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Autore: DavideWolfstar    04/08/2022    2 recensioni
Remus ha amato solo due persone, come farà a dire a Tonks che il suo primo amore è stato proprio suo cugino Sirius?
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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«Moony, prima o poi noi due dovremmo fare una bella chiacchierata, sembra che tu abbia una certa propensione ad innamorarti degli eredi di casa Black, o sbaglio?»
Questa frase, pronunciata da uno stanco Sirius, riscosse Remus dai suoi pensieri. Troppo spesso la sua mente vagava in pensieri in cui non poteva, non doveva, non voleva rifulgere. La cosa terribile era ancor di più il fatto che non gli succedesse solo quando era da solo, ma anche adesso mentre si trovava sdraiato accanto a quello che durante la prima adolescenza, durante la prima guerra magica era stato più di un amico, di un fratello, di un amante, era stato la sua metà finché tutto non era finito in frantumi. Si sentiva sporco, impuro a pensare a lei dopo che lui e Sirius avevano fatto l’amore, anche se di amore era rimasto poco, c’era affetto, c’era desiderio, ma soprattutto c’era tanta paura, tanta solitudine, tanta rabbia. Erano amici e occasionalmente amanti. Si attaccavano alla bottiglia e poi l’uno all’altro. Non era un tradimento quel vagare con la mente, loro due non stavano insieme e poi i pensieri non sono certo una colpa. Remus però non voleva lo stesso ferire l’amico e l’amato di un tempo. Voleva celare. Quella domanda però nel cuore della notte gli diceva chiaramente che Sirius sapeva, forse sapeva da prima di lui quello che ormai Remus non tentava neppure di negare a se stesso, c’era un’altra persona che abitava nel cuore di Remus, per tanto era stata il ragazzo Black, ora un po’ cresciuto, ed ora lo era lei, l’altra, la nipote del suo ex compagno, lei che era troppo giovane per lui, lei che non era ancora segnata. «Hai bevuto troppo Pad, vaneggi non sai di che parli» Questa la sua risposta, una menzogna. «Ti meriti la felicità, e sai benissimo che non vaneggio, anzi bere mi ha dato il coraggio di affrontarlo finalmente» Remus sospirò alle sue parole. «E se fossi tu la mia felicità, ci hai pensato Sirius?» La verità, quella che in fondo anche Remus conosceva, era che loro due oramai si potevano solo fare del male e consolarsi, non sarebbero mai stati felici, troppo dolore, troppi rancori antichi messi a tacere con sensi di colpa ancora più dolorosi. Non c’era per loro nessun lieto fine. «Andiamo, suvvia! Questo non è amore! Siamo due invecchiati troppo presto che prima si scontrano, poi si consolano. Senza quel goccio d’alcol non riusciresti neppure a baciarmi, lo stesso vale per me. Se hai paura dei miei sentimenti, ti amo Remus, ma il nostro tempo è finito, l’amore di un tempo non c’è più, ora sei quasi un fratello, un fratello che scopo quando sono ubriaco, ma niente di più. Lei può renderti felice, lei ti ama. Non fare la testa di cazzo, Moony, perché soffrireste entrambi e tu sei la mia persona preferita insieme ad Harry e lei è la mia nipote preferita non voglio vedervi soffrire!»

 
Erano state le ultime parole che si erano dette prima dello scontro al ministero. Lui aveva finto di addormentarsi, di non aver sentito quello che lui gli aveva detto e Sirius aveva finto di credere che lui dormisse. Erano mesi che Remus ripensava a quelle parole. Certe volte quando rinnegava l’amore per Ninfadora, per Diana se solo lei avesse saputo che pensava a lei col suo nome, si sentiva in colpa. Sirius avrebbe voluto che lui non facesse “la testa di cazzo”. Voleva che lui fosse felice. Voleva che nessuno di loro due soffrisse. Quando finalmente lui e Tonks si erano messi assieme, Remus era in uno stato mentale super confuso, Albus era morto, una figura fondamentale per lui che aveva significato così tanto, Sirius era morto, e lui si sentiva in colpa ad essere finalmente felice. Ma c’era anche altro in quel senso di colpa. Remus sapeva che avrebbe dovuto affrontare quel discorso con Tonks, Dora avrebbe dovuto sapere la verità. Glielo doveva, lo doveva al se stesso ragazzo, lo doveva a Sirius.
Una sera, mancavano due giorni al matrimonio di Bill Weasley e Fleur, aveva deciso che doveva finalmente dirle tutto. L’aveva portata con sé al cimitero di Godric’s Hollow. Ovviamente non c’era alcun corpo, non era stato trovato, ma Sirius voleva essere lì, almeno che il suo ricordo fosse dove erano sepolti Lily e James. Remus e Tonks erano stati in silenzio. Era la prima volta che tornavano lì dal funerale. Fu Tonks a parlare. «Te l’ho mai detto come si è presentato la prima volta? Eravamo nell’androne di Grimmauld Place, io ero in visita per la prima volta al quartier generale, sapevo che l’Ordine proteggeva Sirius, Silente me ne aveva parlato quindi sicuro non ero sconvolta.  Comunque lui era là nell’androne e mi accoglie con queste parole. “Tu devi essere Ninfadora, piacere io sono il tuo famigerato cugino super ricercato, ma puoi chiamarmi zio Sirius, troppo vecchio per essere un cugino”. Ricordo che sono scoppiata a ridere aveva un modo sarcastico, cinico ma anche estremamente ironico di dire le cose e mi fece ridere. Mi manca. Non ho mai conosciuto mai altri parenti Black, non ci ho mai tenuto, ma lui era uno ok. Posso solo immaginare come debba essere difficile per te essere qui» Remus sorrise, aveva già sentito quella storia da Sirius, poteva quasi immaginare la scena nella sua mente. «Posso quasi immaginare la scena come fossi stato là. Quello era Sirius, al meglio di sé. Avresti dovuto conoscerlo al liceo, era… Era felice. Eravamo felici. Io, Sirius, James… sì anche Peter. Eravamo una famiglia. Sirius era il mio migliore amico. Sirius era la mia famiglia. Io… devo dirti una cosa. Dovevo farlo prima probabilmente. Sirius e io ci siamo portati dietro tanti problemi. Quando ci siamo ritrovati, non è stato facile. Non eravamo gli stessi, il tempo ci ha resi più duri, più tristi, più distanti, ma c’è stato un tempo… Dovevo dirtelo prima, ma c’è stato un tempo, un tempo per cui Sirius era la cosa che mi rendeva più felice. Era il mio sole, la mia ancora, era il mio primo amore. Dora, ho amato tuo cugino. E non come un amico. Sono bisessuale, Dora. E ho amato nella vita solo due persone. Tu sei arrivata dopo a risanare tutta la mia rabbia e tristezza, ma prima c’era stato lui. L’amore è finito con la morte di Lily e James, ma io l’ho amato e tu hai il diritto di saperlo.» La voce gli tremava, solo poche persone avevano saputo di lui e Sirius da ragazzi. James e Peter ovviamente, Lily lo aveva capito prima ancora che lui e Sirius capissero di amarsi, Frank ed Alice ovviamente, i genitori di James. Qualcun altro magari lo aveva saputo per vie traverse. Ed ora lo stava confessando alla donna che amava, la cugina del suo primo amore, la donna che aveva sposato, la donna che lo rendeva così felice. E temeva che tutta quella felicità potesse crollare. Passarono diversi minuti prima che Tonks riprese la parola. Era stata in silenzio ad osservare la lapide, vuota, di Sirius. «Grazie Remus. Grazie di essere stato onesto con me. Io… lo sapevo, ne avevo sentito parlare, qualcuno ne ha parlato, diceva che giravano voci su voi due da ragazzi… Non avevo il coraggio di chiederti la verità, tu non sembravi interessato a me, lo chiesi a Sirius però. Sapevo tutto, sono felice però che me lo hai detto. C’è stato un Sirius anche per me, lo sai. Sai che io e Charlie ai tempi della scuola… quello che voglio dire tutti hanno un passato, ma siamo noi il presente e so che mi ami, che ci amiamo.»




Nota dell’autore
Buonasera (o buonanotte), torno a pubblicare dopo qualche mese dall’ultima volta. Questa storia partecipa ad un event del gruppo facebook Prompts are the way (a cui se vi va vi invito a iscrivervi). Volevo con questa nota però oltre che spammare un’iniziativa che mi ha fatto tornare a scrivere, sottolineare una cosa che ho scritto in questo testo. Se ad un certo punto vedete la parola “nipote” riferita a Sirius non si tratta di un errore o una svista. Ho preferito usare questo termine perché sebbene Tonks sia cugina di secondo grado di Sirius (in quanto figlia della cugina di primo grado), spesso in questi casi in Italia si usa comunemente il termine nipote e zio vista la differenza d’età che spesso intercorre tra cugini di secondo grado, una forzatura ovviamente in lingua inglese, ma era solo un modo per me carino di trattare il tutto, spero che non stoni troppo.
   
 
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