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Autore: lmpaoli94    27/04/2022    1 recensioni
Roma, Estate 1944
Lontano da quell’affetto che credevo potesse non finire mai più.
I bombardamenti notturni mi facevano riflettere in quel presente che ormai credevo potesse essere incancellabile e immutabile.
Eppure io mi ricordavo di te, Kate.
I tuoi occhi e il tuo sorriso prima di partire e salire su quel pullman lontano da te e verso quel dovere che la guerra mi stava chiamando.
Le tue lacrime offuscavano il tuo sorriso e i tuoi dolci baci che emanavano quel profumo di libertà che sembravo aver perso per sempre.
Ma io voglio ricordarti così: felice, sorridente e spensierata.
Perché non posso vivere solo di ricordi.
Voglio vivere insieme a te, in un futuro scritto su carta indelebile in cui nemmeno la morte potrebbe mai cancellare.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Richard Castle, Roy Montgomery | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Era troppo straziante per parlare di addio.
La sua vicinanza per me era vita e senza di lei, sarei potuto cadere in un vortice di depressione.
ma dovevo essere forte in quel momento d’addio così snervante e doloroso, soprattutto nel vedere intorno a me l’ineggiare alla guerra in attesa che molte vite potessero cambiare impercettibilmente.
Volevo solo guardare negli occhi la mia amata, circondata da quelle persone che il fascismo aveva fatto il la aggio del cervello.
L’ineggiare della forza e della razza perfetta era il pretesto adatto per fare in modo che il nemico oscuro potesse vincere e l’Italia si stava distruggendo con le sue stesse mani.
Molta gente aveva la mente bigotta, e la loro povertà era il pretesto di una vita miserabile.
Come potevano pensare alla difesa del paese se non avevano nemmeno da mangiare? Come poteva una famiglia vivere a stenti mentre la ricchezza era solo dei potenti.
la disuguaglianza sociale si vedeva anche con i bambini.
Quelli più poveri e sorridenti cercavano di vivere mentre gli veniva inculcata l’educazione adatta per cercare una sopravvivenza che ogni giorno diveniva sempre più difficile.
Ma dall’altra parte, non molto lontano dai miei occhi, i ragazzi balilla ricchi e perfetti si ergevano al grido del duce ogni volta che faceva un discorso alla nazione.
L’Italia sembrava davvero unita da quel pretesto, ma non ci fu mai tanta diversità come in quegli anni, mentre la corruzione e i pochi soldi che circolavano, erano il pretesto per furti e uccisioni.
Lo sapevo benissimo io da soldato che era riuscito ad essere fortunato e ad aver studiato un po’ di storia in questo paese che con i miei occhi vedevo disgrazia e sorrisi mischiati al loro modo di vivere.
Mi sentivo un pesce fuor d’acqua in mezzo a quella gente mentre molto presto avrei avuto un appuntamento importante che avrebbe cambiato per sempre il mio destino.
L’ambasciatore americano residente qui in Italia mi aveva spiegato quanto un soldato americano avrebbe presto potuto cavalcare queste coste per prepararsi ad una guerra che solo il destino avrebbe davvero scoperto tali carte.
ma non volevo pensare ad un futuro così lontano perché la mia Kate era tutto.
E pensare di perderla per me era davvero snervante.
Passi dopo passi si avvicinavano al momento d’addio, mentre sentivo il mio braccio cingersi da quel tocco così malinconico che valeva più di mille parole.
Senza mai dimenticare il suo sguardo e il momento in cui avevo varcato l’ambasciata mentre lei attendeva fuori da quell’edificio il mio destino.
Tutto ciò vorticava intorno al mio destino, mentre il faccia a faccia era giunto al suo momento veritiero.


Il mio soggiorno a Roma era per me una vacanza da scrivere e da poter raccontare se mai avessi davvero avuto la fortuna di morire in vecchiaia e tale scelta avrebbe comportato mettere a repentaglio la mia stessa vita.
Potevo essere trattato da un soldato, o da una spia che controllava un regime tanto controverso quanto maledetto, anche se il fascismo non aveva solo fatto il male dell’Italia.
Ma tutto ciò, è un’altra storia.
Guardavo negli occhi l’ambasciatore mentre con sguardo arcigno mi fissava con sguardo interrogativo ed io mi sentivo inerme e praticamente senza difese.
< Tenente Richard Castle, il suo soggiorno qui in Italia sta per finire. Pronto per tornare a Roma? >
Come potevo descrivere i miei veri sentimenti a quell’uomo che magari di amore e di devozione non riusciva a capire niente?
< Ambasciatore Montgomery, se solo lei sapesse che cosa mi è accaduto in queste due settimane, capirebbe che il mio soggiorno a Roma è stato il più bello della mia vita. >
< C’è forse dietro una donna, tenente? >
< Vedo che mi ha capito al volo. >
> I suoi occhi innamorati la stanno distraendo dal suo vero preciso compito: proteggere la sua stessa nazione. E mi duole dirvi che questa non doveva essere una vacanza per lei… Che cosa ha scoperto del fascismo? >
< Quello che i libri di storia attuale parlano: un regime dittatoriale costruito sulle macerie della prima guerra mondiale. >
< Ma per quello che riguarda noi, non è esatto. >
< Quindi quale è il vostro parere, Ambasciatore? >
< Tenente, credo che il momento di tornare negli Stati Uniti sia giunto ormai a destinazione. La Base di Pearl Harbor sarà assolutamente fiera di avere un uomo della vostra importanza che non ha bisogno di assolute distrazioni. >
< Amabsciatore, se solo voi capiste… >
< Voi siete un tenente degli Stati Uniti d’America, Signor Castle. E non un donnaiolo qualunque > Replicò duramente l’ambasciatore senza mezzi termini < E’ giunto il momento che voi ubbidiate al vostro giuramento, dimenticando la vostra donna che vi ha fatto perdere la testa. >
< IO non riesco a comprendere tali parole > ribatté sprezzante Richard Castle < Perché devo dimenticarla? >
< Perché fate parte di due mondi diversi. E voi dovrete prepararvi a combattere un nemico che un giorno potrebbe vincere: i regimi dittatoriali che stanno comandando in Europa sono una grave minaccia alla nostra democrazia… Quindi se non volete disertare perché una donna sembra avervi cambiato la vita, vi consiglio di prendere la strada adatta per una vita gloriosa e per servire il vostro stesso paese… Richard Castle, vedete di non deludermi. >
Come potevo controbattere a quelle parole.
In fondo l’Ambasciatore, anche se in modo rude e senza cuore, aveva assolutamente ragione.
Sapevo che il mio tempo con Kate sarebbe stato breve ma intenso, ma non fino a questo punto.
Dovevo dimenticarla senza provare a dirgli addio.
Ma il mio cuore si sarebbe spezzato, in un fondo di dolore che molto difficilmente sarebbe stato colmato.
Dopo aver giurato ancora verso la mia nazione, l’Ambasciatore mi diede la buona fortuna necessaria, con la speranza che un giorno ci saremmo ritrovati a brindare ancora per la libertà.


Kate cercava di comprendere la mia decisione, ma per un soldato la vita non può essere così facile come possa sembrare, soprattutto in quegli anni in cui l’orrore e la pazzia delle guerre che si stavano accendendo come una miccia, stavano scuotendo l’intera esistenza.
Un esempio lampante poteva essere la guerra franchista in Spagna, appoggiata dal potere del nazismo e dalla voglia di una dittatura che avrebbe messo a repentaglio scie di sangue e di maledizioni.
ma tutto ciò non poteva riguardarmi in quel frangente.
Volevo solo assaporare per l’ultima volta quel profumo di rose che tanto mi aveva annebbiato la mente e fatto scoprire la voglia di un amore che avrebbe meritato un destino diverso.
I segnali di addio erano molto forti ed io volevo solo immergermi nei suoi tocchi e nelle sue parole di conforto, mentre il pullman che mi avrebbe portato via da lei fu come un treno superveloce mentre tutta la mia vita si presenta davanti a me facendomi capire cosa avevo fatto giusto e cosa sbagliato.
Ma dai suoi occhi avevo intravisto che nemmeno lei mi avrebbe dimenticato,
Troppo l’ardore che poteva tenere vivo tale ricordo.
Troppo forte la nostra voglia che un giorno di questi ci saremmo potuti rivedere.
O in questa vita o in un’altra.

   
 
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