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Autore: FlawlessDiva    18/04/2022    1 recensioni
Meryl Cooper intervista Lucy Lawless ai giorni nostri cercando di addentrarsi nella sua vita privata, nel reale rapporto che la lega a Renée O'Connor svelando retroscena pubblici e privati.
Ma chi è Meryl Cooper?
Sarà davvero così brava a scoprire i segreti indicibili di Lucy?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LINK AL PRIMO CAPITOLO:
INTERVISTA A Lucy Lawless: I SEGRETI DI XENA

LINK AL CANALE YOUTUBE RELATIVO ALLA FANFICTION:
Meryl Cooper

LINK AL SECONDO CAPITOLO:
LIGHT - LUCY LAWLESS: I SEGRETI DI XENA Seconda parte


TRAILER DEL SECONDO CAPITOLO: 
LIGHT - LUCY LAWLESS: I SEGRETI DI XENA

PROFILO FACEBOOK RELATIVO ALLA FANFICTION:
Meryl Cooper


LIGHT - LUCY LAWLESS: I SEGRETI DI XENA Seconda parte

L’anello è piuttosto sottile. Sembrerebbe essere di oro bianco. Semplice. Ovviamente non mi domando il perché del tenerlo nascosto, ma la risposta non tarda ad arrivare direttamente da Lucy.

“Questo me lo ha regalato Ren dopo una festa”

“Una festa?”

“Sì, era stato organizzato un party con tutto il cast di Battlestar Galactica e alcuni membri della troupe”

La mia fantasia stava già viaggiando, immaginando Lucy a quei tempi nemmeno quarantenne abbagliare con la sua avvenenza. Bellissima. Biondissima. Una dea.

“E tu invece di andarci con Robert hai portato Renée…”

“Non esattamente…lei sapeva del party perché conosceva uno degli sceneggiatori, mentre per me non è raro partecipare a certi eventi senza la palla al piede”

“La palla al piede sarebbe Robert…?”

“Robert”
**********

FLASHBACK: Party cast BSG, 2005

Quella sera Renée era splendida, fece il suo ingresso con indosso un corpetto e pantaloni bianchi eleganti.
Ad accompagnarla c’era una donna molto più alta di lei, e dalla stazza e l’andatura sembrava essere una bodyguard.
Lucy notò subito entrambe, al volo afferrò due drink dal vassoio di uno dei camerieri che stava passando per la sala, poi si fece spazio tra gli invitati che iniziarono ad essere sempre più numerosi.

“Renée…”

La voce di Lucy dietro di lei le fece sussultare il cuore; anche se sapeva di trovarla lì, erano trascorsi alcuni anni dall’ultima volta in cui si erano viste.
Voltandosi si perse immediatamente nello sguardo di lei, quello sguardo limpido che le scaldava l’anima; Lucy ricambiò lo sguardo, infastidita però dalla bodyguard.

“Lucy…è da molto che sei qui…?”
“Abbastanza per aver visto che non sei sola…”
La bodyguard guardò Lucy dalla testa ai piedi.
“Problemi?”
“Per favore Beth, lasciaci sole. Grazie…”
Renée congedò velocemente la guardia del corpo.

“Dai, smettila di guardarla storta!”
“Da quando ti fai accompagnare da certa gente?”
“Da quando non ho accanto a me chi vorrei…” Renée prese uno dei drink dalla mano di Lucy sfiorandola consapevolmente e iniziò a sorseggiare la bevanda guardandola dritta negli occhi.
Lucy si sentì in imbarazzo imitando la ragazza, ma al contrario buttò giù tutto quello che c’era nel bicchiere.
“Quindi…sei sola?”
“Così pare, Lu…e tu?”
“Così pare, Ren…sei molto elegante…mi piaci…”
Renée sentì lo sguardo insistente e quasi morboso di Lucy. Fermò anche lei lo sguardo sulla donna 
“Pensavo ti piacesse un genere più maschile.”
“Non mi perdonerai mai, vero?”
“Tu e Rob, solo a pensarvi insieme…” Renée passò una mano davanti al viso come se stesse scacciando quel pensiero.
“Ti prego, basta così”

La musica di sottofondo iniziò ad essere incalzante e la gente intorno accennava a ballare con ritmo frenetico.
Renée appoggiò senza troppa attenzione il bicchiere che aveva in mano ballando davanti a Lucy: iniziò a muovere i fianchi avanti e indietro, poi gambe e braccia che accompagnavano i movimenti del busto mentre il capo andava da un lato all’altro, e in tutto questo Renée restò con gli occhi chiusi, consapevole del fatto che Lucy la stesse guardando.
Ma questo stato di inerzia durò solo per il tempo necessario del brano ritmato, che venne immediatamente sostituito da un lento sinuoso che nessuno si aspettava; un uomo ancora eccitato dalla precedente canzone finì contro la schiena di Renée, che venne spinta in avanti. 
Lucy la afferrò prontamente per i fianchi e ritrovandosi una di fronte all’altra, Renée allungò le braccia intorno al collo della donna; entrambe iniziarono sensuali a ballare stringendosi sempre di più.
La musica sembrava seguire i movimenti delle due donne, e ad un certo punto Renée dal collo scese fino alle spalle di Lucy, arrivando ad abbassarle la giacca di pelle per arrivare infine alle mani; sentì all’anulare sinistro ciò che odiava ed infine glielo sfilò. Lucy non se ne accorse, o forse non le importava…così la lasciò fare.
Anche Renée si lasciò trasportare dal tocco di Lucy, che le prese le mani per intrecciarle con le sue, e fu proprio in quel momento che decise di baciarla davanti a tutti, ma Renée all’ultimo istante si scansò quasi scappando dalla sala.

FINE DEL FLASHBACK
**********

Lucy interrompe il racconto, mentre io non riesco a nascondere un certo turbamento. Quello che ho ascoltato mi ha fatta volare con la fantasia: immaginare lei e Renée è sempre stato qualcosa di incredibile, ma avere ora la certezza che la realtà andasse oltre ogni immaginazione non me lo sarei mai aspettato sul serio.
Smetto di essere assorta e cerco di riprendere il discorso con Lucy, rivolgendole di nuovo lo sguardo, ma mi accorgo che il suo invece è pregno di emozioni.
I suoi occhi appaiono arrossati rendendo meno intenso il colore; è evidente il fatto che abbia trattenuto le lacrime. 
Mi sento un’arpia, non ho voglia di infierire perché la vedo così fragile.
Le porgo la mia mano e stringo la sua.
Lei ricambia, accenna un sorriso, mi guarda e sorride.
Poi riprende a parlare.
**********

 SECONDO FLASHBACK: Party cast BSG, 2005

“Ren! Fermati! Hey!”

Lucy si fece strada spingendo tutti quelli che si frapponevano tra lei e la ragazza.
Senza particolare attenzione e senza guardare in faccia nessuno, finì contro ad un paio di camerieri e il suo percorso venne momentaneamente interrotto bruscamente.
“Dannazione, toglietevi di mezzo! Renée!” Con una spallata riuscì nuovamente a liberarsi e andare per dirigersi verso l’uscita. 

Alcune colleghe di BSG, Tricia (Helfer) e Mary (Mc Donnell), dissero qualcosa che Lucy riuscì a sentire di sfuggita ma allo stesso tempo non ebbe dubbi sulla natura del loro discorso: 
-…la sua amante…- 
Ma lo scopo di Lucy in quel momento era solo quello di raggiungere Renée, e non aveva alcuna intenzione di fermarsi a discutere con loro.

Fuori dal locale, alla luce piuttosto flebile di alcuni lampioni e ad altri completamente spenti, si unì una pioggia leggera ma insistente che rendeva la visuale peggiore.
Lucy si guardò intorno e per un attimo si chiese se non stesse inseguendo un fantasma: Renée sembrava essersi dissolta nel nulla. 
L’acqua si posava sulla sua giacca di pelle formando delle gocce sempre più grandi che scivolavano via come la speranza di Lucy, che completamente fradicia di pioggia mischiata alle lacrime, che ormai non riuscì più a trattenere, abbassò il capo portando una mano alla fronte arresa e disperata. 

“Sono qui…” Renée era appoggiata proprio ad uno dei lampioni spenti e la stava fissando; Lucy le corse incontro, poi si fermò davanti a lei senza dire una parola.
In seguito Renée ruppe il silenzio.
“Il tuo anello…”
“Non mi importa…io voglio te…”
“Sappiamo entrambe che stare insieme per noi non sarà mai come lo è per tutti gli altri, Lucy…”
“…ma voglio darti una cosa…”
Renée prese la mano di Lucy, la accarezzò e infine al posto dell’anello nuziale ne mise un altro. 
“Questo è quello che avevo preso prima che tu decidessi di sposarti, e che non ho più avuto il coraggio di darti…”
“Mi spiace averti delusa, Ren…”
Renée si avvicinò a Lucy e le accarezzò dolcemente il viso.

“Io ti amo, Lucy…” 

Lucy stava per risponderle, ma Renée la zittì posandole leggermente due dita sulle labbra, come se non volesse sentire per non soffrire ancora di più.
Le due donne nonostante la pioggia incessante, noncuranti si strinsero e si baciarono in un modo profondamente dolce, mentre il lampione accanto a loro, che fino a poco prima era spento, si accese di una luce luminosa, eterea.

FINE DEL FLASHBACK
**********

“E poi…?”

“E poi siamo andate a casa sua”

“Nessuno vi ha viste? Voglio dire…”

“Sì. Ma tanto era cosa risaputa nell’ambiente”

“E siete riuscite a far tacere le voci?”

“Vedi Meryl, in questo mondo tutti quanti non sono quello che sembrano. 
Tutti hanno cose da nascondere o proteggere; non avrebbe avuto senso che una come Tricia andasse a raccontare in giro i fatti miei”


“Quindi anche Tricia Helfer…?”

“Non conosco ì particolari della sua vita e non sono qui per raccontarli, dico solo che nell’ambiente parlare di altri sarebbe come un serpente che si morde la coda”

Ammetto che la mia curiosità sulla Helfer è molto forte, ma da una come Lucy non ci si può aspettare di più di ciò che ti consenta.

“Quindi tu e Renée avete trascorso la notte insieme…”

“Sì”

“E poi?

“E poi ognuna per la propria strada”

“Scusa?”

“Non era la prima volta che accadeva…”

“Ma come è possibile?”

“Quando fai questo lavoro non hai una vita sentimentale diciamo…regolare…nella norma…”

“Ma tu eri e sei…sposata…!”

“Meryl, ti devi aggiornare sul rapporto di coppia”

“Che senso ha sposarsi o avere una relazione se poi…”

“…se poi non si vive insieme ventiquattro ore al giorno?”

“Più o meno…”

“Comunque ha poca importanza, poco dopo Renée rimase incinta di Iris, ed io di certo non potevo intromettermi”

“Non ti capisco e non vi capisco…”

“Le coppie che hanno vita lunga sono proprio quelle che restano insieme pochissimo e i momenti che condividono sono sporadici, di conseguenza si vivono più intensamente…”

“Se lo dici tu…a me sembra solo che tu stia cercando di convincere te stessa…”

“Informati. Fai un sondaggio. Sei una giornalista, no?”

“Certo, sono una giornalista. Non una consulente matrimoniale!”

Lucy ride.

“Non voglio insegnarti a vivere un rapporto di coppia, solo sottoporti un punto di vista differente condiviso da molti e differente dal tuo…”

“E che io non condivido granché. Mi viene il mal di testa solo a pensarci, figuriamoci a vivere una cosa del genere”

“Non potremmo mai avere una relazione io e te, Meryl…” sghignazza

Provo imbarazzo e Lucy lo nota.

“Stavo scherzando…”

“Vorrei ben vedere, non hai già fin troppe relazioni in ballo?” 
Stavolta sghignazzo io.
Lucy mi guarda in modo strano, poi controlla l’orologio.

“Facciamo una pausa? È quasi ora di cena e inizio ad aver fame.”

“Oh, beh, sì. Certo. Qui vicino c’è…” 

“Ti porto io in un bel posto, andiamo?”

“Accetto con piacere!”


Mettiamo insieme le nostre cose e usciamo dalla porta del mio ufficio incamminandoci verso l’ascensore, quando ad un tratto sento la sua mano che prende il mio braccio in modo amichevole, per poi stringerlo intorno al suo.
Faccio finta di nulla e lei stringe di più, questo mi induce a voltarmi e guardarla.
Mi sorride con quella luce meravigliosa che ha negli occhi e non posso fare a meno di ricambiare. 
Estraggo le chiavi della macchina dalla tasca della giacca, ma lei allunga una mano fermandomi.
“Prendiamo la mia”

FINE SECONDA PARTE

DISCLAIMER : Questa è una Fanfiction, ovvero un'opera narrativa basata su personaggi fittizi o reali dai contenuti puramente di fantasia creata dai fan, ergo Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
   
 
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