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Autore: Shadow Doom    12/06/2022    1 recensioni
Il mondo virtuale è da sempre considerato un luogo dove l'impossibile diventa possibile, un posto magnifico e privo di pensieri. Tuttavia proprio a causa delle infinite possibilità che offre qualcuno può strumentalizzarlo per raggiungere degli obiettivi oscuri, tramutando così un Regno fantastico in una prigione mortale.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo scorrere dell'orologio

 

Lo stato di febbrile eccitazione che si era impadronito di Eivor, spinse il giovane ad adottare uno stile di combattimento diverso dal solito, molto più sadico e brutale, il quale costrinse i meno coraggiosi degli assalitori alla ritirata. Per loro sfortuna il vichingo non concesse loro la salvezza, bloccò ogni via di fuga grazie ad una strana energia rosso vivido, passando poi ad eliminare uno ad uno coloro che avevano osato far del male all'amica.

Nessuno sopravvisse alla sua furia cieca. Durante quel massacro Eivor non esisteva più, i suoi gesti e le sue movenze e persino la sua ragione erano state soppiantata dalla pura rabbia.

 

Sebbene le sue azioni furono atroci, il modo con cui si era sbarazzato dei nemici non poteva essere definito che barbaro, Violet non ebbe mai paura di lui, nemmeno quando le si avvinò brandendo l'ascia, anch'essa avvolta da un'aura cremisi.

Il ragazzo si fermò ad un passo da lei con un'espressione combattuta. La guida, capendo che il suo salvatore stava cercando di tornare in sé, cercò di aiutarlo.

Provò a chiamarlo per nome, a ragionare con lui, ma nulla sembrava avere effetto. Non avendo molte altre possibilità tentò il tutto per tutto rivelandogli i propri sentimenti.

 

“ Eivor, riesci a sentirmi?” “...” “ So che ci sei ancora, per questo ti prego di ascoltarmi. Non ho idea di cosa ti sia successo, ma ti ringrazio. Mi ha salvata... Vedi, non avrei sopportato morire in quel modo. Non solo di avrei lasciato prima del tempo in una situazione di pericolo, ma non ti avrei potuto dire quello che provo per te...Io..." la giovane fece un respiro profondo raccogliendo tutto il suo coraggio, " Mi sono innamorata di te”.

Il vichingo nell'udire quelle parole venne profondamente scosso e tutta l'ira che comandava il suo animo iniziò a dissiparsi lentamente.

 

“ Mi rendo conto di quanta sia stupita anche solo a pensare ad una cosa del genere. Non sono vera, sono solo un ammasso di codici. So che non mi ricambi e mi sta bene. Mi basta rimanere al tuo fianco, sempre se lo vuoi ancora” “ Non provare nemmeno a pensarlo un'altra volta” “ Eivor” commentò con un nodo in gola la guida, temendo di aver rovinato per sempre il suo rapporto col vichingo.

 

Aveva paura che se ne sarebbe andato, non volendo vederla mai più. Il solo pensiero le fece venire una stretta al cuore e l'impulso di piangere. Quando però venne presa in braccio dal vichingo capì che le sue preoccupazioni non erano fondate, convinzione che divenne certezza quando la rimproverò: “ Devi smettere di dire che non sei vera, lo sei come tutti noi giocatori. Sarai anche nata in modo diverso da un essere umano, ma non mi interessa. Quello che abbiamo è reale, i miei sentimenti lo sono” “ Eivor, non so cosa dire” “ Non dire niente, pensa piuttosto a riposarti. Quei bastardi ti hanno davvero conciata male” “ Va bene...Eivor” “ Sì?” “ Grazie” .

 

Il giovane vichingo si diresse verso il QG della propria gilda poiché lì avrebbe potuto curare la paralisi di Violet.

Il suo cuore e la sua mente erano in tumulto: per prima cosa non poteva credere di aver sentito la giovane dirgli che lo amava. Fin dal primo momento che l'aveva vista sapeva che tra loro c'era qualcosa di speciale, ma non si sarebbe aspettato di innamorarsi. Come le aveva detto non si curava del fatto che fosse un'IA, poteva essere anche una creazione umana, ma era sempre stata un individuo a sé, una creatura autonoma capace di provare reali emozioni. Tuttavia l'essere frutto di un programma portava con sé un inconveniente: la loro relazione non sarebbe potuta andare oltre il Mondo virtuale di SAO e ciò lo faceva star male. Se solo ci fosse stato un modo per portarla nella sua realtà, avrebbero potuto essere una coppia a tutti gli effetti.

 

 

Questa non era l'unica cosa che lo preoccupava, c'era la sua misteriosa nuova abilità. Non aveva la più pallida di cosa fosse, era comparsa dal nulla nel suo albero delle capacità, senza preavviso e senza nemmeno una descrizione.

Se una parte di lui era contenta di poter contare su un potere tanto grande, l'altra la temeva. Gli era bastato usarla una volta per capire cosa provocasse: entrava nello stato mentale dei suoi antenati, diventando un guerriero pervaso dallo spirito di Odino, un Berserker.

Questa mutazione non solo amplificava a dismisura il suo potenziale distruttivo, ma lo rendeva immune dal dolore, trasformandolo in una macchina da guerra. Però ogni potere tanto grande ha un prezzo ed il suo era quello di perdere la lucidità. Proprio ciò lo impensieriva terribilmente, la sua ira l'aveva portato ad uccidere decine di players e per poco non faceva del male alla sua preziosa guida.

Quindi scelse di non usufruirsene più, non voleva essere un omicida.

 

Ad insaputa della coppia qualcuno aveva osservato l'intero scontro con soddisfazione.

“ Ottimo, una capacità unica è stata risvegliata. Adesso manca l'Eroe e so già chi può sbloccarla. Sto arrivando spadaccino nero” affermò il Flagello mentre osservava un orologio, identico a quello di Eivor, mentre la lancetta dei minuti si spostava verso il numero otto.

Quella stessa sera il vichingo avrebbe scoperto che anche il suo prezioso oggetto aveva raggiunto la mezzanotte meno venti.

   
 
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