimenti e tutte quelle cose che si dicono le coppie alla fine del film- Disse cercando di fermare i capelli con una forcina. -Forse è per questo che sono un po' agitata, i libri e i film non spiegano mai cosa succede dopo. Dicono "È solo l'inizio" e poi fanno partire i titoli di coda, ti pare giusto?- Chiese riuscendo finalmente a fermare i capelli per poi guardare il gatto che si stava appisolando di nuovo. -Stai diventando pigro con il riscaldamento a pavimento- Commentò per poi sospirare e tornare a sedersi sulla vasca, ma saltò di nuovo in piedi soffocando uno strillo.
Si sentì bruciare un punto dietro la coscia, poco sopra il ginocchio. E solo allora si accorse di aver appoggiato la piastra sulla vasca.
Imprecò sottovoce spegnendo la piastra e fece apparire un portale per correre nell'infermeria del quartier generale, dove passò quasi un'ora a farsi rimproverare da Bruce per la sua sbadataggine, ma ci guadagnò anche un lecca lecca alla fragola.
Quando uscì guardò l'ora e stava per creare un altro portale per arrivare direttamente in camera ma si fermò quando sentì qualcuno chiamarla. Si girò e vide Bucky camminare verso di lei.
-Hey.-
-Hey Bucky, stavo andando a...- Cominciò per poi interrompersi quando lui scosse la testa.
-Scusa Amy, ricordi la riunione di ieri?-
Lei ci pensò su e sembrò ricordarsi solo del vestito da indossare. -Mh... sì? Era ieri, perché dovrei dimenticarmene?- Disse velocemente.
Lui la guardò incuriosito ma poi continuò. -Hanno chiamato me e Sam, partiamo stasera, scusa...-
Amy lo guardò sorpresa e un po' delusa. -Oh... Allora dobbiamo rimandare-
-Già, scusa ancora...-
-Almeno passi un po' di tempo con Sam-
A quel commento lui ridacchiò. -Saltare l'appuntamento con te per passare del tempo con Sam, un sogno- Disse con tono sarcastico facendola ridere. -Comunque, carini i boccoli, ti stavi preparando?- Chiese prendendole un ciuffo di capelli tra le dita.
Lei arrossì leggermente. -Mi faccio sempre i boccoli...- Disse imbarazzata-
Bucky annuì divertito, poi corrucciò lo sguardo. -Cosa hai fatto alla gamba?- Chiese accorgendosi della fasciatura che aveva sopra il ginocchio.
-Si è ustionata con la piastra per boccoli- Affermò Bruce che passava di lì senza distogliere lo sguardo dai suoi appunti per poi sparire dietro la porta del laboratorio.
Lui la guardò preoccupato e incuriosito.
-...Mi sono seduta per sbaglio sulla piastra mentre parlavo con Freddie- Confessò imbarazzata.
Bucky la osservò per qualche secondo prima di uscirsene con : -Devo soffermarmi su te che parli con Freddie, sul fatto che ti sei seduta sulla piastra per capelli finendo per ustionarti, o sottolineare la parte in cui ti stavi facendo carina per il nostro appuntamento?- 
Amelia lo guardò sorpresa e un po' imbarazzata, ma poi ridacchiò. -Davvero James, credo stia saltando fuori il tuo charme degli anni quaranta. Perché lo tenevi nascosto?-
-Aspettavo solo di essere baciato in mezzo all'oceano dalla mezza-aliena più carina che esista- Disse con un sorriso sghembo facendola arrossire.
-Sono l'unica mezza-aliena che conosci- Replicò fingendosi offesa.
Bucky ridacchiò divertito. -Va bene, togli mezza-aliena- Le disse facendole l'occhiolino prima che Sam li raggiungesse.
-Pronto Buck?-
-Sì, ciao Amy- Le disse per poi allontanarsi con l'amico.
-Cosa si è fatta alla gamba?- Chiese Sam.
Bucky alzò le spalle. -Si è rovesciata addosso il caramello mentre faceva i popcorn-
-Oh...- Disse Sam guardandola un'ultima volta prima di uscire.
-NON È VERO!!- Esclamò Amy indignata.
Bucky cercò di non ridere e le fece un ultimo cenno di saluto prima di uscire.
Amelia sbuffò divertita. Non sapeva da dove fosse saltata fuori questa parte di James ma era felice di poter essere l'unica a tirarla fuori.
Di certo non sarebbe morta per qualche complimento in più dall'uomo dei suoi sogni, no?


Quando i due fecero ritorno dalla missione, Amy e Bucky non ebbero nemmeno il tempo di scambiarsi una parola che Fury chiamò lei, Rhodey, Natasha e Clint per un'altra missione che li tenne occupati per qualche giorno.
Al ritorno Amy era stanca morta ma era comunque decisa ad andare a bussare alla porta di Bucky per avere il suo appuntamento. Questo prima che Rhodey la obbligasse a compilare il rapporto della missione insieme a lui dato che Nat e Clint se l'erano data a gambe prima che potesse incastrare anche loro.
Amy si ritrovò persino a fingere un broncio. -Sai Rhodey, sei lo zio che non ho mai avuto, ti ammiro così tanto e...-
Rhodes le sorrise scompigliandole i capelli. -Come sei dolce.- Affermò per poi tornare a lavorare al computer. -Ora mettiti al lavoro.-
-Oh andiamo!- Protestò lei incrociando le braccia, cosa che fece ridere l'uomo.
Quando ebbero finito era comunque troppo tardi e Amelia raggiunse gli altri nella sala dove erano tutti mezzi addormentati su divani e poltrone con un film di Clint Eastwood in sottofondo.
Rubò un cuscino a Nat guadagnandosi qualche borbottio e andò a sedersi per terra. Prima di rivolgere l'attenzione al film guardò Bucky seduto di fronte a lei e gli rivolse un sorriso di scuse.
Lui scosse la testa con un sorriso e continuarono a guardarsi finché una sparatoia alla tv non la fece sobbalzare.
Quando tornò a guardare Bucky, lui cercava di non ridere e lei alzò gli occhi al cielo dopo avergli fatto la linguaccia.

Poi ci furono altre riunioni, il compleanno di Sam, altre missioni, Amy che doveva fare da babysitter a Morgan dopo essersi dimenticata di averlo promesso a Pepper e Tony, Steve che le rubava Bucky, missioni, riunioni, conferenze stampa, missioni...
Era un giorno stranamente tranquillo e a Bucky e Amelia era bastato un solo sguardo durante il pranzo per capire che quello era il giorno giusto per l'appuntamento.
Amy era corsa in camera ed era a metà della tortura con la piastra per boccoli quando cominciò a risuonare l'allarme per tutto il quartier generale.
-Mi prendi per...- Cominciò per poi essere interrotta dalla porta che si apriva.
-Steve ci vuole nel quinjet in quattro minuti!- Esclamò Wanda per poi richiudere la porta.
Amelia sbuffò e rimise al suo posto la piastra per poi correre a dare da mangiare a Freddie. -Non mangiare troppo in fretta- Gli raccomandò per poi recuperare il braccialetto e infilarlo al polso. -Addio appuntamento...- Mormorò prima di premere il fiocco di neve sul braccialetto, subito dopo creò un portale ed entrò direttamente nel Quinjet.
Dato che era apparsa proprio dietro i sedili di pilotaggio fece sobbalzare Clint. -Fiocco di neve.-
-Occhio di anatra.- Replicò lei.
-Hey. Questa da dove...- Ma non ebbe il tempo di finire che Steve cominciò a parlare quando gli ultimi arrivati raggiunsero il Quinjet.
Amy gli rivolse un sorrisetto divertito facendogli alzare gli occhi al cielo mentre andava a prendere posto accanto a Wanda.
-Fury ci ha chiamato per recuperare degli agenti dello Shield da una missione. Le cose si sono messe male e sono intrappolati in un edificio e ci sono delle probabilità che venga fatto esplodere per coprire le tracce dell'organizzazione che ci stava lavorando. Non è andato nei dettagli ma possiamo presumere che ci siano sostanze tossiche tra le cose su cui lavoravano quindi dobbiamo essere cauti. Oltre ai nostri agenti ci sono civili e membri del personale da evacuare.-
Amelia si mosse nervosamente sentendo i dettagli della missione e annuì quando Steve chiamò il suo nome dicendole che in caso estremo avrebbero avuto bisogno dei portali. Si rilassò solo quando Steve andò a parlare con Clint per controllare la loro posizione e qualcuno le strinse la mano.
Posò lo sguardo sulla persona alla sua sinistra e si tranquillizzò incontrando gli occhi azzurri che tanto aveva sognato negli ultimi anni. -Hey.- Gli disse.
Bucky le sorrise leggermente. -Credi che siamo le vittime di un complotto?- Le sussurrò.
-Se questo non è un complotto il destino ci odia.- Sussurrò di rimando.
Lui ridacchiò scuotendo la testa. -Potremmo licenziarci- Propose in un sussurro e Amelia disse alla tuta di scoprirle il viso per guardarlo meglio. Bucky sorrise sollevato incontrando il suo sguardo. -Eccoti.-
Amy sorrise. -E cosa potremmo fare?- Chiese incuriosita.
Bucky distolse lo sguardo dal suo per osservare il soffitto in modo pensioroso. -Apriamo un panificio?-
Lei cominciò a ridere e Bucky le lasciò la mano quando gli altri guardarono incuriositi in quella direzione cercando di trovare la fonte dell'ilarità.
-Dieci minuti- Avvisò Steve distogliendo l'attenzione dai due.
Amelia guardò gli altri tornare a concentrarsi su quello che stavano facendo prima e tornò a guardare Bucky con un sorrisetto. -Un panificio, davvero? Vuoi alzarti alle quattro di mattina per fare il pane?-
Lui ci pensò su. -Non posso fare il pane ad un orario decente?- Chiese rubandole un'altra serie di risatine.
-Sai fare il pane?-
Bucky si girò verso di lei con espressione seria. -Ma fatto in vita mia- Affermò per poi ridere insieme a lei.
In quel momento Bruce passò accanto a loro dopo essere andato a parlare con Clint. -Stavolta nessuna ustione?- Chiese indicandole i capelli.
Amelia si rese conto che avere metà acconciatura fatta e l'altra metà ancora da fare doveva darle un'aria ridicola. Assottigliò lo sguardo e guardò Natasha. -Nat, Bruce mi prende in giro-
-Se Bruce prende in giro qualcuno vuol dire che se lo è meritato- Disse la rossa con un sorrisetto divertito.
-Hey!-
-Siamo arrivati- Comunicò Steve. -Ricordate quello che ho detto e non fate di testa vostra- Disse lanciando un'occhiata a Clint e Natasha, che fecero finta di niente.
La squadra cominciò a calarsi sul tetto dell'edificio, Natasha e Clint con i loro aggeggi da spia, Wanda, Visione, Sam e Rhodey volando. Steve invece saltò facendo prendere un colpo ad Amelia, la quale tirò un sospiro di sollievo notando come atterrava abilmente sul tetto.
Bucky stava per seguirlo quando lei lo fermò. -Non credo proprio.- Disse facendo apparire un portale.
-Mi togli tutto il divertimento- Mormorò Bucky prima di attraversarlo.
Amy alzò gli occhi al cielo. -Mi togli tutto il divertimento...- Disse cercando di imitarlo.
Bruce ridacchiò andando alla postazione di pilotaggio. -Fai attenzione-
-Sai che solo la piastra per boccoli può ferirmi- Affermò Amy per poi attraversare il portale.
Si divisero per coprire ogni piano dell'edificio e assicurarsi di non lasciare indietro nessuno. La maggior parte delle persone che stavano evacuando non sapevano nemmeno di far parte di un'organizzazione segreta, ma di quello si sarebbe occupato Fury.
Mentre gli altri si occupavano dell'evacuazione, Amelia stava scendendo verso i piani sotterranei quando sentì qualcuno parlare.
-Lo hai detto anche tu, il LAD serve a poco se non c'è il LESS. Quindi smettila di provare ad aggirare il problema- Disse una voce femminile.
-Perché ricordi sempre quello che dico?- Si lamentò un'altra voce. -Comunque sì, ma stiamo parlando di un'intelligenza artificiale. Qualcuno deve per forza avere il controllo su tutto, ma non è detto che si trovi nell'edificio, potrebbero farlo da qualsiasi posto.-
Amy si avvicinò alla porta cercando di non fare rumore ma si fermò di colpo quando il suo piede andò a sbattere contro qualcosa. Guardò a terra e spalancò gli occhi trattenendo un conato di vomito pensando alla peggiore delle ipotesi quando vide un braccio spuntare dalla stanza.
-Elsa?- Sussurrò nella tuta.
L'I.A. rispose subito senza aspettare domande specifiche. -Battito rilevato. Temperatura corporea nella norma, sembra aver perso i sensi.- Dichiarò.
Amelia si tranquillizzò, o almeno finché non riuscì a dare un'occhiata alla stanza da cui provenivano le voci e vide una decina di corpi stesi a terra mentre due figure che ora stavano discutendo di qualcosa di scientifico le davano le spalle.
Solo finché uno dei due non nominò Fury si tranquillizzò capendo che erano gli agenti che erano venuti a recuperare.
Si schiarì la voce. -Ehm... Che succede amici?- Chiese per poi rendersi conto di aver appena citato Bugs Bunny. I due si girarono e la donna le lanciò un cacciavite, prontamente bloccato da un campo di forza. -Woah. Non ci andate piano, eh?-
-Ha veramente citato Bugs Bunny?- Chiese l'uomo divertito. Amelia si trattenne dal darsi uuna sberla per l'imbarazzo.
-È un Avenger.- Gli rispose semplicemente l'altra.
-Uhm... Okay? Sono un po' offesa in questo momento- Disse Amy avvicinandosi. -Sono...-
-Frost Woman, lo sappiamo- Dissero i due all'unisono.
-Io sono Simmons, lui è Fitz. Cosa ci fai qui?- Le chiese la donna.
Amelia stava per rispondere quando qualcuno cadde dal soffitto. O meglio, dal condotto dell'aria. E per un momento Amy pensò che fosse Clint, ma poi si rese conto che l'uomo era leggermente più in là con gli anni rispetto al suo compagno di squadra.
-Fitz, Simmons. Spero siate a buon punto perché Fury ha minacciato di chiamare gli Avengers se non ci diamo una mo... Oh, ciao- Disse l'uomo notando finalmente la presenza di Amelia, la quale era ancora ferma alla porta, un po' incerta sul da farsi.
-Fury ci ha mandati per recuperarvi- Disse chiarendo ogni dubbio, ma guadagnò solo degli sbuffi infastiditi dai tre. -Ma non siamo i benvenuti temo- Continuò constatando l'ovvio.
A quel punto una testa spuntò dal condotto dell'aria da dove era caduto l'uomo. -Coulson, è meglio se non ti fai vedere qui... Oh, hey. Io sono Daisy.- Disse la nuova arrivata facendole un cenno.
-Am... Ehm, voglio dire... Frost Woman- Disse Amy.
-Hai già detto alla stampa che ti chiami Amelia- Disse Simmons mentre tornava a studiare dei codici al computer.
-Giusto.- Ammise Amelia avvicinandosi di qualche passo evitando di calpestare le persone a terra. -Fury ha detto che eravate in pericolo-
-Non siamo in pericolo- Dissero Simmons e Fitz.
-Solo un po'- Disse Daisy dal soffitto. -Andiamo Phil, May ti vuole in macchina mentre loro risolvono qua.-
L'uomo annuì e guardò Amelia. -È stato un piacere conoscerti- poi guardò Simmons e Fitz. -Sbrigatevi qui, mi raccomando- Disse con tono da comandante accompagnato però da uno sguardo preoccupato che Amelia non mancò di notare. Poi salì sul tavolo e sparì di nuovo nel condotto dell'aria insieme a Daisy.
A quel punto Amelia si avvicinò ai due. -Sta per far saltare tutto?- Chiese esaminando il macchinario attaccato al muro che stava cominciando a fare rumori strani.
-Grazie Sherlock- Dissero i due all'unisono.
Amelia alzò gli occhi al cielo esasperata. -Posso creare un campo di forza per intrappolare l'esplosione e...-
-C'è un macchinario così in altri due piani e qualcuno sta controllando il sistema da fuori l'edificio. È inutile, avremmo appena il tempo di neutralizzare questo- Spiegò Simmons dando un calcio al tavolo.
Fitz le sfiorò la mano per cercare di calmarla ma anche lui sembrava teso.
-Mentre voi provate a neutralizzare questo io e Wanda possiamo occuparci degli altri due-
I due guardarono Amelia, poi si guardarono e cominciarono a parlottare tra loro e alla fine Simmons cominciò a farsi una coda per evitare che i capelli le finissero in faccia e Fitz si riavvicinò al computer.
-Quinto e ottavo piano, attenta a non esplodere- Disse quest'ultimo tornando a provare qualcos'altro insieme a Simmons.
Amy annuì, anche se ormai i due erano troppo concentrati a discutere su come procedere quindi corse fuori e risalì le scale in cerca di Wanda, ma un'altra rossa le bloccò la strada.
-Barnes sta impazzendo perché non hai acceso il microfono- Disse Nat prima di spostarle i capelli e attivarlo lei stessa.
-Oh...- Disse prima di essere travolta dalle voci della squadra.
-Visione, mi serve copertura al secondo piano- 
-Sì signor capitano- Rispose il suddetto facendo ridere la squadra.
-Davvero Visione? Anche tu?- Chiese Steve in tono esasperato.
Amy cercò di non ridere. -Hey, solo io posso prendere in giro Stevie. -Replicò divertita.
Dopo qualche borbottio sentì distintamente la sua voce preferita dire: -Ma guarda chi si è ricordata di attivare il microfono-
-Scusa Barnes, ho incontrato i nostri cari agenti al piano di sotto e sono impegnati a tenere sotto controllo le esplosioni imminenti. Wanda?- Chiese poi mentre saliva le scale con Nat.
-Ci sono- Rispose Wanda dopo qualche secondo.
-Tu vai al quinto piano, io all'ottavo. Potrebbe essere arrivato il momento delle esplosioni-
-Oh? Okay.- Rispose l'altra. -Com'è la situazione civili?- Chiese poi.
Mentre Steve dava indicazioni su come evacuare il resto delle persone presenti Nat rallentò il passo. -Li hai davvero lasciati là sotto a occuparsi di tutto?-
Amy si fermò a guardarla prima di capire che stava parlando di Simmons e Fitz. -Sì, non ero loro molto simpatica. Erano un po' scocciati perché Fury ci ha mandati senza il loro permesso-
-Sì, odio anch'io quando lo fa... Meglio se vado a controllarli- Disse facendo retromarcia.
-Non sono dei grandi fan degli Avengers-
-Sai che io sto sempre tranquilla a farmi gli affari miei, non ci saranno problemi- Disse facendole l'occhiolino.
Lei alzò gli occhi al cielo divertita e continuò a salire le scale, fermandosi per far apparire dei portali che conducevano all'esterno quando incontrava dei compagni di squadra con civili al seguito.
Stava uscendo dalle scale di servizio per raggiungere l'ottavo piano quando qualcuno le prese la mano per farla rallentare.
-Santi dei,  James!- Esclamò dopo aver fatto un salto per lo spavento. -Non dovresti essere con gli altri?-
-Sai com'è, ti ho sentita dire qualcosa di molto stupido come decidere di andare verso delle esplosioni e mi è parso giusto raggiungerti-
Amy alzò gli occhi al cielo mentre raggiungevano una porta che conduceva al complesso di uffici. -Non dovresti seguirmi-
-Se è sicuro per te, lo è anche per me- Rispose cocciutamente lui facendole alzare gli occhi al cielo. -Sai dove stai andando?-
-Ho la mappa dell'edificio, ti sorprenderesti a scoprire quante informazioni posso recuperare con la tuta.-
-Puoi entrare nei file del pentagono?-
Amelia ci pensò su mentre faceva strada. -Mhhh... No, ma può farlo Tony se glielo chiedo molto gentilmente.-
-Ovviamente...- Mormorò Bucky con un sorriso divertito.
-Da questa parte- Disse entrando in un altro degli innumerevoli uffici, ma si bloccarono quando sentirono dei colpi da una delle porte sulla destra.
I due si guardarono confusi e Bucky le fece segno di rimanere dov'era prima di avvicinarsi alla porta. -C'è qualcuno?- Chiese. -Cosa c'è?- Sussurrò poi vedendo che Amelia stava sorridendo.
-Niente, solo che era una domanda idiota.- Affermò facendogli roteare gli occhi.
-Grazie...- Mormorò prima che una voce attutita dall'altra parte della porta rispondesse.
-La porta è bloccata!-
-State indietro!- Esclamò di rimando Bucky per poi aspettare qualche secondo prima di sfondare la porta.
Ci fu un attimo di silenzio, poi una donna uscì dalla stanza con occhi spalancati. -Grazie mille. Siamo rimasti rinchiusi lì dentro per ore, andiamo- Disse tirando il braccio di qualcuno dietro di lei.
Un uomo sulla settantina con basettoni e occhiali da sole e un camice da laboratorio guardò i due con aria spaventata mentre la donna continuava a tirarlo per la manica.
Bucky e Amelia si scambiarono uno sguardo preoccupato. -Hey, aspettate un attimo.- Disse il primo avvicinandosi ai due prima che uscissero. Ma prima di poter dire qualcos'altro, la donna tirò un calcio a Bucky, che barcollò all'indietro colto di sorpresa.
Non ebbero nemmeno il tempo di reagire che tirò fuori una pistola puntandola verso Amy, la quale stava controllando Bucky e quando premette il grilletto lui bloccò prontamente la pallottola a pochi centimetri dal viso della ragazza.
Amelia guardò la mano di Bucky davanti a sè un po' sotto shock per poi tornare a guardare la donna che stava tentando di nuovo di trascinare l'uomo fuori dagli uffici. Creò un campo di forza per intrappollarla. -Sai, ti avrei anche perdonata per la pallottola ma non per il calcio.- Affermò avvicinandosi a lei.
-Qualcuno dovrebbe rivedere le sue priorità- Mormorò Bucky andandole accanto.
-Finalmente qualcuno ha fermato quella teppistella, non mi ero mai fidato di lei ma secondo voi qualcuno mi ascolta? Solo perché sto per andare in pensione non vuol dire che stia diventando automaticamente un vecchio bacucco- Si lamentò l'uomo che era stato trascinato fuori dalla stanza. Amy e Bucky si scambiarono uno sguardo divertito mentre ammanettavano la donna. -E ora perché ve ne state lì a ridere come degli scemi? Qui sta per esplodere tutto!- Esclamò.
-Giusto.- Disse Amelia riprendendosi per poi riattivare il microfono. -Capitano, persona sospetta in arrivo.- Disse per poi  aprire un portale e farci passare la donna.
-Non potete far...- Cominciò quest'ultima ma Amy aveva già chiuso il portale. -Ops.- Disse facendo ridacchiare Bucky, poi tornò a rivolgersi all'uomo. -Ora creerò un portale che la condurrà fuori dall'edificio così potrà mettersi al sicuro, va bene?-
L'uomo la guardò con la sua solita aria burbera. -Ora mi lasciate tornare al mio lavoro prima che questo posto salti per aria, ho ancora le lasagne che mi aspettano nel frigo della cucina. Quindi sbrighiamoci.- Disse per poi uscire dalla stanza.
I due rimasero a guardare la figura dell'uomo scomparire un po' sorpresi. -Ci ha offerto aiuto o ci ha dato degli incompetenti?-
-Credo tutti e due...- Rispose Amelia. -Forse più la seconda.- Disse guadagnando un cenno d'assenso da Bucky. -Mi ricorda un signore che mi ha offerto dei biscotti mentre stavo nuotando nell'oceano con Freddie- Disse poi andando nella direzione dell'uomo.
Bucky rimase lì per qualche altro secondo per poi seguirla con espressione confusa. -Hai accettato dei biscotti da uno sconosciuto??-
-Oh sì, ma era molto tempo fa, ora muoviamoci- Disse raggiungendo un laboratorio simile a quello dove aveva incontrato Simmons e Fitz. -Scusi signore? Quindi lei sa come fermare le esplosioni?-
L'uomo, che ora stava lavorando su un tablet, brontolò qualcosa tra sè per voi voltarsi verso di loro. -Chiamatemi Gary. Certo che so fermarle, ho fatto attivare io stesso il processo- Affermò orgogliosamente. E quando incontrò lo sguardo preoccupato dei due alzò le spalle. -Lo fareste anche voi se minacciassero la vostra famiglia. Ma tranquilli, risolvo tutto in due minuti.- Affermò convinto.
Amelia guardò in modo scettico prima lui e poi lo stesso macchinario che c'era al piano di sotto. -Ne è proprio sicuro?- Chiese osservando la lancetta della pressione che sembrava essere impazzita.
-Fidatevi.-
Amy spostò lo sguardo su Bucky che stava parlando sottovoce per informare il resto della squadra della situazione senza disturbare il lavoro di Gary. Sospirò e chiuse gli occhi. -Elsa?- Sussurrò nella tuta.
-Un minuto stimato per l'esplosione.-
-Gary, muoviti.- Disse posizionandosi davanti al macchinario, pronta a contenere l'esplosione.
L'uomo sbuffò. -Non mettermi pressione.-
-Era tanto per dire.- Replicò Amy sentendo salire la pressione. Cominciò a creare un primo campo di forza intorno al macchinario che l'avrebbe avvisata dell'impatto per crearne uno più forte. Guardò dietro di sè e Bucky le rivolse un piccolo sorriso che le infuse un po' di fiducia.
-Ci sono quasi...- Disse Gary.
-Dieci secondi- Disse nello stesso momento Elsa.
-Qual era il pin...- Domandò tra sè l'uomo.
-Non fa sul serio...- Cercò di rassicurarla Bucky.
-Forse 7813...-
-...Dovevamo aprire un panificio prima di finire qui...-
Amelia non rispose e chiuse gli occhi preparandosi per l'impatto. All'improvviso sentì una forza che cercava di spingerla all'indietro ma lei tenne i piedi saldi a terra e cercò di respingerla con un nuovo campo di forza. Per un momento si sentì venir meno ma bastò aprire gli occhi per vedere Bucky spingere a terra Gary mentre una parte del suo campo di forza cedeva per farla rinsavire.
L'attimo dopo i suoi capelli si erano accesi in mille fiamme e si ritrovò a levitare a pochi centimetri dal pavimento mentre con le braccia tese teneva sotto controllo le esplosioni. Stava cercando di pensare a un modo per neutralizzarle quando Gary esclamò: -Ecco fatto!- E all'improvviso si ritrovò a cadere a faccia in giù sentendo sparire la forza che la stava spingendo.
Qualcuno le fu subito accanto per aiutarla a mettersi a sedere. -Dovresti trovare un atterraggio da supereroina, questo non ha molto stile- Le disse Bucky cercando di rallegrare la situazione mentre la osservava per assicurarsi che non avesse qualche ferita.
-Tutte quelle migliori sono già state prese- Disse facendolo sorridere per poi farsi aiutare ad alzarsi.
-E ora se non vi dispiace vado a recuperare le mie lasagne e a fare la domanda per il pensionamento anticipato.- Affermò Gary uscendo dalla stanza.
Una volta messo in sicurezza l'intero edificio, la squadra si era ritrovata all'ingresso. Steve e Bruce stavano aiutando alcuni feriti quando una bambina corse tra loro urlando. -Frost Woman! Sergente Barnes!- Esclamò sorprendendo i due.
Di solito non erano loro gli eroi preferiti dai bambini. Infatti andavano quasi sempre da Captain America, Iron man e la Vedova nera.
Per questo si ritrovarono un  po' impacciati davanti alla piccola con treccine e cappellino.
-Avete salvato mio nonno!- Esclamò indicando Gary che era seduto appena fuori dall'edificio accanto a una donna dall'aria molto preoccupata. -Potete firmarmi il berretto?-
-Sicuro- Disse Amy prendendo il pennarello che Wanda aveva fatto apparire dopo aver osservato la scena divertita. -Tuo nonno è forte, sai? È riuscito a mangiare le sue lasagne?-
La piccola ridacchiò divertita. -Non ancora, mamma lo ha costretto a farsi visitare dai medici prima- Disse guardando verso il nonno che si stava facendo visitare con il contenitore delle lasagne stretto tra le mani.
Bucky le firmò il cappellino un po' incerto e rimase sorpreso quando la piccola lo abbracciò. -Grazie ancora- Disse velocemente per poi infilarsi di nuovo il cappellino e correre verso la madre e il nonno.
-Tutto bene?- Chiese Amelia notando l'aria pensierosa dell'uomo.
Bucky fece solo in tempo ad annuire prima di seguire gli altri al Quinjet.
Quando tornarono al quartier gnerale era ormai l'ora di cena. Amy capì che l'appuntamento era saltato di nuovo, quindi dopo essere uscita dalla doccia si infilò i pantaloni del pigiama e una maglietta senza troppi sensi di colpa.
Dato che avevano ancora qualche minuto prima che Sam e Visione tornassero con le pizze, andò a bussare alla porta di Bucky.
-Hey- Gli disse entrando nella stanza.
-Hey... Ti va di rimandare l'appuntamento ancora una volta?- Le chiese titubante.
Amelia lo guardò divertita. -Pensavi fossi venuta a trascinarti via per l'appuntamento vestita così?- Disse indicando i pantaloni del pigiama con gli unicorni.
-Non giudico la moda degli ultimi anni- Rispose facendola ridere.
-Eri molto silenzioso durante il ritorno- Osservò andando a sedersi ai piedi del letto.
Bucky sorrise leggermente andando a sedersi accanto a lei. -Non ti si può nascondere niente Sherlock-
-Sono un'attenta osservatrice quando si tratta di bei faccini.-
Lui rise scuotendo la testa. -Quindi osservi solo me qui dentro?-
-Ovviamente. A volte anche Steve-
-Amelia!-
Lei per tutta risposta ridacchiò. -Scherzavo, scherzavo. Allora?- Chiese poi cercando di tornare sull'argomento di prima.
Bucky spostò lo sguardo sul pavimento. -Non è niente, solo che trovo ancora strano quando le persone mi ringraziano.-
Amelia si sentì stringere il cuore a quell'affermazione e d'istinto gli prese la mano. -Beh, farai meglio ad abituartici visto che fai parte della squadra di supereroi più famosa al mondo.-
-È difficile farlo-
-Le persone con un gran cuore trovano sempre difficile accettare i ringraziamenti, e tu, James Buchanan Barnes sei la persona con il cuore più grande che conosca. E mi fa arrabbiare se penso a tutte le cose che hai dovuto vivere, ma sai perché sei la persona giusta per questa squadra? Perché anche dopo tutto il tuo dolore ti vedo risoluto a salvare delle persone senza pensarci due volte. E sei una delle persone che mi spinge a fare meglio anche quando vorrei abbandonare tutto. Quindi farai meglio ad esercitarti a fare autografi perché hai ancora molti cappellini da firmare e abbracci da ricevere James.-
Bucky la guardò sorpreso e la osservò per qualche secondo, Amy si aspettava qualche opposizione alle sue parole ma invece la colse di sorpresa con un bacio.
-Potrei fare discorsi motivazionali più spesso.- Sussurrò facendolo sorridere. 
Le fece una carezza alla guancia e fece per avvicinarsi nuovamente quando qualcuno bussò alla porta. -Hey Buck-
Amelia scattò in piedi e in pieno panico andò a nascondersi nel bagno.
Bucky cercò di non ridere e andò ad aprire la porta. -Hey punk-
Steve alzò gli occhi al cielo divertito. -Sam e Visione sono tornati, sono tutti in cucina-
-Qualche secondo e vi raggiungo- Affermò mentre Steve si alllontanava.
























*scena post-credit*

Bucky si avvicinò alla porta del bagno divertito. -Pensavo potessi teletrasportarti in camera.-
Qualche secondo dopo Amelia uscì dal bagno imbarazzata. -Senti... Steve mi coglie sempre di sorpresa.- Affermò facendolo ridere. -E non prendermi in giro. Mi merito una pizza- Disse uscendo dalla stanza.
-Io lo conterei come primo appuntamento.- Mormorò Bucky seguendola verso l'ascensore. -Anche se avrei preferito le lasagne di Gary piuttosto.-
Lei si limitò ad alzare gli occhi al cielo nascondendo un sorriso.












_Angolo autrice

Dopo tutto questo tempo? Sempre in ritardo, sì.
Ma almeno ho pubblicato quattro giorni prima del compleanno di questa fan fiction. Questo dovrebbe spingermi a impegnarmi di più per pubblicare più velocemente, vero?
Comunque... Cosa ne pensate delle romantiche disavventure di Amelia e Bucky?
Se avete voglia lasciatemi un commento qui sotto. E ora ne aprofitto per ringraziare ancora chi ha inserito la storia tra preferite/seguite/ricordate, chi mi ha aggiunta agli autori preferiti, chi si ferma per lasciare quache parola, chi è arrivato da poco e chi continua a leggere la storia nonostante il mio ritardo nel pubblicare i capitoli.
Spero stiate bene, godetevi la primavera e mangiate tanti ovetti di cioccolato.
Alla prossima! :3
   
 
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