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Autore: ClostridiumDiff2020    16/06/2022    0 recensioni
Billy Russo è in ospedale, semicosciente per via dei farmaci. Ha subito un lungo intervento, la sua memoria vacilla, fatica a riprendersi e naufraga in una miriade di frammenti del suo passato ed è qui vedrà Oscar. Quando erano piccoli le loro menti erano legate da un sottile filo che in momenti di incoscienza permetteva loro di comunicare telepaticamente. Oscar gli propone di raggiungerlo, di iniziare una nuova vita con lui come progettavano quando erano piccoli. Grazie a un’infermiera che lo ha preso in simpatia riesce a scappare ma quando arriva in Europa a Berlino nel luogo prestabilito, Alexanderplatz ma Oscar non c’è e Billy inizia a temere di esser diventato pazzo o di esserlo sempre stato sentendo la voce di una persona che non esiste se non nella sua mente. L’unica a cui non ha mai nascosto niente a cui ha confessato cose che nemmeno a Frank ha mai detto. I due non possono incontrarsi perché vivono in due dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Oscar Billy è un altro uomo, mentre nella dimensione in cui vive Billy, Oscar è morto da ragazzino in un tragico incidente. Troveranno il modo di attraversare il Multiverso?
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billy Russo, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 57



 
 
Quando Evie lo aiutò ad alzarsi lui la afferrò, lasciando correre la mano lungo il collo e la baciò con foga approfondendolo più che poteva. Senza prendere fiato, cercando di assaporare quel momento, sentendosi nuovamente completo… Almeno in parte.
“Vi prego… Se dovete farlo andate in un’altra stanza maniaci…” urlò la ragazzina
Evie rimase immobile e lasciò che fosse Billy ad allontanarsi, quasi con dolore, prima di scoccare uno sguardo rovente ai loro prigionieri.
Evie gli carezzò la nuca. “Perché non hai usato i tuoi poteri Will… Quella cosa stava per divorarti…”
Billy si strinse a Evie e trasse un profondo respiro perdendosi nel suo odore. Era lei, e malgrado tutto, i pezzi della sua essenza stavano andando a posto.
Era arrivata a tempo, aveva messo in fuga gli spettri, messo KO i ragazzi e trovato un riparo per la notte. O meglio per riposare in un mondo che non vedeva mai discendere l’oscurità.
Così gli aveva detto Evie.
Aveva vagato per un po’ in cerca di lui.
Evie lo aiutò a alzarsi e lo fece sistemare nella cucina improvvisata del rifugio di quella baby gang.
Lui osservò il piatto che lei gli passò.
“Oh ti prego, volevano sacrificarti per saziare gli spettri e far sì che non si nutrano del loro caro amichetto… Sai perché? Sta diventando grande… E se mangiavano te… Lui sarebbe stato salvo per un po’… Quindi non farmi la predica se gli prendiamo un po’ di cibo… Presto ce ne andremo…”
Billy osservò il piatto, deglutì lentamente “Io non posso spostarmi nel Multiverso… sono arrivato qua solo perché una Variante di Poe… Lui…”
Il corpo di Oscar, pallido, esangue affiorò nei suoi pensieri.
“Poe ha usato un macchinario per separare Oscar dalla parte di sé che lì chiamano Daimon…”
A quelle parole Aleksandra gli premette il muso sotto la mano come a rassicurarlo.
“Lo ha tagliato via liberando una gran quantità di energia… Ha aperto un varco e attraversandolo sono arrivato… Ma… Sono sempre più debole… Per cercarti ho viaggiato tanto, troppo e… mi sono indebolito… Il mio corpo originale sta morendo… Mi trascinerà a fondo… E comunque sono bloccato in questo mondo schifoso pieno di ragazzini e Sprettri assassini non ho scampo…”
Billy sussultò quando Evie gli mise uno stranissimo coltello sotto al naso.
La lama sembrava assorbire la luce e fatta di un metallo molto scuro, quasi nero.
Billy la osservò ammirato e la prese dalle mani di lei, soppesandone la bilanciatura. Perfetto…
E non solo…
Quella lama gli sussurrava… Lo invitava a impugnarlo, ma lui rese la lama a Evie e cercò nella sua borsa, prese il fagotto e ne estrasse l’aletriometro porgendola a Evie.
“Che cos’è?”
Lui sorrise “Buffo vero? Tu hai una lama e io… Ho una strana bussola d’oro…  è un aletiometro e quando muovo le lancette … riesco a percepire cose. Intuizioni… Immagini…”
Evie sorrise affascinata “Puoi vedere il futuro?”
“Futuro, passato… Quello che mi serve…”
Evie carezzò la lama del coltello. “Questo non è un semplice coltello Will… Se seguo le voci… Mi concentro su dove voglio andare, posso tagliare la realtà e lacerare il Multiverso. Così ti ho raggiunto… Quando non ti sentivo più ho temuto il peggio. Mi sono concentrata su te, su Oscar e il nostro legame e ho aperto un varco su questo mondo…”
 
Oscar…
Billy sentì quel vuoto nel suo cuore bruciare “Sai Evie… Rivivo quei brevi momenti in cui eravamo uno… Assieme, senza nessuna barriere… Le nostre menti intrecciate e condivise… Alle volte penso di sentire la sua presenza… Come se fosse con me… E poi però mi ricordo che è morto, che potrei averlo perso sempre…”
Evie gli prese la mano e la strinse con forza poi gli mostrò il coltello. “Non è perduto, e nemmeno tu… Con questo andremo a recidere il vincolo che ti lega al tuo corpo e poi quando ti sarai rimesso in forze potremo trovare Oscar e saremo di nuovo uno, uniti in Memoria… e la Predatrice non potrà mai avere quanto è più prezioso ok?”
Mentre parlava la ragazza aveva allungato la mano verso il petto dell’altro e l’aveva poggiata all’altezza del cuore.
“Come va, vedo che non hai più problemi a tenere sotto controllo la trasformazione…”
Sussurrò lui ponendo la mano su quella di lei.
“Certo” sussurrò Evie “Sei con me…”
“E assieme troveremo Oscar…” proseguì Billy.
“e saremo di nuovo uno… Più forti che mai!” concluse Evie prima di baciarlo.

 

   
 
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