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Autore: Allen Glassred    02/06/2022    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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E' ormai notte fonda a palazzo Meekhiv, e tutti stanno dormendo. Tutti, ma non lui: Boris si aggira ancora per i corridoi, ripensando al confronto/scontro avuto con Vladislav. Lo ha accusato di non amare abbastanza Alice, e che se fosse vero ciò che dice di provare per la ragazza ripudierebbe la moglie e starebbe con lei. Poi il oensiero del giovane conte torna ad un altro episodio: il litigio con la moglie. Ha minacciato addirittura di uccidersi se solo fosse uscito dalla stanza, cosa accadrebbe se la mettesse di fronte alla realtà? Ma è pur vero che si tratta di un caso isolato, magari non accadrebbe nulla e lui si sta solo creando inutili pretesti per non compiere il fatidico passo. Riflette: Alice gli ha detto che avrebbero avuto un figlio. Un figlio tutto loro, che purtroppo non c'è più a causa di un attacco da parte dei demoni del Corvo. Immerso com'è nei propri pensieri non si accorge di essere giunto alla porta della sua stanza da letto, dove decide di entrare dopo un momento di esitazione. Sua moglie se ne accorge subito, e si alza per poi correre ad abbracciarlo, così forte da quasi togliergli il fiato. Lui rimane da prima immobile, cosa che fa un pò insospettire Alexandria. Non vedendo alcun cenno da parte del marito si stacca, per poi guardarlo. " Sei ancora arrabbiato? ". Chiede, per poi guardare il suo braccio ancora fasciato dopo la leggera ferita che lei stessa gli ha procurato nel loro ultimo litigio.

" E come pretendi che possa non esserlo? Mi hai aggredito con un tagliacarte, ed hai minacciato di toglierti la vita solo per un diverbio ". Risponde lui, mentre la donna mantiene lo sguardo alto e gli prende la mano.

" Dimentica tutto. Dimentica il litigio e ciò che ti ho detto ". Sussurra, per poi prendere le sue mani. Lui fa per dire qualcosa, ma la donna è più rapida e gli mette un dito sulle labbra, impedendogli di dire altro. " Zitto... non dire nulla, ovglio farmi perdonare per il mio comportamento ". Sussurra, per poi togliergli la giacca quasi senza che lui se ne renda conto.

" Alexandria... ". Tenta di dire, ma lei non pare avere intenzione di ascoltarlo.

" Ti amo troppo per permettermi di perderti ". Commenta solamente lei, ed è vero: lo ama. Anche se per frustrazione lo ha tradito, anche se sta coprendo il suo nemico giurato, lei ama davvero suo marito. Nei suoi pensieri, è per lui che sta facendo tutto ciò, per eliminare dal suo cuore e da questo mondo Alice, quella ragazzina di cui ne è quasi certa, lui si è incapricciato. Boris rimane un pò spiazzato per la situazione: come fare? Non può, e non vuole ingannare ancora la moglie. Si riprende quando si rende conto che gli ha slacciato anche la camicia, intuendo le sue intenzioni. Si libera dalla sua presa, guardandola.

" No, per favore fermati ". Fa solamente, mentre lei lo guarda sorpresa: la sta rifiutando? No! Non può essere, non era mai successo in tutti quegli anni di matrimonio.

" Cosa... ". Sussurra, mentre lui la guarda riprendendo il controllo di sè stesso: nonostante tutto sua moglie è una donna bellissima, e rifiutarla in quel modo non è affatto stato semplice.

" Non posso, non voglio. Noi due abbiamo un grosso problema, non lo possiamo ignorare ". Risponde semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, mentre lei gli si fionda tra le braccia e lo stringe così forte da quasi fargli male.

" No! No, non è vero! Noi due stiamo benissimo! Io ti amo,e tu ami me! Sei mio marito, ed io sono tua moglie e lo sarò per tutta la vita! ". Si agita, mentre lui si stacca ancora una volta da quella presa.

" Per favore, controllati! ". I due si guardano intensamente, e lei pare irritarsi di nuovo.

" E' per lei, vero? Per quella puttana ingrata! ". Riprende a gridare, incapace di trattenersi. Suo marito non dice nulla, e lei intuisce di aver centrato il problema: allora i suoi sospetti erano fondati.

" Adesso smettila di tirare in ballo altre persone, il problema è nostro. Non Alice, nè nessun altro! ". Ribatte semplicemente il bruno, stanco di sentire la moglie insultare la sua amata. Alexandria sembra infuriarsi ancora di più, mentre lui prosegue. " Non possiamo più andare avanti così! Ci stiamo solo prendendo in giro a vicenda, ma non ti rendi conto che il nostro matrimonio è basato su una grande menzogna?! ". Sbrocca lui, ma la bionda pare innervosirsi maggiormente a quelle parole.

" Il nostro matrimonio è basato sull'amore, io ti amo e tu ami me! Abbiamo una figlia, una figlia nata dal nostro amore! O vuoi forse dirmi che anche la nostra Olga è un errore?! ". Chiede infuriata.

" Non dire sciocchezze, sai benissimo quanto adoro nostra figlia! Non potrei mai considerarla un errore ". Commenta semplicemente lui, mentre la contessa gli si avvicina, afferrandolo con forza dalle spalle.

" Non mi lasciare! Non ti permetterò mai di separarti da me! Amami Boris, amami! ". Grida, infischiandosene del fatto che potrebbe attirare l'attenzione dato che sta gridando. Arrivati a quel punto, le importa solamente di tenere suo marito legato a lei con qualsiasi mezzo.

" Lasciami, stai facendo una scenata. Comportati da signora, non da volgare straccivendola ". Tenta di staccarla da sè, ma lei è più rapida e lo spinge nuovamente sul letto, bloccandolo sotto di sè.

" Amami... amami ancora ". Sussurra solamente, disperata alla sola idea di poterlo perdere. Non sapendo nemmeno lui dove tuttavia, Boris riesce a liberarsi dalla sua presa, mentre lei cade sul letto e lo guarda shoccata: la rifiuta nuovamente!

" E' finita ormai, non ha più senso prenderci in giro... ". Fa per continuare, ma lei afferra il tagliacarte che si trova sul tavolo, dopo essersi alzata infuriata.

" Prova ad uscire da questa stanza... prova a lasciarmi e giuro che ti ammazzo e poi ti seguo! Non sto scherzando! ". Grida, e nei suoi occhi pare esserci una luce di pura follia. " Non ti permetterò di andartene, non ti perderò! ". Continua, mentre lui si accorge che sta sanguinando ad una mano: evidentemente non riesce nemmeno a capire dove si trovi l'elsa e dove la lama, suppone il giovane conte. Tuttavia stavolta non si lascia impietosire dalla crisi di nervi della moglie, e si gira per andarsene.

" Fattene una ragione, Alexandria. E' finita ormai ". Fa solamente, facendo per aprire la porta. Ma lei è più rapida: si alza di scatto e lo colpisce alle spalle, ferendolo di striscio.

" no! No! Non mi lascerai, mi hai sentito!? ". Urla, tentando nuovamente di pugnalarlo. Fortunatamente lui intercetta il fendente e lo blocca con la mano, mentre lei scoppia in lacrime. " Non mi lasciare! Ti prego, ho bisogno di te! ". Continua la bionda, afferrandolo per la camicia e sporcandolo con il suo stesso sangue. Boris riflette: come può abbandonare la madre di sua figlia in quelle condizioni? Dovrà davvero essere lui a sacrificare la sua felicità? A quanto pare, il destino ha deciso così. Dopo un momento di esitazione prende la donna tra le braccia, cercando di calmarla.

" Calmati... non vado da nessuna parte ". Sussurra, mentre lei continua a singhiozzare e lo guarda con occhi sgranati, annuendo semplicemente come fosse un automa. Lui la prende in braccio pur avendo male al braccio, per poi posarla sul letto e coprirla con le coperte. " Riposa adesso, ti medico io quella mano ". Commenta, guardandole la mano ferita. Lei annuisce semplicemente, e mentre lui sta per allontanarsi gli afferra la manica della camicia.

" Ti amo ". Sussurra solamente, ora più calma nel sapere che non la abbandonerà. Lui non dice nulla, limitandosi a sospirare pesantemente per poi occuparsi della ferita della moglie alla mano e della sua al braccio, una volta che lei si è addormentata. Le scosta una ciocca di capelli dal viso senza dire nulla: non credeva davvero che la moglie potesse avere un tale crollo emotivo.

Altrove, anche Lukas pare essere piuttosto agitato: non gli importa nulla di Alexandria, anche se ha intrapreso una sorta di relazione con lei. Gli importa solamente di sua sorella, quella sorella che ora non pare degnarlo neppure di uno sguardo. Certo, dopo quello che le ha fatto nessuno la può biasimare. Il filo dei suoi pensieri è interrotto da una sensazione, quella di non essere più solo. Abbassa lo sguardo e si trova di fronte ad un bimbo dai capelli color del grano e dagli intensi occhi azzurri, la copia di suo zio Vladislav dopo tutto. Perchè è ormai palese l'identità del piccolo. " Adrian ". Lo chiama solamente, mentre il bimbo lo guarda per nulla intimorito.

" Zio! ". Lo chiama semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Lukas scuote la testa, per poi inginocchiarsi per arrivare all'altezza del piccolo. Lo osserva, occhi negli occhi. Quegli occhi così uguali ai suoi, pensa. E' suo figlio e non gli hanno mai permesso di fare il padre, ma forse ha un rimedio a questo. Prende una piuma di corvo, per poi mostrarla al piccolo che la tocca, incuriosito.

" Ti piace? ". Gli chiede dopo un pò il gemello di Christine, mentre il piccolo annuisce, come fosse attratto da quella piuma.

" E' bella! ". Esordisce, mentre Lukas gli prende la mano, per poi posarvi la piuma.

" Tienila tu allora, te la affido. Ma non farla vedere a nessuno, nemmeno alla mamma o alle sorelline, capito? ". Chiede, ed Adrian annuisce.

" Sarà il nostro segreto? ". Chiede, ed il moro annuisce per poi scompigliargli leggermente i capelli.

" Si, il nostro segreto ". Fa, mentre il bambino lo abbraccia cogliendolo di sorpresa. Una volta sciolto l'abbraccio corre nella sua stanza, per nascondere quel regalo tanto singolare. In quel momento una figura incappucciata si palesa in un turbine nero, inginocchiandosi rispettosa.

" Mio signore, lo avete davvero fatto? Gli avete davvero dato quella piuma? ". Chiede, mentre Lukas annuisce.

" Certo che l'ho fatto ". Ghigna, incrociando le braccia, compiaciuto. " Adrian è mio figlio, e quando sarà il momento la piuma, intrisa del potere del Corvo, agirà anche su di lui. Lasciamo pure che ora giochino alla famiglia felice, mia sorella ed il suo maritino: non durerà a lungo ". Pare esserne sicuro, e la figura rimane in ginocchio per un pò. Ad un cenno del suo padrone scompare, così com'è giunto. Una volta solo Lukas riprende il suo cammino, sfoggiando una risata sinistra e per nulla rassicurante. Quali siano i suoi piani circa il figlio, non è ancora dato saperlo.


Salve amici miei! Eccomi finalmente con il capitolo 49! Scusate il ritardo! Coraggio, fatevi sentire! La storia diventa sempre più interessante: Alexandria ha minacciato di uccidere Boris e di raggiungerlo subito dopo, se mai l'avesse lasciata. Cosa farà adesso il fratello di Viktor? La lascerà comunque o resterà al suo fianco? Dall'altra parte abbiamo Lukas che ha fatto un inaspettato regalo ad Adrian. A cosa mai porterà quel dono? Avrà conseguenze future? Coraggio, aspetto pareri! Intanto io vado a scrivere il capitolo 50. Baci
   
 
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