Lan Wangji vorrebbe urlare, e non lo ha mai voluto prima.
"Adesso basta, Wei Ying. Dimmi perché sei venuto qui."
Non si spegne, il suo sorriso. Forse traballa.
"Perché…" accarezza il flauto al suo fianco, rivolgendogli lo sguardo, come se ne avesse bisogno, per ragionare, per essere ancora quello che vuol fargli credere, per tenere in piedi la sua difesa.
Dita bianche, lunghe. Sarebbe meno sinuoso un serpente nelle sue mosse, meno fascinosamente inquietante il lento avanzare di un aracnide.
Poi, solleva nei suoi occhi quello sguardo.
"Sono venuto per liberarti."