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Autore: SerenaChichi    03/06/2022    2 recensioni
“Poi, come improvvisamente rianimato da una scarica elettrica, riprese a battere scellerato, oltrepassò la gola, arrivando dritto fino al cervello. Ogni rumore divenne ovattato e la temperatura esterna percepita si aggirò di colpo intorno ai cinquanta gradi centigradi. Spalancai gli occhi e, nonostante la vista appannata, riconobbi immediatamente quel lembo di stoffa blu, contornato dal famigliare tessuto arancione.
Era lui, era Goku… Così tanto vicino, da poterne sentire l’odore.“
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Gohan/Videl
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 8

Rosso pomodoro



Finalmente, Goten! Il film sta per iniziare, muoviti!”

Eccomi, eccomi!”

Ma come sei conciato?!”

Più tardi ti racconto… Corriamo, adesso!”



NON FARE TARDI!” Goku alzò la voce per farsi sentire dal figlio, il quale era intento a salire gli ultimi gradini che portavano all’ingresso del multisala della Città dell’Ovest. Insieme al suo inseparabile amico Trunks e altri compagni di gioco avevano organizzato un bel pomeriggio al cinema. Finalmente era uscito l’attesissimo sequel de -Le avventure di Great Saiyaman!- e, per ovvie ragioni, non potevano di certo perderselo!

Ma riuscire ad arrivare in orario era stata una impresa. In programma, era emerso anche l’incontro insegnanti-genitori e, come al solito, Chichi era stata categorica: avrebbero dovuto accompagnarla entrambi, -Prima il dovere e poi il piacere! – Aveva detto. Ergo, un noiosissimo pomeriggio passato a saltare da una classe all'altra, alla ricerca estenuante degli insegnanti. Il tutto, condito da dei jeans scuri scomodissimi e una camicia bianca dall’irritante colletto. Fortunatamente, con la scusa dell’appuntamento era riuscito a svignarsela! Se Goten non fosse stato teletrasportato, non avrebbe mai fatto in tempo… Forse.

Slacciò i primi due bottoni all’altezza del collo, diede una bella allentata e sospirò beato.

Che goduria!

Bene, ora poteva rilassarsi… Levitò per alcuni centimetri da terra, ma si bloccò. Perché non fare una bella passeggiata? Era una vita che non camminava tra le vie di una città…

…………..

Quel pomeriggio, avevo terminato gli impegni lavorativi prima del previsto e, con l’occasione, avevo approfittato per andare a fare un bel rifornimento. Da quando mi ero trasferita era, forse, la prima volta che mi prodigavo a fare una vera e proprio spesa alimentare. Con l’insicurezza del domani, avevo sempre rimandato, ma era giunto il momento di riempire di cibarie quei benedetti ripiani… Ormai, era passata poco più di una settimana dal mio arrivo e tutto stava scorrendo lentamente, o meglio, realmente. Stavo vivendo una vera e proprio vita parallela, senza notizie alcune sulla principale. Chissà per quanto ancora sarebbe andata avanti questa storia…

Signorina? Signorina, il suo resto!”

Sussultai. “Oh, m-mi scusi, grazie…” La testa era sempre tra le nuvole.

Con l’ansia scaturita dalle persone in fila che mi precedevano, imbustai in malo modo ogni prodotto e uscii goffamente dal supermercato. “Ma dei sacchetti con i manici, no, è? Maledetti!” Pensai, mentre come un giocoliere alle prime armi, camminavo cercando disperatamente di sorreggere i due pesanti involucri di carta stracolmi. “Di questo passo si bucher-“

Bucheranno? Caspita, avevo addirittura acquisito il dono della veggenza!

Un crack e tanti… Tanti piccoli tonfi.

Oh, no!” I pomodori avevano iniziato a cadere copiosi e, con la bocca incurvata verso il basso, li osservavo tristemente rotolare … Mi veniva da piangere! Che cosa avevo fatto di male? Alzai gli occhi al cielo, nella speranza di impietosire qualche Dio supremo. “Kaio, Kaioshin e compagnia bella… Qualcuno ad aiutarmi?”

Urca! Non ti hanno mai detto che il cibo non si butta a terra?”

Cristo santo.

Eheheh, Salve!”

Beh, altro che aiuto… Mi era stato mandato un angelo… Un meraviglioso angelo! Goku era apparso davanti a me, lasciandomi completamente senza parole. Vestito con abiti formali, era talmente bello da mozzare il fiato. Mi sorrideva, come solo lui sapeva fare, divertendosi a far saltellare nella mano destra uno dei mie rotolanti frutti rossi.

Serve una mano?”

Il colpo di grazia. Aveva ammiccato, senza farlo a posta ovviamente, ma lo aveva fatto. Dio se lo aveva fatto! “Una mano? Va bene anche un braccio… Una gamba… Un capello…” “Un capello, grazie.”

Un capello?”

U-un capello?!”

Me lo hai chiesto tu.”

Io?!” Signore e signori, la figura di merda numero…? Din, din, din, Cento! Olé! “Sc-scusami, volevo dire, magari, grazie!” Patologica.

Scoppiò a ridere. “Sei proprio strana, lo sai? Dai, fatti dare un’altra busta… Ti aiuto io a portare la spesa…



Il tragitto verso casa era durato presso a poco un quarto d’ora e, passo dopo passo, avevamo riacquisito la confidenza nata qualche giorno prima. Mi aveva raccontato del perché fosse in borghese e di quanto si fosse annoiato ad ascoltare in silenzio i pesantissimi insegnanti di Goten. Io, nel mentre, avevo cercato di partecipare il più attivamente possibile alla conversazione, ma era risultata una vera e proprio impresa. Il mio cuore era a mille palpitazioni al secondo, potevo avvertirlo indistintamente battere fino al cervello. Stargli così vicino da percepirne il profumo, era da manicomio. Emanava una fragranza irresistibile!

Bene, ora? Destra o sinistra?”

Ah, ehm, sinistra… Quel palazzo con la scalinata esterna.” Perché il tempo era volato così velocemente? Uffa. “Puoi darmi la spesa, ci penserò io a – Ma dove stai andando?”

A CHE PIANO?”

Non feci in tempo ad aprire bocca che già aveva salito la prima rampa di scale, decidendo, così, di aiutarmi fino in casa. Divenni di colpo paonazza. Goku sarebbe entrato nel mio appartamento, Dio che caldo improvviso! Accelerai il passo e lo raggiunsi. “I-il secondo.” Dissi, riuscendo ad affiancarlo all’ultimo gradino. “La porta è quella laggiù!”



Urca, ma è piccolissimo!”

Eheheh sì, lo è… Ma, per una persona, basta e avanza…”

Dopo aver perso svariati secondi a cercare il mazzo di chiavi nella profondissima borsa, ero riuscita finalmente ad aprire e, fatto strada, eravamo entrati in casa. Stavo impazzendo dall’emozione, tutto mi sarei aspettata tranne un risvolto del genere, soprattutto perché essendo passati alcuni giorni dalla bellissima colazione, mi ero convinta che non ci sarebbe più stato modo o motivo per incontrarci…

La sua sincera esclamazione mi fece ridere, quanto era buffo! Con la solita aria spensierata, aveva iniziato a scrutare il soggiorno con fare curioso, come se in quel momento fosse un bambino a farlo. Era adorabile. Poggiò le buste sul ripiano della penisola metallica e, voltatosi, mi sorrise. “Vuoi che ti aiuti a sistemare?”

Sbattei più volte le palpebre. “T-ti ringrazio, posso farlo da sola.” Mi sfilai giacca e borsa e appesi tutto sul porta abiti vicino l’entrata. “Ti offro qualcosa?” Mi avvicinai… Come riuscissi a mantenere un decoro, ancora non riesco a capacitarmene. Era da infarto: il colletto aperto lasciava intravedere, malizioso, il solco dei pettorali; le maniche della camicia erano arrotolate, mostrando i muscolosi avambracci, e teneva poggiate le mani sui fianchi. “Mantieni un contegno… Mantieni un contegno…” “S-se fossi stato nel mio mondo, ti avrei offerto un caffè.”

A quest’ora? No, no, per carità! Hai un succo di frutta?”



E fu così, che entrambi ci sedemmo sugli sgabelli, io da un lato, lui dall’altro. Eravamo a pochi centimetri di distanza, faccia a faccia. Mi sentivo avvampare, se avessi misurato la temperatura, il mercurio del termometro sarebbe schizzato sui quaranta gradi, in pochissimi secondi! Possibile non se ne fosse accorto? Tra me e uno di quei famosi pomodori cambiavano solo le proporzioni, stesso identico colore!

Insomma, come passi le giornate quando finisci di lavorare? Oltre a fare la spesa, ovviamente… Eheheh!” Poggiò il bicchiere sul ripiano e aspettò la mia risposta.

Beh, ecco… Sto in casa… Ho comprato alcuni libri, guardo un po’ la televisione… Nulla di che…”

Nient’altro? Non esci?”

Certo… Ma a parte voi, che comunque avete giustamente i vostri impegni, non conosco ancora nessuno.” Che palle! Ero di una tristezza infinita!

Mmm… E’ un peccato.”

Lo vidi incrociare le braccia e corrucciare lo sguardo. Nonostante ci fossimo incontrati da poco più di una settimana, conoscevo molto bene i suoi modi di fare, e quell’improvviso atteggiamento stava a significare che stesse pensando a qualcosa.

Stai perdendo tempo rinchiusa qui dentro. Dovresti approfittare!”

A-approfittare?” Cosa voleva dire? Non ci stavo capendo nulla.

Non hai visto ancora niente di questo mondo…”

Aveva ragione, cavolo se ne aveva! Ero nel mondo del mio manga preferito, e passavo le giornate tra casa lavoro, lavoro casa. Assurdo! E se, improvvisamente, mi fossi svegliata? Quante cose mi sarei persa? “E’ vero, a questo non avevo pensato…”

Cosa ti piacerebbe vedere?”

Oh, mamma! Mi portai una mano sul petto. “Beh, le sfere del drago… Le sfere del drago!” Spalancai lo sguardo. “La nuvola Sp-Kinto… Il palazzo del Supremo…” I miei occhi iniziarono a muoversi, entusiasti. “I-i DINOSAURI!” Scoppiai a ridere. “Nel mio universo si sono estinti!”

Goku mi osservava, contagiato dalla mia euforia. Sorrise e si alzò in piedi. “Allora, credo proprio sia giunto il momento. Quando hai il giorno libero?”

C-come?” Mi bloccai e lo guardai disorientata avvicinarsi alla porta di casa. “S-sabato e domenica.”

Bene.” Agguantò la maniglia e aprì. “Grazie per il succo di frutta e per la chiacchierata… Ci si vede!” Strizzò un occhio e, raggiunta la ringhiera, prese il volo e se ne andò.



Bene? Ma, bene cosa?!









Salve a tutti!

Finalmente ce l’ho fatta ad aggiornare questa strampalata storia ahahahah

Beh, diciamo che ultimamente ho preferito dedicare del tempo alla nuova long, giusto per chiarire un po’ la storia! (A proposito, la state seguendo? Dragon Ball, 'Lost in Space' di SerenaChichi (Cap 1) su EFP Fanfiction Vi sta piacendo? Piano piano si sta delineando… Fatemi sapere! <3)

Torniamo a noi, il nostro Goku è sempre così enigmatico, chissà cosa avrà in mente… Io, una mezza idea, ce l’ho ahahahah

Come sempre, grazie a tutti e un abbraccio grande grande!

Serena <3









  
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