Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: Un_Pesquito_Please    07/09/2009    0 recensioni
Ginevra e Elissa. amiche per la pelle. ragazze un po strane, con dei caratteri molto forti, incontreranno in modo molto cominco le loro amate star. come andrà a finre ?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di cominciare a scrivere un enorme grazie va a Tokietta94, la quale non solo mi ha aggiunto tra i preferiti e ha acommentato ma a quanto pare continua a seguire la Fic! davvero tante grazie. Questo capitolo è per te! un bacione. ________________________________________________________________________________________________________________________ Non riuscivo a dormire. Di nuovo.Guardai l'ora: le 2 e mezza! Fantastico, erano due ore che io ed Elissa eravamo tornate nella nostra stanza e due ore che continuavo a rigirarmi tra le lenzuola, continuando a pensare a quei bellissimi occhi nocciola. . .scaccia il pensiero dalla mia testa. Non potevo stare ancora a rigirarmi nel letto! quindi mi alzai. Mi misi addosso una magliettona enorme che mi arrivava quasi alle ginocchia, un paio di pantaccolant a pinocchietto e optando per andare scalza, presi sigarette ed Ipod e facendo il minimo rumore possibile mi avviai al solito posto sul tetto. Questa volta volevo stare sola, con la mia musica e i miei pensieri e il tetto mi sembrava il posto migliore. Quando raggiunsi l'ultimo piano e mi trovai di fronte alla camera dei tokio hotel l'istinto di bussare era molto forte ma mi trattenni seguendo il buon senso. Arrivata sul tetto mi misi seduta con la schiena appoggiata alla ringhiera, mi accesi una sigaretta e ttacai l'ipod: wo sind eure hande mi pervase. Chiusi gli occhi. poco dopo sentii qualcuno sfilarmi una cuffietta dall'orecchio e cantare proprio la canzone che stavo ascoltando: << Bill! >> mi sorrise dolcemente << certo che se ascolti la musica a quel volume rimmarrai sorda! Wo sind eure hande eh? >> - << eh gia! mi piace da morire, è una delle mie canzoni preferite >> - << mi fa molto piacere, ma che ci fai qui? >> - << Stavo per farti la stessa domanda! >> - << non riuscivo a dormire! >> esclammammo in coro! Intanto feci l'ultimo tiro dalla mia sigaretta e la lanciai. << accidenti quanto fumi! >> - << Lo so! purtroppo è un brutto vizio che ho preso tre anni fa! Solo che quando sto cosi non riesco proprio a non fumare! Musica e sigarette mi aiutano a pensare! >> - << Perchè? cos'hai? >> e inatnto mentre pronunciava quelle parole si sedette accanto a me. Non potei fare a meno di notare che anche struccato e con i capelli raccolti era davvero bello! << Beh non lo so nemmeno io! ma so che ho qualcosa dentro, mi sento strana, confusa! ti è mai capitato? >> - << Come no! per me sono i momenti migliori per scivere! da quei momenti nascono canzoni! >> - << è una cosa fantastica secondo me! >> - << dici cosi solo perchè sei una fan! >> - << No invece! io adoro la musica: i testi, le parole, le note! e mi piacerebbe da morire saper comporre canzoni! >> - << Tutti lo sanno fare è una cosa facile. >> Sorrisi. Ma era un sorriso un po amaro. << Forse per te lo è Bill! Perchè è come se lo avessi nel sangue. Tu sai trasmettere quello che provi scrivendo, ma soprattutto cantando! e io lo trovo fantastico! >> - << Grazie! non ti immagini quanto mi faccia sapere sentirtelo dire! >>. In quel momento mi balenò un pensiero per la testa che esplicitai. << Bill? >> - << mmh? >> - << Mi faresti un piacere? >> - << se posso esserti d'aiuto certo >> - << mi canti una canzone? Lo so che ti può sembrare una richiesta strana e da bambine ma la tua voce ha un effetto tranquillante su di me >> ed era vero. Ogni volta che mi sentivo cosi accendevo l'ipo de ascoltavo puntualmente i Tokio Hotel. << Nessun probblema. cosa vuoi che ti canti? >> - << MM beh,Ubers ende der welt? >> - << Ottimo >>. E detto questo intono quella fantastica melodia. . . . Avevo ancora gli occhi chiusi quando Bill ebbe finito di cantare. << Posso abbracciarti? >> gli chiesi. per tutta risposta lui si girò verso di me ed allargò le braccia e io mi ci fiondai dentro sussurandogli un debole grazie all'orecchio. << Non c'è di che >> e ci staccammo. << sei piu tranquilla ora? >> - << si molto. >> Rimasimo un po in silenzio ognuno immerso nei propri pensieri. << Scusa se te lo chiedo, ma c'è un motivo per cui hai voluto che ti cantassi ubers ende der welt? >> - << Beh: Stiamo correndo per la città, i nostri sensi sono blanditi e non c'è un posto che riconosciamo. Abbiamo imparato a vivere e poi abbiamo esaurito la nostra Libertà, e addesso dobbiamo abbattere un muro. Siamo troppo giovani per vivere in una menzogna. Guardami negli occhi: pronti ai posti: VIA! è il momento di correre, il cielo sta cambiando. >> Recitai il testo della canzone ( in tedesco ) << è cosi che fa no? >> chiesi. << beh si, è porpio cosi. Ma che vuoi dirmi con questo? >> - << che è piu o meno cosi che mi sento: persa, incatenata a qualcosa che nemmeno io riesco ad identificare, ma sento comunque che è tempo di cambiamenti e che appunto come dice la canzone è tempo do correre. Fino alla fine del mondo. Perchè non posso più permettermi di stare ferma allo stesso punto. >> - << Wow. sono senza parole e mi dispiace che tu stia cosi >>. Poi mi prese per le spalle e mi fece appoggiare su di lui, con la testa appoggiata nell'incavo del suo collo. Mi inebriai del suo profumo mentre i suoi capelli mi facevano il solletico. << Qualsiasi cosa sia Gin, vedrai che un giorno si sistemerà. Tu sei molto forte >>. Mi dispiaceva moltissimo non poter dirgli cosa esattamente avessi, e non era mancanza di fiducia per niente, solo che semplicemente non potevo e mi faceva male dover rimanere sul vago proprio con lui. << Grazie Bill! >> mormorai. Stavo lottando contro le mie stesse lacrime. Era troppo tempo che non stavo cosi bene tra le braccia di qualcuno. Non so quanto tempo passò, se secondi minuti o ore ma a un certo punto ci staccammo. Era ora di rientrare, anche perche la mia povera star stava crollando dal sonno e si notavano gia i pregni segni delle occhiaie su quel suo viso cosi perfetto. Lo accompagnai fino alla porta della sua stanza dove ci scambiammo un ultimo abbraccio. << Beh notte allora >> - << Notte Bill! e grazie ancora >>. Detto questo gli diedi un bacio sulla giuancia. << E' stato un piacere >>. Sorridendomi si chiuse la porta alle spalle. Era quasi mattina quando entari in camera e mi addormentai, esausta, col sorriso sulle labbra e una lacrima a rigarmi il volto.
  
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