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Autore: Bannysenzay    27/07/2022    1 recensioni
Deku riesce a sconfiggere All for One in una battaglia all'ultimo sangue ma, per colpa di uno dei suoi querk, Izuko si sveglia sette anni dopo senza alcuna memoria di chi fosse prima...
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Non ce la farò, non sono idoneo, non sono abbastanza forte, non ho la stoffa di diventare un eroe-
Aiko continuava a ripetere queste cosa da tutta la mattina, impedendo a Deku di avere una colazione in santa pace. Il test d’ingresso pratico per la sezioni eroi sarebbe iniziato alle note ed era dalle sette, cioè da quando si era svegliato, che l’adolescente tartassava il vigilante.
Era stata una settimana infernale, quella, o almeno per Aiko, aveva chiesto a Jin di aumentare l’allenamento in vista dei prossimi esami e, a parte la domenica dove il vigilante si era rifiutato di alzarsi dal letto, si erano susseguiti massacri su massacri senza però rompergli niente. Un sadico provetto.
La prima giornata avevano corso dall’alba al tramonto per tutto il litorale con dei pesi su gambe e braccia. Per Deku era stato rilassante per Aiko un puro inferno, la sera si era fatto portare dal fratello adottivo in spalla perché non riusciva più a muovere le gambe, neanche le dita dei piedi.
La seconda giornata era stata passata a scalare un muro totalmente piatto, affidandosi al proprio quirk per salire, e, come ulteriore stimolo, mentre Aiko cercava di scalare Jin in cima mangiava pollo con le mandorle, a mezzogiorno. Almeno quando cadeva lo prendeva con Black Whip prima che si schiantasse al suolo.
Il terzo giorno pesistica, le braccia non avevano retto e per poco non era stato schiacciato da un peso che Deku aveva sollevato all’ultimo con un dito. Demoralizzante per qualcuno che ce la mette tutta.
Il quarto giorno era stato incentrato su addominali, squat, plank, pilates ed esercizi simili.
Il quinto giorno Aiko aveva dovuto utilizzare il suo quirk per fare cose che non aveva mai fatto prima, tenerlo attivato per troppo tempo, inventare nuovi metodi di utilizzo e fare pratica, molta pratica, con quelli vecchi.
Il sesto giorno c’erano stati gli scontri. Non serve dire il risultato.
Il settimo giorno era stato di paura e Deku l’aveva legato a letto con i libri da studiare, dicendo che il suo corpo d’adolescente si sarebbe spezzato se si fosse allenato ancora. Almeno Jin si propose per girargli le pagine.
Ed eccoci qui, la mattina dell’esame: uno zombie e il giovane uomo che l’avrebbe portato a scuola (era riuscito ad ottenere la patente e carte d’identità false da qualche criminale che aveva minacciato di arrestare, l’aveva arrestato comunque ma dettagli). Lo zombie, alias Aiko, continuava a ripassare e ripassare la stessa identica pagina da quando si era svegliato mentre Deku cucinava con calma la colazione con un sorrisetto sulle labbra.
- Ho sentito che verrà un pro-hero a vedere come vanno i vostri test, ho ricevuto una soffiata dai vicini (lavorano alla stampa) che sarà il numero uno! –
Esclamò tranquillamente Jin dopo un po’ cercando di calmarlo, evidentemente non ci riuscì poiché Aiko si fece ancora più verde.
Rimase in silenzio e gli mise la colazione sotto il naso cercando di distrarlo dai fogli, l’adolescente doveva essere davvero affamato perché ingurgitò la sbobba che Deku gli aveva preparato. Il cuoco sorrise giulivo e cominciò a canticchiare mangiando anche lui la sua porzione. Sarebbe finalmente stato in grado di vedere la YUEI dal vivo, era stato troppo impegnato con gli allenamenti, il vigilantismo e le ricerche su All for One e HImiko Toga per uscire di casa e andare a fare turismo.
- Va a prepararti, e lavati la faccia sembri un morto che cammina, ieri ti ho fatto svenire alle nove come fai ad avere delle occhiaie così? Pettinati i capelli mi raccomando e…le protezioni dovrebbero darvele lì per cui mettiti qualcosa di comodo. Ci vediamo in macchina –
Disse togliendosi il grembiule rosa e cercando di spazzolarsi i riccioli verdi, si infilò una felpa leggera e delle scarpe e portò di forza lo zombie in bagno preparandogli un cambio di vestiti.
Poi uscì ed andò ad accendere la macchina (autodidatta).
La portò fuori dal garage e poco dopo un Aiko leggermente più presentabile entrò e gli si sedette di fianco.
- Parti-
E lui obbedì.
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Il liceo YUEI era semplicemente spaziale, enorme, sia dall’esterno che dall’interno.
Era obbligatorio che un genitore, tutore o parente maggiorenne accompagnasse il ragazzo e lo venisse a prendere, poteva scegliere se guardare la prova, andarsene e tornare dopo oppure fermarsi a chiaccherare con gli altri e gli insegnanti in una sala apposita fornita di un mini buffet e molte macchinette del caffe.
Molte ma mai abbastanza.
Deku aveva deciso di piazzarsi su un divano a mangiare crocchette e aveva augurato buona fortuna al fratellino per il suo test. E chissà, forse sperava davvero passasse.
I giudici del test erano una cerchia ristretta di professori, il preside e l’eroe numero uno DinaMight. Il test pratico in sé consisteva (come in tutte le generazioni passate) nel distruggere più robot possibile.
Ogni robot avrebbe dato un TOT di punti. O almeno questo era il criterio che era stato dato agli studenti, perché probabilmente c’erano anche un sacco di altri modi in cui sceglievano chi sarebbe passato e chi no. Alla fine, secondo Deku, sarebbe stato abbastanza dimostrare il proprio spirito eroico, schiacciare tanti robot, essere efficienti e non causare troppi danni alla struttura. Allora forse, forse, sarebbe passato.
Molto rassicurante detto da uno che ha tipo centomila quirk strapotenti. Molto rassicurante da un vigilante che forse era il più grande eroe della storia ma aveva perso la memoria. Molto rassicurante detto da uno con più cicatrici che pelle. Molto rassicurante detto da uno che aveva contraffatto la patente e la carta d’identità. Molto rassicurante detto da Deku.
Perché questa è la fiducia.
Credici pure.
C’era da dire, però, che Deku l’aveva allenato bene, in qualche modo si sentiva pronto, sapeva che neanche gli altri studenti (e insegnanti) erano forti abbastanza da battere Deku, neanche unendo le forze ci sarebbero riusciti. O almeno così sperava.
A segnare l’inizio del test fu un BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEP assordante, tutti i forse-studenti partirono in un attimo, lasciando solo Aiko a pensare ad una strategia alla linea di partenza. I robot sembravano posizionati secondo un qualche schema e ce ne erano molti di più nell’area a destra, cosa che significava ci sarebbero state più persone e meno robot per ciascuno, a sinistra invece è libero.
Dopo aver pensato questo cominciò a correre verso sinistra, il primo robot che incotrò gli sembrò enorme, troppo grande per poterlo battere, ma sapeva che erano alla portata degli studenti se no nessuno sarebbe potuto passare. Usò in modo moderato la sua elettricità per fondergli i circuiti e andò oltre, ne trovò un altro e ripetette quel metodo ancora e ancora, finché non ci fu più nessun robot da distruggere.
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- Bravino il numero 104, come si chiama? –
Chiese Present Mic ad Aizawa. Il collega guardò i registri e sussurrò la risposta, come al solito.
- NIshimura Aiko, quirk elettrico, ne ha eliminati 104 –
- Forteeeeee –
Esclamò Present Mic, infastidendo tutti i presenti.
Il numero uno era seduto malamente su una sedia a guardare gli schermi, abbastanza disinteressato, passava gli occhi cremisi da una figura all’altra fino a concentrarsi anche lui su Nishimura Aiko. Un nanetto coi capelli scuri che coprivano in parte gli occhi, blu elettrico, sembrava abbastanza stanco ma sempre pronto ad affrontare nuovi nemici. In un certo senso perfino un mocciosetto come questo glielo ricordava, se sua mamma l’avesse saputo, o i suoi coinquilini, l’avrebbero costretto a tornare dallo psichiatra.
Lui odiava lo psichiatra ed era reciproco.
- Non è niente di che, però forse ha del potenziale –
Disse ad un certo punto, stupendo tutti quanti. Lui non elargiva mai elogi.
- Beh allora sono passati nella sezione A i numeri:
  • 123
  • 4
  • 12
  • 7
  • 97
  • 56
  • 211
  • 314
  • 104
  • 9
  • 7
  • 34
  • 36
  • 98
  • 124
  • 107
  • 29
  • 39
  • 45
  • 23
Non erro giusto? –
Disse il preside.
Tutti annuirono a parte Bakugou, aveva spostato la videocamera sulla sala accompagnatori e c’era un ragazzo seduto su un sofà che gli assomigliava così tanto…
- Andiamo fratellone –
- Sì Aiko arrivo –
Quindi era il fratello del numero 104…si sarebbe ricordato di lui.
Note:
Ciaooo!!! Ecco il capitolo 8
Non so se il nono capitolo uscirà questa settimana volevo solo informarvi che per la prossima sarò off-limits
Spero vi piaccia e alla prossima :/
   
 
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