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Autore: kayachan    06/09/2009    3 recensioni
I personaggi di Naruto, nell'universo del liceo americano, e delle vicissitudini di ogni adolescente. [NejiTen][NaruHina]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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KNH High school

Prologo del capitolo


Da quando sono venuto ad abitare in questa città mi sono sempre chiesto cosa avesse convinto i miei a portarmici. Loro hanno sempre abitato in una grande metropoli, e nel lavoro hanno sempre avuto successo. Poi una volta mia madre mi spiegò che loro due erano cresciuti qui, e si conoscevano da sempre. E’ stato quasi automatico che poi si siano anche innamorati.
Io invece sin dal primo momento che l’ho vista,questa città, l’ho odiata. Per via dei conti in banca dei miei, ho attirato quasi subito l’attenzione dei miei compagni, riuscendo ad entrare nel gruppo dei più popolari. Credevo di avere tutto.
D’altronde l’adolescenza è un’età in cui puoi accontentarti di molto poco.
Ma dopo un po’ cominciai ad annoiarmi di quello che mi facevano fare i miei amici.
Ero stanco di prendermela con qualcuno solo perché era povero o sfigato, o perché non aveva la famiglia giusta. Un bel giorno ho conosciuto una ragazza che al di fuori sembrava talmente fragile, da poter esplodere in un pianto dal momento all’altro. Per caso, abbiamo cominciato a parlare, e da allora siamo inseparabili. Io ovviamente sono stato espulso, con pochi rimpianti, dal mio primo gruppo.
Il tempo è passato, e io e Hinata siamo ancora amici. Solo che senza rendermene conto, man mano che il tempo passava, anche se lei pronunciava il mio nome, Naruto, sempre allo stesso modo, quando la sentivo, la sua voce mi piaceva più di quanto fosse lecito. Bè, non fu così difficile capire, poi, che mi ero innamorato di lei.
Oggi è il suo 17° compleanno, e naturalmente io sono invitato. Non vedo l’ora di arrivare. Potrei sembrare maniacale ma non lo sono. In tutto questo tempo la sua presenza è diventata più importante dell’aria, e per di più in lei la crescita ha sortito effetti straordinari: è slanciata, ha belle curve e la sua pelle è bianca come la neve.
Ringrazio Dio ogni giorno che le fa rifiutare tutte le proposte degli altri ragazzi, anche se mi chiedo se ci sia qualcun altro. Lei al riguardo tace.
Prima di andare a casa sua, devo passare a prendere due amici, Rock Lee e Tenten. Il primo è il mio migliore amico, la seconda si è appena trasferita e io e Hinata l’abbiamo conosciuta a scuola.
E’ una tipa tosta, lo si capisce subito. L’ho presentata a Lee, e lui si è innamorato come un pesce lesso. Neanche il tempo!! Però chissà magari funziona…


Fine del prologo


“Naruto, è tardi!!”
“Sì, papà sto andando. Non sei tu quello che deve andare alla festa. “
“Fai poco lo spiritoso, figliolo. Piuttosto vedi di sparire in fretta.”
Naruto lo guarda scioccato, fingendo incredulità. “ Non ci posso credere. Siete proprio due maniaci, voi due!!”
“Non dovevi sparire in fretta??” Il padre finse d’inseguirlo, e Naruto uscì correndo e ridendo dalla porta. S’infilò in macchina e percorse il vialetto della casa. Guidò fino alla casa di Rock Lee, e quando arrivò suonò forte il clacson.
Dopo circa due minuti, dalla porta sbucò finalmente Rock Lee che per l’occasione aveva messo probabilmente la sua camicia migliore. Salì in macchina e ripartirono alla volta di casa di Tenten.
“Bella camicia, amico.” Disse Naruto.
“Ci puoi giurare, amico.” Rispose ridendo Lee.
“Sei tutto un fremito perché tra poco vedremo la tua bella, eh??”
“Io?!? E tu allora? Quanto tempo che sogni di fidanzarti con Hinata? Di tenerla tra le braccia, di baciarla, di dichiararle il tuo amore…”
“Okay! Capito, ricevuto il messaggio!! Dacci un taglio. “ esclamò Naruto.
“Quanto ci manca? “ chiese Lee, sbuffando.
“Per che cosa?”
“ Per arrivare da Tenten, idiota.”
“ Ti prego non essere volgare. Alle ragazze non piace, specialmente a Tenten. “ scherzò Naruto.
“Molto spiritoso. Era solo per chiedere…”
“Certo, ci mancherebbe.” Al biondo scappò un risolino. “ Manca poco, comunque. Anzi siamo arrivati.”
La macchina si fermò proprio davanti alla casa della ragazza. Questa volta però, invece di suonare il clacson, scese Rock Lee dalla macchina, e andò a suonare al campanello.
Dopo poco uscì Tenten, in un grazioso abito, e con un grosso pacco in mano, che presumibilmente doveva essere il regalo per la festeggiata. Lee resse il pacco, mentre la ragazza chiudeva la porta, e poi i due si avviarono alla macchina.
“Ciao, carino.” Esclamò ironica la ragazza.
“Ciao pivella. Sei piuttosto presentabile, stasera.”
“ Potresti essere più gentile con una ragazza.” Ruggì Lee.
Tenten si era accorta dal leggero cambiamento di tono del ragazzo, e ne parve spiazzata. Ma poi fece finta di niente.
Per tutto il tragitto i tre ragazzi parlarono di vari argomenti, anche del football, anche se a quest’ultimo argomento Tenten non prese parte.
Poi finalmente arrivarono a casa della festeggiata. Fuori sulla balaustra erano state montate tante luci intermittenti e c’erano molti fiori all’entrata. D’altronde Hinata aveva un dono notevole per questo genere di cose.
Parcheggiarono l’auto vicino alle altre e si diressero verso la casa. Evidentemente erano arrivati presto perché non c’era quasi nessuno, a parte Hinata, Neji e qualche altro amico.
Tenten e Neji si lanciarono uno sguardo carico di tensione e non furono gli unici: Naruto stava letteralmente fissando Hinata che ricambiava chiaramente lo sguardo. Rock Lee, che si sentì escluso, finse di tossire e fece gli auguri a Hinata, e così anche gli altri due. Neji levò dalle mani di Tenten il pacco, facendola lievemente arrossire. Rock Lee era sospettoso, ma non perse l’occasione di prendere in disparte la ragazza per parlare da solo con lei.
La portò su quella che sembrava la terrazza della casa, e tentò una conversazione. Ma Tenten lo ascoltava a malapena, e quando Hinata la raggiunse per chiederle di aiutarla, lei sembrò sollevata.
Nel frattempo erano arrivati alla festa tutti gli altri e la casa adesso era piena di ragazzi stipati anche nei più piccolo angolo. Notò che sul tavolo c’erano delle birre fredde e ne prese una. Poco dopo anche Naruto lo raggiunse, e con lui Neji.
“ Che accidenti ci fai qui da solo?!” chiese sinceramente stupito Naruto.
“Bevo e rifletto.” Rispose Lee.
“Beh, amico, vacci piano con l’adrenalina.” Rispose ironico Naruto.
“ Con tutte le ragazze con cui avresti potuto parlare, ti sei messo qui in castigo?” disse Neji, ridendo. Rock Lee lo guardò male, ma Neji non se ne accorse.
“Purtroppo non c’è nessuno in questa stanza che mi attira a tal punto.” Disse Lee. “ Nel senso di parlarci, e tutto il resto. Be, insomma starci insieme, ecco.” Prese un lungo sorso di birra.
“E chi sarebbe la fortunata? La conosco?” chiese incerto Neji.
“Certo: è Tenten.” Rispose tranquillo Rock Lee. “E’ proprio il mio tipo e poi è diversa da tutte le altre. Sono intenzionato a conquistarla assolutamente.” Il ragazzo voleva sembrare un duro.
Purtroppo esattamente 27 secondi dopo la sua faccia fu presa in pieno da un pugno. Per la precisione, da quello di Neji.
Improvvisamente tutto attorno divenne silenzioso, tutti fissavano Neji e Rock Lee. Naruto si mise in mezzo ai due, senza togliere gli occhi di dosso a Neji.
Rock Lee si pulì con una manica, e lo fissò con astio. Ma fu Naruto a parlare.
“ Si può sapere che accidenti ti è preso?!” urlò con mal celata rabbia.
Neji non rispose.
Ancora una volta qualcuno tirò un pugno. Ma non fu Neji. Rock Lee aveva colpito il ragazzo in pieno stomaco, e Neji per il dolore si era piegato in due. Ma si rialzò, e questa volta fu una vera e propria rissa. Naruto cercò di dividerli, ma non ci fu niente da fare.
Dopo un po’ finalmente i due si stancarono, e si diedero una tregua. Si guardarono a lungo, e stavano per riattaccare, quando Tenten irruppe nella stanza. Dietro di lei, c’era Hinata. Appena videro che i due ragazzi erano piuttosto malconci, Hinata li condusse fuori seguiti a ruota da Tenten e Naruto.
“E’ troppo chiedere una spiegazione?” Hinata era visibilmente sconvolta. Anzi arrabbiata.
“Ha cominciato lui. Non chiedermi il perché.” Sputò con rabbia Rock Lee.
“ Neji, che ti è preso?” chiese sconcertata la cugina.
Il ragazzo rimase in silenzio. Poi si voltò verso di Tenten. La ragazza lo fissò, e si avvicinò a lui. Gli prese la mano.
“ C’è una cosa che dobbiamo dirvi. “ disse Neji, che fissava ancora Tenten.
“Spara.” Disse Naruto.
“ Io e Tenten stiamo insieme. Da un po’. E questa sera avevamo deciso di dirlo. Ma più tranquillamente e pacificamente. “ Si rivolse nuovamente alla sua ragazza, che lo guardava intensamente.
“Poco fa nella sala Rock Lee ha detto che era … interessato e che voleva provarci. Bè, è chiaro che non ci ho visto più.”
“ Non credi di aver esagerato un tantino? “ chiese esitante Naruto.
“Sì, ma lei per me è importante. E io sono un tipo piuttosto impulsivo. Non c’è stato verso.” Si giustificò Neji.
Calò il silenzio su di loro, e nessuno osò parlare. L’aria era carica di tensione, e Rock Lee sembrava addirittura spiritato.
“ Sei un pazzo. “ disse all’improvviso Tenten, ridacchiando.
Neji sorrise e l’abbracciò. Poi si divisero e Neji si rivolse a Lee.
“Mi dispiace per il dolore, inteso in tutti i sensi. Ma non credo che ci sia qualcosa che tu possa fare. A meno che Tenten non cambi idea, che il momento è qualcosa di assolutamente impossibile, non ci sono molte speranze per te, Rock Lee. “
Rock Lee lo guardò con misto di odio e disperazione. Probabilmente sarebbe stato meglio per lui tornarsene a casa. E fu per questo che Naruto lo guardò con apprensione e lo prese per un braccio, trascinandolo verso la macchina. Il biondo salutò tutti, e abbracciò Hinata.
Poi la macchina sparì. I tre ragazzi rimasero fuori per un po’, poi qualcuno chiamò Hinata. Era il momento dei regali.
Hinata fu distratta per tutta la sera. Gli altri due invece non fecero altro che stare insieme, lontani dagli altri,e probabilmente per questo, entro la sera, tutti seppero o meglio capirono che stavano insieme. La serata trascorse normalmente e verso le due erano andati tutti via.
Rimasero soltanto Hinata+ cugino+Tenten.
Purtroppo non si rivelò la soluzione adatta al problema.
“ Perché non mi avete detto niente prima?” chiese piano Hinata.
“Non l’abbiamo fatto per male, Hinata. Eravamo un tantino spaventati per le reazioni degli altri. Non sapevamo se voi altri, e non dico solo te e Naruto, l’avreste presa bene. “ spiegò Tenten.
“Questo non cambia niente. Sai che di me ti saresti potuta fidare. E poi io non avrei mai potuto ostacolare te e mio cugino. Avremmo evitato tutto quello che è successo oggi. “
“Lo so, hai ragione. Ho avuto paura. Tu e Naruto siete stati i miei primi amici veri, e ho pensato che forse vi avrei persi. Scusami.” Tenten sembrava davvero dispiaciuta.
“ Non prendertela così, Hinata. In fondo quello che ha colpa sono solo io che ho agito d’impulso. Avrei dovuto trattenermi, ma non ci sono riuscito. “ Neji al contrario era serio e rigido. “Devo accompagnare Tenten. “
La ragazza avrebbe abbracciato l’amica, ma decise che non era il caso. La salutò semplicemente con la mano, sorridendo.
In macchina Tenten si sentì imbarazzata. Non aveva il coraggio di chiedere, né di aprire la bocca. Era completamente spiazzata.
“ Stai bene?” domandò all’improvviso Neji.
Tenten lo guardò. Aveva l’espressione di chi si era tolto un peso, e allo stesso tempo di chi aveva affrontato un’intera banda di genitori incazzati.
“ Sto bene. Ma mi piacerebbe molto sapere come ti senti tu. “ rispose Tenten.
“Sei preoccupata dei cazzotti che ho preso da Rock Lee, o dal mio vago senso d’imbarazzo?!” chiese Neji, divertito.
“Tutti e due. “
“Bè, suppongo che dal primo punto di vista, io mi senta leggermente scosso. Per quanto riguarda il mio imbarazzo, credo che dovrei aspettare lunedì, prima di poter parlare. Credo che quello che al momento stia peggio, sia il tuo amico. “
Tenten per un attimo si sentì davvero dispiaciuta per Rock Lee: era un ragazzo in gamba, e anche sensibile. Se davvero provava qualcosa per lei, probabilmente stava soffrendo tantissimo.
“Sono molto stanca. Oggi è stato molto più faticoso di quanto immaginassi. Mi piacerebbe sapere che cosa ti è passata per la testa quando hai colpito Lee. “
“Questo è il punto, piccola. Non mi è passato proprio niente. Tutto è improvvisamente diventato bianco, è stato come se avessi perso il controllo. Non credo mi fosse mai successo qualcosa del genere. “
“E’ stata colpa mia. Sarei dovuta rimanere con te tutto il tempo. “ disse piano la ragazza.
“Non dire sciocchezze. Era normale che Hinata ti volesse con sé. Hai fatto bene. “ disse Neji.
Tenten annuì poco convinta. Guardò fuori dal finestrino. All’andata il viaggio le era sembrato molto più lungo, ma con Neji stava quasi per finire, come a volerle ricordare che era lui la persona più importante per lei al momento. Pensò a quando sarebbero andati a scuola, e a come probabilmente tutti sarebbero stati al corrente della loro relazione, soprattutto gli amici di Neji. Il gruppo dei fighetti a scuola non avrebbe preso bene il fatto che uno dei membri stesse con la nuova arrivata, specialmente i membri femminili, che manco a dirlo facevano parte delle cheerleader.
“ Domani cosa facciamo? “ chiese Neji. Questa era la domanda che si ponevano sempre. Ed era sempre la più fatidica. E la più critica.
“Non so. Io dovrei ripassare matematica, per lunedì. Test in vista. “ sospirò Tenten.
“Posso aiutarti se vuoi. Ho un insospettabile talento in queste cose. “ Neji ridacchiò.
“Ok, allora facciamo alle tre del pomeriggio?”
“D’accordo. Vengo a prenderti io. Non voglio che ti perdi per colpa mia.” Disse scuotendo la testa il ragazzo. “Guarda che nella città di prima mi sapevo orientare benissimo!! E’ stato un caso che la prima volta mi sia persa. Ho un ineccepibile senso dell’orientamento. “
“ Oh, ne sono sicuro. Ma ti costa tanto farmi stare più sicuro?!” chiese ironico Neji. Ora la stava prendendo in giro.
“ Già certo. Secondo questo punto di vista c’è comunque qualcuno che non sta più sicuro.”
“Ah, e chi sarebbe?”
“Mia madre. Se sapesse che esco con un ragazzo che fa la risse…” Fece un finto sospiro.
Neji rise.
“E poi dove mi porteresti?” chiese infastidita Tenten.
“Fidati.” Disse noncurante Neji.
Nel frattempo la macchina era arrivata a destinazione, cioè casa di Tenten. Le luci erano tutte spente.
“Bene. Io rientro. Mi raccomando, domani alle tre. “
Stava scendendo dall’auto quando il ragazzo l’afferrò e la baciò. Tenten sorrise contro le labbra del ragazzo. Era troppo facile fare la finta tonta per ottenere qualcosa. Ma così era anche divertente.
“ Devo sempre fare tutto io?” chiese esasperato Neji.
Tenten sbuffando, uscì dall’auto. “Ciao Neji.”



Note dell'autrice: Mi scuso con tutti per il ritardo imperdonabile che ha avuto la pubblicazione di questo capitolo, che per me è comunque è venuto malissimo...
Non chiedetemi cosa mi è successo in questi mesi. Credo di avere avuto una crisi, legata anche alla mancanza della connessione internet, alla mancanza di un adeguato antivirus e alla mancanza del WINDOWS WORD!!!
Ringrazio sin da ora chi avrà la pietà e il coraggio di recensirmi.
  
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