🐺 Give That Wolf A Banana 🍌
– Niente –
«Roar!»
Yuri in procinto di
togliersi la maglietta restò con le braccia sollevate incrociate sul torso, le
mani strette alle estremità e gli occhi fissi sul ragazzo disteso sul letto.
Boris ondeggiava il pugno parzialmente chiuso a mezz’aria nell’imitazione di
una piccola zampa felina.
Le dita piegate accattivanti verso di lui nell’accompagnamento sonoro più
simile ad una gallina strozzata che un leone.
«Tu non sei normale»
Boris ghignò piano
facendo attenzione a non stirare i muscoli della guancia contusa, il livido con
il quale si era svegliato due giorni prima continuava a fare male. Sergey gli
aveva solo detto di avere esagerato con Yuri senza entrare nel merito.
«Alleluia! Mi hai
finalmente rivolto la parola»
Per tutta risposta la
maglia sgualcita finì scagliata con stizza sulla sua faccia.
«Andiamo Yuri, si può
sapere che hai?!»
«Niente»
Boris roteò gli occhi
afflosciandosi nel cuscino.
Traduzione Yuri – mondo: sono incazzato nero.
«Certo…e io sono Keith»
Per un soffio la fibbia
della cinta non lo prese in un occhio. Yuri toltosi i pantaloni glieli aveva
scagliati contro al limite dell’isteria.
«Yuri cosa cazzo pensavi
di fare?!»
«Ho sbagliato mira»
«Mi stavi per rendere
cieco!»
«Già, peccato non esserci
riuscito»
Boris restò a osservare
esterrefatto il suo capitano defilarsi in bagno a fare la doccia con una
scrollata di spalle noncurante.
«Fanculo Sergey e le sue
insistenze di chiedergli scusa»
Il rumore sordo di una
vibrazione attirò la sua attenzione sul display illuminato dalla notifica di un
messaggio. Julia. Il cellulare di Yuri. Senza pensarci due volte aprì la
conversazione osservando scettico lo sticker di un coniglietto che inclinava la
testa facendo apparire un enorme cuore.
«Ti sto pensando»
Boris lesse più volte il
messaggio immaginando un diavoletto e un angioletto combattere sulle sue
spalle. Uno scontro impari.
Il diavoletto aveva
sparato con un mitra al povero angelo in un istante.
Aveva una fervida immaginazione e poco controllo sulla sete di vendetta.
«Anche io»
Precipitandosi in cucina
e stando bene attento allo scroscio dell’acqua in bagno ritornò in camera con
il suo trofeo gettandosi sul letto. Julia aveva smesso di scrivere,
probabilmente piuttosto sorpresa.
«Figurati se Yuri glielo
hai mai detto apertamente…»
Sorridendo diabolicamente
infilò la banana nei pantaloni avviando la riproduzione video, facendo
attenzione a inquadrare il meno possibile per non destare sospetti. Accarezzò
adagio il rigonfiamento generato per svariati secondi prima di spostare lentamente
le mani alla molla della tuta e tirare giù il tessuto rivelando il frutto
giallo maturo sui boxer.
«Chi la fa l’aspetti capitano»
Interrompendo la
riproduzione e disattivando l’audio lo inviò su Telegram fermando il nuovo
tentativo di scrittura della ragazza, premurandosi di cancellare gli ultimi due
messaggi inviati solo dalla cronologia di Yuri.
«Ah, il bello delle
applicazioni russe, non lasciano tracce»
Allo sticker malizioso e
l’inaspettata immagine, fortunatamente offuscata dal download automatico dei
media disattivato, Boris bloccò il cellulare ponendolo di scatto sul comodino.
I colori rosei sfocati non lasciavano adito a molti dubbi.
«Beh…ora ho capito come
mantengono la loro relazione a distanza»
Era morto.
_._._._
#5 flashfic:
500 parole
Ed ho dovuto alzare il rating ad arancione!
Ops. Peccato aver perso il pendant con il giallo.
Boris non ha ancora
capito che il malumore di Yuri è tutta colpa sua.
Ringrazio tutti i lettori
e buon fine settimana!
Appuntamento a domani (o lunedì) con la prossima! ❤️
Aky
Questi personaggi non mi
appartengono, ma sono proprietà di Takao
Aoki, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro