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Autore: Donatozilla    16/04/2022    1 recensioni
[Ambientato dopo la Saga dello Shie Hassaikai]
Dopo la sconfitta di Overhaul e la salvezza di Eri, Izuku Midoriya e i suoi compagni della 1-A possono finalmente passare un periodo di tranquillità e serenità. Ma la pace è interrotta dopo l'apparizione di un misterioso e violento vigilante con mostruosi poteri che non si fa scrupoli ad uccidere i criminali nelle maniere più brutali... e che sembra nutra un profondo odio e disprezzo nei confronti di Katsuki Bakugo. Chi è questo misterioso vigilante? E perché odia così tanto Bakugo al punto da volerlo uccidere?
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 29: Tensione crescente

Erano passati due giorni da quando il Dragone Nero era stato definitivamente sconfitto.

Con la sconfitta di una delle gang più temute del Giappone si pensa che sarebbero stati tutti gioiosi, che ci sarebbe stata più positività.

E invece no.

Non dopo che l’assassinio del leader del Dragone Nero, Shocker, per mano di Veno era stata mostrata in diretta TV.

Dopo quell’uccisione barbarica e violenta un senso di paura e inquietudine era calata sui cittadini di Musutafu.

Questo perché Venom era ancora là fuori, da qualche parte, nascosto nell’ombra a progettare la sua prossima mossa.

Nessuno sapeva quale potesse essere.

Eccetto per gli studenti della 1-A.

In quel momento si trovavano nella loro classe, con Present Mic che era occupate a insegnare loro inglese col suo classico sorriso a trentadue denti.

Ma era chiaro che anche lui, come tutti quanti dopotutto, era abbastanza sotto pressione e in ansia dopo gli eventi di alcuni giorni prima.

Proprio come gli studenti della 1-A, anche i professori sospettavano quale sarebbe stata la prossima mossa del Vigilante: uccidere Bakugo.

Dunque i vari professori della UA stavano a pianificare di aumentare le difese della scuola in caso ci fosse stato un altro attacco da parte di Venom.

L’unica domanda era questa: quando avrebbe attaccato esattamente?

Quando si sarebbe fatto nuovamente vivo?

Il fatto che dopo aver ucciso Shocker non si fosse più visto non poteva far altro che aumentare la tensione e l’ansia di tutti i professori della UA e degli studenti della 1-A.

Sopratutto per due studenti in particolare.

Midoriya ascoltava le parole di Mic, ma erano come se fossero Ottavie per quanto la sua mente era piena di pensieri e preoccupazioni.

“Ryo…” pensò Midoriya “Dove sei ora? Cos’hai intenzione di fare? Hai davvero intenzione di attaccare la UA per uccidere Kacchan nonostante ora tutti sanno in massima allerta per catturarti?”. Midoriya strinse la penna che aveva in mano così forte che quasi fu un miracolo che non si fosse rotta immediatamente. Spostò poi lo sguardo verso Bakugo.

Lo sguardo di quest’ultimo era serio e duro, gli occhi che puntavano fuori la finestra, quasi come se si aspettasse di trovarsi lo sguardo mostruoso di Venom che lo osservava.

“Kacchan…” pensò Midoriya con preoccupazione “Cerchi di dimostrare di non essere preoccupato, di essere sicuro di te, di non avere paura. Ma ti conosco. So che sei preoccupato, tutti noi lo sappiamo anche se tu stai provando a nasconderlo. Noi siamo tutti qui per te, per aiutarti… ma non accetterai mai, vero?” Finì di pensare con amarezza Midoriya.

Bakugo, nel mentre, continuava ad osservare imperterrito fuori dalla finestra, ascoltando a malapena ciò che stava dicendo Mic in quel preciso momento.

“Tu… tu sei il prossimo”.

Bakugo continuava a ripensare a queste parole, a quelle dette da Venom subito dopo aver ucciso Shocker.

Parole rivolte direttamente a lui.

Il tutto era successo due giorni prima, e Venom non si era più visto.

Bakugo sapeva che era là fuori, nascosto da qualche parte a progettare un attacco verso di lui, il tutto per ucciderlo.

L’ansia e la paranoia erano cresciute in lui in quegli ultimi giorni ma si rifiutava di mostrarlo.

Lui era Katsuki Bakugo.

Colui che sarebbe divenuto il numero 1.

E mai avrebbe dimostrato paura, ansia o terrore.

Bakugo strinse i pugni sul suo banco “Quando arriverà il momento, Honda… quando arriverà il momento in cui dovremo scontrarci… io sarò pronto. Sarò pronto per te, Honda!”.


Nel mentre, nell’ufficio del preside Nezu, vi era una discussione tra il preside stesso e il questore della polizia, un uomo con addosso uno smocking nero, cravatta dello stesso colore e capelli scuri. Egli era il questore di polizia, ed era lì per discutere d’un evento molto importante che si sarebbe tenuto alla UA: il festival della cultura.

“Questo festival è così importante da scomodare il questore di polizia?” Chiese Nezu seduto ad osservare il suddetto questore con altri due individui al suo fianco.

“Proprio così. Il festival deve essere cancellato.” Rispose serio il questore.

Passò qualche attimo di silenzio in cui l’espressione neutrale di Nezu non cambiò minimamente.

Alla fine, dopo attimi interminabili, Nezu chiese “E per quale motivo bisogna cancellarlo?”.

“Per molti motivi. I Villains sono in aumento, gli Heroes sono sempre più allo sbando. E sopratutto Ryo Honda, il vigilante Venom, è ancora là fuori e potrebbe attaccare nuovamente la UA in qualsiasi momento, e potrebbe cogliere l’occasione del festival per poter attaccare. Qui alla UA sono già successe cose molto gravi, e non possiamo permettere che accada qualcos’altro di terribile.”.

“Ciò che dice è giusto. Tuttavia…”.

“‘Tuttavia’ niente. La situazione è pericolosa.”.

Nezu sospirò. Scese dalla sedia e si avvicinò al questore dicendo “Proprio a causa di tutto ciò che è successo in questi ultimi tempi, penso che questo evento sia molto importante per gli studenti. Farò in modo che sia sicuro, aumenterò la sicurezza al punto che non possa succedere nulla di grave durante il festival. Perciò vi prego” inchinò il capo “lasciate che i nostri ragazzi possano avere uno spiraglio di speranza nel futuro.”.

Il questore di polizia rimase in silenzio per qualche secondo per poi ricominciare a parlare “Come possiamo sapere che manterrete la vostra parola? Che la scuola sarà protetta più che mai durante il festival?”.

“Ve lo posso giurare. Non ci sarà nessun pericolo durante il festival, nessuno di natura ostile entrerà in questa scuola per scatenare guai.” Rispose immediatamente Nezu ancora con la testa chinata “Vi prego. Questo festival aiuterà molto i nostri studenti a rilassarsi dopo gli eventi stressanti che sono capitati ultimamente. E io vi prometto che la scuola sarà ben sorvegliata.”.

Il questore rimase nuovamente in silenzio con una mano sotto il mento. Alla fine tirò un sospiro dicendo “Molto bene allora. Il festival si potrà fare ma, come avete detto voi, la sicurezza dovrà essere aumentata. E se in caso succedesse qualcosa, se anche un allarme scattasse per errore, il festival dovrà essere interrotto senza alcuna esitazione. Sono stato chiaro?”.

“Certamente. Le sono molto grato.” Rispose Nezu sorridendo.

Il questore semplicemente annuì, per poi dirigersi verso la porta con gli altri due agenti ed uscire dall’ufficio di Nezu, il quale, tirò un sospiro mentre ritornava alla sua scrivania.

“Molto bene, questa è andata” disse “Ora bisognerà avvisare tutti i professori e, di conseguenza, tutti gli studenti che il festival si farà” il suo sguardo si fece più scuro quando si sedette “Sperando… che le cose vadano per il meglio.”.


Nel mentre, nel palazzo della Commissione, stava avvenendo un incontro tra la Presidente e altri membri della suddetta Commissione e con anche il detective Naomasa.

Nell’aria vi era molta tensione, una tensione così spessa che si poteva tagliare con un coltello.

“Credo che sappiamo tutti il perché di questa riunione, non è vero?” Disse la Presidente osservando i vari presenti i quali annuirono “Molto bene. Come ben sapete, due giorni fa è avvenuta l’operazione di cattura del leader del Dragone Nero, Herman Schultz conosciuto anche come Shocker. Operazione a cui ha fatto parte anche il qui presene detective Naomasa Tsukauchi.”.

I vari presenti puntarono brevemente lo sguardo verso il suddetto detective, il quale semplicemente annuì.

“L’operazione… non è stata un gran successo. Siamo riusciti ad arrestare i cinque secondi in comando di Schultz e a portarli al Tartarus insieme anche a un gran numero degli uomini del Dragone Nero ma Schultz, che era il nostro obiettivo principale, è stato ucciso da Ryo Honda in diretta televisiva. Ora la tensione della gente è molto alta, tutti sono preoccupati e hanno paura. Si chiedono dove si possa trovare in questo momento Honda che, da quando ha ucciso Shocker, è del tutto introvabile. La gente ha paura, vuole essere rassicurata. Per questo ho deciso che la cattura di Honda deve essere della massima priorità insieme a quella della Lega dei Villains.”.

Uno dei membri della Commissione annuì “Mi sembra molto ragionevole. Vuole che avvisiamo tutti gli Heroes di ciò?”.

“Esattamente” annuì la Presidente “Voglio che diciate loro che la cattura di Honda è una priorità assoluta. Ma non saranno solo loro che damano la caccia ad Honda” spostò lo sguardò verso Naomasa “Ed è qui che entra in gioco lei, detective.”.

Naomasa annuì “Molto bene presidente. Cosa vuole che faccia esattamente?”.

“Voglio che dica alla polizia la stessa cosa che verrà detta agli Heroes: che la cattura di Honda dovrà essere della massima priorità. Con sia gli Heroes che la polizia che daranno la caccia ad Honda…”.

“Allora sarà decisamente più semplice trovarlo e, di conseguenza, catturarlo.” Annuì Naomasa mettendosi una mano sul mento “Il ragionamento non fa una piega.”.

“Proprio così. Anche se è sembra che Honda sia svanito nel nulla in questi ultimi due giorni, non significa che sia sparito per davvero. Si è solo nascosto. Molto bene, questo lo devo ammettere, ma non è scomparso. Con sia gli Heroes che la polizia che cercheranno ovunque, Honda sarà costretto a spostarsi pur di non essere trovato. Ricordiamoci che è pur sempre un ragazzino. Uno con un simbionte alieno che gli dona poteri mostruosi, ma pur sempre un ragazzino. E i ragazzini, quando messi sotto pressione, fanno errori. E lo stesso accadrà a Honda. La ricerca continua da parte degli Heroes e la polizia lo porteranno a commettere un errore che lo farà uscire allo scoperto, e una volta che accadrà, lo cattureremo e metteremo fine a questa storia.”.

Tra i presenti partì un mormorio e molti di loro annuirono, pensando che questo piano non facesse una piega.

“Molto bene, allora.” Disse Naomasa mentre si rimetteva in testa il cappello “Allora vedrò di andare ed avvisare la polizia. Voi invece avviserete gli Heroes, non è vero?” La sua domanda fu ricevuta da teste che annuirono “Bene. Allora, col vostro permesso, ora vado. Buona giornata.” E detto questo uscì dalla sala riunioni.

Una volta uscito dal palazzo entrò nella sua auto e iniziò a guidare verso la centrale di polizia, con molti pensieri che gli circolavano in testa. Uno fra tutti era questo: se la polizia avrebbe collaborato volentieri.

Non fraintendete, ovviamente la polizia avrebbe certamente dato la caccia a Ryo, ma dopo gli eventi di due giorni prima non sarebbe rimasto sorpreso se la polizia si sarebbe dimostrata titubante nel dare la caccia a un tale sanguinario e violento Vigilante.

Non poteva neanche biasimarli, dopotutto.


“Mi spiace, detective Naomasa, ma credo che molti agenti… non se la sentano del tutto di collaborare.” Disse il capo della polizia Kenji Tsuragamae, un uomo molto alto con la testa di cane. Si trova seduto dietro la sua scrivania nel suo ufficio, mentre Naomasa stava in piedi dinnanzi a lui.

Naomasa sospirò mentalmente.

Doveva immaginarselo.

“E come mai, se posso chiedere?”.

“Vede… dopo gli eventi di due giorni fa, molti agenti si stanno chiedendo… con che razza di Vigilante stiano avendo a che fare.”.

“Non… non la seguo.”.

“I suoi poteri, detective” rispose serio Kenji “I poteri di Honda sono, senza usare mezzi termini, fuori da questo mondo. Non si è mai visto nulla del genere, sembra che abbia più di un potere a portata di mano.”.

Naomasa si fece teso.

Stavano forse sospettando qualcosa riguardo i poteri di Honda?

La natura aliena del simbionte, fino ad allora tenuta segreta, stava rischiando di venire a galla?

Cercò di mostrarsi calmo e di dare una scusa “Anche All For One aveva più di un Quirk.”.

“Ma questo è diverso, detective. I suoi poteri… non sembrano neanche dei Quirk. Gli agenti di polizia… e sinceramente me compreso… crediamo che ci sia qualcosa sotto. Che sia qualcosa di anormale dietro i poteri di Honda. E crediamo che la Commissione sappia di cosa si tratti, e che lo stanno tenendo nascosto.”.

Naomasa guardò fuori dall’ufficio, vedendo vari agenti che lanciavano occhiate fugaci verso l’ufficio.

Poteva ben vedere il nervosismo dietro i loro occhi.

Naomasa sospirò nuovamente e spostò lo sguardo verso Kenji dicendo “Cosa bisognerà fare per avere la vostra collaborazione?”.

“Semplice: la verità. Molti agenti di polizia vogliono sapere tutta la verità su Honda e i suoi poteri. Vogliono sapere contro cosa hanno a che fare prima di gettarsi a capofitto alla sua ricerca.”.

Naomasa dirigo i denti.

Questa non ci voleva affatto.

Se la Commissione voleva la collaborazione della polizia… allora avrebbe dovuto rivelare la vera natura del simbionte.

Naomasa tirò un sospiro “Non… non so se sarà possibile.”.

“Allora gli agenti non collaboreranno” sospirò a sua volta Kenji “Mi dispiace Tsukauchi. Ma gli agenti hanno paura, non sanno contro cosa hanno a che fare. E finché non lo sapranno… non aiuteranno.”.

Passarono altri attimi di silenzio.

Alla fine Naomasa tirò un sospiro dicendo “Vedrò cosa fare, allora.”.


Aeroporto di Musutafu.

Miki si guardò intorno, osservando le varie persone che o stavano per prendere dei voli, o erano appena arrivati come lei oppure parlavano tra di loro.

“Giappone… Musutafu…” pensò la ragazza sorridendo “ne è passato di tempo. Bene, ora devo solo andare all’ospedale che Koda ha detto in cui si trovano zia Shino e gli altri.”.

Iniziò ad incamminarsi col suo trolley, mentre tirava fuori il telefono fuori dalla sua tasca. Mandò un messaggio ad Amy dicendole che era appena arrivata e ripensò a quando due giorni prima aveva prenotato in fretta e furia un biglietto per andare a Musutafu. Aveva poi avvisato i suoi professori che sarebbe mancata per un pò, ma erano stati molto comprensivi, sopratutto il suo professore di scienze Otto Octavius.

Una volta inviato il messaggio e una volta che Amy le rispose dicendole di ‘fare attenzione e portare i suoi saluti a Koda e agli altri’, Miki rimise a posto il suo telefono e ricominciò ad incamminarsi verso l’uscita dell’aeroporto.

D’un tratto, però, quel suo familiare ronzio nella sua testa fece capolino.

“E che diamine, di già?” Fece esasperata Miki mentre una voce urlava “AL LADRO; AL LADRO.”.

Voltò leggermente la testa, vedendo un uomo in passamontagna con in mano una borsa che stava correndo verso l’uscita mentre una donna anziana, la proprietaria della borsa, lo stava inseguendo insieme ad due poliziotti.

Ah, una rapina. Per un attimo aveva pensato all’attacco di un Villain.

Si guardò intorno: non c’er alcun Hero nelle vicinanze e nessuno era in procinto di fare qualcosa.

Oh beh, tanto valeva che intervenisse… indirettamente.

Una volta che il ladro fu abbastanza vicino, Miki fece finta di stiracchiarsi allargando le braccia e, così facendo, il ladro andò a sbattere contro il suo braccio destro cadendo al suolo e finendo KO.

“Oh, mi scusi tanto.” Fece Miki sbarrando gli occhi e facendo finta di esser preoccupata “Tutto bene?”.

“Oh grazie a cielo ha fatto qualcosa.” Disse la donna raggiungendo Miki insieme ai due poliziotti.

“Già” disse uno di questi due “Se tu non fossi intervenuta sarebbe scappato e non lo avremmo mai preso.”

“Oh, uh, grazie” rispose Miki mettendosi una mano dietro la testa e sorridendo “Ma è stato un incidente.”.

“Incidente o meno, lo ha fermato. E di questo vi ringrazio.” Sorrise la donna mentre prendeva la borsa.

“Cribbio.” Disse il secondo poliziotto “Questo qui è svenuto. Ma come hai fatto?” Puntò lo sguardo verso Miki “Lo hai steso con quel colpo, seppur incidentale.”.

“Oh… beh, si vede che forse non era granché se si è fatto stendere da una ragazzina come me.” Fece spallucce Miki “Beh, ora devo andare. Buona giornata.” disse ricominciando a dirigersi verso l’uscita dell’aeroporto.

“Buona giornata a te, giovanotta. E grazie mille.” Ringraziò la donna mentre i due poliziotti ammanettavano e trascinavano via il ladro svenuto.

   
 
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