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Autore: LadyYuna94    06/07/2022    1 recensioni
Sequel della mia "Guard Me For Eternity" che è necessario aver letto prima di cominciare questa
"La tua anima gemella giace in un corpo perduto nel passato e rigenerato per un nuovo futuro [...] La sua mente è plagiata e la sua nera arma scintilla come una fiamma nel buio. Una fiamma distruttrice che ha sete di potere [...] Ricorda, figlia del solstizio d’estate, solo tu puoi vincere il gelo nel cuore di un’anima spenta e dimenticata"
Lyn Kon è la meravigliosa figlia adolescente di Rei ed Elena; il giorno del suo sedicesimo compleanno parte per la Cina insieme ai suoi genitori e, come membro della Tribù della Tigre Bianca, deve sottoporsi ad un rito di passaggio, nel quale le verrà predetto il futuro dal Grande Saggio della Tribù. Ma la profezia di cui l'anziano parla non presagisce nulla di buono...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3:

- Grande Saggio- disse Rei, inchinandosi con le mani giunte ed Elena e Lyn lo imitarono.
L’interlocutore alzò impercettibilmente il capo e le donne notarono che gli occhi erano vitrei. Elena si trattenne da fare qualche passo indietro, pensando di poter mancare di rispetto a quella figura così importante.
- Rei Kon- disse 
- Sei tornato- continuò il Saggio, con quel tono rauco tipico di chi è molto anziano.
Poi mosse il capo verso Elena e Lyn, anche se non poteva vederle, percepiva esattamente la loro presenza, anzi, la loro essenza.
- Elena Tornatore, la Prescelta che ha messo fine al regno della Morte- Elena si inchinò di nuovo
- Ti dobbiamo molto immagino… e lei, oh, la sua luce accecante è visibile a miglia di distanza- disse l’anziano, muovendo leggermente il capo verso Lyn.
- La bimba nata nel solstizio d’estate, oro e ghiaccio in un unico essere, la Tribù della Tigre Bianca ti onora e ti da il benvenuto, Lyn Kon- concluse il Saggio in tono solenne.
- Grazie, Grande Saggio- disse Lyn, inchinandosi nuovamente con le mani giunte, mascherando perfettamente l'incertezza.
- Vieni avanti, figlia- le dita ossute del veggente invitavano la giovane ad avanzare verso di lui.
Lyn guardò suo padre e sua madre prima di avvicinarsi e Rei annuì sicuro. La ragazza avanzò e si mise di fronte al Saggio, in ginocchio, con la testa bassa e questo allungò leggermente le mani verso di lei e la invitò a dargli le sue.
Un brivido di freddo percorse in un attimo la schiena di Lyn quando le sue mani entrarono in contatto con quelle tiepide e scheletriche dell’uomo e chiuse gli occhi scacciando la paura, mentre l’anziano sospirava pesantemente.
- Non temermi, bambina, so che hai paura di me, ma non posso farti nulla, al massimo, posso darti una mano- la rassicurò mentre stringeva debolmente le sue dita intorno alle mani della ragazza.
- Vedo che la Tigre Bianca ha scelto te per avere le sue reali fattezze umane- disse il vecchio, facendo sgranare gli occhi a Rei per lo stupore.
- Mostrami il tuo potere, figlia- le ordinò abbassando il tono di voce
Elena lanciò un’occhiata preoccupata a suo marito che la rassicurò con un cenno del capo.
Lyn liberò una mano e tirò fuori dalla tasca del suo abito Driger e giurò di vedere un sorriso dipingersi sul volto dell’anziano, anche se la cavità orale era completamente priva di dentatura.
- Dunque, futura Capotribù, cosa vieni a chiedere stanotte a questo tuo fedele servitore?- chiese il Saggio dopo un breve silenzio e, implicitamente aveva risposto già ad una delle domande di Lyn.
- Quindi, sarò Capotribù, un giorno- mormorò cauta Lyn, per avere una conferma.
- Questo è il tuo destino da quando sei venuta al mondo...- disse ovvio quello strano vecchino.
- Ma dipende da te, sarai in grado di assumerti le responsabilità e assolvere ai compiti di un Capotribù?- chiese piegando leggermente la testa di lato, come se la stesse guardando realmente negli occhi.
- Certo- disse Lyn, mostrandosi convinta
- Molto bene...- rispose lui
Il silenzio aleggiò per qualche secondo in quella stanza dall'afa insopporabile, poi Lyn pensò alle migliaia di domande che si era addirittura segnata su un foglio quando suo padre le aveva detto in cosa consisteva questo rito, ma in quel momento tutti quegli interrogativi sembravano sfuggire dalla sua mente, come granelli di sabbia dalle mani.
- Diventerò una blader professionista?- chiese Lyn, dopo essersi schiarita leggermente la gola
L’anziano emise uno strano suono, impossibile da decifrare.
- Combatti con la benedizione della nostra gente, le cui origini sono antichissime. Il tuo potere è smisurato- confermò il Saggio
- Ma usalo con cautela. La Tigre Bianca è una compagna fedele, non ti tradirà, ma se sentirà che avrai paura, non ti proteggerà- la mise in guardia
Lyn annuì piano
- O-ok, ho capito- si limitò a replicare
Ancora silenzio, si udì solo Elena sospirare pesantemente alle spalle di sua figlia.
Lyn pensò per svariati secondi se fare quella domanda o meno. Si sentiva tremendamente stupida e inadatta e credette che porre quel quesito a quella persona così importante per la Tribù fosse decisamente fuori luogo.
Al diavolo, pensò la giovane, non avrò un’altra occasione.
- Io… troverò l’anima gemella?- chiese lei in un soffio, questa volta stringendo lei pianissimo le dita intorno a quelle del Saggio.
Elena e Rei si guardarono stupiti, ma sotto sotto sapevano entrambi che Lyn avrebbe fatto quella domanda al veggente. L’anziano si lasciò sfuggire un gemito di soddisfazione, come se si aspettasse quel quesito dall’inizio dell’incontro.
- La tua anima gemella giace in un corpo perduto nel passato e rigenerato per un nuovo futuro…-
Lyn aggrottò la fronte, tentando di capire meglio le parole del Saggio, che le suonavano tanto come un enigma.
- In guardia dal suo gelido tocco siberiano, nasconde terrore, cattiveria e menzogne.-
La ragazza si stava decisamente iniziando ad agitare, ma qualcosa dentro di lei aveva sete di conoscenza riguardo quell’argomento. Il Saggio sembrava parlare di una qualche profezia.
Elena tentò di fare un passo verso sua figlia, ma Rei la bloccò tirandola piano per un braccio e scuotendo la testa.
- La sua mente è plagiata e la sua nera arma scintilla come una fiamma nel buio. Una fiamma distruttrice che ha sete di potere- continuò lui, stringendo sempre di più le mani di Lyn, la cui mente diceva di alzarsi e scappare via, ma il corpo e l’anima restavano ancorate a quel profeta.
- Rei, fallo smettere, basta- sibilò Elena in preda al panico a suo marito, vedendo che sua figlia si stava spaventando.
- Non posso- rispose Rei senza staccare gli occhi dalla scena davanti ai suoi occhi.
- Ricorda, figlia del solstizio d’estate, solo tu puoi vincere il gelo nel cuore di un’anima spenta e dimenticata- concluse il Saggio, poi si ritrasse con velocità da Lyn con un balzo all’indietro che spaventò non poco la ragazza e l’anziano riprese la posizione iniziale in cui l’avevano trovato. In ginocchio, col capo chino, come se d’improvviso si fosse addormentato e quella conversazione non ci fosse mai stata.
- Lyn, vieni, usciamo- disse frettolosamente Elena a sua figlia, prendendola per un braccio, quando si fu assicurata che il Saggio non avrebbe più proferito parola.
La ragazza aveva gli occhi sbarrati, la confusione dipinta sul volto e stava camminando per inerzia, trascinata da sua madre, tenendo ancora gli occhi fissi su quella figura avvolta nella penombra di quella residenza.
- Era questo che volevi? Spaventare nostra figlia?- disse Elena con malcelata alterazione nella voce a Rei, mentre si dirigevano fuori da quella stanza buia.
- Non pensavo potesse dire quelle cose- si giustificò Rei
- Andiamocene via, sapevo non sarebbe stata una buona idea venire qui- si sfogò la donna
- Mamma, sto bene- disse Lyn, riprendendo a respirare regolarmente
- Tesoro, non preoccuparti, adesso facciamo le valige e ce ne torniamo a Roma, tranquilla- la rassicurò sua madre
Ma quando scostarono la pesante tenda di velluto all’ingresso della Casa del Saggio, una folla osannante chiamava a gran voce Rei e Lyn e dava loro il bentornato a casa.
Rei sorrise incredulo, così come Lyn, mentre Elena sperò di aver scampato la festa di benvenuto e rimpianse per qualche istante la calma e la quiete che avevano avvolto il villaggio fin da quando vi avevano messo piede.
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Scendendo quei gradini, padre e figlia vennero praticamente assaltati dagli abitanti del villaggio.
Rei e Lyn sembravano essere parte di quel posto e di quel popolo da tutta la vita e, in effetti, era così. Elena, invece, iniziò a sentirsi decisamente fuori posto, quando ovunque posasse lo sguardo vedeva chiome nere lucenti ondeggiare al vento, scintillanti occhi dorati o verdi che sorridevano felici al Capotribù e canini appuntiti come i felini.
Sì, quello era decisamente il mondo di Rei e sua figlia, pensò la donna.
- Ne è passato di tempo!- una voce maschile attirò l’attenzione del Capo che trasalì mentre si girava in quella direzione.
- Lai!- esclamò Rei felice e poi due si abbracciarono in modo fraterno.
- Che bello vederti! Quanto è passato?- chiese Rei felice, dando sonore pacche sulle spalle al suo vecchio amico che, in altezza, non superava il mento dell'ex campione dei Bladebreakers.
- Vent’anni, mese più mese meno- rispose il più basso dei due, il cui viso, constatò Elena, ricordava quello di un leone.
- Elena, Lyn, voglio presentarvi Lai, uno dei miei più grandi amici- disse fiero Rei, invitando sua moglie e sua figlia ad avvicinarsi.
- Ah, la famosa Prescelta- disse Lai con una certa ammirazione nella voce, inchinandosi davanti ad Elena con le mani giunte. L’italiana era già pronta a stringere la mano all’amico d’infanzia di suo marito, ma aveva dimenticato per un attimo che lì avevano usanze decisamente diverse.
- Molto lieta- rispose Elena di rimando, stufa di ripetere ormai a tutti che il soprannome di Prescelta era passato di moda da tantissimo tempo.
- E Lyn, sapevo le avresti dato il nome di tua madre, Mao ci fantasticava in continuazione- rispose Lai in confidenza, rivolgendo lo sguardo prima a Lyn e poi a suo padre.
Elena e sua figlia si scambiarono un’occhiata complice e Lyn vide sua madre trattenere un sospiro.
La ragazza sapeva tutto delle vecchie fiamme del suo papà e di cui, purtroppo, a distanza di più di vent’anni, sua madre era ancora gelosa.
- Ti somiglia parecchio- disse Lai a Rei che annuì fiero
- Voglio presentarvi la mia famiglia, vedrai ti piaceranno, il mio primogenito ha due anni in più di Lyn- esordì entusiasta Lai, mentre si affrettava a recuperare i vari membri della sua famiglia.
- Capotribù, mie signore, vi presento mia moglie Lily e i miei tre figli maschi, Jin, Xiong e Wu- Lai sorrideva talmente tanto che Lyn giurò di riuscire a vedere i suoi molari.
La donna, che poteva avere qualche anno meno di Elena, con lunghissimi capelli neri intrecciati con dei fili dorati in una morbida acconciatura, fece una profonda riverenza. Il primogenito di Lai, la cui lunga coda era raccolta alta sopra la testa con un laccio di cuoio e gli occhi color bronzo scintillavano nel buio, si portò il pugno al petto e si inchinò con sguardo languido a Lyn, che in imbarazzo ricambiò il solenne saluto. Gli altri due ragazzini che potevano avere intorno ai dieci e dodici anni si limitarono ad abbassare il capo di fronte a Rei, per poi correre nuovamente via a giocare, sotto lo sguardo fiero del loro papà.
- Mia signora, quanto resterete?- chiese Lily, dopo essersi scambiata uno sguardo con suo marito che annuì debolmente.
- Oh, vi prego, chiamatemi Elena, non c’è bisogno di tutte queste formalità- rispose la donna dagli occhi neri
L’altra era confusa, guardò nuovamente suo marito e poi Rei, che sospirò con un sorrisetto.
Ad Elena non sfuggì quello scambio di sguardi che era avvenuto nel giro di pochi secondi e, sfoderando tutta la gentilezza e la buona educazione che possedeva, si inchinò dinanzi alla moglie di Lai.
​- Perdonatemi, Lily se in qualche modo vi ho recato offesa, ma vedete in Italia non siamo abituati a questi titoli nobiliari e le conseguenti cerimonie- cominciò la donna
- Eppure mi pareva di capire che lei discende da una famiglia molto prestigiosa- rispose Lai, quasi per avere conferma da Rei
- Prestigiosa sì, ma di certo non come quella del mio adorato marito- aggiunse Elena, guardando sorridente il suo uomo.
In quel momento si udì una musica meravigliosa provenire dal centro della piazza ed Elena tirò un sospiro di sollievo quando capì che l’apertura delle danze l’avrebbe salvata dall’ennesima figuraccia. Cominciava a sentirsi soffocare da tutte quelle moine, così si lasciò distrarre da un gruppo di ragazzi e ragazze sulla ventina che si erano riuniti in un angolo e avevano cominciato a suonare con diversi strumenti. Tutti i presenti si erano lanciati in danze in coppia e avevano invitato a ballare chi era rimasto da solo.
- Se il Capotribù me lo permette, vorrei invitare la Principessa a ballare- disse Jin, mettendosi sull’attenti davanti a Rei. Lyn guardò suo padre arrossendo violentemente e Rei si voltò nuovamente verso il ragazzo, con aria soddisfatta.
- La Principessa parla per sé, puoi chiederlo direttamente a lei- lo esortò il Capotribù con un sorrisetto.
- Ebbene, principessa Lyn, mi concede l’onore di questo ballo?- Lyn trattenne il fiato per un attimo e poi annuì, posando la sua mano dalle lunghe dita affusolate in quelle grosse e forti del figlio di Lai.
Quest’ultimo e Rei li guardavano avviarsi in mezzo agli altri con una certa aspettativa nascosta nello sguardo.
Elena vedeva sua figlia ridere e ballare, era stata accerchiata da altri ragazzi e ragazze e le avevano posato una corona di fiori sulla testa; la donna era molto fiera di lei e notava che non stonava affatto con quel contesto. Nonostante fosse nata e cresciuta in Italia, vedere Lyn ballare in mezzo alla sua gente, le dava come l’impressione di essere sempre stata lì.
La giovane non si era fatta bloccare dalla timidezza iniziale e si stava sciogliendo, cominciando davvero a credere che venire in Cina a conoscere le sue origini non era stata poi una così pessima idea. Rei si affiancò a sua moglie e le cinse le spalle con un braccio, mentre entrambi si godevano quella scena meravigliosa, la loro figlia che stava diventando grande. Ma prima che Rei potesse aprir bocca e dire qualcosa, un’altra voce maschile attirò nuovamente la sua attenzione.
- Eccoti, ti ho cercato ovunque!- rispetto a quella di Lai era molto più allegra e acuta.
- Rei, ti avrei riconosciuto tra mille!- continuò quello.
Un uomo alto e magro si era parato davanti a Rei ed Elena come fosse sbucato dal nulla, accompagnato da una folata di vento. Rispetto a tutti gli abitanti della Tribù, lui era diverso: i capelli erano biondi come il grano, gli occhi nascosti da una maschera dorata somigliavano a degli zaffiri, la pelle abbronzata e il sorriso smagliante non mostrava alcun canino appuntito. Elena per un attimo si sentì meno sola e tirò un sospiro di sollievo interiormente.
- Ciao, Mystel, è un piacere rivederti- disse Rei e sua moglie pensò che a fine serata gli avrebbero fatto male le mandibole a furia di sorridere a tutti.
- Il piacere è tutto mio, Capo- rispose l’altro, togliendosi la maschera e avanzando verso Elena, le prese dolcemente la mano e la baciò, stupendo decisamente la donna.
- Ho viaggiato in tutto il mondo, so che in Europa si usa fare così, signora Tornatore- disse ad Elena che, con un cenno del capo ricambiò il saluto, facendo caso al fatto che fosse la prima volta dopo tanto tempo che qualcuno si rivolgeva a lei con il suo cognome da nubile.
- Amore, lui è Mystel, per la Tribù è un po’ come il ministro degli esteri. Si occupa di mediare tra la nostra gente e il mondo esterno. Lo dobbiamo a lui se c’è stata apertura e cambiamento nel nostro villaggio- spiegò Rei a sua moglie.
- E i matrimoni misti- aggiunse Mystel con un sorrisetto e strizzando l'occhio al moro con aria di chi sa il fatto suo.
- Lui viene dal Medio Oriente, ma si è stabilito qui anni fa, ormai è parte della Tribù a tutti gli effetti, ci siamo incontrati poco prima che io mi trasferissi in Italia- concluse Rei
- A proposito, non credere di essere stato l’unico a sposare una forestiera, almeno nel mio caso lo è- disse Mystel, allontanandosi di qualche passo dal suo interlocutore
- Tesoro, vieni a rendere omaggio al Capotribù- disse Mystel voltandosi leggermente alle sue spalle per richiamare l'attenzione di qualcuno.
Una donna in stato interessante con al seguito due ragazzi, un maschio e una femmina e un bambino più piccolino, si avvicinavano a Rei ed Elena. Quest’ultima deglutì, non appena riconobbe chi le stava davanti.
- Rei, bentornato-
La voce era esattamente come la ricordava Elena, acuta e musicale.
- Come stai, Mao?- chiese gentile l’uomo dai capelli corvini
Lei poi si rivolse ad Elena, sospirando profondamente e sfoderando un sorriso quanto più amichevole possibile, che la donna si vide costretta a ricambiare facendo appello a tutte le sue forze e scacciando dalla mente il ricordo sgradevole della prima e ultima volta che si era trovata dinanzi a Mao. La sola immagine di Rei che le correva dietro nella piazza parigina le faceva ribollire il sangue da matti, ma doveva stare calma e adempiere al suo dovere di moglie del Capotribù, del resto, anche lei giocava in casa ormai e non aveva nulla da temere.
- Elena, ti trovo bene- iniziò Mao, spostando lo sguardo su di lei e offrendole il suo sorriso più amichevole.
La blader italiana sapeva benissimo, però, che quel sorriso era falsamente di circostanza. Era lo stesso di Parigi, una cosa che in quasi vent'anni non era mai cambiata.
- Grazie, anche tu… e ti sei data da fare vedo- commentò Elena, notando lo stuolo di ragazzini e l’evidente pancione della cinese.
- Ottavo mese, non vedo l’ora di conoscerla, un’altra femmina- aggiunse Mystel entusiasta, accarezzando il ventre della sua compagna
- Che meraviglia- disse Elena e il suo commento suonò del tutto sincero.
- Non ce li presenti?- si intromise Rei con un sorrisetto.
La maggiore, Sahara, attirò l’attenzione di Elena, era identica a suo padre tranne per i canini, marchio di fabbrica della Tribù e aveva la stessa età di Lyn.
- Per il suo rito di passaggio qualche mese fa c’è stata una festa molto più grande di questa- disse tagliente la donna dai capelli rosé, guardando di sottecchi Elena
- Mia figlia è già contenta così, è venuta per parlare con il Grande Saggio, la festa è stata del tutto inaspettata- ribatté l’allenatrice italiana di Bey
- E questi giovanotti?- intervenne Rei, cambiando argomento
- Jesse e Tian e a breve si aggiungerà Bianca alla nostra famiglia- concluse fiero Mystel
Mentre Mao stava per aprire bocca, arrivò Lyn come una furia, ridendo a crepapelle e appoggiando le braccia sulle spalle dei suoi genitori
- Papà, la Tribù è pazzesca e questa festa è fenomenale, grazie sei il migliore del mondo!- disse frettolosamente la ragazza, reggendosi la corona di fiori che le stava per cascare dalla testa, per poi stampare un bacio sulla guancia a Rei, prima di tornare alla festa.
- Lyn, fermati un attimo- la richiamò suo padre, cercando di mascherare il divertimento.
- Non vedi che ci sono degli ospiti che vogliono conoscerti?- disse l'uomo, porgendo una mano a sua figlia per invitarla a tornare da loro. La giovane si ricompose e si mise tra sua madre e suo padre, passando in rassegna con lo sguardo i presenti. Dal modo in cui sua madre si stava mordendo il labbro inferiore, Lyn capì subito che quella di fronte a lei che la scrutava per carpirne tutti i particolari doveva essere Mao.
- Buonasera- disse la ragazza, inchinandosi a quel modo che aveva ormai imparato alla perfezione. Le persone di fronte a lei fecero lo stesso.
- Una bellezza rara, i miei complimenti, la futura Capotribù è regale- osservò Mystel
- Vi ringrazio- rispose Lyn
- E’ un privilegio conoscerti, Lyn, sei la copia perfetta di tuo padre- disse Mao, inchinandosi quanto possibile dato il pancione ingombrante
- Grazie, è vero, ma anche la mia mamma ci ha messo del suo- rincarò la dose la giovane, facendo sorridere Elena
- In effetti è sorprendentemente così, un mix meraviglioso, perché vi siete fermati solo a lei? Il potenziale c’è- commentò Mystel trionfante ed Elena e Rei furono per un attimo in assoluto imbarazzo.
- Oh, beh, sai com’è la vita a Roma è molto diversa da quella del villaggio, io gestisco un ristorante di successo ed Elena è sia una stilista che un’allenatrice di Beyblade, non volevamo sacrificare altro tempo per Lyn- commentò serafico Rei
- Ma ti assicuro che io e mia moglie siamo ancora molto scatenati, ne avremmo fatti almeno dieci di figli- continuò Rei, stringendo Elena a sé e lanciandole uno sguardo languido e carico di desiderio, che lei ricambiò, aggiungendo anche un pizzicotto su una natica a suo marito, che sobbalzò lievemente mordendosi un labbro. Mao socchiuse leggermente gli occhi a quella scena, quando un gruppetto di ragazzi, compreso il figlio maggiore di Lai, venne a richiamare Lyn.
- Avanti, non ci si diverte senza di te, coraggio!-
- Se volete scusarmi- riuscì a dire Lyn mentre la trascinavano via, senza neanche darle il tempo di inchinarsi nuovamente per congedarsi.
- Sahara, tesoro, perché non vai anche tu a ballare, ci sono i tuoi cugini e i tuoi amici, mostra a tutti quanto sei brava- la esortò Mao, senza staccare gli occhi dai nuovi arrivati.
- Sì, con piacere. Mio signore, mia signora, vi auguro un buon proseguimento- disse la splendida primogenita di Mao e Mystel. Bellissima, quanto arrogante proprio come sua madre, notò Elena.
- Beh, perché non ci uniamo anche noi alle danze?- propose entusiasta Mystel
- Ti ringrazio, ma credo che Lyn si darà ai bagordi anche per noi, abbiamo affrontato un lungo viaggio e preferiamo andare a riposare- rispose Rei, prima che Elena potesse aprire bocca, per poi sospirare interiormente, profondamente grata a suo marito per aver avuto quell’idea.
Un altro minuto al cospetto di Mao, suo marito e l’ostentazione della famiglia perfetta e avrebbe sicuramente dato di stomaco.

SPAZIO AUTORE:
Salve a tutti! Ecco un nuovo capitolo di questo sequel. "Guard Me For Eternity" è stata la mia prima fanfiction scritta in età adulta e sono cresciuta insieme ai miei personaggi, qui però sono dovuta tornare per un attimo adolescente per entrare nella psiche della protagonista e... dell'altro personaggio che non è stato ancora introdotto (protagonista anche lui... non vi svelo nulla hihi), nonostante ciò mantenere la mia idea di trama e non cadere nel banale. La parte più difficile è stata poi far diventare definitivamente adulti Rei ed Elena e avevo paura che calarli nei panni di genitori di un'adolscente sarebbe risultata ardua come impresa, invece mi è piaciuto tantissimo farli "evolvere" in questa direzione.
Approfitto per presentarvi la famiglia Kon al completo *-* i personaggi a cui mi sono ispirata fisicamente per Elena, Rei e Lyn <3
​Grazie a tutti i lettori
 che spero possano diventare presto anche recensori <3
Un abbraccio <3
LadyYuna94

ELENA TORNATORE, LA NOSTRA PRESCELTA.

REI KON, IL NOSTRO ADORATO CHEF BLADER 

E, NON MENO IMPORTANTE, LA NOSTRA PROTAGONISTA LYN KON <3

   
 
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