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Autore: Spensieratezza    02/05/2022    3 recensioni
Questi sono dei missing moment del ritorno di Adam, che non sono riuscita a inserire nella storia
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gabriel, Lucifero, Raphael
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
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“Tesoro, sono preoccupato, io non credo di farcela..” diceva Paul a sua moglie Margareth.

“Paul Ever Kline, tu non mi abbandonerai proprio adesso, hai giurato di esserci sempre quando mi hai fatto quella promessa di matrimonio, ricordi??”

“Anche all’inferno, Margareth.” Rammentò l’uomo.

“All’inferno e in paradiso.”

“E sia.” Disse l’uomo baciandole la mano.

“Credi però che apprezzerà tutto questo rosso? Forse dovremmo..”

“Cosa? Buttarci sopra del candeggiante? Oramai quello che è fatto, è fatto.”

“Forse con un po’ di panna..” disse lui, ma non fece in tempo a finire la frase, che suonò il campanello.

Oh cavolo, sono arrivati!” disse Margareth cominciando a sistemarsi i capelli e dirigendosi verso la porta.

“Oh dio..”

Margareth gli diede una capocciata sulla testa.

“Questo è proprio quello che non devi dire, razza di testone!”

Dicendo così aprì la porta e davanti ad essa, si trovavano Lucifer, completamente vestito di bianco e Kelly. Il primo reggeva un bel mazzolino di rose bianche, mentre Kelly teneva un vassoio di pasticcini.

 

“Siete arrivati, ce l’avete fatta! Non che pensavamo non ce la faceste..” ridacchiò la donna.

“Più che altro lo speravamo!” disse Paul.

La donna sbiancò, ma Lucifer scoppiò a ridere, e i due maschi della famiglia si sorrisero cordiali.

"Queste sono per voi. Sono incantate per fare in modo che non muoiano dopo essere state strappate alla terra."

Margareth, che era una donna molto sensibile, scoppiò in lacrime davanti al mazzo di rose che reggeva Lucifer.

"Mi dispiace, io...non volevo." Disse Lucifer mortificato.

"No, no...sono bellissimi. Li pianterò in giardino assieme agli altri miei fiori." Disse Margareth prendendo il mazzo.

"Mamma.."

Kelly abbracciò di slancio la madre.

“Che bello vederti, mamma.” Poi gli sussurrò. “Sta tranquilla.”

"Ottimo look." Disse Paul guardando il vestito di Lucifer. L'altro scoppiò a ridere. "Vi piace? Un'idea che mi ha dato Dean, da una cosa bizzarra che gli è successa." Disse Lucifer ridacchiando. "Luc..." disse Kelly, facendogli capire di cambiare argomento.

“Ma è davvero un piacere conoscere gli artefici di una tale meraviglia, era da quando l’ho incontrata la prima volta che mi chiedevo che aspetto avessero.” Disse Lucifer, stringendo la mano a entrambi.

“Anche noi eravamo curiosi di conoscere lei. È molto famoso.” Disse Paul.

“Posso solo immaginare la varietà delle cose che dicono di me. Tutte molto positive, immagino.” Disse Lucifer.

“Questo è un mondo che parla, parla, parla e racconta storie dall’alba dei tempi sempre in maniera distorta, non c’è da fidarsi..” disse la signora Margareth, poi parve rendersi conto di quanto aveva appena detto e si mise la mano sulla bocca. “Non intendevo parlare male del mio popolo, della gente che ci abita..”

“Stia tranquilla, signora, non ho alcuna intenzione di distruggere il pianeta, quello sarebbe più un compito che spetterebbe a mio padre, ma vedo che lui è di piani diversi, quindi contento lui..certo, non mi sarei mai aspettato di venire a conoscenza che perfino il genere umano stesso, vorrebbe l’estinzione. Questa sì che è stata una vera sorpresa per me.”

“Ci siamo evoluti e in millenni di anni, l’uomo si è reso conto di quanta barbarie sono capace i suoi simili..” disse Paul.

“Ma guarda, guarda, la capacità di rendersi conto della propria inferiorità è una cosa che non mi sarei mai aspettato da creature TANTO inferiori..che si siano quindi di fatto evolute da quando io le detestavo con tale accanimento e foga? Se così è, significherebbe che c’è stato un salto di qualità, questo le renderebbe di fatto superiori e dimostrerebbe una legge che fino a qualche millennio fa, sembrava impensabile. Ciò che è rotto, non può essere ripristinato. Ma Dio si sbagliava. Quello che è rotto, un giorno potrà essere ripristinato. Quello che non è vero oggi, sarà vero domani. Un po’ come me, quando ho perso le ali, non mi sarei mai aspettato che le avrei riavute un giorno. “

Calò un silenzio tombale, di cui Lucifer sembrò accorgersi, poi sussultò.

“Ma che cos’è questo profumino tanto delizioso?”

“Pastasciutta all’arrabbiata!” disse Margareth.

“Ma dai! Se è arrabbiata con un aspetto così, non oso immaginare quando sarà più FELICE.” Prese un mestolo di legno e la assaggiò con un’eleganza armonica.

“Questa è una vera tragedia, signori.”

Ci fu un attimo di suspance poi Lucifer parlò con tono teatrale.

“Se tutti gli umani fanno cibo così buono, temo che più che loro abbiano paura di me, finirò per avere paura io che loro mi circuiscono con il loro cibo. D'altronde forse è vero che il diavolo fa le pentole, ma non la pasta. ”

Una risata liberatoria smorzò la tensione all’interno dell’abitacolo.

 

 

 

 

*

“Se ne desidera altra, posso preparagliela, signor Lucifer.”

“La prego, Margareth, mi chiami pure LUC, e non si preoccupi, in realtà per la mia condizione non ho tutto questo bisogno di mangiare, lo faccio perché mi piace.” Disse Lucifer gustando quegli spaghetti, mentre veniva portato in tavola lo spezzatino.

"Avevi ragione, Margareth, ha apprezzato! E io che pensavo che conteneva tropo ROSSO.”

“Scusi, che cosa c’entra il colore vivace?” chiese Lucifer stranito.

Kelly ridacchiò.

“Credo c’entri con il fatto che associano il rosso al tuo colore.”

“Ohh, per l’inferno, vero?”

“Paul!” la moglie lo guardò storta.

“ Non si preoccupi signora, in realtà il rosso è il mio colore, non lo associo più all’inferno, adesso da quando conosco Kelly, lo associo alla passione, all’amore, alla rinascita! E comunque almeno non mi avete preparato una torta PARADISO!”

Ridacchiarono tutti.

“Lei è molto simpatico, signor..Luc.”

“Ohh, posso esser più di simpatico..posso essere SPLENDENTE!”

In quel momento il buio avvolse ogni cosa.

“Che succede, Paul, che succede?”

“È solo scattato il contatore, Margareth, vado a vedere cosa..”

“State tutti seduti.” Fu la voce di Lucifer, che li immobilizzò sul posto.

“Tutti hanno paura del buio, perché è lì che ogni cosa si cela alla vista e quindi apparentemente SCOMPARE, ma ogni cosa è sempre ancora lì, solo che non può essere vista e per questo ci terrorizza, perché quando non vediamo, non possiamo difenderci. Credo che in pochi sappiano l’origine del mio nome. Io sono Lucifer, portatore di LUCE, posso far splendere ogni cosa, ma non solo, come posso attrarre la luce, posso anche spegnerla, oppure..”

Soffiò appena nell’aria e si materializzarono dal nulla delle piccole fiammelle danzanti di luce che presero la forma di ballerine e cominciarono a danzare sopra la loro tavola.

Rimasero tutti sorpresi.

“Sono meravigliosi.” Disse Kelly toccando le ballerine.

 

“Non mi stupisce che le farfalle, esseri eccezionali, che sanno cogliere l’importanza e sanno quanto è corta la vita, siano così attratti verso la luce. Loro SANNO che la luce ti svela ogni cosa, ovviamente ogni cosa è sempre lì, anche se non la vediamo, anche quando NON la vediamo e per questo pensiamo che non esista..”

Con un movimento della mano dei piccoli draghi di luce si visualizzarono e ballarono sopra le ballerine.

“C’è stato un tempo in cui esseri simili ai draghi, volavano in cielo e ballavano al ritmo di danza insieme ai primi uomini, una coesione di balli e armonia che si sposava perfettamente con il diverso, generando stupore e diletto. Allora essere diversi era ancora sinonimo di stupore e meraviglia, non disprezzo, poi quegli esseri sparirono e con loro sparì anche l’abitudine di meravigliarsi..allora le persone dimenticarono..gli animali dimenticarono..anche i miei fratelli dimenticarono e ANCH’IO.”

Con un gesto della mano, i draghi luccicanti scomparvero e poi le fatine, quando successe, la luce si riaccese.

“ Si accesero altri tipi di LUCI, in un mondo sempre più spento. Forse io ne fui la causa, il portatore di LUCE..e portai l’oscurità sul mondo.”

“Luc..non tormemtarti più ti prego, hai me adesso, e Jack..” disse Kelly prendendogli la mano.

“Sì, il nostro nipotino. È un vero angelo! Non vedo l’ora di averlo a cena ancora.” Disse Margareth.

“Bello comunque lo spettacolo con le luci..peccato non ci siano più cose simili ora.” Disse Paul.

Lucifer sorrise.

“Vi sbagliate, venite con me.”

Prese la mano di Kelly e la trascinò fuori, mentre lei rideva.

“Luc, ma che fai.”

“Ehi, ehi, aspettate un minuto!” disse Paul.

 

I genitori di Kelly si precipitarono nel giardino dove videro Lucifer intento a guardare qualcosa.

“Non trovate che la luna è fantastica stasera?”

“Sta cercando di fare il romantico?” chiese Paul alla moglie.

“Zitto!”

“Pensate che le luci artificiali siano più forti della luce della luna e che non ci sia qualcosa di uguale luminosità?” Lucifer aprì le mani e qualcosa sembrò arrivare.

“Luc, ma cosa..”

"Pensate che solo perché i draghi sono andati via, non ci siano altri animali che hanno ereditato la loro luminosità?"

Uno sciame si avvicinò sempre più numeroso a loro, BRILLAVA.

“Ma sono..lucciole.“ disse Margareth.

"Quello che è piccolo, diverrà grande, come le teste degli uomini, quello che era grande diverrà piccolo. Come animali maestosi e potenti in creature più piccole. Come il sopra, così il sotto." Recitò Lucifer.

“Oh, sono meravigliose!” disse Kelly.

“Forse l’oscurità è calata in me, ma sono ancora in grado di attirare la luce…IN OGNI SUA FORMA..non solo di crearla, ma di ottenere che la luce MI SEGUA!” alzò le mani in cielo e le lucciole divennero migliaia creando una danza di scintillii luminosi.

 

I genitori così come Kelly, erano commossi.

“Vedete quelle luci, sono la mia promessa per vostra figlia. Farò di tutto per portare la LUCE nella sua vita! E nella vostra!”

“Lucifer!” disse Kelly, baciandolo.

“In bocca a te, il mio nome è musica.”

Kelly lo baciò ancora, mentre le lucciole parvero farsi più luminose e addirittura giocare con i capelli dell’angelo, mentre i genitori ormai danzavano e Paul faceva fare una piroetta a sua moglie.
   
 
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