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Autore: LadyYuna94    08/06/2022    1 recensioni
"Ogni notte, da ventun anni oramai, faccio sempre il solito sogno, è così strano.
/.../ La scena è sempre la stessa: un prato, alba appena inoltrata, io che rincorro un bambino con una casacca arancio acceso e i capelli neri. /.../ Corre ad una velocità assurda, non riesco mai a stargli dietro, i suoi capelli sono così strani, come se stessero sparati in aria per qualche forza misteriosa. Non so come si chiama, non so, in generale chi è. Di solito si sogna ciò che nella maggior parte delle cose si conosce, soprattutto quando si ha tre anni, ma evidentemente non è il mio caso..."
Maya è la figlia adottiva dei Brief e lei e Bulma sono inseparabili. Tra chiacchiere tipicamente femminili, caffè e decisamente troppe sigarette, l'ultima estate prima della laurea un incontro inaspettato con i nuovi investitori della Capsule Corporation, che nascondono un segreto inconfessabile, cambierà per sempre le loro vite e anche il loro modo di percepire la realtà...
(E' LA PRIMA LONG SU DRAGON BALL DELLA MIA VITA, SCRITTA UNA DECINA D'ANNI FA E RIVISITATA, CHIEDO GIA' SCUSA PRIMA DI PUBBLICARE XDXD)
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 5:

Nell’arco degli ultimi giorni sono stata sopraffatta da tutte le emozioni che ho provato quel mattino al campus quando ho incontrato Goku, le quali si sono riversate subito nel mio subconscio a livello del sonno.
Le ipotesi sono due: o io sto impazzendo, o Goku è davvero il bambino, ora adulto come me, del mio sogno.
In quelle notti, mi sono ritrovata anche io a correre con quel bambino, che posso affermare con assoluta certezza, se la mia mente non ha deciso di giocarmi brutti tiri, essere Goku e poi ho rivissuto le scene di quando ci siamo conosciuti, cercando di carpire qualche particolare in più che magari potesse essermi sfuggito lì per lì.
Questo vivere con l’anima divisa in due tra la realtà e ciò che vedo quando di notte sono addormentata mi sta facendo vivere l’approccio con queste nuove persone entrate nella mia vita, non con la serenità che vorrei, anche perché purtroppo quando mi sveglio, non va tutto esattamente come dovrebbe.
Goku non si è fatto più vivo da quando gli ho dato il mio numero, ma soprattutto, nonostante la distanza tra casa mia e la sua fosse di poche centinaia di metri, questo week-end non l’ho praticamente visto, se non fugacemente impegnato nel trasloco.
E’ così frustrante, a volte vorrei essere come Bulma che con il suo brio e la sua ilarità riuscirebbe a coinvolgere persino delle mummie.

Finalmente lunedì
Io e Bulma ci siamo alzate quasi all’alba, forse complice la voglia di passare un po’ di tempo da sole, lontane da casa, dalla tesi, dallo stage e dalle responsabilità per qualche ora.
L’ho accompagnata a mia volta a concludere l’iter di richiesta tesi proprio come me qualche giorno prima e poi ci siamo prese il nostro solito caffè. Quando mi accomodo al bar, mi scappa un sorrisetto mentre sono sovrappensiero, ricordando che l’ultima volta in cui mi sono seduta su questa stessa sedia, ero con Goku solo qualche giorno fa.
Sembra che il tempo si sia fermato da allora.
- Allora James mi ha appena scritto, dice che dovrebbero arrivare verso l’una, salvo ritardi negli scali- mi informa facendo correre le sue dita affusolate tra le chat di whatsapp del suo Iphone-X.
- Dunque direi che abbiamo circa un paio d’ore prima di andare in aeroporto. Che ne dici di un aperitivo in centro, sperando di non incontrare Yamcha e Tenshinhan perché non ho assolutamente voglia di sorbirmeli- continua, senza staccare gli occhi dal telefono.
Silenzio
- Maya, ma mi ascolti?- mi chiede corrugando la fronte.
- Eh? Ah sì, scusami, mi sono persa. A che ora arrivano i ragazzi?- chiedo risoluta, prima di accendermi una sigaretta. Bulma mi scruta, mentre tamburella con le unghie sul tavolino.
- Maya, sei così strana in questi giorni. Capisco che avere tanto tempo libero dallo studio su di te possa avere un brutto effetto, ma...- esordisce, tranquilla.
- Si nota tanto?- chiedo ironica, poi lei sembra ravvedersi
- Ah-ah fai tanto la spiritosa, mi prendi in giro, ma credo che il colpo di fulmine non abbia fatto tanto bene neanche a te- mi rimbecca in tono canzonatorio
- Piantala- ribatto, sperando di spegnere il suo entusiasmo, per poi lasciar uscire una sbuffata di fumo dalla bocca
- Dì un po’, vi siete visti o sentiti in questi giorni? Uffa, non mi racconti più nulla!- piagnucola
- Non c’è niente da dire e lo sai bene che non è successo niente, sono stata praticamente insieme a te per tutto il tempo- cerco di mettere un punto al discorso, prima di innervosirmi.
- Ci siamo conosciuti, abbiamo bevuto una cosa insieme, mi sono messa a disposizione per dargli una mano a recuperare gli esami e lui sembra cavarsela alla grande senza il mio aiuto, fine della storia- le dico, liquidando velocemente la faccenda.
- Se non ti conoscessi bene direi che fai la vaga per non mostrarti interessata- commenta con fare accusatore, io rimango in silenzio a fumare, evitando di guardarla negli occhi, perché sa che so che lei ha ragione.
- Ma proprio perché ti conosco meglio delle tasche dei miei pantaloni ti dico che ci sei rimasta male- conclude con un mezzo sorriso.
- Non ci sono rimasta male…- comincio, arresa, sapendo benissimo che quando mia sorella mi mette sotto torchio è impossibile sfuggirle.
- E’ che è tutto così strano. Ne ho conosciuti tantissimi di ragazzi a cui mi sono interessata in passato e mai ricambiata, ma non mi ha mai fatto lo stesso effetto, nemmeno quando ero ragazzina, lo sai bene…- le ricordo in tono neutro.
- Ecco, ti sei risposta da sola. Ma se vuoi divertirti un po’, puoi sempre ripiegare su Tenshinhan se non vuoi sentirti sola quest’ultima estate da studentessa universitaria- mi suggerisce con voce languida
Dal canto mio, le lancio un’occhiata capace di incenerirla.
- Ti prego, non nominarlo. È più assillante del solito, ultimamente- la informo
- Gli sarà giunta all’orecchio la voce dei super sexy nuovi vicini, sai bene quanto stiano a spiare i nostri social e soprattutto quanto Crilin sia peggio del mio parrucchiere- mi ricorda alludendo chiaramente all’innata passione del nostro amico per i pettegolezzi.
- A proposito di Crilin, ti risulta che stia dietro a quella Chichi, di recente?- chiedo curiosa, sapendo che anche Bulma non scherza quanto a pettegolezzi.
- Chi? Quella tizia con la voce a papera del nostro corso? Non ne so nulla, perché lo chiedi?- domanda alzando un sopracciglio
- Beh, c’era anche lei quando gli ho presentato Goku- dico facendo spallucce, Bulma batte con entrambe le mani sul tavolo, facendomi quasi saltare dalla sedia.
- Ma che ti prende ora?- chiedo spaventata
- Ah-ah! Lei deve essere passata all’azione!- esordisce facendo schioccare le dita.
- Sarebbe a dire?- chiedo ancora più confusa
- Ma con Goku, naturalmente! Hai detto che non gli staccava gli occhi di dosso, no?- domanda risoluta, facendomi tornare alla mente le sgradevoli immagini di quel giovedì precedente. Sbianco di colpo, sapendo che Bulma potrebbe avere ragione.
- Quattro chiacchiere insieme, lo studio, la bellina ha fatto presto ad accalappiarselo- riflette, facendo tamburellare le dita sul piano d’acciaio del tavolino.
In effetti, potrebbe essere andata esattamente come dice e questa prospettiva mi fa venire la nausea.
- In ogni caso, è tutto così ingarbugliato...- concludo, con un velo di tristezza nella voce.
-Che intendi con “ingarbugliato”? Si saranno incontrati e adesso escono insieme, capita- mi dice facendo spallucce
- Ma da che parte stai?- chiedo con un finto e tiratissimo sorriso di nervosismo
- Intendo...- mi metto comoda sulla sedia e lascio andare il mio lungo flusso di coscienza, se non mi capirà lei che è praticamente mia sorella, non potrà farlo mai nessuno.
- Ti ho parlato, no? Dei risvolti del mio sogno...- comincio con cautela
- Già, mi hai detto che eri anche tu a correre con quel bambino e che non sei riuscita a vederlo in faccia, ma cosa c’entra con Goku?- chiede stranita
- Bulma, quel bambino del mio sogno è Goku- confesso dopo un lungo sospiro.
Dirlo ad alta voce, fa strano persino a me.
Lei sgrana gli occhi incredula, poi inizia a ridere, per un attimo mi sento ferita, infatti la mia faccia non riesce a nasconderlo, però torna seria di colpo, accortasi della mia reazione non proprio gradevole.
- Oh no, Maya non volevo ridere di te- si affretta a dire, per riparare al danno
- Non era mia intenzione, figuriamoci se io rido di te, ma è che mi sembra così assurdo!- commenta inarcando talmente le sopracciglia da farsele arrivare a metà fronte.
- Già, pensa a me quanto sembra assurdo- mugugno
- Scusa se te lo chiedo, ma su che base puoi dedurlo?- domanda poggiando una guancia sul dorso della mano.
- Tanto per iniziare i capelli- le dico con sicurezza
- Hai mai visto qualcuno con i capelli come i suoi? Io no sinceramente e credo neanche tu-
- Beh in effetti sono un po’ strani, ma anche Vegeta li ha così e trovo che siano sublimi- commenta con sguardo sognante, per poi tornare seria di colpo.
- Ma sarà una moda che gira in Hokkaido, evidentemente- dice facendo spallucce, adoro quando vuole dare una spiegazione logica e plausibile a qualsiasi cosa, da vera scienziata, ma spesso questo atteggiamento è stato anche motivo di lite tra noi. Però è forse anche per questa ragione che siamo così unite: Bulma è la parte razionale, mentre io sono quella emozionale, così da completarci a vicenda.
- Non credo si tratti di moda o di acconciatura, quelli lì anche appena svegli sono conciati a quel modo- le faccio notare.
Bulma si morde il labbro, colpita dal mio tono e dal mio discorso, che sembra non fare una piega.
- Ergo, io non sto impazzendo o meglio, non sono mai stata pazza a sognare un bambino con dei capelli così fuori dal comune e, soprattutto, una persona che non avevo mai conosciuto prima d’ora-
Bulma resta in silenzio continuando ad osservarmi.
- Quel bambino è Goku, ne sono convinta- sottolineo nuovamente per avvalorare la mia tesi, o meglio per convincermi realmente di quello che sto dicendo.
- Dimmi una cosa Maya, non hai per caso parlato a lui di questi tuoi sogni strani, vero?- mi mette in guardia e io abbasso lo sguardo.
- Beh, non gli ho detto proprio tutto- ammetto colpevole, stringendomi nelle spalle
- Gli ho semplicemente chiesto, in un impeto di curiosità, se magari da piccolo ci fossimo già incontrati-
Bulma sgrana gli occhi pronta a farmi una lunga ramanzina, ma io mi affretto a difendermi.
- Dovevo saperlo Bulma, ma mi ha detto di no, quindi sono tornata alla Fase A in cui io sono pazza e Goku è il mio amico immaginario dell’infanzia, non si sa come, con le sue sembianze, senza averlo mai visto- la rassicuro
- Certo che messa così, la faccenda è alquanto assurda...- dice pensosa grattandosi il mento
- Sicuramente ora che hanno terminato il trasloco avranno più tempo libero e quindi avremo modo di conoscerli meglio, così magari tanti dubbi ti saranno fugati- cerca di tirarmi su il morale e io annuisco, anche se con poca convinzione.
- Mi rendo conto che la vita a volte è imprevedibile e sorprendente, chissà, forse era destino che dovevi incontrare Goku, per questo lo sogni da quando eri bambina- mi sorride dolce, poi mi prende la mano.
- Ad ogni modo, adesso dobbiamo solo pensare a divertirci con C e James e se gli altri vogliono unirsi alla festa saranno ben accetti!- commenta entusiasta.
In effetti i nostri cari cugini sono i tipici animali da festa. Ne vedremo come al solito delle belle con loro.
- Hai ragione- concludo, speranzosa.
- Anche perché fidati, ho bisogno di una spalla per far colpo con Vegeta- ammette con un velo di rabbia nella voce.
- Cosa c’è? Non ti ha ancora dato l’anello di fidanzamento?- chiedo ironica
- Cerca di resistermi il signorino- comincia con una smorfia
- Certi momenti è addirittura inavvicinabile e intrattabile, sapessi quanto mi fa incazzare! Crede di essere il sovrano dell’universo, vorrei dirgli “Calmati cocco, non ce l’hai solo tu!”- commenta acida, facendomi scoppiare a ridere.
- E comunque per quanti sforzi abbia fatto per farlo sciogliere, sembra non cagarmi neanche di striscio e questa cosa non va affatto bene- si sfoga dando un pugno sul tavolo.
Bulma odia essere rifiutata, ne fa una questione di Stato ogni qualvolta accade una cosa del genere.
- Siamo messe proprio male eh?- comincio, dopo un breve silenzio
- Quand’è che ci siamo ridotte così per dei ragazzi? Siamo donne forti, coraggiose e soprattutto adulte, possiamo continuare a comportarci come due bambine?- chiedo retorica
- Come vorrei non farlo- dice mordendosi il labbro
- E poi critichiamo Yamcha e gli altri che dovrebbero crescere, da che pulpito!- dice stizzita
- Dovremo imparare a star zitte- aggiungo, girando il cucchiaino nell’ormai vuota tazzina del caffè, mentre lei da un’occhiata al suo costosissimo orologio da polso.
- Sarà meglio sbrigarci, se facciamo tardi dovremo subirci l’ira dei gemelli-
Paghiamo i caffè e poi raggiungiamo l’auto di Bulma, a poche centinaia di metri dalla sede dell’università e, sotto il caldo sole di giugno, ci imbuchiamo nel traffico della prima ondata di partenze stagionali.

Con non pochi sforzi e sudate da morire, riusciamo a raggiungere James e C in aeroporto. Cronometraggio e sincronia perfetta.
Capelli corvini, occhi color ghiaccio, con un passato da indossatore, ora stilista e noto influencer, James Brief vive a Parigi da oltre dieci anni.
Disegna per case d’alta moda ed è una vera istituzione in questo mondo, ora anche e soprattutto, nel campo social. Con milioni di followers su Instagram, James col suo fascino ha stuoli di ragazze di tutte le età ai suoi piedi, ma purtroppo, resta per tutte un bellissimo e inarrivabile sogno. Apertamente omosessuale e festaiolo incallito, lo vorresti come tuo migliore amico ad ogni costo.
Charlotte, sua gemella, da tutti ormai soprannominata C vive invece a New York ed è uno degli amministratori delegati della Capsule Corporation. Charlotte e James hanno gli stessi occhi, ma si diversificano per il colore dei capelli, visto che la ragazza ha da sempre portato i suoi, color platino, in un netto carrè poco sotto le orecchie.
Non appena li acciuffiamo entrambi, in auto ci raccontano del viaggio e ci fanno i complimenti per la chiusura della carriera universitaria, per poi iniziare a mettere me e Bulma sotto processo.
- Quindi a dicembre ci tocca rifarci tredici ore di volo solo perché voi vi laureate? Non esiste- esordisce C, indossando i suoi occhiali da sole.
- Assolutamente, guai a voi se mancate!- li minaccia la cugina, mentre controlla dallo specchietto retrovisore se può spostarsi sulla corsia di sorpasso.
- Ma scherzi? Sono il vostro punto di riferimento per l’organizzazione delle feste di famiglia da tutta la vita!- ribatte James entusiasta, mentre alcune ciocche corvine sono mosse dal vento.
- Non posso perdermi l’allestimento e, soprattutto, i consigli di stile della festa di laurea delle mie puttanelle preferite! È l’evento del secolo!- urla felice
- Già starà pensando a come addobbarvi stile albero di Natale, oh cielo, mi presenterò direttamente alla festa, non voglio vederlo in azione, non lo reggo- ribatte sua sorella mettendosi le mani in faccia, con finti conati di vomito annessi.
- Ovviamente gli abiti voglio disegnarveli io- si affretta ad aggiungere il moro
- Vi prego ditegli già di sì, altrimenti non la smette più e io ho un gran mal di testa dopo essere stata col culo su un aereo per mezza giornata- dice supplichevole la bionda
- Mi sbaglio, o ogni anno sembra che le temperature siano sempre più calde qui da voi? Sembra di essere all’inferno- continua poi lasciandosi andare di peso sul sedile.
E dopo aver passato quasi un’ora nel traffico, arriviamo a casa praticamente sfiniti.
Tra un boccone veloce, doccia, disfare i bagagli, mamma che va su e giù per casa rimpinzandoci di merende e bevande come avessimo ancora cinque anni, neanche il tempo di una sigaretta in giardino che crolliamo, dopo cena, non appena arriviamo su in camera.
Qualcosa nei meandri della mia mente mi fa addormentare col sorriso, con la speranza che domani possa essere un giorno di svolta. È stranissimo a dirsi, ma è come se Goku mi mancasse, almeno se chiudo gli occhi e mi addormento, lì sono con lui. Nel mio sogno...

CIAO A TUTTI! CAPITOLO DI PASSAGGIO ARRIVATO UN PO' IN ANTICIPO QUESTA SETTIMANA.
LA STORIA COMINCIA A PRENDERE PIANO PIANO FORMA E CHISSA' QUESTI DUE GEMELLI CHI MAI POTRANNO ESSERE, EH?
COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO E CHI MI RECENSISCE, IN PARTICOLARE SERENACHICHI <3<3<3
UN ABBRACCIO A TUTTI <3
Mariangela

 

   
 
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