Quell’ultimo inverno, sui monti nevicava e io riuscivo solo a immaginarmi il nostro rapporto che si sgretolava sempre di più finché un giorno non avresti tirato su uno sguardo troppo stanco, e quello avrebbe voluto dire che era finita per davvero, e mi avresti spezzato il cuore. E quella consapevolezza non faceva altro che rendermi sempre più impossibile anche solo guardarti in faccia, essere me: avevo iniziato a giocare in difesa e tu te n’eri accorta. Una condanna, il mio perenne sbaglio che aveva mangiato dall’interno tutto ciò che la vita mi aveva messo in mezzo alla strada; forse è proprio vero che ci sono persone troppo rotte per salvarsi.