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Autore: Lellaofgreengables    04/07/2022    0 recensioni
Fanfiction su Marco e Stefania.
Che cosa è successo dopo che Marco e Stefania si sono ritrovati alle nozze di Salvo e Anna? Come affronterà la giovane Colombo la notizia del sacrificio di Gloria?
"Tutti tranne loro, che si consumano le labbra in un bacio che vuole cancellare tutte le paure dei giorni passati e il dolore di quella proposta rifiutata."
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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È successo qualcosa di grave. 

Sì, ma cosa? Meno di due ore prima, al telefono, Gloria gli era sembrata strana, certo. Strana ma in ottima salute. Possibile che avesse avuto un malore di  gravità tale da spiegare la sua assenza alle nozze e la disperazione di Ezio?

 La signorina Moreau è forse… morta o gravemente malata? Proprio ora che Stefania… Una lacrima scende piano piano sulla sua guancia di Marco. 

 

Non posso piangere. Non quando Stefania ha così tanto bisogno di me.

No, non è un malore. È qualcos'altro. Qualcos'altro di altrettanto spaventoso. Ma cosa? La telefonata, in fondo, si era rivelata piuttosto strana. Cosa stava passando in quei momenti nella testa della sua futura suocera? 

Pensa, Marco. Pensa. Indagare è il tuo pane quotidiano.  Quando, però, sono coinvolte le persone che ami non è semplice. Marco chiude gli occhi. Delle goccioline di sudore gli scendono sulla fronte. 

Devi scoprire la verità.

La verità che per Stefania è la cosa più importante e che anche lui merita. La merita perché di sicuro quello che è accaduto a Gloria, di qualsiasi cosa si tratti, è legato agli eventi del giorno  precedente.


Ieri Stefania ha rifiutato l'anello di fidanzamento e oggi è corsa da me. Cosa è cambiato?

 

Dopo aver respirato in profondità per un'ultima volta, si avvicina a Ezio e Stefania, che sono ancora lì,  uniti in un abbraccio. 

«Che cosa è successo a sua moglie?» domanda. 

Ezio si stacca per un attimo dal caldo abbraccio della figlia e i suoi occhi, lucidi e spalancati, si posano su Marco, anche se sembrano trapassarlo come se fosse un fantasma e non un ragazzo in carne e ossa. 

«È stata arrestata.» risponde, stringendo di nuovo a sé la figlia, che però lo allontana. 

 

Stefania si stringe il corpo tra le braccia.

«Non è possibile. Non può averla denunciata.»

I singhiozzi la scuotono.

Marco corre da lei, l'abbraccia e la tiene stretta a sé, mentre  le bacia i capelli. 

«Si risolverà tutto, te lo prometto». Le sussurra all'orecchio, accarezzando una ciocca della chioma scura della Venere.

Una voce femminile lo distoglie dalla bolla in  cui è racchiuso insieme a Stefania. Una bolla da ciò è escluso perfino lo stesso Ezio.

 

«Che cosa sarà successo a quella ragazza? Assomiglia a una delle Veneri del Paradiso.» dice la voce.

 

Marco torna con i piedi per terra. È lui che deve farlo per tutti. Devono formare uno strano quadretto. 

Una ragazza in abito da cerimonia, un signore distinto in lacrime e un giovane uomo che tenta di consolarli. Alcune signore, accompagnate dai loro mariti, hanno distolto lo sguardo dalla vetrina e dalla collezione primaverile di Flora Gentile per puntarlo su quello spettacolo, di sicuro più interessante, che loro tre stanno offrendo gratuitamente.

 

Guardandosi intorno, prende sottobraccio Ezio e con il braccio libero stringe a sé Stefania. 

« Andiamo a casa delle ragazze. Saremo lì in pochi minuti e così potrete scambiarvi tutte le spiegazioni di cui avete bisogno.»

Mentre Colombo raggiunge la sua Topolino,  con passo sicuro Marco guida la fidanzata verso la sua macchina.

Ce la farai a fare i conti con questa verità, amore mio, pensa.

 

Armando Ferraris vaga avanti e indietro, davanti alla porta del piccolo ristorante che Anna e Salvatore hanno scelto per il loro ricevimento. Nemmeno i suoi occhi sembrano trovare pace: lo sguardo si sposta prima a sinistra e poi a destra, pronto a scrutare ogni angolo della minuscola via al centro di Milano.

«Ma che cosa hai, Armando? Non hai mangiato nulla e ora te ne stai qui, in ansia, come un padre a cui sta per nascere un bambino.»

La voce di Agnese lo fa sussultare. Come vorrebbe poterle raccontare tutto. Chiederle un consiglio. Quelli, però, sono i segreti di un'altra persona e lui non può tradire un'amica.

«Sono preoccupato per la signorina Gloria. Non si è vista nemmeno in chiesa e ora è scomparsa anche Stefania.» Gli occhi di Armando non riescono a staccarsi dalla strada, praticamente deserta.

«Per Stefania non devi preoccuparti. Irene mi ha detto che è andata via con Marco di Sant'Erasmo, subito dopo la cerimonia. Sono contenta per quella ragazza. Sempre sfortunata e sola. Si merita di essere felice». 

«E Gloria che fine ha fatto?» domanda Ferraris, alzando un po' il tono della voce.

«Avrà avuto un impegno improvviso. Devo ingelosirmi?» 

«Sai che esisti solo te per me, Agnese. Ma sono un amico di Gloria e ho un brutto presentimento.» Armando fissa per un'ultima volta la via. È deserta. Non c'è nessuna traccia della Moreau.

Stasera andrò a trovare Stefania. Saprà dirmi qualcosa.

Con un sospiro l'uomo entra all'interno del locale.

 

Non appena la figlia apre la porta, Ezio inciampa su un vaso di fiori, che Irene aveva lasciato a terra, tra l'uscio e l'angolo cottura. 

Un  vaso che ricorda a Marco la tragica proposta del giorno prima, quando aveva riempito l'appartamento delle ragazze di fiori, desideroso di creare un'atmosfera romantica. 

Deciso a lasciarsi alle spalle, almeno per il momento, quell'evento catastrofico del giorno prima, Sant'Erasmo afferra il futuro suocero prima che finisca a terra per colpa della Cipriani e di un mazzo di tulipani.

Ezio non si accorge di nulla, si siede insieme alla figlia davanti al tavolo della cucina.  Stefania ha bisogno di risposte. Durante il breve tragitto in automobile lei aveva fissato la strada davanti a sé,  in silenzio. Il giovane sa che la fidanzata desidera solo conoscere la verità.  È sempre stata una grande sostenitrice delle verità scomode. Saprà accettarla? Marco non è in grado di rispondere a questa domanda. Vorrebbe fuggire con lei e impedirle di soffrire. Invece può solo sedersi vicino a lei e stringerle forte la mano.

Stefania scuote la testa.

«Non posso credere che lei sia andata a denunciare mia madre.»

Quello della ragazza è un sussurro. Le lacrime ormai scorrono sulle guance della Venere senza che lei possa fare nulla per fermarle 

Ezio smette di fissare il vuoto per concentrare la propria attenzione sulla figlia. 

«Tua madre si è costituita. È stata lei a consegnarsi ai Carabinieri.»

Stefania non sa cosa dire. Ricambia lo sguardo del padre. I Colombo sono immersi in una bolla tutta loro.

Marco, allora, stringe più forte la mano della fidanzata.

«Perché eri sicura che tua madre era stata denunciata? Chi avrebbe dovuto farlo?» le chiede.

La risposta è per il giovane terribile e sconvolgente  come  una doccia fredda in pieno inverno. 

«Gemma. Lei mi ha ricattato. Stefania si è tolta finalmente un peso. Un peso, però, che è destinato a schiacciare Ezio, che fissa la figlia con gli occhi e la bocca spalancati.

«Mi dispiace, papà. Ma non posso più tacere, nemmeno per proteggere te.» mormora Stefania.

Fine Seconda parte.







 

   
 
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